eugen
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venerdì 30 dicembre 2022
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vari temi, fantasmi solo"incidentali"
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In questo motevole fillm di Guillermo del Toro, "Crimson Peake"(scritto dal regista con Matthew Robbins, 2015), si torvnao vari temi, dove quello dei fantasmi, che tormentano la protagonista Edith, aspirante scrittrice, dove essi sono "semplici"(si fa per dire, chiaro)reminiiscenze del passato, e'certamente il minore, il meno "importante", se non per il rilievo psicologico che esso ha. Si inizia con il contrastro tra Gli States, dove tutto si svolge, tra fine 1800 e primi anni del XX secolo m salvo poi passare nel vecchio continente, a casa di un sir spiantato e inventore"de mala muerte", che 'e anche quello tra la"solida coscienza"lavorista"e capitalista degli States", enblematizzato dal padre dellla protagonista e invece l'aristrocrazia decadnete very english del sir che vorrebbe sposarla.
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In questo motevole fillm di Guillermo del Toro, "Crimson Peake"(scritto dal regista con Matthew Robbins, 2015), si torvnao vari temi, dove quello dei fantasmi, che tormentano la protagonista Edith, aspirante scrittrice, dove essi sono "semplici"(si fa per dire, chiaro)reminiiscenze del passato, e'certamente il minore, il meno "importante", se non per il rilievo psicologico che esso ha. Si inizia con il contrastro tra Gli States, dove tutto si svolge, tra fine 1800 e primi anni del XX secolo m salvo poi passare nel vecchio continente, a casa di un sir spiantato e inventore"de mala muerte", che 'e anche quello tra la"solida coscienza"lavorista"e capitalista degli States", enblematizzato dal padre dellla protagonista e invece l'aristrocrazia decadnete very english del sir che vorrebbe sposarla. Si passa in Great Britain, in una casa iperspettrale(molto id piu'dlela precedente9con un rapporto ambiguo tra lo sposo di Edith e la sorellastra, che si rivela poi esswre totalmente incestuoso, nelle intenzioni dlela donna, che cerca di disfarsi della rivale-qui il gioco pisco,logico e dunque la dialñettica rapporto incestuoso e di amore tra uomo e donna che "culmina"nel matrionio diventa fondamentale, ma rimangono altri contrasti, quello tra medicina e magia .stegoneria, visione comunque"magica"dle reale, esterno-intenro etc. , dove l'architettura gotico.barocca(sembra un paraosso, ma e'compossibile, nel film, come in varie altte opere di Del Toro)goca un ruolo cnetrale, anche appunto per chiarire quello tra esterno ed interno. In buona sostanza, poi, il tema fondamnetale, qulelo dell0ingnano e dle contrato tra donne(la sorellasta dell'uomo e la sposa)richiama sir Alfred Hitchock e soprattutto"Rbecca, the First Lady", dove del toro"copia"con grande intelligenza. Interprete "debole"Mia Wiasikowska, mentre determinante e'la figura di Jessica Chastain, che nella parte della"dark lady"da'il meglio di se', mentre tra i perosnaggi maschili TOm Hiddleston come sir spintato che sposa la ricca ereditiera si "contiene"tratteggiando un giovane inquieto, in balia della sorellastra ma innamorato della sposa e dunque anche tra due culture..formae mentis. El Gato.Eugen
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elgatoloco
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mercoledì 10 giugno 2020
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grande del toro, siempre
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For ever Guillermo del Toro, viene da dire, in particolare vedendo e considerando attentamente"Crimson Peak"(2015, che del Toro ha scritto con Matthew Robbins). Omicidio, incesto, poligamia e avvelenamento per carpirne l'eredit°. ciò che avviene a Edith, timida ragazza di buona familgia, aspirante scrittrice e pare con buone chances letterarie misconosciute, ossessionata dai fantasmi, in primis(se guardiamo alla questione diacronicamente, da quello della madre quando era piccolissima, che l'ammoniva rispetto al pericolo di Crimson Peak, luogo nel quale, circa vent'anni dopo"regolarmente", quasi fosse volere del Fato(o caso o entrambi i fattori...)capita, per amore di uno squinternato sir.
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For ever Guillermo del Toro, viene da dire, in particolare vedendo e considerando attentamente"Crimson Peak"(2015, che del Toro ha scritto con Matthew Robbins). Omicidio, incesto, poligamia e avvelenamento per carpirne l'eredit°. ciò che avviene a Edith, timida ragazza di buona familgia, aspirante scrittrice e pare con buone chances letterarie misconosciute, ossessionata dai fantasmi, in primis(se guardiamo alla questione diacronicamente, da quello della madre quando era piccolissima, che l'ammoniva rispetto al pericolo di Crimson Peak, luogo nel quale, circa vent'anni dopo"regolarmente", quasi fosse volere del Fato(o caso o entrambi i fattori...)capita, per amore di uno squinternato sir. Certo, ciò che conta veramente è il contesto, ossia il terribile, ben più che solamente"spetttrale"castello inglese nel quale dallo Stato di New York Edith si trasferisce per raggungere la casa del marito....UNa vicenda terribile, dove i fantasmi, intuile dirlo, sono tanti e variegati, sempre nella migiior tradizione deltoriana orribili e terrificanti., anche perch° contestualizzati in un luogo(il maniero)la cui architettura p grottesca di per sé e nella quale la nave entra direttamente. Le vidende terribili si inseriscono benissimo in questo"carosello"orrorifico, già di per sé. del Toro è veramente uno dei pochissimi autori cinematografici ancora"in campo", con un'inventiva che si vede derivare, ma in maniera originale e creativa, da Edgar Allan Poe e da Howard P.Loverraft, forse con un pendant più fortemente deciso verso quest'ultimo....Musiche(quasi inutile ripeterlo, in quanto ormai scontato)di qualità, firmate da Fernando Velzquez, mentre Mia Wasikowska è una pallida, diafana, superbionda creatura che ricorda Ligeia o comunque un"'eroina"di Poe(in questo caso il pendant è pù verso Poe, ma mi rifersco qui solo alla scelta della protagonista per il ruolo di Edith), mentre jessica Chastain è la vera vilain-dark lady, sorta di virago incestuosa che ha "fornicato"da sempre con il fratello, non meno"hijo de p...", reso da Tom Hiddleston, in modo meno evidenziato ma comunque abbastanza rilevante; gli/le altre interpreti, essendo meno accentuate, meno"evidenziati/e"sembrano avere(ed è da intendersi metaforicamente, ma non quale metafora"remota")una funzione soprattutto fantasmatica, in un film nel quale gli stessi(fantasmi)sono presenti nell'accezione classica come in quella psicoanalitca di ricordi aggettanti.ossessivi... El Gato
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laurence316
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lunedì 21 maggio 2018
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dopo pacific rim un altro passo falso
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Del Toro ritorna con un film più “contenuto” (quantomeno se raffrontato col precedente Pacific Rim), e realizza questo Crimson Peak, un horror che ha l’ambizione di omaggiare il lungo filone gotico (per non parlare poi di quello della casa infestata) e che, tristemente, si rivela un secondo passo falso, dopo quello compiuto con il gigantesco film d’azione fantascientifico sui robottoni.
Se la regia è come sempre impeccabile e le scenografia quanto di più inventivo si sia visto negli ultimi anni (come ad esempio nel caso del luogo che da il titolo al film, con le pareti della casa che “trasudano” liquido color sangue), se costumi e fotografia sono curati nei minimi dettagli, il film finisce però per rivelarsi un mezzo fiasco e non regala particolari emozioni.
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Del Toro ritorna con un film più “contenuto” (quantomeno se raffrontato col precedente Pacific Rim), e realizza questo Crimson Peak, un horror che ha l’ambizione di omaggiare il lungo filone gotico (per non parlare poi di quello della casa infestata) e che, tristemente, si rivela un secondo passo falso, dopo quello compiuto con il gigantesco film d’azione fantascientifico sui robottoni.
Se la regia è come sempre impeccabile e le scenografia quanto di più inventivo si sia visto negli ultimi anni (come ad esempio nel caso del luogo che da il titolo al film, con le pareti della casa che “trasudano” liquido color sangue), se costumi e fotografia sono curati nei minimi dettagli, il film finisce però per rivelarsi un mezzo fiasco e non regala particolari emozioni.
Rappresenta solo uno stanco compendio dei più svariati luoghi comuni dell’horror trattati in maniera per nulla innovativa e, spesso, quando vorrebbe far paura, non riesce a provocare nemmeno un sussulto (salvo, forse, per la sequenza iniziale).
Lo svolgimento e il finale sono ampiamente prevedibili, e il film, più che cerebrale o sottile, è piuttosto alquanto banale, un po’ freddo, sicuramente viziato da alcuni difetti di base, di sceneggiatura. Anche tralasciando l’enorme incongruità di fondo ben individuata dal Mereghetti (“perché lo spettro non mette subito in guardia Edith da ciò che l’aspetta anziché intimarle solo di stare alla larga da Crimson Peak?”), il film presenta almeno un’altra grossa incongruità (riguardante il fatto che chiunque subisca una caduta simile a quella subita da un certo personaggio verso la fine del film, ammesso che sopravviva, di sicuro finirebbe quantomeno per spezzarsi la schiena ed essere, di conseguenza, impossibilitato a fare tutto ciò che, invece, il suddetto personaggio si dimostra in grado di fare).
Non basta la confezione impeccabile a celare tutti questi macroscopici difetti e, seppur a tratti godibile, Crimson Peak è un film sottotono per il regista (al di là di alcune buone trovate visive), poco consistente a livello narrativo e non molto memorabile (l’esatto opposto, insomma, di quel capolavoro che è Il labirinto del fauno).
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alexmanfrex
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venerdì 9 marzo 2018
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ingannevole
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Edith è una ragazza americana, figlia di un costruttore arrichitio, che preferisce decisamente il mondo della sua fantasia al mondo reale (e sovrannaturale !!). Una misteriosa presenza la avvertirà sul pericolo di Crimson Peak, residenza gotica inglese gestita da due sinistri fratelli ...
Quello che si inizia a intuire dopo pochi minuti è che il film che state vedendo non è propriamente un horror !! Del Toro ha una sua cifra stilistica ben riconoscibile, ma qui risulta un po'appannata e in difficoltà.
Tralasciamo il "falso" del tema horror, che può deludere o meno, rimane una narrazione poco efficace, non ben supportata dalla prestazione sotto tono degli interpreti.
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Edith è una ragazza americana, figlia di un costruttore arrichitio, che preferisce decisamente il mondo della sua fantasia al mondo reale (e sovrannaturale !!). Una misteriosa presenza la avvertirà sul pericolo di Crimson Peak, residenza gotica inglese gestita da due sinistri fratelli ...
Quello che si inizia a intuire dopo pochi minuti è che il film che state vedendo non è propriamente un horror !! Del Toro ha una sua cifra stilistica ben riconoscibile, ma qui risulta un po'appannata e in difficoltà.
Tralasciamo il "falso" del tema horror, che può deludere o meno, rimane una narrazione poco efficace, non ben supportata dalla prestazione sotto tono degli interpreti. Le atmosfere gotiche ottocentesche avrebbero potuto far risaltare il carisma interpretativo di Tom Hiddleston e invece l'attore incappa qui ina una delle sue interpretazioni meno convincenti.
Qualche sussulto di paura e poco più a livello emozionale; si ha una certa difficoltà a empatizzare con i personaggi (forse si riesce in minima parte solo con il buon dottore ...).
Tutto sommato però un film innovativo in alcuni suoi spunti e sufficintemente godibile (non certo di quelli che rimangono negli annali ...)
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gugliez
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giovedì 5 ottobre 2017
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mamma che spreco...
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Non c'è mistero. La trama è penosa. Non c'è colpo di scena. Alla fine diventa splatter quasi trash. La battuta più bella del film è "avevo già capito la prima volta". Ma la protagonista non ha fatto vedere nel film di essere capace di dire una cosa del genere. Pallosa fino all'inverosimile. Personaggi poco credibili. Una qualsiasi puntata di Scooby Doo è molto più ben costruita di questo film. Ma la cosa che non tollero è che nella copertina del dvd c'era scritto che è un film per tutti e ho iniziato a guardarlo con il mio bimbotto di 7 anni. Mah. Sarò un inetto come dice un pirla là sopra ma stavolta mi va bene così.
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iuriv
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martedì 18 luglio 2017
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fantasmi tormentati.
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Sospesa tra la fiaba gotica e l'horror in costume, questa pellicola narra le vicende di Edith Cishing, giovane rampolla di una famiglia di costruttori, circuita dai fratelli Sharpe all'apparenza intenzionati ad appropriarsi degli averi della ragazza. Una trama tutto sommato poco originale, ma che nasconde al suo interno un'interessante allegoria sul cambiamento e sulla resistenza ad esso. Del Toro mette in primo piano le figure femminili, unici motori autentici di questa vicenda, e il loro modi di amare. La sfida tra Edith e Lucille è tutta nell'oggetto del contendere, quel baronetto che, in realtà, è totalmente in balia dei desideri delle due. L'aspetto orrorifico di questo lavoro si esaurisce nella prima parte, quando il regista ci mostra fantasmi particolarmente tormentati, sia nell'aspetto che nelle intenzioni, utilizzando mezzi convenzionali per provocare lo spavento e immergendo tutta la pellicola nell'atmosfera cupa di una magione cadente.
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Sospesa tra la fiaba gotica e l'horror in costume, questa pellicola narra le vicende di Edith Cishing, giovane rampolla di una famiglia di costruttori, circuita dai fratelli Sharpe all'apparenza intenzionati ad appropriarsi degli averi della ragazza. Una trama tutto sommato poco originale, ma che nasconde al suo interno un'interessante allegoria sul cambiamento e sulla resistenza ad esso. Del Toro mette in primo piano le figure femminili, unici motori autentici di questa vicenda, e il loro modi di amare. La sfida tra Edith e Lucille è tutta nell'oggetto del contendere, quel baronetto che, in realtà, è totalmente in balia dei desideri delle due. L'aspetto orrorifico di questo lavoro si esaurisce nella prima parte, quando il regista ci mostra fantasmi particolarmente tormentati, sia nell'aspetto che nelle intenzioni, utilizzando mezzi convenzionali per provocare lo spavento e immergendo tutta la pellicola nell'atmosfera cupa di una magione cadente. Poi, però, mano a mano che il messaggio sottostante del racconto ci viene svelato, gli stessi spiriti ci appaiono meno spaventosi, a differenza della follia dei vivi capaci di tutto per la loro avidità di amore, denaro e conservazione. Un'opera meno leggera di quanto potrebbe sembrare a uno sguardo distratto, permeata dai colori di un quadro e figlia di un classicismo quasi ostentato, ben rappresentato dalle transizioni a occhio di bue. Ma comunque un film destinato agli appassionati di un certo stile. Chi ama Burton e, più in generale, un certo modo di raccontare le favole, difficilmente resterà deluso da un lavoro di questo genere. Per gli altri, invece, passerà come un horror non troppo vicino al bersaglio, perché incapace di inquietare davvero fino alla fine.
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onufrio
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giovedì 2 giugno 2016
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uno spettacolo rosso sangue
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Un Del Toro più raffinato, con una fotografia splendida e quel rosso crimiri a farla da padrone nella seconda parte del film. Il regista mantiene fede all'horror gotico attraverso una storia di fantasmi e di sangue, tanto sangue. Un opera che si differenzia dalle altre girate da Del Toro, magari ci si attendeva un qualcosa di più mostruoso (qulche orribile personaggio in più non avrebbe guastato), ma il regista ha abituato troppo bene gli appassionati.
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hedivi90
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mercoledì 25 maggio 2016
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ottimo per cambiare dal solito
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ho scelto di guardare questo titolo con non poche perplessità , horror che non e' un horror , ha qualcosa in più di un horror una trama interessante svolta in maniera interessante anche l'idea di ambientarla nel passato ha incentivato la possibilità di non strafare rendendo comunque il film credibile , lo consiglio perché dopo la visione ancor più per quanto incerto all inizio posso confermare pellicola ben riuscita quella di del toro , che si lascia guardare e scorre in maniera interessante, con qualche accorgimento maggiore poteva essere 5 stelle per un genere quello gotico thriller perché horror non può classificarsi che ha poca concorrenza nel mercato
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liuk!
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martedì 3 maggio 2016
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grande scenografia
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Una buona pellicola basata su una spettacolare scenografia ottocentesca dove viene riprodotta la perfetta casa dei fantasmi. La trama è classica, non particolarmente interessante nè troppo sviluppata, ma sono le immagini a colpire. Il cast è buono, i ruolo non sono impegnativi. Effetti speciali nella norma.
Lo consiglio, senza troppe aspettative narrative.
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themaster
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martedì 5 aprile 2016
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classico. non debole e chi lo smonta è inetto
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Che Guillermo DelToro sia un regista di talento e assolutamente imprescindibile in ogni sua opera,anche la più cerchiobottista (Il Labirinto del Fauno),è indubbio quindi perchè molti mediocrini sia del web che della critica lo smontano? Perchè la classicità ormai è fuori moda e quando un'autore si rifà al passato per creare qualcosa di nuovo e grandioso come fa DelToro,al pubblico sempre più bue e stupido allora non va bene,però poi dagli stessi inetti senti dire che Michael Bay inventa un nuovo linguaggio. Nossignore,Crimson Peak è un film classico,non debole e chi lo smonta è un'inetto.
Perchè tanta cattiveria e tanto astio? Perchè Crimson Peak è oggettivamente,OGGETTIVAMENTE un film: girato benissimo,fotografato da Dio,con degli effetti speciali incredibili,con un'ambientazione gotica in pieno stile DelToro più che evocativa,degli attori ottimi e una sceneggiatura che si rifà al classico per creare qualcosa sì di già visto ma comunque di impatto e il non capire questo è pura follia,non che sia un capolavoro,ma quasi,le apparizioni dei fantasmi tanto criticate sono parecchio accattivanti anche se alla lunga un pò ripetitive e la trama è prevedibilissima ma questo non vuol dire nulla,Sicario di Villeneuve è un film che viaggia sulla strada del già visto,ma diamine lo fa in grande stile e lo stesso vale per Crimson Peak.
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Che Guillermo DelToro sia un regista di talento e assolutamente imprescindibile in ogni sua opera,anche la più cerchiobottista (Il Labirinto del Fauno),è indubbio quindi perchè molti mediocrini sia del web che della critica lo smontano? Perchè la classicità ormai è fuori moda e quando un'autore si rifà al passato per creare qualcosa di nuovo e grandioso come fa DelToro,al pubblico sempre più bue e stupido allora non va bene,però poi dagli stessi inetti senti dire che Michael Bay inventa un nuovo linguaggio. Nossignore,Crimson Peak è un film classico,non debole e chi lo smonta è un'inetto.
Perchè tanta cattiveria e tanto astio? Perchè Crimson Peak è oggettivamente,OGGETTIVAMENTE un film: girato benissimo,fotografato da Dio,con degli effetti speciali incredibili,con un'ambientazione gotica in pieno stile DelToro più che evocativa,degli attori ottimi e una sceneggiatura che si rifà al classico per creare qualcosa sì di già visto ma comunque di impatto e il non capire questo è pura follia,non che sia un capolavoro,ma quasi,le apparizioni dei fantasmi tanto criticate sono parecchio accattivanti anche se alla lunga un pò ripetitive e la trama è prevedibilissima ma questo non vuol dire nulla,Sicario di Villeneuve è un film che viaggia sulla strada del già visto,ma diamine lo fa in grande stile e lo stesso vale per Crimson Peak.
Questo è un film che vive di Mario Bava,de La Maschera del Demonio,vive di espressionismo,di Kubrick,vive di "CLASSICO" e da quando rifarsi al classico è diventato un difetto?
Crimson Peak è una fiaba gotica delle più classiche ma girata come solo un grande regista come DelToro sa fare,non è un capolavoro,ma sicuramente un film ben fatto e,almeno a mio parere un mezzo capolavoro,nonostante qualche difettuccio. Crimson Peak è un film imprescindibile per chiunque si dica appassionato di cinema e chi lo demolisce non lo ha capito,come tutte le cose belle che non vengono comprese. Voto 8,5/10
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