hammerman2
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venerdì 6 novembre 2015
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2 ore di niente, occasione sprecata
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specifico che non sono un amante del genere horror (anche se il film non rientra propriamente in questo genere).
Avevo letto alcune recensioni proprio su mymovies molto positive riguardo questo film e avevo sentito parlare del regista come uno dei più bravi nel suo genere, quindi ho voluto dare al film una chance.
La storia non mi ha convinto e ho trovato i dialoghi piuttosto banali, per cui dopo due ore lunghe ore di film mi sono chiesto: "cosa mi ha lasciato questo film?" e la risposta è stata "nulla".
Non c'è un dialogo che sia ricordabile, la storia è troppo assurda per essere un minimo credibile.
Le cose che salvo del film, che tuttavia non sono sufficienti per cambiare il mio giudizio complessivo, sono: la recitazione dei personaggi (si vede che è stato fatto un buon casting), la fotografia, l'ambientazione e i costumi.
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specifico che non sono un amante del genere horror (anche se il film non rientra propriamente in questo genere).
Avevo letto alcune recensioni proprio su mymovies molto positive riguardo questo film e avevo sentito parlare del regista come uno dei più bravi nel suo genere, quindi ho voluto dare al film una chance.
La storia non mi ha convinto e ho trovato i dialoghi piuttosto banali, per cui dopo due ore lunghe ore di film mi sono chiesto: "cosa mi ha lasciato questo film?" e la risposta è stata "nulla".
Non c'è un dialogo che sia ricordabile, la storia è troppo assurda per essere un minimo credibile.
Le cose che salvo del film, che tuttavia non sono sufficienti per cambiare il mio giudizio complessivo, sono: la recitazione dei personaggi (si vede che è stato fatto un buon casting), la fotografia, l'ambientazione e i costumi.
Bruttissimi invece i fantasmi/mostri, troppo computerizzati per essere credibili e per spaventare.
Aggiungo che non ho trovato un solo elemento innovativo nel film, che è poi quello che secondo me fa elevare veramente un film da "mediocre" a "riuscito": tutto sembra essere una scopiazzatura di film già usciti (Tim Burton?).
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tatiana micaela truffa
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mercoledì 4 novembre 2015
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horribile, ma avvincente!
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Edith, giovane donna seria e attraente, con velleità di scrittrice, scoprirà per la prima volta l'Amore ed i suoi battiti del cuore, nei panni i Thomas Sharpe, un baronetto venuto dall'altra parte dell'Oceano, accompagnato dalla spinosa, possessiva e bellissima sorella.
Una storia come tante, ma tratteggiata in modo sublime alla regia, ed altrettanto ben recitata: così il giallo che lega i tre protagonisti risulta essere sempre più avvincente, scena dopo scena. Ed anche i sentimenti che li amano - amore, odio, disperazione, vendetta - prendono vita all'interno di uno spettatore.
Si tratta però di un genere che proprio non amo - ed ammetto qui la mia lacuna - il genere horror; ed, in comune con quasi
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Edith, giovane donna seria e attraente, con velleità di scrittrice, scoprirà per la prima volta l'Amore ed i suoi battiti del cuore, nei panni i Thomas Sharpe, un baronetto venuto dall'altra parte dell'Oceano, accompagnato dalla spinosa, possessiva e bellissima sorella.
Una storia come tante, ma tratteggiata in modo sublime alla regia, ed altrettanto ben recitata: così il giallo che lega i tre protagonisti risulta essere sempre più avvincente, scena dopo scena. Ed anche i sentimenti che li amano - amore, odio, disperazione, vendetta - prendono vita all'interno di uno spettatore.
Si tratta però di un genere che proprio non amo - ed ammetto qui la mia lacuna - il genere horror; ed, in comune con quasi tutti gli horror, riscontro un orrore, una cervellotica paura fine a sé stessa, che genera parecchie incongruenze: per esempio, perché la mamma di Edith sapeva tutto? Come mai i fantasmi si presentano in quel modo, così spaventoso? E perché il papà, invece, non si presenterà mai?
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midnightmoonlight
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lunedì 2 novembre 2015
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un film che non ti aspetti
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La collaborazione tra Matthew Robbins e Guillermo del Toro non è nuova a offrire al pubblico sceneggiature inquietanti, ambientate in panorami naturali desolanti e desolati, in castelli in rovina eppure così colmi del macabro fascino di cui si alimenta il genere gotico: basti ricordare "Non avere paura del buio", pellicola del 2011 nata dalla collaborazione del regista e dello sceneggiatore sopra citati, o "Il labirinto del fauno", sapiente amalgama di presenze sovrannaturali catapultate nel mondo reale. Eppure, sebbene del Toro sia considerato uno dei capisaldi del cinema nordamericano (nonostante sia messicano), il tragico e deprecabile triangolo amoroso che fa da fondamento all'intera sceneggiatura, stavolta, non centra l'obiettivo: non basta la regia curata in modo certosino, né l'ambientazione in un tempo atmosferico costantemente brumoso che aleggia intorno al fatiscente castello degli Sharpe, a caricare la narrazione di suspense, né è sufficiente l'immagine dell'argilla, densa e vermiglia, che sgorga come fiotti di sangue dal sottosuolo dell' arido e sterile paesaggio del Cumberland, a far sobbalzare lo spettatore dalla poltrona.
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La collaborazione tra Matthew Robbins e Guillermo del Toro non è nuova a offrire al pubblico sceneggiature inquietanti, ambientate in panorami naturali desolanti e desolati, in castelli in rovina eppure così colmi del macabro fascino di cui si alimenta il genere gotico: basti ricordare "Non avere paura del buio", pellicola del 2011 nata dalla collaborazione del regista e dello sceneggiatore sopra citati, o "Il labirinto del fauno", sapiente amalgama di presenze sovrannaturali catapultate nel mondo reale. Eppure, sebbene del Toro sia considerato uno dei capisaldi del cinema nordamericano (nonostante sia messicano), il tragico e deprecabile triangolo amoroso che fa da fondamento all'intera sceneggiatura, stavolta, non centra l'obiettivo: non basta la regia curata in modo certosino, né l'ambientazione in un tempo atmosferico costantemente brumoso che aleggia intorno al fatiscente castello degli Sharpe, a caricare la narrazione di suspense, né è sufficiente l'immagine dell'argilla, densa e vermiglia, che sgorga come fiotti di sangue dal sottosuolo dell' arido e sterile paesaggio del Cumberland, a far sobbalzare lo spettatore dalla poltrona. L'atmosfera narrativa è pesante, non scorre fluida né può contare su validi colpi di scena; a un occhio attento basta la prima mezz'ora del film per sciogliere l'intreccio. Abbastanza anonima la performance di Mia Wasikowska, oscurata dall'interpretazione dell'imponente e folle figura di Jessica Chastain, perfetta nel ruolo della perfida sorella del vigliacco Thomas Sharpe, eroe romantico, dilaniato dalla disperazione di dover raccogliere soldi per finanziare la trivellatrice da lui inventata e l'amore per la sua ultima moglie. Un film al quale ci si avvicina carichi di aspettative ma che, ahilui, alla fine lascerà con un po' di amaro in bocca.
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jacopo b98
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domenica 1 novembre 2015
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un film incompreso per cinefili!
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VALUTAZIONE REALE: ***½
Nella New York di fine '800, la giovane scrittrice Edith Cushing (Wasikowska) preferisce dedicarsi a romanzi gotici sul genere Mary Shelley piuttosto che scrivere le storie romantiche e sdolcinate che la società bene di New York vuole leggere. Un giorno fa la conoscenza di Thomas Sharpe (Hiddleston), un baronetto inglese in rovina che si trova a New York in cerca di investitori. I due si innamorano, si sposano e tornano in Inghilterra, stabilendosi nella grande magione in rovina degli Sharpe, dove Thomas vive da quando è bambino assieme alla sorella Lucille (Chastain) a cui è profondamente legato. Ma la casa e gli Sharpe custodiscono molti segreti.
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VALUTAZIONE REALE: ***½
Nella New York di fine '800, la giovane scrittrice Edith Cushing (Wasikowska) preferisce dedicarsi a romanzi gotici sul genere Mary Shelley piuttosto che scrivere le storie romantiche e sdolcinate che la società bene di New York vuole leggere. Un giorno fa la conoscenza di Thomas Sharpe (Hiddleston), un baronetto inglese in rovina che si trova a New York in cerca di investitori. I due si innamorano, si sposano e tornano in Inghilterra, stabilendosi nella grande magione in rovina degli Sharpe, dove Thomas vive da quando è bambino assieme alla sorella Lucille (Chastain) a cui è profondamente legato. Ma la casa e gli Sharpe custodiscono molti segreti. Crimson Peak è il nono film del messicano Del Toro che, anche sceneggiatore con Matthew Robbins, voleva confezionare il proprio omaggio definitivo al cinema horror gotico. Accolto male da pubblico e critica, che hanno criticato la "poca originalità della trama" e "l'incapacità di spaventare realmente lo spettatore", è invece un film molto più complesso di ciò che mostra superficialmente e soprattutto è un film essenzialmente per cinefili. Infatti per comprendere appieno Crimson Peak bisogna addentrarsi profondamente all'interno del suo nucleo tematico e soprattutto guardare l'opera più che come si guarda un film come si ammira un quadro. Infatti l'opera di Del Toro è innanzitutto un'opera estetica, che vuole ricostruire il melodramma-horror di ambientazione gotica prima ancora che a livello narrativo a livello puramente visivo e sotto questo aspetto il film non solo è riuscito ma è assolutamente eccezionale. La cura estetica che Del Toro inserisce in ogni singola inquadratura è straordinaria: la fotografia di Dan Laustsen è da Oscar e lavora sulla palette dei colori associando tonalità differenti a ogni ambientazione filmica, dagli ocra newyorchesi al bianco candido sporcato di sangue e argilla della magione. La scelta delle inquadrature è curata, una vera e propria riflessione sulla messa in scena classica di natura pittorica, la geometria delle inquadrature è di un’eleganza rara a vedersi (che non sa mai di esercizio di stile), e l’inquietudine che donano le leggiadre carrellate di Del Toro su e giù per l’antica magione è davvero ammirevole. Altra cosa che va detta è che sono ormai un po’ di anni che, forse anche per colpa dell’autore stesso, i film del regista messicano ci vengono venduti come horror e il problema è che Crimson Peak, anche se omaggia l’horror, non è un horror: è invece un melodramma dall’andatura lenta, solenne e potente. Non certo, paradossale per un film costato 55 milioni di dollari, un prodotto commerciale, ma di fatto un film per estimatori, costruito per loro e che può essere apprezzato soltanto da loro. È un film di critica sociale, di profondo dramma insito della storia degli Sharpe (il rapporto incestuoso tra fratello e sorella come rifugio al dolore e alla sofferenza), un’opera che riesce a essere tragicamente commovente anche quando una sorella accoltella il suo amato fratello con tutto l’odio e l’amore che una persona sia capace di provare. Al risultato finale donano un apporto fondamentale il magistrale lavoro scenografico di Tom Sanders e le musiche di Fernando Velazquez. Attori eccellenti.
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morganakam
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domenica 1 novembre 2015
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thriller/horror
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Prima di tutto non è giusto definire il film un horror perché ci sono poche scene splatter o che fanno proprio paura, è più incentrato sul tema gotico, sui fantasmi e sulle case/castelli antichi. Io lo definirei più un thriller/horror.
Infatti la prima parte del film è piuttosto piatto e tranquillo, con delle scene che fanno ridere più che spaventare; mentre nella seconda parte prende il ritmo e qualche azione di suspance e ne esce fuori un film discreto.
Sono rimasta un po' delusa dal regista perché rispetto ai vecchi film (Il labirinto del Fauno...) c'è un abisso. La sceneggiatura è un mix di vari film horror precedenti e anche alcuni dialoghi sono ridicoli e il film è abbastanza prevedibile.
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Prima di tutto non è giusto definire il film un horror perché ci sono poche scene splatter o che fanno proprio paura, è più incentrato sul tema gotico, sui fantasmi e sulle case/castelli antichi. Io lo definirei più un thriller/horror.
Infatti la prima parte del film è piuttosto piatto e tranquillo, con delle scene che fanno ridere più che spaventare; mentre nella seconda parte prende il ritmo e qualche azione di suspance e ne esce fuori un film discreto.
Sono rimasta un po' delusa dal regista perché rispetto ai vecchi film (Il labirinto del Fauno...) c'è un abisso. La sceneggiatura è un mix di vari film horror precedenti e anche alcuni dialoghi sono ridicoli e il film è abbastanza prevedibile.
Tutto sommato adoro il genere gotico e l'ambientazione, lo stile, la recitazione soprattutto di Jessica Chastain e anche di Tom Hiddleston sono davvero ottime. Interessante è anche il passato poco chiaro dei due fratelli e secondo me non è da scartare come film, è superiore a molti horror recenti che fanno davvero pena.
In conclusione il mio voto finale è 7,5.
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pierri93
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sabato 31 ottobre 2015
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gran bel film !
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Gran bel film di Guillermo del Toro,ormai una garanzia come regista.
Scenografia e costumi da Oscar.
Cast perfetto e trama intrigante.
Il film e' stato girato bene e sono molto curati gli ambienti gotici :li adoro !
Soldi spesi bene per un film che vale !
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kleber
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giovedì 29 ottobre 2015
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perfetto per halloween, al di sotto del potenziale
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ben realizzato, con l'impiego di grandi mezzi, poteva ambire a raccontare meglio la storia, invece di limitarsi ad un ottimo prodotto per il pubblico di Halloween, al quale il film è chiaramente mirato; infatti le scene "clou", più che di "paura"... sono di "spavento". Del Toro poteva percorrere con profitto il mainstream del melodramma e invece si limita alla pur eccellente ambientazione. Anche il personaggio della sorella, con Jessica Chastain migliore in campo seppur con modesti rivali, è sprecato in un racconto che poteva essere ben più umanamente coinvolgente. Altra contraddizione: all'interno di una messa in scena formidabile, con la più bella ed elegante performance in tema di "casa maledetta", una raffigurazione di fantasmoni-pupazzoni, più da ghostbuster che da vero Horror.
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marezia
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mercoledì 28 ottobre 2015
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Tra Niola e me tutto è stato detto quindi evitate di aggiungere considerazioni perché sarebbero del tutto sbagliate oppure una brutta copia. Buttatevi su altri titoli. Grazie.
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suburro
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mercoledì 28 ottobre 2015
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maestro assoluto dell'horror fiabesco
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Il film ha superato ogni mia aspettativa, è bellissimo nel suo genere. Anzi, è bellissimo tout court, visto che nessuno fa l'horror fiabesco come Guillermo del Toro, che si conferma vero maestro del cinema. La sua creatività, le sue visioni sono straordinarie, uniche! La regia, le ambientazioni, i costumi, la fotografia, la recitazione di tutti i personaggi, in questo suo ultimo lavoro, raggiungono la magnificenza. Non condivido le critiche che gli sono state mosse, le presunte mancanze attribuitegli ritengo siano dovute piuttosto a mancanza di comprensione da parte dei critici stessi. L'opera ha la sua poetica, il suo ritmo, il suo stile ben definito, così come voluti dal regista. Il film evoca pellicole e letterature di un passato remoto, ha un'eleganza narrativa non per tutti.
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Il film ha superato ogni mia aspettativa, è bellissimo nel suo genere. Anzi, è bellissimo tout court, visto che nessuno fa l'horror fiabesco come Guillermo del Toro, che si conferma vero maestro del cinema. La sua creatività, le sue visioni sono straordinarie, uniche! La regia, le ambientazioni, i costumi, la fotografia, la recitazione di tutti i personaggi, in questo suo ultimo lavoro, raggiungono la magnificenza. Non condivido le critiche che gli sono state mosse, le presunte mancanze attribuitegli ritengo siano dovute piuttosto a mancanza di comprensione da parte dei critici stessi. L'opera ha la sua poetica, il suo ritmo, il suo stile ben definito, così come voluti dal regista. Il film evoca pellicole e letterature di un passato remoto, ha un'eleganza narrativa non per tutti. Se vogliamo limitarci al genere horror, sempre più stantio e povero di invenzioni, ben venga questa qualità infinitamente più alta.
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zero99
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mercoledì 28 ottobre 2015
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a parte il buon lato tecnico, è un film vuoto
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Mi ha molto delusa questo film. Viene spacciato per un horror quando di horror ha pochissimo (ci sono solo 2-3 fantasmi fatti con degli effetti speciali pessimi). La trama l'ho trovata banale e scontata, con una parte anche vomitevole (il rapporto sessuale tra sorella e fratello). Non mi è proprio piaciuto come film, anche perchè da Del Toro mi aspettavo molto di più. Gli metto 2 stelle e non una, solo perchè il lato tecnico è buono, sia come ambientazioni, sia come costumi, sia per la bravura degli attori. Ma il film in generale l'ho trovato brutto.
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