Il petroliere |
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Un film di Paul Thomas Anderson.
Con Daniel Day-Lewis, Paul Dano, Kevin J. O'Connor, Ciarán Hinds, Dillon Freasier.
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Titolo originale There Will Be Blood.
Drammatico,
b/n
durata 158 min.
- USA 2007.
- Buena Vista International Italia
uscita venerdì 15 febbraio 2008.
MYMONETRO
Il petroliere
valutazione media:
3,51
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Avidità e autodistruzione.di Giulio DispenzaFeedback: 702 | altri commenti e recensioni di Giulio Dispenza |
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lunedì 28 novembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ovest degli Stati Uniti. Primi anni del XX Secolo. Il cercatore di petrolio Daniel Planview si sposta di città in città per trovare nuovi pozzi petroliferi che possano prosperare sempre di più la sua ricchezza. Daniel, sempre accompagnato da suo foglio adottivo H W, arriva in un piccolo paesino dell’entroterra californiano grazie alle indicazioni di un ragazzo che in cambio di una piccola ricompensa gli ha indicato il posto garantendogli che in quella zona sono presenti grandi quantità di petrolio. Una volta arrivato in paese, Daniel troverà effettivamente il petrolio e aprirà una forte impresa di trivellazione del terreno. Da qui si evolveranno diverse situazioni che porteranno il protagonista in una spirale sempre più buia verso l’autodistruzione. Lento e realistico. Ecco la definizione calzante di questo straordinario viaggio che ci porta all’inizio dell’età del petrolio. Paul Thomas Anderson riesce parallelamente a raccontare la due diverse personalità del protagonista. Inizialmente una dedita solo al lavoro che pur di guadagnare qualche soldo è disposto persino a strisciare per diverse miglia fino al paese più vicino per vendere l’argento appena estratto. L’altra invece più paterna e gentile, che dopo l’incidente del vero padre decide di prendere in adozione il figlio appena nato. Queste due personalità riusciranno a convivere fino a quando il piccolo H W rimarrà vittima di un incidete dalla quale perderà completamente l’udito. Daniel si troverà davanti a una scelta e deciderà di abbandonare suo figlio perché questo intralciava i suoi lavori di trivellazione. L’avidità che prevale sul benevolenza, l’egoismo che prevale sul buon senso, la pellicola vuole raccontare proprio questo. La trasformazione di una persona che alla fin fine abbandona il suo unico figlio e decide di vivere da solo la sua ricca e triste vita. Alla fine del film viene sottolineato particolarmente la vicinissima distruzione economica e morale del magnate petrolifero. Nella sua grandissima villa, alle soglie della grande depressione del 1929, Daniel vive da solo annoiato e alcolizzato. Suo figlio tenta di rappacificare i rapporti con suo padre, ma quest’ultimo lo caccia via malamente riferendogli che aveva deciso di adottarlo solo per addolcire la sua presentazione verso i suoi acquirenti. Dopo questa affermazione il figlio lo lascia definitivamente e Daniel rimane solo distrutto moralmente da quello che ha fatto durante la sua vita.
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