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Il giovedì |
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Un film di Dino Risi.
Con Walter Chiari, Michèle Mercier, Roberto Ciccolini, Umberto D'Orsi, Emma Baron.
continua»
Commedia,
b/n
durata 100 min.
- Italia 1963.
MYMONETRO
Il giovedì  
valutazione media:
3,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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uno sguardo meno cinico sull'Italia anni '60di figliounicoFeedback: 51015 | altri commenti e recensioni di figliounico |
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| lunedì 4 marzo 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Uno dei film meno noti di Risi ma non per questo meno interessante con un soggetto minimalista come quello de’ Il sorpasso, la cui eco risuona ancora nel clacson di un’auto funebre che in una delle scene iniziali sorpassa la macchina americana presa a nolo dal protagonista, ma che seppur meno pessimista e disilluso offre un ritratto dell’Italietta del boom economico dei primi anni sessanta altrettanto melanconico, sconsolato, inconsueto e contro corrente rispetto alla retorica del benessere consumistico diffuso in tutta la penisola urbi et orbi strombettata dalla propaganda politica democristiana di quei tempi. Attraverso la storia di un padre separato, Walter Chiari, che rivede il figlioletto di otto anni dopo tanto tempo per trascorrere una giornata con lui, Risi compone un affresco corale della società italiana dell’epoca in cui a fronte di una esigua minoranza di ricchi, che aveva saputo trarre profitto dagli investimenti americani nel Paese, la stragrande maggioranza della gente, appartenente alla classe operaia ma anche alla piccola e media borghesia, tirava a campare alla meno peggio. Il finale è melodrammaticamente romantico ed anche un po’ sdolcinato ma è il segno del cambiamento di Risi e dell’inizio di un nuovo periodo autoriale meno cinico ed amaro con film più spensierati, Operazione San Gennaro, Il profeta, etc., rispetto a quelli del periodo precedente che ebbe il suo acme nel capolavoro de’ Il sorpasso, definitivamente sepolto e simbolicamente rappresentato come defunto nella scena iniziale dell’auto funebre che se lo porta via.
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