Scrubs - Medici ai primi ferri

Film 2001 | Commedia

Titolo originaleScrubs
Anno2001
GenereCommedia
ProduzioneUSA
Regia diMichael Spiller, Bill Lawrence, Adam Bernstein, Ken Whittingham, Chris Koch, Will Mackenzie
AttoriZach Braff, Sarah Chalke, Donald Faison, Neil Flynn, Ken Jenkins, John C. McGinley Judy Reyes, Robert Maschio, Sam Lloyd, Aloma Wright, Christa Miller, Johnny Kastl, Travis Schuldt, Charles Chun, Frank Encarnacao, Mike Schwartz, Michael Hobert, Elizabeth Banks, George Miserlis, Paul F. Perry, Philip McNiven, Scott Foley, Randall Keenan Winston, Tara Reid, Eliza Coupe, Christina Miles, Jordan Zucker, Heather Graham, Andrew Miller (II).
MYmonetro

Regia di Michael Spiller, Bill Lawrence, Adam Bernstein, Ken Whittingham, Chris Koch, Will Mackenzie. Una serie con Zach Braff, Sarah Chalke, Donald Faison, Neil Flynn, Ken Jenkins, John C. McGinley. Cast completo Titolo originale: Scrubs. Genere Commedia - USA, 2001,

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Ultimo aggiornamento mercoledì 13 giugno 2012

Le imprevedibili e surreali vicende di tre tirocinanti che ogni giorno si trovano ad affrontare la caotica realtà ospedaliera. La serie ha ottenuto 2 candidature a Golden Globes, 3 candidature agli Emmy Awards,

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO N.D.
Tre strani tirocinanti alle prese con la caotica realtà ospedaliera.

Definita senza mezzi termini da “Hollywood Reporter” come “una rara gemma tra le blackcomedy”, annunciata da “Tv Guide” come la summa ironica di E.R., Friends, Ally McBeal e M.A.S.H., la serie racconta le avventure ospedaliere di alcuni giovani medici alle prime armi (o “ai primi ferri”, come recita il sottotitolo).
La sitcom si svolge al Sacred Heart Hospital dove si intrecciano le imprevedibili e surreali vicende di tre tirocinanti che ogni giorno si trovano ad affrontare la caotica realtà ospedaliera, contraddistinta da esigenti medici anziani, inservienti frustrati e improbabili pazienti. John Dorian, alias J.D. (Zach Braff), è un giovane medico timoroso ma molto determinato ed estremamente sensibile nei confronti dei ricoverati; Elliot Read (Sarah Chalke) è una dottoressa alle prime armi che tenta disperatamente di essere la prima della classe collezionando però una galleria infinita di gaffe; Chris Turk (Donald Faison) è un apprendista chirurgo decisamente pieno di sé e molto determinato anche nei rapporti sentimentali. I tre protagonisti condividono un appartamento vicino all'ospedale dove nelle ore libere dai turni di lavoro si ritrovano per sfogare le loro frustrazioni e si raccontano i (pochi) successi e i (molti) disastri ottenuti con i primi pazienti. I loro colleghi di corsia si dimostrano altrettanto strani: Carla Espinosa (Judy Reyes), un'infermiera che lavora in ospedale già da qualche tempo e che non perde mai l'occasione per far notare ai novellini tutti i loro errori; Perry Cox (John C. McGinley), un medico apparentemente sarcastico, duro e pungente nei confronti dei ragazzi ma in fondo buono e comprensivo; il dottor Bob Kelso (Ken Jenkins), il medico più anziano e temuto per il modo in cui impartisce ordini senza la minima sensibilità verso niente e nessuno. Bill Lawrence è l'ideatore e produttore esecutivo della sitcom girata a Burbank (California). Jan Stevens è l'autore della colonna sonora che si avvale di brani originali, tra gli altri, di Tricky, Leonard Cohen, Poison, Counting Crows, Cat Stevens, nonché di “Under pressure” dei Queen e David Bowie, di “Rock around the clock” di Bill Haley and His Comets o di “Sinner man” di Nina Simone. Heather Locklear compare da guest-star alla stessa stregua di David Copperfield (quest'ultimo nei “magici” panni di sé stesso); tra gli altri volti noti si riconoscono John Ritter, Brendan Fraser, Dick Van Dyke, Eric Bogosian, Jay Leno, Erik Estrada, Michael J. Fox, George Takei, Heather Graham, Julianna Margulies, Matthew Perry, Colin Farrell.
Nell'albo dei trofei si contano un Humanitas Prize e un Artios. In Italia la serie è stata lanciata da MTV con una serie di gadget indirizzati in busta anonima a 200 giornalisti specializzati: tra le altre trovate medicopromozionali, lo stetoscopio da ufficio (che consente di ascoltare i pettegolezzi attraverso i muri), la crema anti “rottura testicolare”, mascherine recanti scritte improbabili (del tipo “si spogli”) e saponette da lasciare bagnate sul pavimento per fornire all'ospedale nuovi pazienti.

Regia di Bill Lawrence, Michael Spiller, John Inwood, Marc Buckland, Gail Mancuso, Ken Whittingham, Chris Koch, Craig Zisk, Adam Bernstein, Henry Chan, Jason Ensler, Richard Alexander Wells, Randall Keenan Winston.

La terza stagione, pur trattando temi profondi, riconferma un gusto inarrivabile per il nonsense e la comicità demenziale

Recensione di Chiara Renda

Continuano a maturare stagione dopo stagione i medici del Sacro Cuore. Per lo meno Turk e Carla, che in questa terza serie sono in aria di nozze, ma anche il dottor Cox, che nonostante una sbandata per una nuova chirurga, affronta più o meno serenamente la paternità insieme alla spietata - almeno quanto lui - ex moglie Jordan.
Meno maturi, come di consueto, sono invece J.D. ed Elliot, eterni instabili sentimentali alle prese con nuove relazioni: l'insicura e logorroica dottoressa bionda con il bizzarro ammaestratore di delfini Sean, e lo strambo J.D. con un'altra bionda, Danni, cinica sorella di Jordan con una rivoltante passione per birra e sigarette. Nonostante una sensibilità non proprio spiccata, la superficiale"cigarette girl"interpretata da Tara Reid (American Pie, ma soprattutto mattatrice del festaiolo programma televisivo Wild on Tara), sarà l'unica che riuscirà a psicanalizzare il contorto J.D. e il suo perenne "desiderare ciò che non può avere".
L'indecisione, sentimentale ma anche esistenziale, del demenziale protagonista continua a caratterizzare la serie che fa delle insicurezze e delle piccole manie di Zach Braff/John Dorian (a detta dei creatori di Scrubs gran parte della personalità dell'attore finisce nel personaggio) il suo punto di forza. E tra assurdi voli pindarici della sua immaginazione, nostalgici ricordi dei tempi del college, e camei celebri (non solo Tara Reid, ma anche il saggio Michael J. Fox), la terza stagione dei medici ormai non più "ai primi ferri" riconferma un gusto - inarrivabile in tv - per la comicità demenziale e il nonsense, pur continuando ad affrontare problemi di vita seri e complessi con acume e profondità.
Non poche sono le trovate geniali di questa stagione, dall'esilarante inversione di ruoli tra J.D. e il dottor Cox alla citazione metacinematografica de Il fuggitivo, in cui recita realmente l'inserviente Neil Flynn, fino ad arrivare alla comparsa new entry Randall, il nano/inserviente che con i suoi "pugnetti" assilla periodicamente i sogni a occhi aperti del perplesso e svanito J.D..
Regia di Adam Bernstein, Craig Zisk, Michael Spiller, Paul Quinn, Marc Buckland, Lawrence Trilling, Ken Whittingham, Gail Mancuso, Will Mackenzie, Chris Koch.

Giovani dottori crescono: il secondo anno è ancora più buffo!

Recensione di Chiara Renda

Giovani dottori crescono. La seconda serie delle tragicomiche avventure di J.D., Turk ed Elliot si apre con il secondo anno dei tre medici al Sacro Cuore. E in un momento cruciale, dopo le rivelazioni della spietata Jordan a tutti i componenti del gruppo: al suo ex marito, il dottor Cox, la confessione del suo primo incontro "bollente" con J.D., a Carla la rivelazione dell'amore celato del burbero Cox nei suoi confronti, e a J.D. i sentimenti della sua imbranata e paranoica ex, Elliot Reid. Dopo litigi, chiarimenti e scatti d'ira (come quello, esilarante, che vede il dottor Cox distruggere la chitarra del menestrello dell'ospedale Colin Hay, reale autore di gran parte della colonna sonora della serie), i medici proseguiranno i loro giri visite, i loro turni di notte e continueranno a vivere tutte le difficoltà, i problemi e le soddisfazioni della vita ospedaliera.
E mentre il rapporto tra la saccente infermiera Carla e il buffo chirurgo Turk crescerà giorno dopo giorno, importanti complicazioni attenderanno Perry e Jordan, come pure gli eterni "compagni di sesso" Elliot/J.D., in perenne tira e molla sentimentale. Tra gag demenziali, nuovi improbabili nomignoli affibbiati da Cox a J.D. (Britney, Campanellino, Lindsay...), e camei celebri (Heather Locklear, volto noto di Melrose Place nei panni di una sexy rappresentante farmaceutica; e Dick Van Dyke, il più celebre spazzacamino della storia del cinema nei panni di un anziano medico burlone), l'educazione, medica e sentimentale, dei nostri dottori continua con successo il suo percorso di formazione verso la maturità. Un divertente e toccante percorso emotivo che racconta la vita attraverso l'efficace e profonda metafora dell'ospedale.
Episodi: 24
Regia di Adam Bernstein, Marc Buckland, Craig Zisk, Peter Lauer, Lawrence Trilling, Elodie Keene, Matthew Diamond, Jeff Melman, Michael Spiller, Will Mackenzie.

Tragicomici specializzandi in erba

Recensione di Chiara Renda

L'ospedale più pazzo del mondo. Questo è il "Sacro Cuore", il bizzarro e demenziale microcosmo che ospita i giovani medici ai primi ferri: il sensibile e insicuro dottor Dorian detto J.D. (Zach Braff), il suo migliore amico dai tempi del college, il chirurgo Chris Turk (Donald Faison), e la secchiona e imbranata dottoressa Elliot Reid (Sarah Chalke).
Ogni episodio è un viaggio divertente e allo stesso tempo riflessivo, con immancabile morale finale, tra i problemi quotidiani dell'ospedale e dei "medici in erba", narrato dalla voce fuori campo del protagonista J.D.. A sostenere e ostacolare l'insicuro specializzando durante il periodo dei primi passi ospedalieri - oltre ai pazienti passeggeri -, una galleria di personaggi fissi esilaranti: dall'infermiera ispanica dal bel caratterino Carla (Judy Reyes), che immediatamente finirà tra le braccia del bel Turk, al mentore duro e cinico ma appassionato, il dottor Cox (John C. McGingley), dallo spietato dottor Kelso (Ken Jenkins), direttore dell'ospedale, fino ad arrivare all'inserviente (Neil Flynn) che vaga in corsia perseguitando J.D. senza motivo fin dal primo giorno.
Oltre a un cast di alto livello (dai veterani John C. McGinley e Ken Jenkins, agli esordienti come il protagonista Zach Braff - ma non mancano fin dalla prima serie guest star come John Ritter e Brendan Fraser), la forza di Scrubs sta in una combinazione misurata ed equilibrata tra comicità demenziale e dramma del quotidiano. Questo sottile equilibrio è merito di un lavoro di collaborazione tra diversi sceneggiatori (tra cui Gabrielle Allan, Matt Tarses e Mike Schwartz) che, dopo aver steso in gruppo una sinossi di ogni episodio, lavorano a stretto contatto con la troupe e i singoli attori, modellando insieme a loro le azioni dei personaggi.
L'anima di questa grande famiglia ospedaliera è il creatore e produttore esecutivo Bill Lawrence (nella vita marito dell'attrice Christa Miller, la cattiva Jordan), che ha ideato la serie dopo aver ascoltato i buffi episodi raccontati dai suoi amici d'infanzia diventati medici. Uno di loro, il "vero J.D." Jon Doris, è spesso presente sul set per dare indicazioni sulla credibilità delle operazioni e dei termini medici.
Pur nella sua dimensione demenziale e spesso - attraverso le visioni di J.D. - surreale, Scrubs è una delle serie ospedaliere più credibili e curate, soprattutto a livello di sceneggiatura e dialoghi (si pensi ai lunghi sproloqui medici del dottor Cox). Ma in Scrubs non c'è solo comicità: le insicurezze di questi "quasi trentenni", il difficile rapporto tra medici e pazienti e temi importanti come la malattia e la morte, sono la struttura portante, seria e profonda, di quello che a prima vista può apparire come puro divertissement. È così che mentre medici e chirurghi si sfidano a passo di danza con una coreografia che scimmiotta West Side Story, il capace ma freddo chirurgo Turk stabilisce per la prima volta un contatto umano con un paziente, e il sensibile J.D. si fa aiutare ad affrontare la morte da un'anziana e consapevole donna che ha scelto serenamente di lasciarsi morire.
È questa vena drammatico-demenziale che ha permesso a dottori e infermieri del "Sacro Cuore" (nella realtà un vero ex ospedale, lontano - e dunque indipendente - dagli studi televisivi) di crescere giorno dopo giorno, anche dopo il primo anno di specializzazione (che corrisponde alla prima stagione). Con nuovi personaggi, nuove guest star (tra cui Heather Graham, Colin Farrell, Michael J. Fox), nuove storie e nuovi casi, ma con lo stesso spirito spensierato e familiare degli inizi.

SCRUBS - MEDICI AI PRIMI FERRI disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 26 aprile 2011
DarkOmen98

mai visto una parodia che colga in flagrante in momenti commoventi. Battute mai scontate, personaggi veri, e ben recitati, morali alla ine di ogni episodio sempre diverse. Capace di affrontare simpaticamente ma mai sminuendo nulla argomenti dai più delicati e importanti.

Frasi
Lascia che proceda brevemente a illustrarti quella che amo definire La filosofia di Perry: 1) se quello che fa la fila davanti a me al bar non ha deciso cosa comprare quando è arrivato alla cassa, dovrei avere il diritto di ucciderlo; 2) sono quasi sicuro che se da internet togliessero tutta la pornografia resterebbe un solo sito chiamato Ridateci i porno; 3) l'unico modo per essere rispettato come medico, anzi come uomo, è di essere un'isola: nasciamo soli e senza ombra di dubbio moriamo soli.
Una frase di Dr. Perry Cox (John C. McGinley)
dalla serie Scrubs - Medici ai primi ferri
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