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Libro di Giona è un frammento di vita di Massimiliano Piccardo, un uomo ridotto a vivere dentro un auto. Prodotto dai fratelli De Serio, in concorso al Premio Corso Salani del Trieste Film Festival
di Antonio D'Onofrio Sentieri Selvaggi
Nel momento in cui Massimiliano Piccardo si trova a vivere dentro una piccola utilitaria perde la connessione con la realtà, l'insieme unitario delle percezioni, quel complesso convenzionale di elementi per comporre un quadro ragionevole del quotidiano. Un processo costitutivo ininterrotto, frutto di un lavoro di decifrazione e di adattamento dei segnali circostanti, seguente e successivo ad uno stadio iniziale normalmente caotico, indefinito. Questa trasformazione psicologica del personaggio, il suo ritorno nel regno dell'incognito, si materializza sullo schermo in una simultanea trasformazione fisica dovuta al degrado, colpa delle intemperie e di quella difficoltà, inevitabile, derivante dall'essere in balia degli eventi, sempre in strada, privo di comodità consolidate, con un minimo indispensabile per una rischiosa sopravvivenza. [...]
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