
Una storia universale d'amore e amicizia liberamente tratta dal romanzo 'La gita di Mezzanotte' dell'autore irlandese Roddy Doyle. Presentato al Locarno Film Festival e da giovedì 23 novembre al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino.
Dal più irlandese degli scrittori contemporanei D’Alò trae una storia universale. E chi, se non il regista de La freccia azzurra poteva accettare la sfida di immettere nello stesso film questa molteplicità di sentimenti e stati d’animo facendoli emergere con misura e consentendo ad un pubblico di bambini e di adulti di poterne percepire ed apprezzare anche le sfumature?
La rossa Mary diventa così un nuovo personaggio da ricordare nella galleria di un regista da sempre attento a coniugare forma e contenuto.