Lincoln

Andiamo dritti al sodo: Lincoln è un capolavoro! Diffidate da chi vi sconsiglia questo film definendolo "lento", "pesante" o "noioso". E' chiaro che, nonostante la vicenda sia avvenuta durante la guerra di secessione, gli scontri a fuoco e le battaglie cruente fanno solo da cornice alla vicenda centrale, ovvero il tredicesimo emendamento. Del resto questo è chiaro fin da subito, anche solo guardando il trailer, e chi si aspetta un film di guerra alla Salvate il soldato Ryan rimarrà profondamente deluso. Volendo proprio fare un paragone con uno dei tanti capolavori di Spielberg possiamo citare, ad esempio, Schindler's List in quanto entrambi i film hanno come protagonista un'ideale, puro e semplice, che vale la pena di perseguire ad ogni costo.
Inutile dirvi che la prestazione di Daniel Day-Lewis sia ipnotizzante. Il suo Lincoln è un'uomo carismatico, semplice, giusto, ma pur sempre un uomo. La fatica della vecchiaia e il peso di un cammino insidioso gli piegano la schiena e deformano la voce, ed è proprio questo aspetto umano che porta lo spettatore ad amarlo fin dalle primissime scene. 
Spielberg fa un lavoro magistrale come sempre, perfetto in ogni inquadratura, sempre intento a sottolineare il dualismo umano-divino del primo presidente repubblicano degli Stati Uniti d'America la cui immagine è spesso sfociata nella leggenda. Con 12 candidature agli Academy Awards 2013, tra cui miglior regia, Lincoln potrebbe consegnare la quinta statuetta al padre di ET.