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Il regista Pippo Delbono fa visita a un centro profughi e raccoglie le drammatiche testimonianze dei migranti. Espandi ▽
Raccogliendo il suggerimento della madre, Pippo Delbono decide di mettere in scena un suo personalissimo Vangelo all'interno di una cornice particolare quanto importante: un centro di accoglienza astigiano per profughi e migranti che senza sosta giungono sulle coste italiane. La scelta di mescolarsi con gli "ultimi" della società appare a Delbono come il modo più plausibile per lui - ateo - di affrontare momenti dai testi evangelici perché "non si può camminare sull'acqua. Si può solo sprofondare nell'acqua, come sprofondano tutte queste persone che stanno arrivando qua e che cadono, come dei Cristi, in mezzo al mare". Recensione ❯
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Falchi e falconieri in competizione nel deserto del Qatar Espandi ▽
Il film si concentra su tre anni di osservazione della caccia col falco, antica tradizione medievale praticata ancora oggi dall'aristocrazia araba. La guida è un falconiere che sta portando ad un importante torneo in Qatar i suoi falchi da competizione. Recensione ❯
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Si può essere donne felici anche senza figli? E' quello che si sono chieste le autrici del progetto Lunadigas, raccolta di testimonianze di donne che, per scelta, non sono diventate madri. Incredibile ma vero: si può essere donne felici senza figli o, forse, è il caso di dire, "si potrebbe" essere donne felici anche senza avere un figlio, a patto che il mondo intero non cercasse di sostenere a tutti i costi il contrario. E' ciò di cui parlano le autrici del progetto web-documentario Lunadigas, in quanto raccolta di testimonianze vere di donne che hanno scelto di non diventare madri. Lunadigas, per la precisione, è un termine che in sardo significa "luna storta" e si riferisce a quelle pecore che non vogliono fare figli, perchè secondo la tradizione popolare, sarebbero nate, appunto, con la luna storta! Eppure, le donne che non vogliono avere figli sono sempre di più e, sembrerebbe, sempre più contente della loro scelta. Recensione ❯
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Documentario sulla concezione del lavoro nella società contemporanea. Un tentativo ammirevole e suggestivo
. Documentario, Spagna2016. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alcuni tra i più autorevoli studiosi internazionali si interrogano sulle grandi trasformazioni (globalizzazione, progresso tecnico, avvento della robotica, immigrazione) in atto nelle economie avanzate. Espandi ▽
Attraverso una serie di interviste a statisti, economisti e pensatori, il film va alla ricerca di risposte e di nuove domande sul futuro che stiamo vivendo, tra gli effetti della globalizzazione e l'uso più responsabile del progresso tecnologico. La disuguaglianza sociale è in continuo aumento, e anche le possibili soluzioni, come la vecchia idea del "lavorare meno per lavorare tutti" ha dei risvolti filosofici di non facile risposta: saremmo in grado, come civiltà collettiva, di rallentare i ritmi che da centinaia di anni scandiscono le nostre vite? Recensione ❯
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Film sul romanzo biografico di Maria Antonietta Moro. Dopo la morte della madre, una donna ritrova il suo diario scritto durante la seconda guerra mondiale: siamo in Friuli, negli anni tragici tra il 1943-1945, una giovane donna entra nella Resistenza e partecipa prima alle attività dei gruppi antifascisti jugoslavi nel goriziano e poi a quelle italiane. Durante i lunghi mesi prima della fine della guerra, costretta a nascondersi, scrive un diario di cui nessuno finora conosceva l'esistenza. Accompagnano il diario alcune lettere scambiate dall'autrice con il comandante partigiano Ardito Fornasir, "Ario", medaglia d'argento della Resistenza, che dopo la fine della guerra diverrà suo marito. Sono lettere in cui motivi personali, politici e militari si intrecciano in una sintesi efficace. Recensione ❯
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Il film, premio della critica all'IDFA, va dritto al capitolo più buio della guerra nell'ex Jugoslavia: il genocidio da parte delle truppe serbo-bosniache di Ratko Mladic che in una settimana uccise 8.372 musulmani bosniaci, nel silenzio dell'ONU. La domanda da cui inizia è tremendamente attuale: come possono degli esseri umani fare una cosa simile in nome della religione? Oggi quelle ferite non sono rimarginate, e i sopravvissuti faticano a venire a patti con il passato, pur cercando di sopravvivere in uno dei paesi più poveri d'Europa. Recensione ❯
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Samir è un contrabbandiere algerino che trasporta petrolio nella zona di confine col Marocco. Il buio della notte e il bagliore di una sigaretta rappresentano la compagnia ideale per la messa in scena dei suoi sentimenti. Espandi ▽
Samir è un contrabbandiere algerino che trasporta petrolio nella zona di confine col Marocco. Come ogni uomo, ha delle aspirazioni, dei sogni, delle angosce. Il buio della notte e il bagliore di una sigaretta rappresentano la compagnia ideale per la messa in scena di sentimenti così profondi, l'occasione per scandagliare pensieri che alla luce del giorno fanno fatica a trovare espressione. In maniera quasi speculare, le angosce e i desideri di Samir si riflettono nello stato d'animo di chi è dietro la camera. Recensione ❯
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Svolgimento originale per un soggetto peculiare. Tra documentario e finzione, Melisa Liebenthal si interroga sulla percezione della bellezza femminile oggi. Documentario, Argentina2016. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'idea di bellezza raccontata in prima persona da un gruppo di ragazze, attraverso interviste che la regista fa alle "belle" e alle "brutte" della scuola. Espandi ▽
Melisa e le sue amiche si conoscono da anni: insieme sono state prima bambine, poi adolescenti, e ora sono giovani donne. Ma come è avvenuto il passaggio? Com'erano da piccole e com'è stata la loro adolescenza? Attraverso fotografie, ricordi condivisi, filmati di feste, cene e momenti quotidiani emerge il ritratto di un gruppo di ragazze a cui la società chiede prima di tutto di essere carine, «lindas», e che non sempre si trovano a proprio agio con queste aspettative. Recensione ❯
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Nazareth aveva 12 anni e Lousaper era ancora in fasce, quando il genocidio armeno venne perpetrato nella Turchia del 1915. Geographies traccia i percorsi delle loro peregrinazioni solitarie durante l'esilio. Dal piccolo villaggio di Burunkisla a Beirut, passando per il Cairo, Karantina e un orfanotrofio di Saida prima di incontrarsi ancora, anni dopo, intorno a un tavolo dove si innamorarono e decisero di metter su famiglia. Chaghig
Arzoumanian ripercorre la lunga storia della sua famiglia con nomi e cognomi, storie, viaggi e fotografie. Recensione ❯
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Una madre in galera, due piccoli figli che vivono con lei, una dei quali si avvicina al terzo compleanno e dovrà lasciare la madre. Espandi ▽
Una maternità segnata, un'infanzia deviata per sempre dalla via serena che le spetta: è la vita delle mamme e dei bambini in carcere. Yasmine sta scontando una pena per furto e ha dovuto portare in cella con sé i suoi due figli più piccoli, Lolita e Diego, trasformandoli così in piccoli detenuti, allevati da una strana comunità senza gite, né parchi, né visite agli amici. Ma il terzo compleanno di Lolita si avvicina e allora verrà separata dalla madre. Yasmine vive nella speranza che le vengano concessi i domiciliari. Questo affresco di un aspetto poco noto dell'universo carcerario è al contempo il diario intimo di una madre, combattuta tra il desiderio di avere accanto i suoi figli e la consapevolezza che il loro bene si trova oltre le sbarre. Recensione ❯
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Ernesto - un fotografo di successo - e la sua compagna Elena - gallerista - vivono in Inghilterra e decidono di tornare in Italia per trascorrere una vacanza. Sulle montagne del Trentino hanno un terribile incidente che sconvolgerà le loro vite per sempre. È l'inizio di un percorso intimo e doloroso, diverso per ognuno dei due. Finché, alla vigilia della mostra che dovrebbe riunire Ernesto a Elena dopo tre anni di silenzio, qualcosa di inaspettato li spinge a tornare nella loro terra, dove ancora vivono le famiglie, nel tentativo di ricostruire i legami con il passato e con la propria identità. Recensione ❯
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28 ore di registrazione in cui il Cavaliere racconta la sua vita all'intervistatore Alan Friedman. Espandi ▽
Una lunga seduta di analisi che il Cavaliere si regala in pubblico raccontando se stesso, le sue esperienze fuori e dentro la politica. Mostrando anche i luoghi tanto chiacchierati della sua casa di Arcore, senza tralasciare scandali sessuali, processi per corruzione e l'amicizia con Putin. Recensione ❯
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Un documentario sugli effetti della esorbitante crescita dell'estrazione delle fonti energetiche dal sottosuolo negli Stati Uniti. Espandi ▽
Durante la presidenza Obama, gli Stati Uniti hanno conosciuto un periodo un periodo di estrema estrazione dell' energia, che è cresciuta più rapidamente di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere. Mettendo così in pericolo i 17 milioni di persone negli Stati Uniti che vivono entro un miglio da un nuovo impianto di gas o di petrolio. Recensione ❯
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La poetica storia di dodici "ragazze ottantenni" e del loro sogno di vedere il mare, perchè molte di loro il mare non l'hanno mai visto. Espandi ▽
In occasione del ventennale del circolo dei pensionati Il Rododendro, la presidentessa decide con entusiasmo di dare il via alla raccolta fondi per la nobile causa di far vedere il mare a un gruppo di donne, ma di soldi ne servono tanti per realizzare questo progetto e le attività messe in campo non sempre si rivelano azzeccate. Comincia così l'avventura che le vedrà cucinare torte da vendere in paese, posare da modelle per un calendario e donne di Internèt impegnate nel crowdfunding per raggiungere, non senza alcuni momenti di sconforto, il proprio scopo. Risate, lacrime, gelosie, timori accompagnano le funne (donne in dialetto trentino) e i loro sforzi che le porteranno anche ad una inaspettata notorietà. Recensione ❯
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Un documentario che penetra lo spazio scenico arrivando a toccare l'essenza immateriale della danza. Documentario, Italia2016. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Diretto da Francesca Pedroni arriva nelle sale un viaggio intimo alla scoperta delle grandi interpretazioni di Roberto Bolle. Espandi ▽
Appassionato, carismatico, apollineo. Roberto Bolle l'artista che ha regalato all'arte della danza l'entusiasmo riservato finora alle star del pop: l'étoile italiana che ha portato il balletto ancora più vicino al grande pubblico e che attraverso la bellezza del movimento ha saputo rivelare in modo sorprendente il potere comunicativo della danza. Recensione ❯
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