Il docufilm di un sognatore diretto da un cineasta-sognatore. La passionalità della parte fiction mantiene la stessa intensità anche sull'archivio ma non gli toglie la lucidità. #TFF41 Fuori Concorso
di Simone Emiliani Sentieri Selvaggi
Ci sono il sole, il calore improvviso del finale di Preferisco il rumore del mare. Come un bagliore improvviso, con una luce (anche cinematografica) che ricrea non solo la parte fiction ma proprio la polvere dei sogni a Reggio Calabria negli anni Cinquanta. Lì c'è lo sguardo di Gianni Versace bambino che osserva tutti i dettagli dei vestiti, soprattutto l'attività della madre Franca che lavora come sarta. Quella del celebre stilista è un'educazione sentimentale raccontata con passione, in modo quasi intimo e non esibito come Nuovo Olimpo, il recente film Netflix di Özpetek. [...]
di Simone Emiliani, articolo completo (2570 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 30 novembre 2023