L'impareggiabile Godfrey [1]

Mario Gromo

È questo un altro segno che la commedia cinematografica americana sta lentamente conquistandosi ritmi e sapore. Il primo avviso ce lo dette il non dimenticato Accadde una notte, di Frank Capra, una commediola garbatissima e assai piacevole; un altro segno lo si ebbe con È arrivata la felicità, dello stesso Capra; qui i toni sono nettamente satirici. A chi vorrà prendere ogni cosa alla lettera, questa famiglia apparirà semplicemente una famiglia di pazzoidi, nient'altro; ma chi saprà scorgere gli intenti che animano le espressioni di questi fantocci, talvolta persino con civetterie quasi simboliche, avrà allora una di quelle visioni che possono offrire specchi deformanti in baracconi da fiera. [...]

di Mario Gromo, articolo completo (1593 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957