ralphscott
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martedì 4 gennaio 2022
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possibile ?
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Cosa avrà convinto attori di successo della commedia nostrana a prendere parte a questo sottoprodotto ? L'avranno letta bene la sceneggiatura ? I film sul mondo della truffa, seppur comici, dovrebbero poggiare su meccanismi ben oliati, su tempi esatti. Qui siamo in odore di parodia, con esiti che ricordano pellicole a bassissimo costo tardi anni '60, o tutti i '70, quelle dei Franco&Ciccio o dei Banfi, D'Angelo, Vitali. La coppia di protagonisti regge, provano ad impegnarsi, ma intorno regna troppa approssimazione. La lunga scena a Trani ha dell'incredibile e si può considerare il paradigma dei 90 minuti, anche se, devo ammetterlo, non sono riuscito a resistere sino ai titoli di coda.
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Cosa avrà convinto attori di successo della commedia nostrana a prendere parte a questo sottoprodotto ? L'avranno letta bene la sceneggiatura ? I film sul mondo della truffa, seppur comici, dovrebbero poggiare su meccanismi ben oliati, su tempi esatti. Qui siamo in odore di parodia, con esiti che ricordano pellicole a bassissimo costo tardi anni '60, o tutti i '70, quelle dei Franco&Ciccio o dei Banfi, D'Angelo, Vitali. La coppia di protagonisti regge, provano ad impegnarsi, ma intorno regna troppa approssimazione. La lunga scena a Trani ha dell'incredibile e si può considerare il paradigma dei 90 minuti, anche se, devo ammetterlo, non sono riuscito a resistere sino ai titoli di coda. Le idee non mancavano, peccato.
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enzo70
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domenica 2 gennaio 2022
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moderna e intelligente commedia all''italiana
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Edoardo Leo interpreta David, un bravo ragazzo che finalmente intravvede un percorso professionale, la possibilità di un posto fisso, una vita tranquilla. Deve presentare un nuovo prodotto, l’azienda ha fiducia in lui, finalmente le cose sono semplici. Ma la sera prima della presentazione del prodotto incontra Marcello, Marco Giallini, un truffatore che gli ruberà con la complicità di due prostitute tutto, drogandolo. E così il promettente David non si presenta all’evento e viene licenziato. Ma i due sono destinati a rincontrarsi e il timido ed onesto David verrà vorticosamente attratto dalla vita irregolare del brillante Marcello. Un film divertente, intelligente e interpretato benissimo da due di attori molto bravi e perfetti nei ruoli disegnati dal bravo Miccichè.
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Edoardo Leo interpreta David, un bravo ragazzo che finalmente intravvede un percorso professionale, la possibilità di un posto fisso, una vita tranquilla. Deve presentare un nuovo prodotto, l’azienda ha fiducia in lui, finalmente le cose sono semplici. Ma la sera prima della presentazione del prodotto incontra Marcello, Marco Giallini, un truffatore che gli ruberà con la complicità di due prostitute tutto, drogandolo. E così il promettente David non si presenta all’evento e viene licenziato. Ma i due sono destinati a rincontrarsi e il timido ed onesto David verrà vorticosamente attratto dalla vita irregolare del brillante Marcello. Un film divertente, intelligente e interpretato benissimo da due di attori molto bravi e perfetti nei ruoli disegnati dal bravo Miccichè. Ottimo esempio di moderna commedia all’italiana.
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achab50
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sabato 1 gennaio 2022
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un altro film
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Mi rendo conto di aver visto un altro film. Tutto si incentra sull'interpretazione di Giallini, che non delude, purtroppo tutto il resto non funziona: le due ragazzone della banda sono poco più che statue, gli altri caratteristi danno l'anima ma ciò che manca è la regia e la sceneggiatura. La vicenda parte decisamente bene, poi si affloscia con lunghi periodi di stanca, altri di noia. Gli inghippi raccontati mancano di quel sistema ad orologeria che sono alla base, dovrebbero esserlo, di ogni vicenda che riguardi le truffe. Semplicemente imbarazzante la lunga scena di Trani.
Film orribile, arruffato, inutile.
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giorgia
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martedì 4 giugno 2019
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loro chi? le banalità.
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Rimango abbastanza basita dalle recensioni positive su questo film, che mi hanno spinto a vederlo.
Film di una banalità spiazzante, non tanto per la trama, che per quanto commediola poteva avere anche potenzialità di divertire, quanto nella scrittura e nella sceneggiatura. L'impressione che ho avuto per tutto il film (che ho finito a fatica di vedere, speranzosa di un finale che riscattasse il tutto.. per quando fossi terribilmente annoiata) è stata quella di dialoghi banali e buttati lì senza cura, battute di una scontatezza disarmante e davvero deludenti da ascoltare dalla bocca di Giallini che, in precedenza, con il suo modo non ha mai mancato di farmi sorridere.
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Rimango abbastanza basita dalle recensioni positive su questo film, che mi hanno spinto a vederlo.
Film di una banalità spiazzante, non tanto per la trama, che per quanto commediola poteva avere anche potenzialità di divertire, quanto nella scrittura e nella sceneggiatura. L'impressione che ho avuto per tutto il film (che ho finito a fatica di vedere, speranzosa di un finale che riscattasse il tutto.. per quando fossi terribilmente annoiata) è stata quella di dialoghi banali e buttati lì senza cura, battute di una scontatezza disarmante e davvero deludenti da ascoltare dalla bocca di Giallini che, in precedenza, con il suo modo non ha mai mancato di farmi sorridere.
Ok la commedia leggera, ma questo genere rasenta quella demenziale.
Deludentissimo.
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marcloud
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domenica 3 febbraio 2019
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chi?
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Davide si trova con la vita sottosopra per colpa di Marcello. Da essere truffato si troverà a organizzare una truffa ricca di sorprese. Una commedia simpatica all'italiana.
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alberto
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giovedì 4 maggio 2017
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uno, nessuno e centomila giallini
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E' curioso notare a volte quanto si diverta il fato, o in generale la vita a prenderci in giro: un'altra parabola degli scherzi che riserva il destino viene raccontata in questa pellicola da un certo David, interpretato da Edoardo Leo, che si presenta ad una casa editrice intento a far pubblicare il suo "manoscritto" a tal punto da minacciare con una pistola il povero Antonio Catania, che si vede costretto ad ascoltare una storia partorita dal desiderio dello scrittore di vivere in modo avventuroso e occasionale. Si narra della vita di un manager che viene rovinata sul piano economico e familiare da un individuo con le fattezze del bravissimo Marco Giallini, che sembra avere molteplici identità al fine di truffare poveri diavoli, ma a detta sua non in maniera rozza, volgare, al contrario artistica, regalando alle vittime delle emozioni che, pur essendo false, regalano comunque un bel momento.
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E' curioso notare a volte quanto si diverta il fato, o in generale la vita a prenderci in giro: un'altra parabola degli scherzi che riserva il destino viene raccontata in questa pellicola da un certo David, interpretato da Edoardo Leo, che si presenta ad una casa editrice intento a far pubblicare il suo "manoscritto" a tal punto da minacciare con una pistola il povero Antonio Catania, che si vede costretto ad ascoltare una storia partorita dal desiderio dello scrittore di vivere in modo avventuroso e occasionale. Si narra della vita di un manager che viene rovinata sul piano economico e familiare da un individuo con le fattezze del bravissimo Marco Giallini, che sembra avere molteplici identità al fine di truffare poveri diavoli, ma a detta sua non in maniera rozza, volgare, al contrario artistica, regalando alle vittime delle emozioni che, pur essendo false, regalano comunque un bel momento. Una volta che il protagonista lo trova per farsi risarcire, invece si ritrova a diventare una specie di socio delle malefatte di quest'ultimo, ponendo allo spettatore un difficile quesito: deve maledirlo o ringraziarlo? Leo e Giallini sono due dei migliori attori italiani del momento e riescono uno con la propria insicurezza l'altro con la propria sfacciataggine e il carisma da "truffatore gentiluomo" a regalare momenti spassosi e interessanti, in una commedia quasi poliziesca che presenta una sceneggiatura di Fabio Bonifacci atipica per il nostro cinema e non poi così scontata. Già dall'inizio si può notare l'obiettivo del film di offrire colpi di scena e di mostrare anche qualche tinta thriller. Un buon esordio per il regista ( insieme al sopracitato Bonifacci) Francesco Micciché, che si è anche guadagnato un David di Donatello per la regia esordiente. Nel cast artistico troviamo anche Maurizio Casagrande, sempre adatto e simpatico nel ruolo del maresciallo, e che insieme al sempre nervoso Ivano Marescotti partecipa alla sequenza migliore del film, in cui avviene la truffa ai danni dell'azienda dove lavorava Leo, con un improbabile ed esilarante Giallini, arrogante e frettoloso commissario che mette in discussione il lavoro di Casagrande. Poi c'è anche il barzellettiere barese Uccio De Santis sempre bravo caratterista, che qui si diverte nei panni del sindaco di Trani. Una storia che offre dunque molti momenti esilaranti, come le riprese della scena action, e anche pseudo-filosofici, riflettendo su quanto a volte sia casuale e apparentemente dannoso trovare sé stessi.
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adèledali.
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martedì 25 aprile 2017
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meglio essere annoiati che truffati.
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Che sia vero che noi italiani siamo un popolo d'ingenui?
Forse si e di sicuro si per il regista di questa commedia.
Il protagonista perde la vera occasione della sua vita per non sapere intuire la disonestà di quello sconosciuto che lo adula.
Poi non sa sottrarsi ad una notte effervescente con due donnette.
Insomma,speriamo che sia un'iperbole quest'uomo sfortunato ma anche impreparato alla vita.
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onufrio
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lunedì 17 ottobre 2016
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ti racconto una truffa.. all'italiana
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David, scrittore 36enne si reca presso un redattore da uomo disperato, pronto a lasciare l'Italia, prima però invita (in modi poco amichevoli) il redattore a leggere il suo romanzo. Da qui ha inizio la storia, una storia fatta di truffe dove il protagonista principale è proprio lo scrittore, coinvolto in una serie di avvenimenti a dir poco particolari. Commedia all'italiana del nuovo millennio che ha come tema principale "l'arte della truffa" sino a truffare persino lo spettatore, in senso positivo. Inutile soffermarsi su alcune scene poco plausibili dove tutto sembra facile, quasi come un gioco, stiamo pur sempre parlando di una commedia leggera, da prendere così com'è, senza fare troppe analisi addentrate.
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David, scrittore 36enne si reca presso un redattore da uomo disperato, pronto a lasciare l'Italia, prima però invita (in modi poco amichevoli) il redattore a leggere il suo romanzo. Da qui ha inizio la storia, una storia fatta di truffe dove il protagonista principale è proprio lo scrittore, coinvolto in una serie di avvenimenti a dir poco particolari. Commedia all'italiana del nuovo millennio che ha come tema principale "l'arte della truffa" sino a truffare persino lo spettatore, in senso positivo. Inutile soffermarsi su alcune scene poco plausibili dove tutto sembra facile, quasi come un gioco, stiamo pur sempre parlando di una commedia leggera, da prendere così com'è, senza fare troppe analisi addentrate.
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cohle
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sabato 26 marzo 2016
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film inguardabile e attori sotto tono
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Sono perplesso, non capisco le recensioni positive sinceramente. Sceneggiatura pessima, trama e scene improbabili e ridicoli, il brutto è che non fanno neanche ridere.
Sarà che avevo buone aspettative su Leo, che aveva sorpreso tutti con il suo "Smetto quando voglio", e ottime aspettative su Giallini, che mi aveva convinto anche in ruoli più seri; ma questo film fa acqua da tutte le parti e gli attori affondano con tutta la barca.
Bocciato totalmente.
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(di gianluca sersante)
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donato prencipe
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giovedì 24 marzo 2016
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"una truffa nella truffa"
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Loro chi? Francesco Miccichè e Fabio Bonifaci firmano la loro prima commedia da registi, con un passato alle spalle fatto di serie tv e documentari da parte di Francesco e di tantissime sceneggiature realizzate, invece da Fabio. I due confezionano una commedia basata sugli inganni ed altrettante truffe, trascinando lo spettatore in una trappola ben congeniata e servita in un finale per nulla banale. Gli attori protagonisti, chiamati in causa per orchestrare il concerto di menzogne sono Edoardo Leo (Noi e la giulia) e Marco Giallini (Tutta colpa di Freud), il primo, David, è un ingenuo aziendalista, che lavora tutto il giorno, assecondando il suo capo, per cercare di ottenere un promozione, fino a quando non rimane invischiato in una truffa ben congeniata e prosciugato di tutti i suoi averi e non solo.
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Loro chi? Francesco Miccichè e Fabio Bonifaci firmano la loro prima commedia da registi, con un passato alle spalle fatto di serie tv e documentari da parte di Francesco e di tantissime sceneggiature realizzate, invece da Fabio. I due confezionano una commedia basata sugli inganni ed altrettante truffe, trascinando lo spettatore in una trappola ben congeniata e servita in un finale per nulla banale. Gli attori protagonisti, chiamati in causa per orchestrare il concerto di menzogne sono Edoardo Leo (Noi e la giulia) e Marco Giallini (Tutta colpa di Freud), il primo, David, è un ingenuo aziendalista, che lavora tutto il giorno, assecondando il suo capo, per cercare di ottenere un promozione, fino a quando non rimane invischiato in una truffa ben congeniata e prosciugato di tutti i suoi averi e non solo. Il secondo, Marcello, è un truffatore professionista che si definisce un artista, abile nei travestimenti e camaleontico approfittatore delle situazioni, coadiuvato da due ragazze, Ellen (Catrinel Menghia) e Mitra (Lisa Bor) che lo accompagnano nei suoi piani strategici. Il resto del cast è composto da Ivano Marescotti, il presidente dell'azienda, gelosissimo della formula del suo brevetto più della sua vita, il suo grande amico, il maresciallo Gallinari (Maurizio Casagrande) e Antonio Catania, nei panni di un redattore. Il film cavalca l'onda delle commedie truffaldine susseguitesi anni addietro al cinema, una su tutte l'indimenticabile "Toto truffa '62" nella quale uno strepitoso Totò e un altrettanto deliziosa spalla come Nino Taranto, soggiogavano, fra mille travestimenti e colpi di scena, chiunque capitasse a tiro, dal padrone di casa, al turista ingenuo ("caro caciocavallo") e così via. Come opera prima si può affermare che i due registi hanno incanalato il loro percorso cinematografico nel migliore dei modi, condensando all'interno del film "il vecchio e il nuovo", tematiche già viste sul grande schermo riproposte in chiave moderna, riscrivendone il finale a sorpresa.
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