daniele_
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lunedì 6 luglio 2015
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appena salvabile..
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Da Cosa cominciare? Mi stupisce chi sia rimasto affascinato da questo Film, addirittura chi dice non banale e scontato, visto che rimarca precisamente la trama degli episodi precedenti, il parco, tutto sotto controllo, fugge il dinosauro e tutti in pericolo di vita..gran finale, lotta fra dinosauri..bacio.lieto fine. Lo definirei banalissimo e scontato invece, tanto che ho previsto praticamente ogni passaggio, addirittura chi avrebbe ucciso il famelico "indominus Rex". Ironia esagerata, ridicola, battute e baci nei momenti meno opportuni (lo pterosauro che plana atterra e col becco "accuminatissimo" si ferma a pochi cm dalla faccia del bambino la definirei la cosa piu' ridicola vista negli ultimi anni).
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Da Cosa cominciare? Mi stupisce chi sia rimasto affascinato da questo Film, addirittura chi dice non banale e scontato, visto che rimarca precisamente la trama degli episodi precedenti, il parco, tutto sotto controllo, fugge il dinosauro e tutti in pericolo di vita..gran finale, lotta fra dinosauri..bacio.lieto fine. Lo definirei banalissimo e scontato invece, tanto che ho previsto praticamente ogni passaggio, addirittura chi avrebbe ucciso il famelico "indominus Rex". Ironia esagerata, ridicola, battute e baci nei momenti meno opportuni (lo pterosauro che plana atterra e col becco "accuminatissimo" si ferma a pochi cm dalla faccia del bambino la definirei la cosa piu' ridicola vista negli ultimi anni). La gente e i ragazzini nella sala si scompisciavano ad ogni battuta, e questo gia fa capire a che pubblico è indirizzato questo Film. I dinosauri sono in style antico, vintage, mancanti di colori, imperfetti anatomicamente (potevano leggersi un minimo di paleontologia moderna) e non a caso pesantemente criticati da paleontologi e scienziati. Tutto esclusivamente computerizzato, non di certo il realistico Tyrannosaurus rex di Jurassic Park, che era una vera macchina realistica, una creatura, un animale realistico, un carnivoro e non un mostro killer. E stiamo parlando di un Film di 10 anni fa; un Film, dopo 10 anni dovrebbe essere non solo paragonabile, ma nettamente superiore. Spielberg del resto è stato solo un povero Produttore esecutivo in questo film, che ha preso chissa' quanti soldi per la sola riuscita finale del film, per dare il suo nome, ma si vede e stravede che non è lui il regista. In fine quindi un Film Mediocre, che solo grazie al nome di Jurassic park, al nome di Spielberg e ad un tempo in cui 7 euro per un cinema vengono spesi da chiunque ha ottenuto milioni e milioni di Euro per al felicita' del suo Regista. Film discretamente intrattenitivo, a tratti divertente, ma ben lontano da quello che è Jurassic park. Uniche cosa davvero decenti ovviamente la vecchia sigla, qualche scena di lotta e soprattutto il messaggio che il troppo dedicarsi al lavoro ci allontana dalla Famiglia e dai bene primari della Vita. E' deludente che proprio questo film sia il continuo di un film che e i veri fan di dinosauri e jurassic park aspettavano da anni. Film da serie Televisiva-block buster. Per passare una serata fra amici è ok, ma definirlo un capolavoro o un bel fim fatto bene è troppo, forse lo è, agli occhi di un bambino.
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ericanobis_
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venerdì 3 luglio 2015
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chris pratt e i dinosauri...
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Sono andata a vedere la proiezione del film appena uscito e al primo impatto mi era sembrato un gran bel film. Nei giorni successivi, però, ho pensato molto alla pellicola e mi sono resa conto che, in realtà, non era niente di emozionante o fantastico come quello che avrei voluto vedere. Chris Pratt nel ruolo di ammaestratore di velociraptor funziona più che bene ed è proprio quell'attore che ti aspetti di vedere in questi film d'avventura; insomma Chris Pratt è una delle poche cose che funziona veramente nel film. Bryce Howard è inguardabile, sembra non aver fatto alcun passo avanti dalla saga di Twilight: le espressioni sono le stesse e il modo di recitare anche.
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Sono andata a vedere la proiezione del film appena uscito e al primo impatto mi era sembrato un gran bel film. Nei giorni successivi, però, ho pensato molto alla pellicola e mi sono resa conto che, in realtà, non era niente di emozionante o fantastico come quello che avrei voluto vedere. Chris Pratt nel ruolo di ammaestratore di velociraptor funziona più che bene ed è proprio quell'attore che ti aspetti di vedere in questi film d'avventura; insomma Chris Pratt è una delle poche cose che funziona veramente nel film. Bryce Howard è inguardabile, sembra non aver fatto alcun passo avanti dalla saga di Twilight: le espressioni sono le stesse e il modo di recitare anche. La scena di lei che richiama il Tirannosauro Rex è alquanto esilarante da vedere: una donna con gonnella e tacchi a spillo che corre e riesce a precedere il famigerato dinosauro. La trama è alquanto discutibile, non suscita nulla di particolare ed è interessante vedere alcuni richiami ai vecchi film della saga. Le note positive sono sicuramente la costruzione molto particolare dei dinosauri e lo spettacolare duello finale tra le due creature. Esiste anche un significato morale dietro questa storia; la mano dell'uomo non deve intromettersi nella natura per manipolare i geni degli animali. Finale veramente banale e privo di spessore e alquanto scontato. Forse ci sarà un seguito da quello che si può intendere.
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colonelvogel
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mercoledì 1 luglio 2015
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il parco è aperto! dove si fanno i biglietti?
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ATTENZIONE SPOILER
Ho avuto l'occasione di vederlo il 15 giugno insieme ad amici e che dire: spettacolo!!! Davvero. Uno dei migliori film degli ultimi anni capace di farmi emozionare veramente per la prima volta al cinema. Tutto questo perchè? Merito di una trama più che buona "al passo coi tempi" in cui si è arrivati a creare un bestione geneticamente modificato, di ottimi personaggi interpretati da bravi attori, da effetti speciali strabilianti e scende d'azione al top. Parte il film, si vedono i due genitori che devono lasciare i figli da soli per una visita al Jurassic World dove incontreranno la zia Claire. Già alla barca che li porta all'isola il cuore comincia a battere vedendo la scritta Isla Nublar e riaffiorano tutti i ricordi del primo capitolo, poi il colpo da maestro della camera d'albergo in cui il uno dei due fratelli apre la finestra e ci si trova davanti una spettacolare vista del parco con l'accompagnamento musicale "Welcome to Jurassic Park" originale di John Williams sapientemente inserito da Michael Giacchino come per tanti altri brani.
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ATTENZIONE SPOILER
Ho avuto l'occasione di vederlo il 15 giugno insieme ad amici e che dire: spettacolo!!! Davvero. Uno dei migliori film degli ultimi anni capace di farmi emozionare veramente per la prima volta al cinema. Tutto questo perchè? Merito di una trama più che buona "al passo coi tempi" in cui si è arrivati a creare un bestione geneticamente modificato, di ottimi personaggi interpretati da bravi attori, da effetti speciali strabilianti e scende d'azione al top. Parte il film, si vedono i due genitori che devono lasciare i figli da soli per una visita al Jurassic World dove incontreranno la zia Claire. Già alla barca che li porta all'isola il cuore comincia a battere vedendo la scritta Isla Nublar e riaffiorano tutti i ricordi del primo capitolo, poi il colpo da maestro della camera d'albergo in cui il uno dei due fratelli apre la finestra e ci si trova davanti una spettacolare vista del parco con l'accompagnamento musicale "Welcome to Jurassic Park" originale di John Williams sapientemente inserito da Michael Giacchino come per tanti altri brani. Alcune parti della trama sembrano stonare un poco come la precedente storia dei due protagonisti o il classico "cattivo" che vorrebbe sfruttare i raptor per usi militari. Ma anche queste cose amalgamate al film anzichè debolezze mi sono sembrate integrarsi perfettamente davanti alla mole del lavoro compiuto, tenendo conto che Colin dopotutto non è Spielberg e si è trovato tra le mani un lavoro di tripla A. Risultato: due ore di puro divertimento garantito dall'azione e dal ritmo per tutti più gli affettuosi omaggi al primo film.
Welcome to Jurassic World!
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mr.pink321
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mercoledì 1 luglio 2015
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serviva.
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Lasciare che la saga si concludesse con quei disastrosi 93 minuti di già visto, dinosauri inventati e trama illogica sarebbe stato davvero triste, tuttavia confesso di aver temuto il peggio quando trapelarono le prime notizie riguardo all’uscita di Jurassic World. Alcune cose mi sembravano forzate. I raptor addomesticati, per esempio, ma soprattutto: perché incentrare la trama su un mostro anziché su un dinosauro? Perché abbiamo sempre bisogno di esagerare, perché non ci bastano i dinosauri reali? Ora mi trovo piacevolmente sorpreso nel poter affermare che questo interrogativo è proprio quello che pone il film, ritraendo il disinteresse di un adolescente più interessato a guardare le ragazze o rispondere al telefono che a vedere il T-Rex mangiare.
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Lasciare che la saga si concludesse con quei disastrosi 93 minuti di già visto, dinosauri inventati e trama illogica sarebbe stato davvero triste, tuttavia confesso di aver temuto il peggio quando trapelarono le prime notizie riguardo all’uscita di Jurassic World. Alcune cose mi sembravano forzate. I raptor addomesticati, per esempio, ma soprattutto: perché incentrare la trama su un mostro anziché su un dinosauro? Perché abbiamo sempre bisogno di esagerare, perché non ci bastano i dinosauri reali? Ora mi trovo piacevolmente sorpreso nel poter affermare che questo interrogativo è proprio quello che pone il film, ritraendo il disinteresse di un adolescente più interessato a guardare le ragazze o rispondere al telefono che a vedere il T-Rex mangiare. Fra l’altro, la sequenza del pasto nel primo film, ve la ricordate? Quale meravigliosa teatralità nel celare il gigante nel momento in cui si cercava di attirarlo allo scoperto e poi farlo abbattere sui malcapitati quando non c’era più l’elettricità a proteggerli. Il messaggio era chiaro: “non si domina una forza della natura”. E alla luce di questo la prima parte del film è una dissacrante, ma intelligente riflessione sul cinismo della società contemporanea che sembra aver perso l’innocenza di stupirsi. Non voglio dire che questa pellicola abbia chissà quali risvolti filosofici o proponga sconvolgenti critiche sociali. Non siamo di fronte ad un episodio di Black Mirror questo è sicuro, qui è la dimensione dell’intrattenimento quella privilegiata e la scelta stessa di far passare il testimone dal noto tirannosauro al diabolico Indominus si muove sicuramente in quella direzione ma la riflessione di cui parlavo è evidente in molte scelte del regista e recupera una struttura fatta di un sostrato di polemiche ecologiste e pessimismo antropologico in grado di sorreggere gli effetti speciali, che per essere efficaci (troppo spesso il cinema moderno se ne dimentica) necessitano di uno straccio di significato. Un’impalcatura fra l’altro non nuova al cinema, oltre al primo Jurassic Park se ne è avvalso, per citarne uno, Gareth Edwards in Godzilla. La sterilità di meri effetti che aveva rovinato Lost world viene dunque schivata, ma la pellicola non è esente da scivoloni. Il dinosauro che è in grado di mimetizzarsi ma lo fa una volta sola, forse per giustificare un dialogo con lo scienziato che comunque si poteva benissimo inserire senza aggiungere “superpoteri” al già temibile I-rex. Un bacio piuttosto fuori luogo, rapporti complicati che si riaggiustano senza la dovuta introspezione. Ma in fondo tutto rimane ad un livello accettabile di credibilità, anche il rapporto del protagonista coi raptor, anche lo scontro finale, che se raccontato risulterebbe ridicolo. Da fan della serie ci sono moltissime cose che vorrei aggiungere, riferimenti e confronti fra il primo, indimenticabile Jurassic Park e l’unico dei suoi sequel degno di un’analisi comparativa, ma mi limito a dire questo: il film intrattiene, non in maniera idiota, e sazia ogni appassionato con decine di citazioni e riferimenti, lo consiglio a chiunque voglia rivivere lo stupore di dire “Quello è un dinosauro!”.
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anto u.m.
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martedì 30 giugno 2015
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jurassic trauma
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Conosciamo i protagonisti: abbiamo la bella manager, inaffidabile come baby sitter, interessata ai profitti e alla crescita economica dell’impresa giurassica; il bel paladino dal cuore d’oro preoccupato del benessere dei dinosauri; l’odioso bambino saputello che sa tutto di tutto; il fratello adolescente un po’ tonto che li caccerà nei guai; il ricco e giovane proprietario del parco che deve la sua fortuna non tanto alle sue scarsissime doti imprenditoriali quanto alla sua unica preoccupazione per il divertimento del suo pubblico e dei suoi animali(ebbene si, quest’uomo è in grado di scorgere il benessere degli animali dal loro sgardo); ed infine il pezzo forte, l’Indominus Rex, una specie di T-Rex 2.
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Conosciamo i protagonisti: abbiamo la bella manager, inaffidabile come baby sitter, interessata ai profitti e alla crescita economica dell’impresa giurassica; il bel paladino dal cuore d’oro preoccupato del benessere dei dinosauri; l’odioso bambino saputello che sa tutto di tutto; il fratello adolescente un po’ tonto che li caccerà nei guai; il ricco e giovane proprietario del parco che deve la sua fortuna non tanto alle sue scarsissime doti imprenditoriali quanto alla sua unica preoccupazione per il divertimento del suo pubblico e dei suoi animali(ebbene si, quest’uomo è in grado di scorgere il benessere degli animali dal loro sgardo); ed infine il pezzo forte, l’Indominus Rex, una specie di T-Rex 2.0 creato in laboratorio, indistruttibile(ovviamente in un parco giochi per bambini non può mancare la pericolossissima creatura indistruttibile)e dai poteri soprannaturali!
La trama è semplice, in un parco a tema di ultimissima generazione in cui è occupata la creme de la creme dell’ingegneria genetica, hanno pensato bene di risparmiare un po’sull’impianto di sicurezza. E poiché i contributi costano cari, hanno pensato bene di risparmiare anche sul personale qualificato.
In pratica, un parco di creature spietate è gestito da un gruppo di dipendenti cerebrolesi che non hanno mai fatto neanche una prova di evacuazione, in una struttura in cui le uniche misure di sicurezza sono i cancelli tra i vari scompartimenti(almeno 20 anni fa avevano pensato al filo spinato ad alto voltaggio!)e gli unici strumenti a disposizione della vigilanza sono le pistole giocattolo in vendita al negozio di souvenir.
Pezzo forte del film, il Velociraptor che riconosce il paladino che gli aveva fatto l’imprinting e, per riconoscenza, protegge i protagonisti dal famigerato Rex 2.0(una scena talmente patetica che ancora non riesco a riprendermi!).
Poveri bambini di oggi, sarà questo il loro Jurassik Park!
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(di gnoma)
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ezio_auditore
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giovedì 25 giugno 2015
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jurassic park 2.0
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Jurassic Park 2.0 perchè la travolgente esperienza di questo film con i riferimenti al capolavoro del 1993 di Spielberg ,che ha affascinato milioni di spettatori, riporta indietro le menti a quel momento, riuscendo a rilanciare un qualcosa di nostalgico , facendo riemergere il bambino dentro ognuno di noi che un giorno vide Jurassic Park. Jurassic World é il degno successore con scene spettacolari ed all'altezza della situazone in cui il film si colloca riuscendo a superare (almeno le mie) aspettative e confermando il fatto che si può sempre migliorare,anche qualcosa che è gia buono di per se!
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flaw54
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mercoledì 24 giugno 2015
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un film che si lascia vedere
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Mi sono avvicinato al "parco" con molti dubbi, anzi direi con molte certezze di vedere una delle tante copie sbiadite dell'originale, ma mi dono dovuto ricredere. Il film è scorrevole, divertente e si mostra come un gioco senza creare stati fi grande tensione. Ottimi gli effetti speciali e giusta secondo me la presenza ironica della zia che stempera una possibile tensione e rende il film ffuibile a tutti.
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dhany coraucci
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mercoledì 24 giugno 2015
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zietta bionica a parte, un divertimento giurassico
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Benché gli sceneggiatori abbiano fatto di tutto per rendere antipatica, irascibile e intrattabile l'esemplare femmina di dinosauro di ultima generazione, Indominux Rex, per quel che mi riguarda non sono riusciti a raffigurarla mostruosamente cattiva. Avrò un animo troppo sensibile e probabilmente la sindrome di King Kong mi ha contagiato da piccola (la bestia “umanizzata” che deve essere abbattuta a tutti i costi) , fatto sta che io, seppure a disagio, segretamente facevo il tifo per lei. Non è certo “amorevole” come King Kong, ma in fondo è il frutto sconsiderato di quella scienza che manipola i geni per esclusivo profitto, perciò era nella sua natura essere indomita e indomabile.
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Benché gli sceneggiatori abbiano fatto di tutto per rendere antipatica, irascibile e intrattabile l'esemplare femmina di dinosauro di ultima generazione, Indominux Rex, per quel che mi riguarda non sono riusciti a raffigurarla mostruosamente cattiva. Avrò un animo troppo sensibile e probabilmente la sindrome di King Kong mi ha contagiato da piccola (la bestia “umanizzata” che deve essere abbattuta a tutti i costi) , fatto sta che io, seppure a disagio, segretamente facevo il tifo per lei. Non è certo “amorevole” come King Kong, ma in fondo è il frutto sconsiderato di quella scienza che manipola i geni per esclusivo profitto, perciò era nella sua natura essere indomita e indomabile. Detto questo, ammetto che faceva una considerevole paura. E per fortuna, perché il film è stato avvincente proprio per la tensione che ha saputo creare attorno alla spietata caccia. E' un film d'intrattenimento, di scene spettacolari e di esagerazioni, non bisogna, secondo me, pretendere null'altro che rimanere incollati alla sedia, rapiti dallo schermo per due ore buone. Si può certamente accusare i quattro sceneggiatori (sottolineo quattro perché è sempre di cattivo auspicio quando sono in tanti a mettere le mani su un testo, di solito il risultato è tutt'altro che perfetto, anzi, è inevitabilmente mediocre) di avere utilizzato dei cliché che ci sono venuti a noia, come i fratelli litigiosi da una parte e i genitori litigiosi dall'altra che nelle difficoltà scoprono di amarsi e di conseguenza appianano tutte le distanze ritrovandosi alla fine del film ad abbracciarsi e giurarsi rispetto eterno, con profusione di lacrime al seguito. Li si può accusare di avere inoltre creato il solito “cattivo” violento, ottuso e testardo che pensa soltanto ai guadagni che può realizzare e che invariabilmente fa una fine atroce (Vincent d'Onofrio, povero lui, gli danno sempre ruoli disdicevoli) e di avere ideato un'eroina (Bryce Dalla Howard, la zietta bionica) tra le più insopportabili che mi sia dato di ricordare, i cui famosi tacchi a spillo (immaginatela nella giungla, rincorsa da quattro velociraptor scatenati e naturalmente dalla Indomita femmina dinosaura geneticamente modificata, con un abitino di chiffon bianco e decolleté color panna con tacco 12 cm) mi hanno così scioccato, che per colpa sua non avrò più il piacere di indossarne di simili in tutta la mia vita. Allora, dicevo, si può accusare i quattro sceneggiatori di tutte queste assurdità, ma noi siamo lì per quel divertimento incantato e giurassico che fa parte dei nostri ricordi cinematografici più avvincenti, quindi godiamoci lo spettacolo e dimentichiamoci di tutto il resto. Anche perché, a proposito di spettacolo, l'eroe di turno (Chris Pratt) leale, coerente, valoroso, sensibile e bello, lo è per davvero!
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michele
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martedì 23 giugno 2015
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spettacolarità senza tensione
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Diciamolo subito: ogni volta che esce un nuovo film di Jurassic viene naturale fare il paragone con il primo titolo della saga e a colui che ha dato visione e spettacolarità a creature di 65 milioni di anni fa, quello Steven Spielberg che si è relegato per la seconda volta al ruolo di produttore. Il paragone o comunque la pellicola a cui fare riferimento deve essere però stavolta a mio avviso non tanto il capostipite “Jurassic Park”, quanto il secondo episodio, quel “Il mondo perduto” che era riuscito non solo ad emozionare e spettacolarizzare quell'universo così lontano e solo immaginato, ma anche a mantenere alto, altissimo lo standard di qualità.
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Diciamolo subito: ogni volta che esce un nuovo film di Jurassic viene naturale fare il paragone con il primo titolo della saga e a colui che ha dato visione e spettacolarità a creature di 65 milioni di anni fa, quello Steven Spielberg che si è relegato per la seconda volta al ruolo di produttore. Il paragone o comunque la pellicola a cui fare riferimento deve essere però stavolta a mio avviso non tanto il capostipite “Jurassic Park”, quanto il secondo episodio, quel “Il mondo perduto” che era riuscito non solo ad emozionare e spettacolarizzare quell'universo così lontano e solo immaginato, ma anche a mantenere alto, altissimo lo standard di qualità. Qualità che in Jurassic World manca totalmente. E’ sempre difficile ritornare su un prodotto con un sequel, remake, prequel o quello che sia, bisogna avere la capacità di reinventarsi, di essere originali pur maneggiando la medesima materia. Spielberg c’era riuscito nel secondo episodio, creando sequenze e scene di grande tensione emotiva oltre che spettacolari e pur seguendo da un punto di vista narrativo il solco tracciato dal precedente Jurassic Park , la storia nel complesso alla fine risultava ancora accattivante, intensa e dotata di una nuova linfa. Colin Trevorrow (regista di questo quarto episodio) si trovava in una situazione simile allo Spielberg de ‘Il mondo perduto’, ovvero riprendere in mano un materiale già sfruttato, ma che possedeva sempre un grande potenziale. La chiave di volta non doveva essere tanto il livello spettacolare che in questo genere di film è quasi connaturato potremmo dire agli elementi stessi della storia (i dinosauri), quanto riuscire a creare un livello di tensione e di suspence tale da catturare non solo gli occhi dello spettatore, ma anche la sua mente. Non ci è riuscito. Singolarmente certe scene sono anche belle da vedere, ma nel complesso il film sembra soltanto un gioco di effetti speciali che crea qualche godimento solo temporaneo e limitato ad alcune sequenze specifiche, per il resto non c’è spinta creativa, empatia e soprattutto immedesimazione con i personaggi. Quest’ultimo punto in particolare evidenzia un’ulteriore carenza della pellicola, oltre a quella della regia c’è ne è una anche e grossa, a livello di scrittura che rende tutti i protagonisti caratterizzati in maniera molto debole e davvero poco credibili.
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midnight
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lunedì 22 giugno 2015
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il parco riapre!!!!!
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Dopo 20 anni riapre Jurassic Park, accorrono in 20mila ma un dinosauro l’indominusrex creato geneticamente incrociando un Rex e ….. riesce a sfuggire al controllo umano. La curiosità era tanta, ma la vecchia edizione resta ancora la migliore, la colonna sonora ti riporta al primo Jurassic Park che penso resterà nella storia.
Hammond voleva creare un parco dove gli animali erano liberi, questo è più uno zoo, dinosauri in gabbie, velociraptor ammaestrati, e possibilità per i bambini di cavalcare il triceratopo ASSURDO!!!
I protagonisti non sono da Oscar, ma la protagonista femminile finalmente tiene testa al protagonista maschile .
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Dopo 20 anni riapre Jurassic Park, accorrono in 20mila ma un dinosauro l’indominusrex creato geneticamente incrociando un Rex e ….. riesce a sfuggire al controllo umano. La curiosità era tanta, ma la vecchia edizione resta ancora la migliore, la colonna sonora ti riporta al primo Jurassic Park che penso resterà nella storia.
Hammond voleva creare un parco dove gli animali erano liberi, questo è più uno zoo, dinosauri in gabbie, velociraptor ammaestrati, e possibilità per i bambini di cavalcare il triceratopo ASSURDO!!!
I protagonisti non sono da Oscar, ma la protagonista femminile finalmente tiene testa al protagonista maschile .
Le scene grafiche sono altalenanti bella la scena dove l’indominus esce dalla foresta per aggredire i militari lungo il fiume, pessime quelle che riguardano l’elicottero in volo …. Sembra un modellino radiocomandato!
Il finale un po’ esagerato…(non posso raccontarlo nei dettagli) , lei che corre davanti ad un T-Rex e lo scontro fra i due titani poteva essere arricchito da più effetti speciali.
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