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I registi Rania e Raed Rafei partono dal 1974 per mettere in scena un film in cui il presente si sovrappone al passato. Espandi ▽
Quando sono cominciate le primavere arabe? Nel 1974 l'Università Americana di Beirut fu occupata dagli studenti per 37 giorni. I registi Rania e Raed Rafei sono partiti da qui, per mettere in scena un film in cui il presente si sovrappone al passato, già nella scelta degli attori: giovani attivisti di oggi, che con i propri dubbi e le proprie convinzioni incarnano l'esperienza di quarant'anni prima. Recensione ❯
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L'esordio cinematografico di Alison Klayman, che ricostruisce la carriera artistica di Ai Weiwei, noto artista e attivista politico cinese. Espandi ▽
Alla giovane Alison Klayman è andato l'onore di poter avvicinare uno dei personaggi più emblematici e discussi del mondo dell'arte contemporanea, Ai Weiwei. Simbolo del dissenso nei confronti del governo cinese, tanto da ricordare - persino nel look - l'epitome del dissenso anti-sovietico Solzenicyn, Ai Weiwei è sfuggito per anni - prima del misterioso arresto del 2011 - alle grinfie della polizia di Pechino in virtù della sua visibilità internazionale e dell'affermazione che si è conquistato grazie a mega-installazioni impresse nell'immaginario collettivo (lo stadio di Pechino, i 100 milioni di semi di girasole colorati esposti alla Tate Modern Gallery, simbolo del popolo cinese visto dall'Occidente). Recensione ❯
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L'impegno politico si trasforma in passione per un'attivista australiana che si reca a Timor Est per aiutare il leader indipendentista prigioniero politico. Espandi ▽
La storia d'amore infuocata tra un'australiana attivista per i diritti umani e un leader del movimento indipendentista, nel mezzo della lotta per liberare Timor Est dall'occupazione indonesiana. Recensione ❯
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Un documentario prezioso che mette in evidenza la predisposizione dell'uomo a sognare in un mondo migliore. Documentario, Italia2012. Durata 80 Minuti.
Ricostruendo i tre esodi più importanti, il documentario si concentra sui motivi che hanno spinto alla partenza e all'arrembaggio delle navi. Espandi ▽
Nei primi giorni di marzo del 1991, all'orizzonte della costa Adriatica dell'Italia meridionale fecero la loro apparizione fantasmagorica alcune navi che con il loro carico umano avrebbero segnato l'inizio di quello che sarebbe stato chiamato "l'esodo degli albanesi". La metafora biblica non era, per una volta, un'esagerazione, mai nella storia del dopoguerra si era visto una fuga collettiva di quelle dimensioni. Chi erano quelli sulle navi? Da che paese partivano? E dove sono oggi, 20 anni dopo? Questo è il racconto di una fuga e di un viaggio, nella ricostruzione di tre grandi esodi degli albanesi. A differenza di altri documentari che si sono occupati del tema concentrandosi sull'arrivo, questo documentario si concentra soprattutto sulla partenza della nave, cercando di capire le ragioni della fuga, e raccontando per la prima volta "l'arrembaggio" delle navi. Recensione ❯
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Un ritratto intimo di Anton Corbijn, mentre viaggia per il mondo da cineasta fotografo e video artista. Espandi ▽
Tom Waits, Depeche Mode, U2, REM, John Lee Hooker, Bryan Ferry, Rolling Stones, Nick Cave: questi sono solo alcuni tra gli artisti immortalatati dal fotografo Anton Corbijn col suo bianco e nero immediatamente riconoscibile. Instancabile lavoratore, Corbijn ha alle spalle anche numerosissime regie di videoclip (Nirvana e Red Hot Chili Peppers), oltre che di due lungometraggi (Control, film su Ian Curtis, leader dei Joy division, e The American, girato in Italia con protagonista George Clooney). Il film offre un ritratto intimo unico e rivelatore del conflitto di un uomo dalla carriera d'oro: il sacrificio della vita privata contro il lavoro, il successo commerciale contro il desiderio di riconoscimento artistico, l'ammirazione del pubblico contro una forte esigenza di solitudine di un carattere schivo e riservato. Recensione ❯
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Tre band attraversano in treno gli Stati Uniti da Oakland a New Orleans. Niente valigie, solo strumenti. Espandi ▽
Tre band attraversano in treno gli Stati Uniti da Oakland a New
Orleans. Niente valigie, solo strumenti. Obiettivo: ritrovare le
radici della loro musica. Ne nasce un unico, entusiasmante
concerto il cui pubblico è l'America intera: jam sessions sui
treni, concerti lungo i binari, feste improvvisate con gli amici
di una notte. L'amore e la musica di un puro sogno hippy,
stagliato contro gli splendidi scenari del Sud degli Stati Uniti.
Un documentario on the road che vede i musicisti dei Mumford
& Sons, di Edward Sharpe and the Magnetic Zeros e degli Old
Crowd Medicine Show insieme per un viaggio nella rock music e
nell'umanità più sincera. Recensione ❯
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In Uganda il 95% della popolazione giustifica la criminalizzazione dell'omossessualità. Espandi ▽
In Uganda, un nuovo disegno di legge rischia di rendere l'omosessualità punibile con la morte. David Kato - il primo uomo dichiaratamente gay dell'Uganda - insieme con il vescovo anglicano in pensione Christopher Senyonjo e i suoi compagni attivisti, lottano contro il tempo per sconfiggere la legislazione, mentre combattono ogni giorno una feroce persecuzione. Ma nessuno, nemmeno i filmaker, può essere preparati al brutale omicidio che scuote il movimento al suo nucleo e fa da cassa di risonanza in tutto il mondo. Recensione ❯
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Una riflessione sul mestiere e sull'utilizzo dell'attore, sulle naturali incertezze degli inizi (gli aneddoti di Jeff Bridges o di Jon Voight), sulla differenza sostanziale che passa tra un protagonista e un caratterista. Espandi ▽
Un documentario su Marion Dougherty, la leggendaria casting director che con il suo istinto ha fatto la fortuna di molti film hollywoodiani. Recensione ❯
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Un documentario che segue lo straordinario viaggio di Charles Bradley durante i mesi che l'hanno portato alla realizzazione dell'album di debutto "No Time for Dreaming". Recensione ❯
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Arrows Into Infinity, frecce verso l'infinito. Sono le parole usate da uno dei più grandi jazzisti in attività, Charles Lloyd, per descrivere il modo in cui compone e suona il quartetto formato insieme a Jason Moran, Eric Harland e Reuben Rogers. Attraverso interviste, riprese live di concerti, materiali di repertorio, e soprattutto la musica, il documentario diretto da Dorothy Darr (moglie/manager di Lloyd) e Jeffery Morse racconta la vita e la carriera di un artista leggendario, capace di attraversare i confini tradizionali della musica ed esplorare nuovi territori. Recensione ❯
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Il primo film-concerto della band inglese che celebra l'acclamato tour mondiale "Mylo Xyloto", tour che dal giugno 2011 è stato visto da più di 3 milioni di persone. Recensione ❯
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Documentario-shock sulla quotidianità del traffico di droga negli Stati Uniti e sugli effetti controproducenti delle leggi proibizioniste che lo dovrebbero combattere. Documentario, USA2012. Durata 96 Minuti.
Uno sguardo provocatorio nella vita di coloro che vivono entrambi i lati della "guerra alla droga". Espandi ▽
Il film offre uno sguardo provocatorio nella vita di coloro che vivono entrambi i lati della "guerra alla droga", offrendo un punto di vista diverso e unico sul tema attraverso le interviste con 50 Cent, Eminem, il produttore di The Wire David Simon, Arianna Huffington, Woody Harrelson e Susan Sarandon, nonché il famigerato boss della droga "Freeway" Rick Ross. Il documentario mostra come passare da spacciatore della strada a signore della droga, rivelando come le politiche pubbliche in realtà attirino gli americani allo spaccio della droga. Recensione ❯
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Il backstage di Hisss, un film horror diretto dalla figlia di David Lynch. Espandi ▽
Il dietro le quinte della complicata realizzazione del film Hisss (2010) di Jennifer Lynch (la figlia del maestro David Lynch, regista di Boxing Helena, Surveillance), incentrato su una donna che si trasforma in serpente e poi, attraverso una serie di incredibili eventi, riprende le sue sembianze umane. Il film, a metà tra un produzione hollywoodiana a tutti gli effetti e una bollywoodiana (è perlopiù girato in India e annovera nel cast le star indiane Irrfan e Mallika Sherawat), non ebbe successo anche a causa dei problemi avuti in fase di produzione. Il documentario Despite the Gods racconta il perché di quel fallimento. Recensione ❯
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