
Anno | 2025 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Roberto Andò |
Attori | Dacia Maraini, Salvatore Silvano Nigro, Mimmo Paladino, Giuseppe Tornatore . |
Uscita | lunedì 6 ottobre 2025 |
Tag | Da vedere 2025 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 3,79 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 ottobre 2025
Ritratto intimo di Ferdinando Scianna, grande fotografo e narratore, che ripercorre una vita tra arte, malattia, amicizie e riflessioni sul senso delle immagini. Ferdinando Scianna - Il fotografo dell'ombra è 89° in classifica al Box Office. venerdì 10 ottobre ha incassato € 121,00 e registrato 3.555 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Ferdinando Scianna a 80 anni ripercorre, con la saggezza dell'età unita alla vivacità di un giovane, quasi un secolo di storia della cultura italiana ricordando incontri e scelte di vita che lo hanno reso Maestro, talvolta inconsapevole di molti intellettuali italiani e non.
Roberto Andò realizza un ritratto magistrale di un artista che è stato suo maestro ed è diventato un amico capace di rendere vivo e attuale anche il ricordo più remoto.
Ci sono documentari che travalicano i limiti, talvolta angusti, che si attribuiscono al genere, per aprirsi a una dimensione altra che condensa in sé una molteplicità di aspetti e di valenze. È quanto accade in questo accostarsi di Roberto Andò a un artista cosciente del proprio percorso nell'ambito della fotografia forse iniziato e continuato per dimostrare al padre che quello scelto non era un mestiere finalizzato a "resuscitare i morti e ammazzare i vivi". Così si riteneva intervenisse sulle immagini il fotografo di Bagheria, dove Scianna è nato e cresciuto, aprendo con ritocchi gli occhi dei deceduti e fotografando i vivi come se fossero pronti per l'immaginetta ricordo.
Il Ferdinando che ci racconta di sé, della sua professione, delle personalità incontrate nel corso della vita, che ripercorre, attraverso le foto da lui stesso scattate, momenti vissuti e scelte estetiche, è un vulcano in piena.
La sua vitalità è travolgente, sia quando parla dell'amicizia con Leonardo Sciascia o Henri Cartier Bresson oppure prende amabilmente in giro i giovani Domenico Dolce e Stefano Gabbana quando parla dell'affidamento di una campagna a lui che non aveva mai fotografato una modella.
Mentre la narrazione procede ci si accorge di come la sua dote di possessore di memorie da mettere in comune si fosse già ampiamente manifestata nel corso dei decenni nei suoi scatti, ognuno dei quali non si limita a fissare una situazione o un volto ma invita a uno scavo conoscitivo o, ancora meglio, a chiedersi cosa accadrà dopo a chi è ritratto.
Quando Giuseppe Tornatore racconta di come ci si riunisse in gruppo per leggere e discutere le sue foto che comparivano su "L'Europeo" non fa altro che descrivere quella che è stata tutta l'attività di Scianna. Un artista che sapeva dosare luci ed ombre conservando sempre viva una vitalità interiore da curioso del mondo pronto ad andare in luoghi ignoti con la volontà di acquisire elementi per poterli conoscere traducendo questo sapere acquisito in immagini da condividere.
L'immagine in movimento che racconta l'immagine ferma ha spesso qualcosa di necrofilo, stiamo in secondo piano rispetto alle occasioni di vita in cui invece sfioriamo o contempliamo una fotografia che ci sembra presente e afferrabile. Non è esente neanche il ponderoso lavoro di Wenders sul grande Salgado, una sorta di «formativo» faccia a faccia tra autore e spettatore sulla elaborazione sociale e [...] Vai alla recensione »
Il fotografo Ferdinando Scianna davanti alla macchina da presa dell'amico Roberto Andò. Scorre il fiume dei ricordi. Scianna bambino a Bagheria, dove c'era un fotografo solo e coi suoi scatti ammazzava i vivi e resuscitava i morti, ed è vero, ma dovete vedere il film per scoprire il perché. Scianna e il rapporto col padre: «II fotografo, che mestiere è?» (però fu lui a regalargli la prima macchina [...] Vai alla recensione »
Quando Ferdinando Scianna, protagonista del documentario di Roberto Andò presentato fuori concorso a Venezia 82, racconta al suo regista/intervistatore i ricordi legati ai primi anni della sua attività da fotografo, a un certo punto cita una frase - attribuita al padre - che descrive perfettamente l'essenza del suo mestiere, dicendo appunto che la figura del fotografo è fondamentalmente quella di: [...] Vai alla recensione »
Un fotografo attraversa la vita come un viandante che impara a leggere le ombre: le osserva, le custodisce, le trasforma in racconto. Ferdinando Scianna ha fatto di quell'alfabeto notturno la sua lingua più intima, consegnando al tempo immagini che non descrivono soltanto il visibile ma ne rivelano la vertigine nascosta. Il documentario di Roberto Andò non si limita a ripercorrere un itinerario professional [...] Vai alla recensione »
Il regista Roberto Andò è il primo privilegiato spettatore del suo film su Ferdinando Scianna, a sua volta il primo fotografo italiano ammesso alla prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos: lo è per quel modo di stare fuori e dentro lo schermo, di farsi presenza e al tempo stesso osservatore di un racconto che, pur conoscendolo probabilmente a memoria (i due si frequentano da una vita), segue [...] Vai alla recensione »
"Ma che mestiere è? Uno che ammazza i vivi e resuscita i morti!" Così il fotografo Ferdinando Scianna, oggi ottantaduenne e straordinariamente vitale, ricorda le parole non proprio incoraggianti di suo padre, coltivatore di limoni a Bagheria nell'entroterra rurale siciliano, che per il figlio aveva immaginato ben altra professione. In famiglia circolava la leggenda che l'unica fotografia del nonno [...] Vai alla recensione »
Qualche film, qualche libro e le fotografie di Ferdinando Scianna sono stati "fatali" per Roberto Andò, il più colto tra i nostri registi. Una rivelazione che, in una certa misura, potrebbe addirittura renderlo il vero protagonista di Ferdinando Scianna - Il fotografo dell'ombra, il documentario presentato Fuori Concorso a Venezia 82. Come se il ritratto del grande fotografo - primo italiano a far [...] Vai alla recensione »