Virtual Revolution |
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Un film di Guy-Roger Duvert.
Con Mike Dopud, Jane Badler, Jochen Hägele, Maximilien Poullein.
continua»
Fantascienza,
durata 92 min.
- USA, Francia 2016.
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Meno peggio di Spielberghdi Mauro@LanariFeedback: 8041 | altri commenti e recensioni di Mauro@Lanari |
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giovedì 2 agosto 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'esordio di Duvert ruba location, costumi e fotografia dal 1° "Blade Runner" come se Ridley Scott avesse girato il suo intero film nel conclusivo paesaggio bucolico preso dal set dello "Shining" di Kubrick, e lo fa da dilettante in quasi tutt'i comparti tecnici. Però v'introduce un argoment'originale che sfavilla nei dialoghi da "cupo neo-noir": elimina replicanti, cloni, surrogati, intelligenze artificiali, androidi, sintetici, precognitivi, singolarità tecnologiche, eccetera per dedicarsi solo alla dipendenza dalla realtà virtuale. Lo fa con 2 anni d’anticipo sullo spielberghiano "Ready Player One" e senza le paracùlate del regista di Cincinnati, i sui toni disneyani e la sua ambiguità nel denunciare qualcosa mentr'invece lo sta esaltando. "Virtual Revolution" non è distopico e non stimola alcun dibattito: descrive impietoso la realtà già avveratasi, quell'in cui governanti e governati vogliono l'immobilismo constatata l'inefficacia d'ogni tentativo di miglioramento sin qui proposto. Non siamo al pessimismo abissale di "Matrix", dove gl'umani si sono mostrati refrattari a ogni forma d'utopia, però Duvert gironzola nei paraggi, e sarà giusto ricordarcelo per questo.
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