Guida per riconoscere i tuoi santi

Film 2006 | Drammatico, 98 min.

Titolo originaleA Guide to Recognizing Your Saints
Anno2006
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata98 minuti
Regia diDito Montiel
AttoriRobert Downey Jr., Shia LaBeouf, Chazz Palminteri, Dianne Wiest, Channing Tatum Melonie Diaz, Martin Compston, Rosario Dawson, Eric Roberts.
Uscitavenerdì 9 marzo 2007
TagDa vedere 2006
DistribuzioneMikado Film
MYmonetro 3,32 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Dito Montiel. Un film Da vedere 2006 con Robert Downey Jr., Shia LaBeouf, Chazz Palminteri, Dianne Wiest, Channing Tatum. Cast completo Titolo originale: A Guide to Recognizing Your Saints. Genere Drammatico, - USA, 2006, durata 98 minuti. Uscita cinema venerdì 9 marzo 2007 distribuito da Mikado Film. - MYmonetro 3,32 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 25 marzo 2016

Una vita difficile, un destino da cui non si può sfuggire. In Italia al Box Office Guida per riconoscere i tuoi santi ha incassato 188 mila euro .

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Consigliato sì!
3,32/5
MYMOVIES
CRITICA 3,29
PUBBLICO 3,36
CONSIGLIATO SÌ
Una storia vera raccontata in un film commovente prodotto da Sting. Un trionfo al Sundance e a Venezia.
Letizia della Luna
Letizia della Luna

Astoria, Queens, 1986. Manhattan, ombelico del mondo, è a pochi chilometri ma temporalmente ad anni luce di distanza. Dito vive con i suoi genitori e trascorre la giornata con i suoi amici di strada, fra droga, noia e microcriminalità. Un mondo chiuso, una sorta di ghetto in cui la società wasp americana sembra aver confinato italiani, portoricani, greci, un quartiere senza via di scampo che a un certo momento inizia a stare troppo stretto a Dito che decide così di partire per la California. Per tornare poi solo quindici anni più tardi, perché il padre è malato e per affrontare definitivamente il passato, con i suoi fantasmi e il suo fardello emotivo.
Folgorante opera prima di Dito Montiel, prima scrittore che regista: il film è infatti tratto dal suo omonimo romanzo autobiografico che, a conferma del fatto che il sogno americano probabilmente ancora esiste, un giorno è capitato nelle mani dell'attore Robert Downey Jr. che ne ha subito carpito le grandi potenzialità come sceneggiatura. Un ritratto schietto e insieme raccapricciante di una comunità di giovani allo sbando, un affresco corale senza riserve, che per la spontaneità e la fresca inventiva ha tutto il sapore del geniale esordio ma per la maturità e la consapevolezza registica rimanda più volte al coppoliano I ragazzi della 56° strada, alle varie inquadrature di strada di Martin Scorsese e anche alla vena più strettamente documentaristica del Fernando Meirelles di City of God.
Con un ritmo che sempre asseconda la diegesi filmica, senza niente concedere a facili patetismi, con una fotografia dialogante e protagonista, con una colonna sonora partecipata (con tanti brani cult del tipico pop eigthies), il film da spaccato di una società si fa racconto di una vita: e così viene mostrato il ritorno di Dito a casa, la sua umiltà, la sua forza nel far vedere le proprie fragilità e debolezze, il suo mettersi in discussione fino a ritrovare l'amore. Dei genitori e degli amici, quei "santi" del titolo abbandonati e non compresi in giovinezza.
A coronare una pellicola eccellente un cast altrettanto esemplare su cui spicca un Chazz Palminteri che finalmente esce dal consueto ruolo da caratterista e, svestendo i panni appunto del mafioso, indossa quelli di un padre dall'umanità commuovente.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 9 agosto 2010
cronix1981

Quando un film ti colpisce in maniera imprevedibile, non è facile trovare le parole per descriverlo. Un paragone che può sembrare ardito, ma che meglio di tutti esprime lo stato d'animo alla fine del film è il gancio di un pugile allo stomaco che ti fa barcollare. Perchè si, questo film è un pugno nello stomaco che scuote per la sua brutalità. Tuttavia ha la capacità di far riflettere sui temi che [...] Vai alla recensione »

martedì 7 giugno 2011
Eugenio

Ognuno di noi è un firmamento che in virtù della sua decantata forza non ha il coraggio di alzare gli occhi verso il cielo ma contempla il basso, il terreno, accontentandosi di un’esistenza grigia scandita dall’assenza degli affetti familiari.E’ quanto accade al protagonista dell’esordiente scrittore/regista Montiel, vincitore con il suo “Guida per riconoscere i tuoi santi” del premio speciale della [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 settembre 2015
Giorgio Postiglione Giorpost

Dito Montiel è un quindicenne sensibile e pieno di sogni con un talento da scrittore, ma vive in un quartiere difficile del Queens, "costretto" a frequentare adolescenti sbandati e amicizie infruttuose. Tra queste c'è Antonio, personalità deviata e carattere difficile, molto affezionato al papà di Dito, essendo il suo brutalmente violento.

venerdì 16 settembre 2011
Framenne

Dito e' uno scrittore che ritorna a New York dopo 15 anni di assenza per rivedere la sua famiglia, e in particolare per sistemare un rapporto difficile con il padre. Nel viaggio di ritorno ripercorre la sua adolescenza e i passi che lo hanno portato ad abbandonare il posto in cui e' nato e le persone con cui e' cresciuto. Un film che si ispira a fatti realmente accaduti e che riprende le vite giovani [...] Vai alla recensione »

sabato 1 gennaio 2011
jasonbourne

Film duro, crudo e senza mezzi termini. Il brutto rapporto di Dito con il padre, il fratello dell'amico Antonio che muore nelle rotaie, i pestaggi. Mentre Shia LaBeuf continua ad affermarsi, Robert Downey Jr. interpreta la sua parte con maestria, è inquieto, vorrebbe dimenticare il suo passato, ma non può, forse non avrebbe mai voluto andarsene ma ormai quello che è fatto è [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 gennaio 2010
Roberta Gilmore

non avevo alcun tipo di aspettativa nell'accostarmi alla visione di questo film, se no il fatto che vi fosse robert downey jr. invece, questo film mi ha sorpresa, mi è piaciuto moltissimo e l'ho trovato semplice e coinvolgente. non sono d'accordo con chi l'ha definito un film inutile e volgare, perchè di volgarità ce n'è ben poca, e poi film inutili sono [...] Vai alla recensione »

martedì 4 gennaio 2011
lisadp

Quando un film fa successo è un'affare, quando non lo fa, è un capolavoro! E' questo che succede al giorno d'oggi nel mondo del cinema: il pubblico vuole film e storie commerciali e non sa più apprezzare le vere trame, come questa. E' una storia vera, che non insegna a come comportarsi fisicamente, ma a come essere moralmente ed è per questo che meriterebbe [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 dicembre 2019
Fabio

La scrittura è buona ma non basta ad elevare il film che resta a mezz'aria. Un po' troppo lento.

martedì 20 novembre 2012
dargam

trovo difficile e sminuente parlare della trama del film, che in sé è una trama come altre. In realtà ciò che rende originale questo film è il modo di narrare la vicenda, con passaggi tra passato e presente, che assorbe lo spettatore e lo fa rendere parte di una storia, in cui ogni personaggio appare autentico. Vero, senza ammiccamenti ad un certo modo di narrare l'America.

giovedì 21 gennaio 2010
Cantastorie

Il passato non ti molla mai. Qualunque cosa succeda, i ricordi tornano anche se abbiamo cercato di lasciarceli alle spalle. Dito, che per sfuggire all'atmosfera asfissiante di Queens, NY, se ne è andato in California, ad anni di distanza rivive la sua adolescenza riscrivendola in libro. E quando ritorna a casa, pregato dalla madre, nulla è cambiato.

lunedì 28 aprile 2014
dario

Il film è fermo, bloccato su una scrittura ammalata di se stessa. Il regista non sa andare oltre un compiacimento di sè e delle proprie modeste invenzioni descrittive. Egli vorrebbe limitarsi ad una rafigurazione delle cose, regalandoci una sorta di testimonianza di certa realtà, sicuramente vissuta. Ma tutto appare sbiadito da una rivisitazione frettolosa e decisa [...] Vai alla recensione »

lunedì 18 maggio 2009
DONY64

Film inutile, volgare, mediocre, sconclusionato,non adatto ai minori per le scene e frasi spinte.Complessivamnete film mediocre.Voto 5

Frasi
Un figlio non deve odiare suo padre
Monty (Chazz Palminteri)
dal film Guida per riconoscere i tuoi santi - a cura di gabry
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Certi film diventano di culto perché sono belli, originali, sorprendenti. Altri diventano di culto perché hanno tutti gli ingredienti per diventare di culto, pur essendo riusciti a metà (anzi, una certa sconnessione o sgangheratezza contribuisce ad alimentare l'entusiasmo). Guida per riconoscere i tuoi santi appartiene alla seconda categoria. Viene dal libro autobiografico di Dito Montiel, nato nel [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Tutto l'amore e la violenza della giovinezza in un film che ci riporta al cinema libero e folle dell'America anni 70 con una storia di memoria e tradimento, di fuga e riconciliazione. Tutti i salti, gli strappi, le incoerenze, le improvvisazioni, le cose già fatte mille altre volte ma sempre così belle ed emozionanti che sembrano nascere sotto i nostri occhi, in un esordio che non può non far pensare [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Dito, uno scrittore affermato, torna dalla California a New York, che ha lasciato vent'anni prima. Ve l'ha richiamato la madre: sta male suo padre con cui non aveva avuto più rapporti perché contrario alla sua partenza a suo parere immotivata. Dito, invece, anche se incompresi, i suoi motivi li aveva avuti. Astoria, la zona dei Queens dove viveva, era infestata da bande giovanili dedite alla violenza [...] Vai alla recensione »

Marco Bertolino
Nick

Robert Downey Jr. è indiscutibilmente un attore maledetto, tutto genio e sregolatezza: è per questo che piace. E anche per quel suo talento recitativo, esibito purtroppo solo saltuariamente: colpa di un carattere difficile, ma ancor più di un'annosa dipendenza dall'alcol e dalla cocaina, che lo tiene regolarmente lontano dai set. Di recente Downey Jr.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Se gli italiani parlano di piccoli amori e ragazzi benestanti, racconta di adolescenti disperati del Queens l'americano Guida per riconoscere i tuoi santi, primo film di Dito Montiel figlio di un pugile nicaraguense, tratto da un suo libro, prodotto con pochissimi soldi anche da Sting e da sua moglie Trudie Styler, collocato alla metà degli Anni Ottanta, interpretato da un cast importante, premiato [...] Vai alla recensione »

Violetta Bellocchio
Rolling Stone

Un regista esordiente assoluto. Uno spunto autobiografico, il racconto di un'adolescenza breve e amara, tratto dal suo stesso romanzo. Un cast che mischia attori affermati e dilettanti. Insomma, i numeri per combinare un disastro c'erano tutti. Invece no. Visto di persona, Dito Montiel è un simpatico miscuglio tra cose diverse. Ama il cinema indie, ma anche i blockbuster fracassoni; ha suonato in due [...] Vai alla recensione »

Marco Consoli
Ciak

Dito (Robert Downey Jr.) torna a casa, molti anni dopo avere lasciato il Queens e il padre (Chazz Palminteri), ora malato e accudito dalla moglie (Dianne Wiest). Mentre cerca di rappacificarsi col genitore, l'uomo ricorda i motivi che lo hanno spinto, ancora ragazzo (Shia LaBeouf), ad abbandonare amici e fidanzatina, vittime in un quartiere dove l'unico linguaggio è la violenza.

Davide Turrini
Liberazione

Prima libro, poi sceneggiatura, infine film. Guida per riconoscere i tuoi santi è pura esperienza di vita, finita sotto l'occhio vigile di una macchina da presa. Storia, vera, del trentacinquenne Dito Montiel, che ripercorre le tappe emotive di uno squarcio della propria adolescenza datata 1986, ad Astoria, quartiere dei Queens, città di New York, nel breve volgere di una visita, anch'essa reale, effettuata [...] Vai alla recensione »

Serafino Murri
XL

A dimostrazione che i giovani talenti Hollywood se li va a cercare, ecco l'opera prima del newyorchese Montiel, tratta dal suo romanzo d'esordio e strappatagli dall'ostinazione dell'attore Robert Downey Jr. Educazione sentimentale in un'inferno del Queens alta Martin Scorsese, dove lo stile di strada è un gioco pericoloso di antagonismi adolescenziali, tra violenze e paradisi artificiali.

Callisto Cosulich
Left

Dopo 15 anni Dito Montiel torna a Queens, una delle suburbe newyorchesi, dove insieme al fratello Antonio aveva legato con la "peggio gioventù" del quartiere. Lì ritrova il padre epilettico e ostile e va a far visita ad Antonio, rinchiuso in un carcere dove sconta l'ergastolo per un delitto. Ma in California Dito aveva cambiato vita, si era affermato come scrittore di successo, pubblicando un romanzo, [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Vincitrice della Settimana della Critica veneziana, un'opera prima che ha fatto evocare (non invano) il nome di Martin Scorsese. Dito, giovane scrittore che vive in California, torna al quartiere natale del Queens per rivedere il padre malato. Il suo è anche un viaggio nel tempo: a una calda estate del 1986 quando, ancora ragazzo, si aggirava per le strade assieme agli amici.

Cristina Piccino
Il Manifesto

Il titolo è accattivante, e nelle sale italiane Guida per riconoscere i tuoi santi ci arriva con un curriculum più che nobile: un doppio premio al Sundance di Robert Redford per la regia e all'insieme del cast, il premio come migliore film alla Settimana della critica di Venezia e numerosi altri. Oltre a una serie di «santi» che ne sono stati supporto appassionato per renderlo opera prima di tendenza: [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Nell'intento, dettato da Washington, di restaurare la figura del padre, che il cinema tanto ha contribuito a demolire negli ultimi quarant'anni, diventano film tanti romanzi che non lo meritano. E magari approdano al Sundance Festival, come Guida per riconoscere i tuoi santi di Dito Montiel, ennesima flebile riproposta dei Vitelloni. Il personaggio di Montiel (interpretato in maturità da Robert Downey [...] Vai alla recensione »

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