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Sempre sceneggiatore con Duplass,il regista riprende i temi del film precedente aggiungendone di nuovi e migliorando decisamente il risultato.Qui il gioco-vittima e carnefice si fa scoperto da subito e in più occasioni non è solo il secondo a condurre il gioco.Le citazioni sono intelligenti(il leit motiv qui è isprato a "Intervista col vampiro",citato nell'annuncio di Josef e si tira in ballo la determinazione di Francis Ford Coppola nel far fronte alle crisi creative)e il discorso sull'assuefazione al male nell'era di Internet e la ricerca della fama attraverso di esso è affrontato in maniera sagace,con l'assassino che pur confessando da subito la propria natura non viene creduto dalla protagonista,youtuber fallita specializzata a filmare le vite di individui strambi.L'espediente di riprendere continuamente acquista coerenza,i toni inquietanti e ambigui del primo film svaniscono ma aumenta il dubbio dello spettatore sulla veridicità delle parole di Josef,che qui si ribattezza Aaron in onore alla vittima del primo film(mostrata brevemente in un filmato)e all'inizio dimostra di aver perfezionato le proprie capacità manipolatorie.Anche se a un certo punto sappiamo che mente a Sara,il finale riesce a non essere prevedibile(anche se come nel primo film non mancano forzature).Sempre notevole la performance di Duplass,che di nuovo improvvisa le battute(con sbalzi di umore e discorsi sfaccettati ed evasivi alla Charles Manson).Anche questo è disponibile su Netflix,chissà perchè doppiato a differenza del primo.
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