samanta
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martedì 16 aprile 2024
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povero cervello ...
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Il film uscito nel 2016 è di difficile classificazione perché pur essendo un thriller è fortemente drammatico e contiene notevoli risvolti di fantascienza, quale ad esempio la possibilità
di innestare un cervello umano nel corpo di un altro uomo (spunto scopiazzato malamente da Lanthimos in Povere creature) La regia è di Ariel Vromen israeliano con un ridotto
curriculum di direzione cinematografica (Danika, The Iceman, L'angelo).
Il film ruota intorno al fatto che un agente della CIA Bill Pope (Ryan Reinold) è riuscito a scoprire un complotto mondiale di un ricchissimo spagnolo Hagbardaka (Jordi Mollà)
di idee anarchiche (!?) al fine di distruggere il mondo, che vuole impadronirsi di un wormbole (spazi ipotetici spazio-temporali) che permette di aggirare i codici delle difese nucleari
mondiali creato da un fantomatico "olandese" hacker bravissimo.
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Il film uscito nel 2016 è di difficile classificazione perché pur essendo un thriller è fortemente drammatico e contiene notevoli risvolti di fantascienza, quale ad esempio la possibilità
di innestare un cervello umano nel corpo di un altro uomo (spunto scopiazzato malamente da Lanthimos in Povere creature) La regia è di Ariel Vromen israeliano con un ridotto
curriculum di direzione cinematografica (Danika, The Iceman, L'angelo).
Il film ruota intorno al fatto che un agente della CIA Bill Pope (Ryan Reinold) è riuscito a scoprire un complotto mondiale di un ricchissimo spagnolo Hagbardaka (Jordi Mollà)
di idee anarchiche (!?) al fine di distruggere il mondo, che vuole impadronirsi di un wormbole (spazi ipotetici spazio-temporali) che permette di aggirare i codici delle difese nucleari
mondiali creato da un fantomatico "olandese" hacker bravissimo. Pope viene ucciso portando con sé i dati del segreto. Un dirigente CIA Quacher Wells (Gary Oldman) contatta
lo scienziato Franks (Tommy Lee Jones) che sta studiando la possibilità di trapianto del cervello umano e così si decide di trapiantare il cervello di Pope, la cavia prescelta è
un bruto criminale privo di empietà e sentimenti umani Jerico Stewart (Kevin Costner). Il povero Jerico si trova il cervello di una altro lo mettono in contatto con la famiglia di Pope:
la moglie Jill (Gal Gadot) e la piccola figlia Emma. [Spoiler] Gli sviluppi della storia saranno fondati sul recupero dei ricordi di Pope che permetteranno di sventare il complotto criminale
del riccone spagnolo e sull'acquisto da parte di Jerico di sentimenti umani (compreso l'innamoramento di Jill).
Il film si appalesa costruito intorno ad un'ipotesi inverosimile, anche se si tratta di fantascienza, che viene sviluppata in modo convenzionale: il bruto (qui veramente tale) che incontrando
la bella si trasforma in un essere umano ragionevole, manca l'approfondimento psicologico, non c'é un'azione di recupero di una personalità che fa il "mea culpa" del passato, inoltre la vicenda, salvo all'inizio, è senza tensione,
la suspense finale manca perché prevedibile. Lo scienziato interpretato da un Tommy Lee Jones giù di tono, sembra un apprendista stregone a livello di Mago Merlino, che pronuncia informazioni
a casaccio, l'azione è scontata, quasi di routine e certamente non coinvolge lo spettatore; in conclusione il regista sembra indeciso tra il thriller e la storia romantica e sentimentale ma l'assemblaggio
non riesce. Oltretutto alcuni personaggi sono parodistici, va bene che la CIA si comporta spesso criminalmente, ma il povero Gary Oldman, uno dei migliori attori presenti nel cinema, è costretto
a fare il pagliaccio cattivo e confusionaro. Gal Gadot pur essendo una delle attrici più pagate, attrae per la sua prorompente fisicità, ma ha una recitazione mediocre siamo anni luce
da Emma Stone o Jennifer Lawrence tanto per fare un esempio. Quanto a Kevin Costner come attore non si discute ma qui come bruto è completamente fuori parte, riscattandosi
nella seconda parte quando diventa più umano.
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giovedì 8 febbraio 2024
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non sono d’accordo
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Il film lo trovo molto interessante Gli attori sono azzeccati. Tutti bravi nelle loro interpretazioni. Kevin Costner bravissimo La trama offre uno spaccato di come nella vita basti poco per iniziare a credere in un futuro migliore
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giovanni m.
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mercoledì 22 marzo 2023
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non male davvero!!!
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thriller d'azione davvero fatto bene che riesce a evitare i punti morti che spesso caratterizzano quel genere.
Cast di primo ordine che non delude le attese.
Apprezzabile l'idea di umanizzare anche uno spietato criminale.
non è il miglior thriller d'azione che abbia mai visto ma merita di essere visto .
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marco.vittorio.defilippis@gmail.com
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sabato 1 gennaio 2022
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una sottile antropologia in un thriller d’azione
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Bellissimo film che sottende un’antropologia sottile, da leggere tra le righe, fondata sulla biochimicità dell’essere umano.
Una fantascienza di nicchia, che chiamerei fantabiologia, con cui sono totalmente d’accordo.
Il fondamento scientifico di tale antropologia si può trovare, ad esempio, in un ottimo libro di Louis Cozolino, psicologo americano, intitolato “Neuroscienze per i clinici” edito da Raffaello Cortina Editore (si trova su Amazon).
Le nostre emozioni non sono altro che reazioni biochimiche che avvengono nel cervello.
Il film narra di un agente della Cia, Bill, in possesso di importanti informazioni, che viene ucciso.
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Bellissimo film che sottende un’antropologia sottile, da leggere tra le righe, fondata sulla biochimicità dell’essere umano.
Una fantascienza di nicchia, che chiamerei fantabiologia, con cui sono totalmente d’accordo.
Il fondamento scientifico di tale antropologia si può trovare, ad esempio, in un ottimo libro di Louis Cozolino, psicologo americano, intitolato “Neuroscienze per i clinici” edito da Raffaello Cortina Editore (si trova su Amazon).
Le nostre emozioni non sono altro che reazioni biochimiche che avvengono nel cervello.
Il film narra di un agente della Cia, Bill, in possesso di importanti informazioni, che viene ucciso.
Uno scienziato (Tommy Lee Jones) riesce a trapiantare la rete neurale del lobo frontale di Bill in un criminale (Gerico, alias Kevin Kostner) affetto da una rara sindrome che non gli ha fatto sviluppare quella parte di cervello, rimasta un vivaio di staminali.
Lo scopo è di avere informazioni su di un altro criminale, russo, che si è impadronito del controllo degli armamenti americani (missili).
La trama è avvincente, Kostner ottimo, la parte squisitamente umana della storia è commovente, estremamente seria e ben confezionata.
Non manca l’azione, a tratti decisamente violenta, ma necessaria e funzionale alla storia, mai esagerata, non manca la poesia di una famiglia distrutta che si ricompone (molto “americano” questo aspetto un po’ zuccherino, se vogliamo dire così).
La bambina, figlia di Bill, è un elemento chiave del finale.
Assolutamente da vedere. Spiace che Mymovies abbia scritto un banale “nì” sul consigliato: assolutamente da non perdere!
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elgatoloco
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mercoledì 24 giugno 2020
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confuso, "gettato via", direi
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"Criminal"(Ariel Vromen, 2016)film che non si sa se classficare"d'azione", come thriller o come film drammatico(l'opzione 1 e 3 sono più realistiche)racconta di un agente CIA attivo a Londra che cerca di sgominare un pericolo per il mondo, creato da un anarchico spagnolo(il cui nome e cognome, però, sembra arabo, certo non catalano, come il suo interprete Jordi Mollà-dato l'anno di realizzazione sembra quasi ci sia un'allusione all'iS_Isis, che sulle centrali nucleari mondiali sembra in effetti abbia tentato di mettere le mani, per fortuna senza successo), che però viene ucciso durante un'azione e la sua"memoria"(intesa proprio come memoria cerebrale, non come memoria informatica)viene trapianta nel cervello di un criminale, con parziale, ma discreto successo.
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"Criminal"(Ariel Vromen, 2016)film che non si sa se classficare"d'azione", come thriller o come film drammatico(l'opzione 1 e 3 sono più realistiche)racconta di un agente CIA attivo a Londra che cerca di sgominare un pericolo per il mondo, creato da un anarchico spagnolo(il cui nome e cognome, però, sembra arabo, certo non catalano, come il suo interprete Jordi Mollà-dato l'anno di realizzazione sembra quasi ci sia un'allusione all'iS_Isis, che sulle centrali nucleari mondiali sembra in effetti abbia tentato di mettere le mani, per fortuna senza successo), che però viene ucciso durante un'azione e la sua"memoria"(intesa proprio come memoria cerebrale, non come memoria informatica)viene trapianta nel cervello di un criminale, con parziale, ma discreto successo. Un po'"meccanicistica"; la tesi di fondo, dove il criminale sembra"convertito al bene", dopo un "semplice"trapianto cerebrale(ciò che è ancora nella SF qui viene dato per possibile.realizzabile, dove oltre a tuttto lo sviluppo del lobo prefrontale sottosviluppato riprende tesi che sarebbero state attuali ai tempi di Cesare Lombroso e di Franz Gall, ma non tengono il passo con gli sviluppi delle neuroscienze), ma poi, filmicamente, sono rilevabili vari scompensi tra scene d'azione molto elaborate e uno sviluppo drammaturgico che lascia fracamente delusi. Sembra quasi che questa coproduzione anglo."gringa"soffra di passatismo, sia rimasta ancorata a cognizioni scientifiche vecchie e in gran parte superate, ma poi anche ul piano dello"specifico filmico"non sappia dove e come collocarsi efficamente.. Kevin Kostner, interprete che siamo abiutuati a identificare con tutt'altri ruoli, sembra"fuori parte", anche se complessivamente si"spiazza"in modo abbastanza convicente, alternando rozzezza e violenza a dolcezza, per esempio nei confronti della bambina, figlia dello scompraso secret agent e in altre occasioni, mentre Tommy Lee Jones, come scienziato"sperimentale", dà una prova convincente ma funzionale al ruolo, non"gigantesco", Gal Gaot è convincente nella parte della moglie(vedova, anzi) dell'agente, che Ryan Reynolds caratterizza nella prima parte del film. Strano il nome del protagonista, che si chiama Jerico-dove il referente biblico certo sovviene, ma quasi solo(vista anche la natura distruttiva del personaggio) in riferimento alla caduta delle mura di Gerico, appunto.... El Gato
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dandy
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lunedì 29 ottobre 2018
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not so criminal....
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Con più di un debito verso "Self/Less",il regista del discreto "The Iceman"sforna un action fantascientifico di solito ritmo forsennato ma assai grezzo e pieno di clichè.Se è perdonabile la mancanza di verosimiglianza(e non solo dal punto di vista scientifico),e nella prima parte il personaggio di Jericho è simpaticamente schizzato e cattivo,nella seconda arriva puntuale la conversione in eroe inarrestabile nei suoi nuovi nobili propositi,anche se un pelino più disumano del solito.Fino al finaletto con soluzione salva-mondo dell'ultimo momento e successiva melassa prima dei titoli di coda.Confezione prevedibilmente professionale,e qualche buon lampo gore.
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Con più di un debito verso "Self/Less",il regista del discreto "The Iceman"sforna un action fantascientifico di solito ritmo forsennato ma assai grezzo e pieno di clichè.Se è perdonabile la mancanza di verosimiglianza(e non solo dal punto di vista scientifico),e nella prima parte il personaggio di Jericho è simpaticamente schizzato e cattivo,nella seconda arriva puntuale la conversione in eroe inarrestabile nei suoi nuovi nobili propositi,anche se un pelino più disumano del solito.Fino al finaletto con soluzione salva-mondo dell'ultimo momento e successiva melassa prima dei titoli di coda.Confezione prevedibilmente professionale,e qualche buon lampo gore.Costner,si porta bene i 61 anni.Gigioneggia il giusto,e prima di "convertirsi" funziona innegabilmente.Il resto del cast,se si esclude un Oldman fin troppo odioso,va a pilota automatico.Reynolds sta in scena pochissimo,e forse è un bene....Jones sta in sordina e non fa niente di che.Mollà è lo stereotipo del cattivo mediorientale spietato-filosofico.Pitt non ispira un minimo di interesse,e Gal Gadot ricicla un personaggio visto e rivisto fino a non poterne più:la solita madre-moglie con solito figlio a carico che dovrà guardarsi dal pericolo.Visto il regista sarebbe stato lecito aspettarsi un pò di più.Film da guardare con la spina staccata dopocena,o con gli amici.Flop in tutto il mondo.
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elgatoloco
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sabato 23 settembre 2017
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ariel vroman: film irrisolto, non sciocco
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"Criminal", fil di Ariel Vroman(2016) è un film attuale, ossia su temi attuali, quali la minaccia del terrorismo, le spie interne, sull'onda anche di casi recenti, i"rinuncianti", il trapianto di cervello(non ancora attuato, invero), ma il tutto rimane"indeterminato", non meglio chiarito, un po'rapsodicamente sospeso: eccessivo l'uso del flash-back, realizzato in modo troppo tradizionale, non sostanzialmente"invasivo", decisamente"sospeso", dove la tematica in questione(intendo quella relativa alla possibilità di inserire in un cervello e nella mente(rimane aperta la querelle su un'eventuale dicotomia)viene poco approfondita, rimanendo appunto sospesa, poco sviluppata, certamente anche per scelta, perché bisognava dare a Jericho, il personaggio interpretato(bene)da Kevin Costner, una dimensione dolente, che era/è nel personaggio, ma anche nella corde dell'interprete, ma anche perché il film è in parte"d'azione", ossia non propriamente un"thriller", ma un film che guarda al pubblico, non volendo coinvolgerlo in problematiche che esulerrebbero troppo dal suo"divertimento"(la visione USA e non solo, per cui lo spettatore è consdierato sempre un"minus habens"o comunque non molto di puù.
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"Criminal", fil di Ariel Vroman(2016) è un film attuale, ossia su temi attuali, quali la minaccia del terrorismo, le spie interne, sull'onda anche di casi recenti, i"rinuncianti", il trapianto di cervello(non ancora attuato, invero), ma il tutto rimane"indeterminato", non meglio chiarito, un po'rapsodicamente sospeso: eccessivo l'uso del flash-back, realizzato in modo troppo tradizionale, non sostanzialmente"invasivo", decisamente"sospeso", dove la tematica in questione(intendo quella relativa alla possibilità di inserire in un cervello e nella mente(rimane aperta la querelle su un'eventuale dicotomia)viene poco approfondita, rimanendo appunto sospesa, poco sviluppata, certamente anche per scelta, perché bisognava dare a Jericho, il personaggio interpretato(bene)da Kevin Costner, una dimensione dolente, che era/è nel personaggio, ma anche nella corde dell'interprete, ma anche perché il film è in parte"d'azione", ossia non propriamente un"thriller", ma un film che guarda al pubblico, non volendo coinvolgerlo in problematiche che esulerrebbero troppo dal suo"divertimento"(la visione USA e non solo, per cui lo spettatore è consdierato sempre un"minus habens"o comunque non molto di puù...). Molti occhieggiamenti, dunque, molti"cenni"ma poco sviluppati, poco espressi, lasciando un ampio alone di sospensione, di"non approfondimento". Bene, nei rispettivi ruoli, Gary Oldman, Tommy Lee Jones(il neurochirurgo che esegue l'intervento), Alice Eve, in ruoli che, in un film non "diverso"ma realizzato in modo"diverso", rinunciando per esempio alle troppe fughe in automobile, con relativi inseguimenti, avrebbero portato a sviluppi differenti e decisamente più interessanti. Ma la legge del"commercio"(il cinema vi rientra in pieno, comunque)ha le sue esigenze, fondate sulla legge della domanda e dell'offerta, ovviamente... El Gato
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inesperto
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sabato 3 dicembre 2016
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bravo kevin
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Buon film d'azione. Reynolds muore quasi subito, ma il cuore del film si trasferisce immediatamente in Costner, galeotto che, per uno shock in età infantile, non distingue il giusto dallo sbagliato e non prova la seppur minima emozione. Le esperienze di vita del primo, grazie ad una tecnica chirurgica sperimentale, vengono trasferite nel secondo e, col passar dei minuti, il criminale spietato si trasforma in un eroe pronto a tutto per salvare una famiglia. Gal Gadot è un'opera d'arte. Film ben riuscito.
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kyotrix
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mercoledì 31 agosto 2016
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guardabile
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ma nulla di speciale, film d'azione adatto per una serata relax
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pier delmonte
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sabato 14 maggio 2016
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non ci siamo
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Viene trasferita la memoria da un morto ad un criminale, Kevin Costner ci regala un’altra “perla” di cinematografia, come dire, i tempi di”balla coi lupi” sono sempre piu’ lontani.
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