noia1
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sabato 19 marzo 2016
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grande prova registica.
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Una ragazza alle prese con fantasmi e una relazione quanto mai complicata.
Prodotto commerciale di tutto rispetto, il pubblico amante di Edgar Allan Poe è la vittima questa volta, cioè io.
Trama classica, l’eroina snervata dal clima misterioso e dagli eventi soprannaturali, personaggi inquietanti ed oscuri, il tutto confezionato in una grande casa isolata dal mondo.
In realtà il tema d’orrore non spinge mai sull’acceleratore, le ambientazioni fanno tutto. Non tanto per un fatto d’efficacia quanto più d’effetto, tutto è inquietante, dalle visioni alle grandi panoramiche del castello, tutto cala in un’atmosfera fredda, gotica.
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Una ragazza alle prese con fantasmi e una relazione quanto mai complicata.
Prodotto commerciale di tutto rispetto, il pubblico amante di Edgar Allan Poe è la vittima questa volta, cioè io.
Trama classica, l’eroina snervata dal clima misterioso e dagli eventi soprannaturali, personaggi inquietanti ed oscuri, il tutto confezionato in una grande casa isolata dal mondo.
In realtà il tema d’orrore non spinge mai sull’acceleratore, le ambientazioni fanno tutto. Non tanto per un fatto d’efficacia quanto più d’effetto, tutto è inquietante, dalle visioni alle grandi panoramiche del castello, tutto cala in un’atmosfera fredda, gotica.
Grande merito anche agli attori, un bel duello a tre tra Mia Wasikouska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston, soli nella grande casa dove non si capisce chi sta con chi o contro chi.
Un film però sostanzialmente fatto, più che dal soggetto o dalla sceneggiatura, proprio dal regista. Guillermo del Toro, se ancora non lo si fosse capito, potrà essere discusso quanto si vuole, certo è che non si può dire non sia spettacolare dietro la macchina da presa mentre insegue la povera protagonista nei corridoi angusti della casa nella notte.
Immagini bellissime, ombre e luci dalle fessure, sfondi più importanti dei primi piani, uno stile ottocentesco forse non proprio credibile, non perché non all’altezza, più perché forse preme troppo (non a torto) l’acceleratore sul tema dello straniamento visivo sullo spettatore.
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themorenina
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lunedì 14 marzo 2016
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magnifico
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Ancora una volta, il grande Guillermo ha fatto breccia nel mio cuore. Mi innamoro ogni volta dei suoi grandi capolavori. Chissà se un giorno quest'uomo creerà un film che non mi piacerà? Io penso proprio di no!
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kyotrix
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sabato 5 marzo 2016
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insomma...
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Voti decisamente troppo alti. Fantasy dal tocco horror che si lascia guardare, ma non lascia alcun segno, nè emozioni, nè trama intrigante.
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juri moretti
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martedì 26 gennaio 2016
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un' altro capolavoro di del toro
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Crimson peak, non è nient'altro che la storia di una ragazza che fa la scrittrice, ma un giorno le arriva un messaggio dall'oltretomba "attenta a crimson peak".
Un giorno incontra Tomas un'uomo che si innamora della nostra protagonista Edith. Tomash sposa Edith e la porta nella sua dimora dove vive anche sua sorella. La ragazza in questa casa cioè a Crimson Peak dovrà affrontare i fantasmi del passato e le visioni/allucinazioni che leì aveva da bambina e anche le anime tormentate che vivono in quella casa.
Un horror dal sapore gotico e fiabesco,con delle scenografie pazzesche, costumi bellissimi, insomma un capolavoro assoluto.
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alenefertiti
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venerdì 15 gennaio 2016
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atmosfera noir per questo capolavoro romantico
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Bellissimo film anche se non classificabile nella sezione Horror in quanto più sulla scia del romanticismo un pò macabro e gotico sulla scia dei racconti di fantasmi di Poe. Storia ben struttura, ottime scenografie molto suggestive e attori impeccabili.
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no_data
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lunedì 21 dicembre 2015
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vi racconto "crimson peak" di gulielmo del toro
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PERSONALMENTE IO NON AMO GLI HORROR MA HO PENSATO DI DARE UNA POSSIBILITA' A QUESTO FILM DI CUI AVEVO SENTITO PARLARE.QUATO FILM E' STATO VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI IN ITALIA E AI 18 IN AMERICA PER LINGUAGIO SCURRILIEV E SCENE DI SESSO GRATUITO E DI VIOLENZA. IO SINCERAMENTE NON SONO D'ACCORDO ALMENO LA VERSIONE ITALIANA NON DICE UNA PAROLACCIA E LE SCENE DI VIOLENZA IN UN HORROR DEVONO ESSERCI ! PER QUANTO RIGUARDA IL SESSO C'ENE SARA' STATA MINIMO UNA O DUE MA NIENTE DI COSI' INGUARDABILE E DA VIETARE. PER QUANTO RIGUARDA IL FILM L'HO TROVATO DI ESTETICA E DI STORIA MOLTO BELLO E INTERRESANTE . ANCHE SE IN ALCUNI SOCIAL NETWORK PENSANO IL CONTRARIO A MIO AVVISO DA VEDERE UNA BELLA E AVVINCENTE STORIA GOTICA
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parieaa
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lunedì 9 novembre 2015
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i fantasmi non vogliono dire per forza horror
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Premessa d'obbligo, che peraltro hanno già fatto numerosi altri utenti, è che questo film non è da considerarsi assolutamente un horror, bensì un fantasy\thriller gotico con sole venature sparse di horror e mi domando pure cosa lo abbia fatto catalogare in tale categoria, perchè se bastano solo i fantasmi, allora anche i Ghostbusters diventerebbero in automatico un film dell'orrore...quindi vorrei anche aggiungere che gli amanti dell'horror puro che si sono recati a vedere Crimson Peak e ne sono rimasti delusi per la mancanza di violenza e spaventi, non dovrebbero prendersela solo con il film e il regista, ma più che altro con coloro che catalogano i film in modo allegro, generalista e ambiguo.
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Premessa d'obbligo, che peraltro hanno già fatto numerosi altri utenti, è che questo film non è da considerarsi assolutamente un horror, bensì un fantasy\thriller gotico con sole venature sparse di horror e mi domando pure cosa lo abbia fatto catalogare in tale categoria, perchè se bastano solo i fantasmi, allora anche i Ghostbusters diventerebbero in automatico un film dell'orrore...quindi vorrei anche aggiungere che gli amanti dell'horror puro che si sono recati a vedere Crimson Peak e ne sono rimasti delusi per la mancanza di violenza e spaventi, non dovrebbero prendersela solo con il film e il regista, ma più che altro con coloro che catalogano i film in modo allegro, generalista e ambiguo. Detto ciò credo che il film in sè sia stato un po' troppo sottovalutato, anche se sui vari siti di critica ha comunque ricevuto recensioni abbastanza positive, perchè di film di questo tipo se ne vedono e se ne vedranno sempre di meno, ossia un film dove c'è poca computer grafica (o che comunque rimane assolutamente in secondo piano) e vengono invece prediletti i costumi (sfarzosi e bellissimi, ma mai esagerati), le scenografie (marchio di fabbrica del regista, ricostruite fin nei minimi dettagli e assolutamente meravigliose, che fungono egregiamente da sfondo alle vicende in scena...insomma la casa che letteralmente trasuda sangue\argilla rossa dalle pareti, che scricchiola, geme e finanche respira per tutto il tempo è una trovata veramente azzeccata per creare il senso di inquietudine che permea l'intera sequenza ambientataci) e il trucco. La fotografia è molto dark, in pieno stile gotico per l'appunto. La colonna sonora è carina, ma sono gli effetti sonori a farla da padrone. Il cast è una mezza nota dolente, perchè se la Chastain è stata davvero bravissima e Hiddleston da sufficienza, Hunnam e la Wasikowska potevano decisamente fare di meglio (soprattutto quest'ultima, che mantiene la stessa espressione per tutto il film e che appare quasi antipatica in qualche occasione, anche se devo dire che personalmente non la sopporto sin dai tempi del pessimo Alice, quindi magari sono un po' troppo soggettivo). La regia e lo sile di Del Toro si vedono e si sentono abbastanza, anche se meno che in altri suoi lavori. Da considerare comunque il fatto che lo script su cui ha lavorato non era suo,e che per ragioni di tempo, si dice, non abbia avuto modo di metterci troppo mano, e che quindi tutte le colpe non ce le abbia lui, bensì i produttori della Legendary (ed inoltre sembra lo abbiano quaso obbligato a farlo, come "ricatto" per poi poter avere ,forse, il permesso di fare o Pacific Rim 2 o Hellboy 3 o alle montagne della follia). In effetti l'aspetto che poteva ,e doveva, essere curato meglio, era proprio la sceneggiatura, e precisamente la cura dei dialoghi, la gestione dei colpi di scena e lo sviluppo generale. Menzione d'onore per i fantasmi, che personalmente ho trovato molto ben fatti e curati, in perfetto accordo con la simbologia gotica; d'altronde sono creature del "signore dei Mostri". La sensazione che rimane è però che potessero fare tutti un po' meglio. Rimane comunque un (quasi) ottimo film non horror. Voto reale 3 stelle e mezzo.
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eleonora panzeri
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domenica 8 novembre 2015
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oscuri segreti di famiglia
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Una storia di fantasmi è sempre una storia di fantasmi, non c’è molto da capire e poco importa se la trama qua e là fa acqua come il tetto della terrificante e favolosa villa Sharpe. Del Toro in questo film centra il suo obbiettivo costruendo un horror godevole in grado di incantare e spaventare. Una giovane aspirante scrittrice, intelligente e dolce, Edith Cushing donna di un inizio ‘900 cupo e gotico. Una perdita improvvisa e dolorosa, un monito raccapricciante ed inquietante che stride con la bellezza della giovanissima Edith da bambina, in una casa già poco adatta ai sogni lieti.
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Una storia di fantasmi è sempre una storia di fantasmi, non c’è molto da capire e poco importa se la trama qua e là fa acqua come il tetto della terrificante e favolosa villa Sharpe. Del Toro in questo film centra il suo obbiettivo costruendo un horror godevole in grado di incantare e spaventare. Una giovane aspirante scrittrice, intelligente e dolce, Edith Cushing donna di un inizio ‘900 cupo e gotico. Una perdita improvvisa e dolorosa, un monito raccapricciante ed inquietante che stride con la bellezza della giovanissima Edith da bambina, in una casa già poco adatta ai sogni lieti. Edith diventa donna ed inaspettatamente si innamora dell’intrigante e maledettamente brillante Thomas Sharpe. Una morte inaspettata e truculenta lascia Edith sola al mondo e stordita dalla sua nuova ed oscura passione decide di lasciare la sua città e il buon dottore Alan McMichael, per il più stuzzicante baronetto. Da qui lo spettatore viene accolto nella spettrale ed inquietante villa Sharpe, una dimora grottesca al limite del surreale, che la terra stessa vorrebbe inghiottire per celarne gli oscuri segreti. Un susseguirsi di immagini d’effetto al limite tra l’incantevole ed il terrificante, tra oscuri rumori e la scarlatta e straripante argilla di Crimson Peak, che come sangue sgorga copiosa in ogni luogo. Un film che non ha deluso le aspettative, un cast formidabile ed intrigante. Spettacolari le location ed i lussuosi abiti che creano un piacevole contrasto con i tetri e spettrali scenari, regalando all’occhio immagini di forte impatto. Nel complesso un po’ carenti gli effetti speciali usati per la realizzazione degli spettri. Impeccabile l’interpretazione di Jessica Chastain nel ruolo di Lucille Sharpe, che assieme alla bella Mia Wasikowska hanno centrato i loro personaggi, un po’ meno convincente quella di Tom Hiddleston che perde di carisma e magnetismo con l’evolversi della storia. Una pellicola che fa il suo sporco lavoro ma che tuttavia pecca di una pesante sensazione di déjà-vu e di poca originalità.
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ladyanair�96
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sabato 7 novembre 2015
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del toro ritorna alle origini
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Il poliedrico regista messicano Guillermo del Toro,dopo le due trasposizioni cinematografiche di “Hellboy”, acclamato fumetto del 1993 di Mike Mignola, e dopo un'incursione nel mondo della fantascienza con “Pacific Rim”, che strizza l'occhio alla cultura orientale di anime e manga, ritorna gloriosamente alle origini con un gothic romance a tinte fosche che ricorda l'atmosfera dark, favolistica e poetica del suo capolavoro indiscusso “Il labirinto del fauno”, pur non riuscendo a eguagliarlo. “Crimson Peak” racconta la tormentata storia d'amore tra Edith, giovane aspirante scrittrice, e l'affascinante quanto pericoloso Sir Thomas, sempre scortato dalla sua ambigua sorella Lucille e avvolto da un aurea di mistero.
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Il poliedrico regista messicano Guillermo del Toro,dopo le due trasposizioni cinematografiche di “Hellboy”, acclamato fumetto del 1993 di Mike Mignola, e dopo un'incursione nel mondo della fantascienza con “Pacific Rim”, che strizza l'occhio alla cultura orientale di anime e manga, ritorna gloriosamente alle origini con un gothic romance a tinte fosche che ricorda l'atmosfera dark, favolistica e poetica del suo capolavoro indiscusso “Il labirinto del fauno”, pur non riuscendo a eguagliarlo. “Crimson Peak” racconta la tormentata storia d'amore tra Edith, giovane aspirante scrittrice, e l'affascinante quanto pericoloso Sir Thomas, sempre scortato dalla sua ambigua sorella Lucille e avvolto da un aurea di mistero. Del Toro confeziona un film dalle atmosfere suggestive e conturbanti, rese magistralmente grazie a un'ottima fotografia e ad uno strepitoso uso del colore che ricorda i giochi cromatici dei maestri dell'horror nostrano Mario Bava e Dario Argento . I colori riempiono lo schermo e i nostri occhi portandoci all'interno della meravigliosa quanto inquietante dimora nella quale si svolgerà la seconda metà del film.
La nota dominante è il colore rosso declinato in tutte le sue sfumature, dal borgogna al cremisi che dà il nome al film; ogni singola scena si configura come un dipinto macabro di Goya o Bacon.
L'ottima interpretazione degli attori, a partire da Mia Wasikowska che si muove con disinvoltura in questa favola nera, fino alla lucida follia portata sullo schermo dall'intensa Jessica Chastain e allo charme tipicamente british di Tom Hiddleston, unita a una regia magistrale e a un montaggio sonoro molto curato che sottolinea i momenti salienti del film, rendono la visione di “Crimson Peak" estremamente gradevole, specie per gli appassionati del genere. Del Toro ha infatti dichiarato di essersi ispirato alla letteratura gotica di età vittoriana, da Ann Radcliffe a Charlotte Bronte, dalle quali mutua gli stilemi tipici dell'horror gotico. La vera protagonista del film è infatti proprio la dimora dei fratelli Sharpe, arredata con gusto barocco, un vero e proprio organismo vivente che pare respirare e trasudare sangue; bellissimo il contrasto cromatico tra il candore della neve e della nebbia che avvolge la casa e l'argilla rosso sangue che trasuda dalle pareti. Una nota di merito va anche ai curatissimi costumi tipicamente vittoriani ma con una nota di eccentricità,funzionali alla caratterizzazione dei personaggi; ocra,ambra e bianco per l'ingenua protagonista e nero e rosso per gli ambigui fratelli Sharpe. Un film, quindi, perfetto dal punto di vista estetico e formale ma che pecca di originaltà nel plot. Se ci fosse stato quel “quid” nel dipanarsi della vicenda e se avesse avuto un ritmo narrativo più incalzante nella prima parte, avrebbe potuto eguagliare il "Labirinto del fauno". Non mancano però spunti di riflessione interessanti in quanto si presenta come un film sull' “unheimlich”, ovvero sul perturbante, per usare un termine freudiano descritto da Freud stesso in questi termini: "una sorta di spaventoso che risale a quanto ci è noto da lungo tempo a ciò che ci è familiare". Un film su perversioni e ossessioni, su eros e thanatos, capace di tenere incollati allo schermo grazie a un buon ritmo narrativo e a discreti espedienti atti a provocare angoscia. Consigliato agli amanti del regista e del genere .
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[+] soddisfacente e molto, molto utile!
(di thescali)
[ - ] soddisfacente e molto, molto utile!
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beatrice
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venerdì 6 novembre 2015
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non male, ma nemmeno bene.
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Classificarlo horror mi sembra esagerato, secondo me é più thriller. Comunque é stato un film ben strutturato, gotico, la trama é davvero bella e mi é piaciuta molto la fine, sopratutto lo scontro tra donne (non voglio fare spoiler). Mia e Tom sono bravissimi a interpretare i loro personaggi, non si smentiscono mai. Anche gli altri attori che non conoscevo sono stati ben resi. Un film che forse rivedrei una seconda volta, ma non da tenere il DVD in casa.
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