
Anno | 2024 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Tommaso Romanelli |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Tucker Film |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 4 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento sabato 5 ottobre 2024
Un viaggio nella memoria del regista per ricordare il padre scomparso in mare. In Italia al Box Office No More Trouble - Cosa rimane di una tempesta ha incassato 57,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Tommaso Romanelli è un bambino di pochi anni quando, nella primavera del 1988, la Fila, una imbarcazione a vela con a bordo un team guidato da Giovanni Soldini, affronta un'impresa particolare. L'obiettivo è quello di battere il record della traversata dell'Oceano Atlantico a vela da Ovest a Est. Andrea Romanelli, che alla progettazione dell'imbarcazione ha partecipato come ingegnere, nella notte del 3 aprile a poco meno di 400 miglia dalla meta finale perde la vita in seguito al ribaltamento della barca prodotto da un'enorme onda.
La ricerca della personalità di un padre attraverso la ricostruzione della sua vita, delle sue passioni e della sua scomparsa.
Forse qualcuno tra i cinefili più appassionati ricorda di aver visto My Architect diretto da Nathaniel Kahn figlio naturale dell'archistar Louis Kahn. In quel documentario un figlio che era stato a lungo nell'ombra, in quanto non nato da un'unione legale, andava alla ricerca della figura paterna attraverso gli edifici da lui progettati e le persone che lo avevano conosciuto. Partendo da premesse diverse, ma animato dallo stesso bisogno di 'conoscere' il proprio genitore, Tommaso Romanelli, grazie al ritrovamento di alcune videocassette registrate da Andrea durante altre regate, ha pensato che quello potesse essere il punto di partenza per iniziare un viaggio alla ricerca del padre. Lo fa attraverso le testimonianze della madre e di coloro che con lui erano stati in mare in situazioni diverse. A partire da un amico d'infanzia che fin dalla più tenera età aveva condiviso con Andrea il piacere del condividere l'esperienza di salire su una barca da soli.
Da questa ricerca nasce un film che offre diversi livelli di interesse. A partire da chi di regate e di imbarcazioni sa poco o nulla o magari solo qualche notizia appresa da un telegiornale o da un quotidiano. Su questo versante si ha modo di scoprire la passione e la tenacia di chi ha trovato la propria modalità di espressione nell'andare per mare. C'è poi, ovviamente, il livello emotivo che non spinge però mai sul tasto della lacrima facile quanto piuttosto su quello della ricostruzione, attraverso una molteplicità di angolazioni, della personalità dell'ingegnere razionale e attento ai minimi dettagli e del navigatore spinto da un forte istinto di competitività e pronto ad affrontare tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e il traguardo da raggiungere. Tutto questo senza però mai dimenticare, come emerge da una molteplicità di registrazioni, la moglie di cui sente la mancanza pur conservando forte il desiderio di navigare. Tommaso poi ci mostra come la passione del padre si sia comunque trasferita in lui che vediamo lavorare con meticolosità alla realizzazione di una barca. La dimensione del 'fare' e quella del 'sentire' sono fortemente presenti in questo documentario che, grazie all'alternarsi dei formati, finisce con il suggerire, anche sotto questo aspetto, il movimento delle onde oceaniche che si allargano o si ritirano qualche volta creando quel 'trouble' che il nome scaramantico dato proprio da Andrea alla barca voleva evitare.
Sono passati più di 25 anni da quando Andrea Romanelli, progettista navale e velista, è scomparso in mare: stava tentando, con Giovanni Soldini, il record nella traversata dell'Atlantico. Il figlio Tommaso aveva 4 anni e ora, da regista, affronta un viaggio nella memoria alla scoperta del padre.
“No More Trouble – cosa rimane di una tempesta” è il titolo di un docufilm sull’amore per un uomo, padre e marito, e sull’amore di quest’uomo per la vita, per la sua donna e per suo figlio, per la vela. Un film sulla passione che guida la vita, che spinge a superare gli ostacoli, ad andare oltre i limiti. Tragicamente, questa passione che è linfa vitale diventa morte in una tempesta nell’Oceano Atlantico. [...] Vai alla recensione »
Nella primavera del 1998, Giovanni Soldini con il suo equipaggio e una barca Fila di circa sessanta piedi sfida l'Oceano Atlantico per compiere la traversata del secolo e l'impresa leggendaria. Il 3 aprile, a 400 miglia dall'arrivo, una violentissima tempesta, da 84 nodi di vento, ribalta l'imbarcazione e perde la vita Andrea Romanelli, l'ingegnere di Udine, progettista navale e velista di fama internaziona [...] Vai alla recensione »
No More Trouble è uno scherzo del destino, è il nome della barca a vela con cui Giovanni Soldini tentò il record del mondo lungo l'Atlantico nel 1998, ed è la scritta posta accanto a un oblò dello scafo, un passaggio di sicurezza che non bastò a salvare la vita a Andrea Romanelli, membro dell'equipaggio, disperso in mare quando la barca si rovesciò durante una tempesta.