Anomalisa |
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Un film di Charlie Kaufman, Duke Johnson.
Con Jennifer Jason Leigh, David Thewlis, Tom Noonan
Titolo originale Anomalisa.
Animazione,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- USA 2015.
- Universal Pictures
uscita giovedì 25 febbraio 2016.
MYMONETRO
Anomalisa
valutazione media:
3,25
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Fuggire dalla gabbia seguendo un'anomaliadi Peer GyntFeedback: 23471 | altri commenti e recensioni di Peer Gynt |
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giovedì 10 settembre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film a suo modo spiazzante, che riesce ad essere brutto e originale allo stesso tempo. Genialità? Forse. Sicuramente grande originalità e grande voglia di sperimentare. Siamo di fronte ad un film a pupazzi animati (animazione a passo uno), e fin dall'inizio lo spettatore si chiede: perché tutti i personaggi tranne il protagonista hanno la stessa voce e la stessa inflessione? La risposta tecnica la trovate nei titoli di coda: perché tutti i personaggi, maschili e femminili, sono stati doppiati dalla stessa persona, l'attore e scrittore Tom Noonan. La risposta filmica sta allo spettatore: siamo di fronte alla storia di una solitudine depressiva, cioè di un uomo in crisi esistenziale che si vede circondato da un mondo omologato, fatto di gente scontatamente normale e senza più nulla di spontaneo? Oppure, come è stato fatto notare, dato che il protagonista alloggia all'Hotel Fregoli, siamo di fronte ad un uomo patologicamente malato (di fregolismo, appunto), che si vede perseguitato dal suo prossimo, incarnato da personaggi diversi che sono in definitiva sempre lo stesso personaggio? Poi il nostro protagonista incontra un'anomalia di nome Lisa (da qui il titolo), e la storia pare accendersi, e Lisa ha la voce dolce e tenera di una donna finalmente (è Jennifer Jason Leigh), e allora l'incontro di quest'uomo incolore con una sorta di goffa e tenera Bridget Jones lo accende di una passione calda e sincera: ma l'anomalia, che è per definizione un'eccezione, una deviazione dalla via normale e scontata, è in questo caso un'eccezione piacevole? Oppure è una deviazione che si trasforma in devianza? O è un parto della mente? Il film si lascia interpretare, non offre un percorso definito, e qui l'intelligenza di Kaufman riluce, ma nello stesso tempo non piace totalmente perché racconta una storia a suo modo noiosa, che si snoda lenta e realistica come la vita che vorrebbe fuggire (malgrado a viverla siano dei pupazzi di cui è ampiamente sottolineata la finzione) e che conosce anche qualche incidente di percorso (l'episodio del direttore d'albergo gay che vive negli interrati sembra un po' fuori tono, per quanto abbia i colori dell'incubo). Film anomalo come la sua Lisa, incanta e infastidisce allo stesso tempo. Ma certo non passa inosservato.
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