Il ventinovenne Satoru Fujinuma, che consegna le pizze mentre sogna di diventare un autore di manga, ha uno strano potere: può infatti rivivere alcuni momenti della sua vita, con un balzo indietro nel tempo che si attiva perché lui eviti piccoli incidenti e salvi delle vite. Insomma è una sorta di angelo custode, anche se spesso finisce per pagarne un prezzo. La sua vita è però stravolta da una tragedia terribile e il suo potere lo scaraventa molto più nel passato di quanto avesse mai fatto, tanto che si trova nel suo corpo di bambino, negli anni 80. Capirà di poter scongiurare la tragedia se saprà fermare il serial killer che allora aveva ucciso alcuni suoi coetanei.

C'è qualcosa di me stesso nel protagonista, perché per un certo periodo anch'io non riuscivo a procedere nel mio lavoro. Naturalmente ho poi dovuto creare per lui un'evoluzione e così Satoru si è definito. Volevo mostrare la sua vita da ragazzo, le tipiche conversazioni con la madre, riconoscibili per chiunque. È soprattutto nel suo tornare bambino, che emerge le maturazione di Satoru.

La serie giapponese di Netflix Erased è tratta da un manga omonimo di Kei Sambe, pubblicato tra 2012 e 2016, che ha dato vita anche a un anime di successo e a un film - entrambi del 2016. Si differenzia però dai precedenti adattamenti per la fedeltà all'originale nelle parti finali. Al di là di questo dettaglio, che farà di certo piacere ai lettori del manga, Erased è una produzione di ottima fattura, girata in 4k nella città di Tomakomai a Hokkaido.

La regia è interamente curata da Ten Shimoyama (Shinobi) e ha il suo punto forte nelle interpretazioni e soprattutto nella messa in scena, con una ricerca di immagini capaci di trasmettere da sole tutto un clima emotivo con afflato poetico. Agli occhi occidentali la sceneggiatura può apparire un po' troppo ondivaga, ma in questa varietà c'è anche una ricchezza che conduce lo spettatore verso sviluppi inattesi.