
Titolo originale | Donne moi des ailes |
Titolo internazionale | Spread Your Wings |
Anno | 2019 |
Genere | Avventura, Family, |
Produzione | Francia |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Nicolas Vanier |
Attori | Jean-Paul Rouve, Mélanie Doutey, Luis Vasquez, Lilou Fogli, Frédéric Saurel Gregori Baquet, Dominique Pinon, Philippe Magnan, Ariane Pirié, Christine Braconnier, Cyril Necker, Cédric Meusburger, Murielle Huet des Aunay, Jacques Germain, Matthieu Warter, Ingar Helge Gimle, Svein Harry Hauge, Anders Wang, Mira Isabell Vang-Hauge, Arnold Kronstad, Ragna Schwenke, Geir Gulbrandsen, Eline Grønvoll, Lasse Boberg, Per M. Løkse, Jostein Hansen, Pascal Duthuin, Robin Edward Johannessen, Jørn Magnus Karlsen. |
Uscita | giovedì 9 gennaio 2020 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,82 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 gennaio 2020
La storia vera di Christian Moullec, soprannominato "birdman" (l'uomo uccello) per aver dedicato la sua vita ad allevare e addestrare oche orfane, volando letteralmente con loro. In Italia al Box Office Sulle ali dell'avventura ha incassato 566 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Christian si è separato da Paola e si è trasferito lontano dalla città, in Camargue, dove ha elaborato un piano, al limite della legalità, per salvare le oche selvagge dall'estinzione. A bordo del suo ultraleggero vorrebbe indicare loro una rotta migratoria alternativa, che le porti sane e salve dalla Norvegia fino a casa, nel sud della Francia, preservandole dallo scontro mortale con cavi elettrici, carenza di cibo, aeroporti, inquinamento luminoso e bracconaggio. Suo figlio adolescente Thomas, costretto a passare le vacanze col padre, lontano dai videogiochi, si scoprirà pian piano altrettanto appassionato al progetto e diventerà il protagonista di un'avventura incredibile, nei cieli d'Europa.
Ispirato alla storia vera dell'ornitologo Christian Moullec, il film di Nicolas Vanier si porta dietro, come Thomas con le oche, anche un'altra serie di riferimenti illuminati.
Tanti i riferimenti: dal "Popolo Migratore" di Jacques Perrin al classico testo di Konrad Lorenz, "L'anello di re Salomone", che tra le altre cose racconta l'importanza dell'imprinting, anche se l'unico libro che Vanier cita esplicitamente è Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson di Selma Lagerlöf, racconto di formazione e di presa di coscienza, da parte del piccolo Nils, dei diritti e dei doveri degli esseri umani nei confronti degli animali che popolano il nostro pianeta.
Non c'è dubbio, infatti, che Sulle ali dell'avventura sia un film che mira allo stesso scopo e unisce giustamente il fascino per le esplorazioni naturalistiche che da sempre caratterizza la vita e il cinema di Vanier con le contemporanee istanze ecologiste sostenute in primo luogo dai giovani, preoccupati di fare la fine delle oche selvatiche e di estinguersi per colpa della pigrizia e della malafede di una politica che non pensa in prospettiva ma agisce soltanto a corto e opportunistico raggio.
In un primissimo tempo, il progetto del regista era quello di girare un documentario, e allo stile documentaristico è rimasto affezionato, anche se poi ha obbedito anche alle richieste delle finzione costruendo un binario parallelo tra l'avventurosa impresa di riportare a casa le oche e l'impresa non meno scontata di riunire la famiglia umana.
Nel tentativo di lasciare soltanto sullo sfondo le vicende sentimentali degli adulti, per sgomberare la scena a favore del vero soggetto del film, le ha trattate in maniera un po' meccanica e sbrigativa, tanto che ci si chiede se il documentario tout court non sarebbe stata la scelta migliore, ma sicuramente la presenza di Louis Vazquez e della traccia narrativa legata ai genitori contribuisce a tenere viva l'attenzione del pubblico più giovane, rendendo il film perfetto come proposta scolastica e familiare.
Non un capitolo visionario, dunque, ma un episodio cinematografico positivo, tecnicamente all'avanguardia (la stabilità delle riprese aeree è ottima), che risponde alla domanda più urgente del nostro tempo: quella di uscire di casa e fare qualcosa per salvare il salvabile, mettendosi in gioco a partire dal proprio piccolo e dalla propria famiglia.
Christian è uno scienziato che studia le oche selvatiche. Thomas, suo figlio, è un adolescente con una forte passione per i videogiochi. Per approfondire il loro rapporto fattosi un po' complicato con la crescita del ragazzo, Christian decide di portare in vacanza con sé il figlio che vede ovviamente come un incubo l'idea di trascorrere diversi giorni immerso nella natura e lontano da tutti i comfort della vita contemporanea, a cui lui è molto attaccato. La situazione cambia radicalmente prospettive quando i due si trovano inaspettatamente uniti da un unico obiettivo: salvare un particolare tipo di oche dal rischio sterminio. Il comune intento porterà padre e figlio a imbarcarsi insieme sull'aeromobile di Christian per portare a termine la missione.
Sulle ali dell'avventura è diretto da Nicolas Vanier e interpretato da Jean-Paul Rouve, attore transalpino che veste i panni dello studioso protagonista della vicenda.
Vanier, il regista, ha un solidissimo background come regista di documentari e di lungometraggi dedicati specialmente alla scoperta del mondo della natura e Sulle ali dell'avventura non fa eccezione anche se il suo focus è più il rapporto tra i due protagonisti rispetto alla vita delle oche.
Del resto è ormai da quasi dieci anni che il cineasta francese, partito appunto come documentarista senza attori umani o copioni da seguire, sta inserendo elementi di sceneggiatura sempre più corposi all'interno delle sue opere, che ormai del documentario hanno solo la cura per l'immagine e l'attenzione per il racconto visivo, parti integranti del bagaglio tecnico di Vanier.
Come detto, il ruolo principale - quello di Christian - è ricoperto dall'esperto Jean-Paul Rouve, apparso in oltre trenta film e visto di recente dal pubblico italiano nella miniserie Dalida, andata in onda in prima tv su Rai1 a febbraio del 2017, dove vestiva i panni di Lucien Morisse. Completano il cast Louis Vazquez, nelle vesti di Thomas, e poi Mélanie Doutey, Lilou Fogli, Frédéric Saurel, Grégori Baquet, Dominique Pinon, Philippe Magnan.