Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 112 minuti |
Al cinema | 1 sala cinematografica |
Regia di | Elisabetta Sgarbi |
Attori | Tommaso Ragno, Elena Radonicich, Renato Carpentieri, Michela Cescon, Mimmo Borrelli . |
Uscita | giovedì 8 maggio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Fandango |
MYmonetro | 2,98 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 maggio 2025
L'incontro tra una giovane coppia di ladri e gli abitanti di una villa sperduta dà vita a un gruppo di sogni e fallimenti. L'isola degli idealisti è 124° in classifica al Box Office. mercoledì 28 maggio ha incassato € 84,00 e registrato 7.612 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Guido e Beatrice sono due ladri che stanno cercando di sfuggire alla cattura da parte della polizia e che sono sottoposti alle non amichevoli attenzioni di un boss malavitoso. Raggiungono nottetempo un'isola su cui sorge un'ampia villa abitata dalla famiglia Reffi. Ognuno dei componenti ha una passione particolare. C'è chi è stato direttore d'orchestra; chi, un tempo medico, ora sviluppa il suo interesse per la matematica; chi scrive romanzi e chi vorrebbe saperli scrivere. Tra il gruppo e la coppia si ingaggia una scommessa: chi abita la villa pensa di riuscirne a cambiare le attitudini. In quel caso non si provvederà a denunciarli alle forze dell'ordine.
Da un romanzo di Scerbanenco rimasto a lungo inedito un film volutamente raggelato dalla freddezza di personaggi portatori di ideali ormai sterili.
Valutare un film diretto da Elisabetta Sgarbi con i criteri che si utilizzano di solito finisce con il non focalizzare del tutto l'idea di cinema che li sottende. Sgarbi da sempre ha operato sulla ricerca facendo di ogni sua opera (corta o lunga che fosse) un'occasione per sviluppare un'indagine che andasse dalla superficie alla profondità, fosse essa di un quadro o di un testo. È ciò che fa anche in questo film a partire dall'intervento che lei ed Eugenio Lio hanno operato su un romanzo scritto negli anni'40 da Giorgio Scerbanenco, ritrovato dagli eredi e pubblicato nel 2018 da La Nave di Teseo, casa editrice di cui Elisabetta Sgarbi è l'anima nonché il direttore generale.
Ne hanno spostato l'azione sul finire degli anni '60 (su una pagina di giornale per un istante sembra di leggere il nome di Valpreda) e il loro intervento è sui personaggi (non sulle persone) che lo scrittore ha immaginato. Di personaggi si tratta perché ognuno (tranne la coppia di ladri) incarna, o pretende di incarnare, un ideale a cui ha dedicato o sta dedicando la vita.
Tutto però è rigidamente ancorato all'interno di uno schema algido ed è questa freddezza che viene volutamente conferita alla recitazione degli attori che denunciano la loro derivazione letteraria non per una mancanza di consapevolezza da parte degli sceneggiatori ma proprio (questo è ciò che si coglie) per sottolinearne l'artificiosità del pensiero e quindi delle vite.
A partire dall'ex direttore d'orchestra che ora dirige senza bacchetta i dischi sino ad arrivare all'ex medico che pretende di insegnare i numeri al proprio cane che si chiama Pangloss (con un evidente ed allusivo riferimento al Candido di Voltaire) tutti (commissario di polizia compreso) 'recitano' la parte che si sono assegnata o che vorrebbero vedersi assegnare (v. lo scrittore mancato) tranne, da un certo punto in avanti, la cameriera. Il gioco che si innesca si risolve con una scommessa di riuscire a cambiare la parte in commedia (come si sarebbe detto un tempo) ai due ladri mutandone le aspirazioni.
C'è però un ulteriore personaggio che tutto sembra potere grazie alla seduzione del decor. La villa che costituisce lo spazio dell'azione viene mostrata progressivamente dando ad ogni sua componente (si tratti delle stanze, delle scale o del più piccolo oggetto di arredo) con una attenzione estetica assoluta e messa in contrasto, a un certo punto, con l'ambiente di provenienza di Beatrice e di Guido. Vi si ritrova lo sguardo che Elisabetta Sgarbi ha sempre avuto nei confronti dell'arte con in più l'amore che ha per la propria terra d'origine. Quelle coppie ferraresi messe sulla tavola apparecchiata lo dichiarano meglio di qualsiasi altra enunciazione.
Film sconclusionato noioso e poco credibile. Elisabetta Sgarbi ? un ottima editrice. Si accontenti di fare bene quello.
È la sensazione più brutta che il film mi ha dato, la consapevolezza di vedere un film. Quanto alle interpretazioni, peccato mortale !!!
In fuga dalla polizia, una coppia di ladri approda nottetempo su un'isola e s'introduce nella villa che vi sorge. Scoperti dal custode, sono portati al cospetto dell'anziano proprietario, che decide di non denunciarli subito. Il mattino seguente, in accordo col figlio, costui offre ai due un patto: se si sottoporranno a un percorso di rieducazione, essi non verranno consegnati alla giustizia.
"Nessuna azione sia fatta a caso, mai, né altrimenti che secondo una delle regole costitutive dell'arte". Giorgio Scerbanenco intitola, con quest'aforisma di Marco Aurelio, il capitolo 6 di L'isola degli idealisti, un suo noir atipico del 1942 (inedito) che Elisabetta Sgarbi ha riscoperto e pubblicato per La nave di Teseo nel 2018 (ora ristampato con complementi illustrativi).
Editrice con La nave di Teseo di L'isola degli idealisti di Giorgio Scerbanenco, Elisabetta Sgarbi trasferisce il libro sullo schermo e lo «tradisce», nel senso di entrare con sensibilità nelle pieghe della pagina per farla propria. Portando agli Anni 60 la cornice di un romanzo scritto negli Anni 40, ambientato nei 30 e pubblicato postumo nel 2018, la regista e il suo abituale cosceneggiatore Eugenio [...] Vai alla recensione »
Letterale e letterario si fondono sempre in un film di Elisabetta Sgarbi, dunque se diciamo «in una buia laguna due fidanzati, ladruncoli in fuga braccati da un boss, approdano all'isola/dimora degli intellettuali Reffi, i quali hanno un piano per redimerli», siamo in un ambiguo, smorzato, gioco di rappresentazione, non estraneo all'ironia. Nella sontuosa villa di sale e passaggi segreti, dipinti e [...] Vai alla recensione »
La lotta di classe stilizzata in un plastico, riassunta tra le mura di una dimora galleggiante. Il conflitto sociale deflagra nell'incontro tra l'altoborghese famiglia Reffi e una coppia di giovani ladruncoli in fuga, Beatrice e Guido, che una notte approdano sull'isola privata abitata dai pochi membri di élite intellettuale arenatasi nella propria fortezza con servitù al seguito, che decidono di non [...] Vai alla recensione »
L'isola degli idealisti, forse, fu scritto all'hotel Toledo a Iseo, e il manoscritto, conservato in un archivio privato, permise ai parenti di farne un copia: era tra il 1942 e il 1943, tempo orribile della Seconda guerra mondiale, quando Giorgio Scerbanenco raggiunse la Svizzera e là si rifugiò. Il libro finì perduto, fu poi ritrovato e pubblicato da La Nave di Teseo nel 2018 e Elisabetta Sgarbi ne [...] Vai alla recensione »
Elisabetta Sgarbi è da anni una protagonista di tutto rispetto dell'editoria italiana, avendo ricoperto per un lunghissimo periodo il ruolo di direttrice editoriale della Bompiani prima di fondare la prestigiosa La Nave di Teseo, e dirigere la rassegna culturale La Milanesiana, ben nota ai cittadini lombardi e non solo. Da qualche tempo ha preso a dedicarsi anche alla direzione di documentari non privi [...] Vai alla recensione »
Elisabetta Sgarbi (con Eugenio Lio che co-sceneggia) si ispira a un romanzo di Giorgio Scerbanenco, L'isola degli idealisti, scritto nel pieno della Seconda guerra mondiale e finito nel dimenticatoio fino alla pubblicazione nel 2018 da parte della sua La nave di Teseo, per architettare - è il caso di usare questo verbo - un rigoroso teorema cinematografico incastonato all'interno di una sontuosa villa [...] Vai alla recensione »
«Non ho mai ospitato ladri braccati dalla polizia» dice ne L'isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi (in concorso) l'ex medico radiato Celestino ai fuorilegge Beatrice e Guido. I due arrivano sull'isolotto Ginestrin dove lui vive con la decadente famiglia borghese: sorella scrittrice, papà direttore d'orchestra più domestici rancorosi. Esperimento sociale: Celestino vuole "migliorare" la coppia, [...] Vai alla recensione »
Sono venticinque anni che Elisabetta Sgarbi, massima editrice italiana (ma sarebbe più giusto definirla operatrice culturale tout court, essendo l'editoria centro da cui si irradiano festival, eventi e, appunto, audiovisivo), si dedica indefessa anche al cinema (oltre 70 opere tra documentari, cortometraggi, lungometraggi e filmini musicali), trovando non di rado l'attenzione dei festival (e a onor [...] Vai alla recensione »
La fonte arriva da lontano, dal romanzo che Giorgio Scerbanenco ha scritto negli anni della Seconda Guerra Mondiale ed il cui manoscritto è finito perduto tra i suoi documenti per essere ritrovato solo recentemente e pubblicato poi da La Nave di Teseo. L'isola degli idealisti ricorda soprattutto certi passaggi del Dürrenmatt più etico e filosofico: Guido e Beatrice sono una coppia di rapinatori che [...] Vai alla recensione »