The Iron Lady |
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Un film di Phyllida Lloyd.
Con Meryl Streep, Jim Broadbent, Olivia Colman, Roger Allam, Susan Brown (II).
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Biografico,
durata 105 min.
- Gran Bretagna 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 27 gennaio 2012.
MYMONETRO
The Iron Lady
valutazione media:
2,70
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Grande Streep, ma il film annoiadi Stefano ParianiFeedback: 3453 | altri commenti e recensioni di Stefano Pariani |
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giovedì 2 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo lo scanzonato musical "Mamma mia!", la regista Phyllida Lloyd riprende l'egregia protagonista, che in quel film aveva fatto cantare e ballare sulle note degli Abba, e la imbarca in un film biografico-politico su una delle donne più discusse dello scenario internazionale degli anni '80. Vestita in tailleur, fila di perle al collo, i capelli impeccabilmente cotonati e i denti sporgenti, la somiglianza di Meryl Streep con la Tatcher è straordinaria, specialmente quando la ritrae da anziana, tormentata da voci, ricordi e immagini. La regista ne fa quasi un personaggio da tragedia classica che passa i suoi ultimi giorni in solitudine, circondata da pochi assistenti e dalla figlia, che tendono a isolarla dall'esterno, rendendola quasi prigioniera in una casa di lusso. Qui passa in rassegna gli eventi fondamentali della sua vita: le modeste origini, la sua famiglia, la volontà di affermarsi in politica, in un ambiente tradizionalmente in mano a soli uomini, l'amore per il marito e i figli. Tra un flashback e l'altro, il film mostra un pezzo di storia britannica e non solo: le tensioni e gli episodi di violenza degli anni '70 e '80, la guerra delle Falkland, la caduta del muro di Berlino. Più efficace nel delineare la quotidianità dell'anziana Tatcher, il film non decolla nelle altre parti: convenzionale e piattamente narrativo quando descrive gli anni giovanili dell'ex premier, confuso e retorico quando mostra un po' sbrigativamente le tappe della sua politica. Un film poco coinvolgente e poco omogeneo, che tende a fare della Tatcher un'icona e che pare, in alcuni momenti, innalzarle un monumento. Resta la magistrale prova della Streep, come sempre impeccabile e impagabile. Puntuale la nomination all'Oscar.
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