Claude Beylie
Parma, 1962. Fabrizio, giovane borghese, ha la passione del cinema e una viva inclinazione per il marxismo, che gli è stata inculcata dal professore di filosofia. Uno dei suoi amici, Agostino, in aperta rivolta contro il suo ambiente, sceglie la via del suicidio. Lui si accontenta di rompere il fidanzamento con la ragazza di buona famiglia che gli è stata destinata, Clelia, e di diventare amante di sua zia Gina, che sta attraversando anche lei una fase piuttosto depressiva. Scopre così un sentimento arcaico, la gelosia, e sente vacillare i suoi ideali politici. [...]
di Claude Beylie, articolo completo (2286 caratteri spazi inclusi) su 1990