
Anno | 2024 |
Genere | Biografico, Drammatico, Storico |
Produzione | Italia |
Regia di | Lucio Pellegrini |
Attori | Stefano Accorsi, Nicolas Maupas, Ludovica Martino, Alessio Vassallo . |
Tag | Da vedere 2024 |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 maggio 2024
Una miniserie dedicata al celebre inventore e imprenditore italiano, padre della telegrafia senza fili e pioniere delle moderne comunicazioni, Premio Nobel per la Fisica nel 1909.
CONSIGLIATO SÌ
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1937, ultimo anno di vita di Guglielmo Marconi, Nobel per la fisica nel 1909, ha già raggiunto una fama internazionale; accademico e senatore, vive con la seconda moglie Maria Cristina e la figlia Elettra in un panfilo, sede anche del suo segretissimo laboratorio. Il rapporto con il governo del Duce, finanziatore privilegiato dei suoi studi, si fa sempre più teso perché Mussolini vorrebbe che Marconi lavorasse su invenzioni belliche, come "Il raggio della morte", da utilizzare in caso di conflitto.
Isabella Gordon, ambiziosa giornalista italo-americana, desidera realizzare un film sulle personalità che hanno dato prestigio all'Italia, tra cui Marconi. Isabella, grazie al suo amante Martinucci, braccio destro di Giuseppe Bottai, ministro dell'Educazione Nazionale, chiede a quest'ultimo i mezzi per realizzare il suo progetto. Bottai però coglie subito l'occasione per usare la giornalista come spia dell'operato di Marconi. Lo scienziato, nonostante il suo notorio riserbo, le concede di farsi intervistare, ma abilmente svicola le domande sull'attualità, concentrandosi sul narrare la propria storia, dalla sua prima scoperta attivata dalla "lontananza".
Per il 150 esimo dalla nascita di Guglielmo Marconi, la Rai con una produzione Stand By Me in collaborazione con Rai Fiction, dedica due serate all'inventore, fisico e imprenditore che ha rivoluzionato il mondo delle comunicazioni.
Un bellissimo omaggio grazie alla regia di Lucio Pellegrini che riesce ad essere originale negli elementi di azione e di spionaggio che coinvolsero realmente il noto fisico nell'ultimo periodo della sua vita.
Pellegrini, già regista de Il nostro generale e Carosello Carosone, firma anche questa biografia con grande sensibilità e attenzione al contesto storico e all'uomo Marconi, delineandone pensiero, personalità e ideali. Nella serie sono stati utilizzati sia i luoghi del fascismo come Palazzo Venezia, sia i luoghi delle origini di Marconi come Villa Griffone, e il panfilo Elettra di 27 metri sul quale lo stesso viveva, interamente ricostruito in un teatro di posa.
Gli sceneggiatori Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini, con la consulenza della fondazione stessa, sono riusciti, grazie al pretesto narrativo dell'intervista (che fu realmente rilasciata alla giornalista Lisa Sergio) ad inserire fatti storici e biografici e ad offrire un ritratto complesso e articolato della personalità di Marconi. La scelta di concentrare l'attuale sull'ultimo anno di vita del fisico e di narrare, a ritroso, specifici eventi legati alle sue scoperte, rende la fiction non didascalica e dispersiva.
Non da ultimo, grazie agli elementi di spionaggio e di tensione con il regime, la miniserie ha un ritmo intenso e carico di suspense che accompagna e appassiona fino alla fine.
Dal punto di vista stilistico le inserzioni in bianco e nero, che segnano le riprese della giornalista, creano un ulteriore avvicinamento al periodo insieme alle musiche, tra queste la canzone "Vivere" proprio di quegli anni, cantata da Tito Schipa.
Accorsi è perfetto in questa parte e, in alcuni momenti, nelle movenze ricorda Cary Grant in Intrigo internazionale; un personaggio completo e sfaccettato di cui si sente l'onore e la stima che ha nel rappresentarlo. Forse nelle sequenze epistolari risente dell'influenza di Un amore ma gli aggiunge un tratto romantico e sentimentale che lo rende ancora più umano. In generale è stato selezionato un grande cast. Il personaggio del Duce affidato a Fortunato Cerlino dà una lettura più pragmatica senza quegli elementi meno grandiosi che in genere vengono attribuiti alla sua figura. Anche Nicolas Maupas (Mare fuori e Un professore) interpreta un Marconi giovane e determinato in continuità con il personaggio di Accorsi. Unico neo la recitazione di Sarah Short nel ruolo della cugina Daisy, che risulta meccanica creando un po' di disarmonia con il resto degli attori.
La miniserie tocca tangenzialmente anche la storia di Enrico Fermi, dei suoi studi e delle ragioni per cui ha accettato di proseguire le sue ricerche negli Stati Uniti; un tassello che si aggancia ad Oppenheimer e ne completa ulteriormente il quadro storico-scientifico. Nonostante il rischio di retorica, di questi tempi, si apprezza il discorso finale sull'uso che dovrebbero avere le scoperte scientifiche: libere dalla politica e al servizio della pace.
Senza coraggio, senza verità e senza un'urgenza vera per realizzare un'opera, non resta che l'opportunismo e il conformismo che nascondono sotto il tappeto di una inutile spy story, che Marconi era un grande scienziato e un grande fascista. Proprio non ce la facciamo a fare buone fiction, troppa pavidità e mediocrità.