tuko benedicto
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giovedì 22 maggio 2014
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wow!
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Nel suo genere è capolavoro.
E' il film di riferimento, la sintesi finale di tutto quello che è stato fatto prima in questo tipo di cinema.
1. sceneggiatura che fa sul serio: si pone il compito di trascinare nella storia senza incongruenze e/o deviazioni. ci riesce.
2. atmosfera: non scanzonato (tipo Emmerich) non a doppio filo (comico/epico Pacific Rim); drammatico (tragico!) e sullo sfondo si compiono gli spettacolari scontri
3. realismo generale: senza trucchi (tipo camera a spalla) realismo vero nella rappresentazione, pienamente coinvolgente.
4. Godzilla è accidentale! c'è da credere che sia stato usato solo per richiamare il pubblico; il tema è un altro e molto più alto.
5. profondità: al di là della ovvietà del trailer (l'uomo non governa la natura) quello che davvero colpisce è la rappresentazione della catastrofe (a cominciare dallo tsunami) non è una cosa da racchiudere in frasi fatte; è una sensazione che arriva dalle immagini, da quanto coinvolgono; provare per credere!
6.
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Nel suo genere è capolavoro.
E' il film di riferimento, la sintesi finale di tutto quello che è stato fatto prima in questo tipo di cinema.
1. sceneggiatura che fa sul serio: si pone il compito di trascinare nella storia senza incongruenze e/o deviazioni. ci riesce.
2. atmosfera: non scanzonato (tipo Emmerich) non a doppio filo (comico/epico Pacific Rim); drammatico (tragico!) e sullo sfondo si compiono gli spettacolari scontri
3. realismo generale: senza trucchi (tipo camera a spalla) realismo vero nella rappresentazione, pienamente coinvolgente.
4. Godzilla è accidentale! c'è da credere che sia stato usato solo per richiamare il pubblico; il tema è un altro e molto più alto.
5. profondità: al di là della ovvietà del trailer (l'uomo non governa la natura) quello che davvero colpisce è la rappresentazione della catastrofe (a cominciare dallo tsunami) non è una cosa da racchiudere in frasi fatte; è una sensazione che arriva dalle immagini, da quanto coinvolgono; provare per credere!
6. il cinema è pittura! alcune scene sono impressionanti: il MUTO volante che entra in acqua, Godzilla sdraiato tra i detriti, le navi che lo 'scortano', il 'bacio' finale... come si sentivano i primi spettatori della Cappella Sistina?
a detrarre:
A) fotografia cupa (spero sia dovuto al 3D (inutile)) ma è tipica in questi film: gli scontri sono sempre più 'suggeriti' che rappresentati; visti da dietro il vetro o da dentro l'auto... ma funzionano.
B) la scena del treno; un inserto thriller che non tiene del tutto il ritmo generale.
Consigliato; ma al cinema.
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attenico
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giovedì 22 maggio 2014
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pesante!!!
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Mi è accaduto davvero in rare occasioni di rischiare di addormentarmi al cinema, questa è stata una di quelle occasioni.
Se la prima parte può anche starci (premetto che ero già partito senza l' idea di vedere un capolavoro) la seconda mette a dura prova la concentrazione!Scene banali e ripetitive in continuo e poi basta mi sono stufato di vedere film sempre incentrati sui soliti eroici marines americani!!!
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il beppe nazionale
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mercoledì 21 maggio 2014
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l'uomo fa una figura barbina
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Tanta attesa per gli appassionati del grande lucertolone radioattivo. Dopo le feroci critiche del film del '98, Godzilla torna con un design più fedele all'originale ed effetti speciali da urlo. Gli incassi sono spettacolosi, ma non per questo il film può essere considerato un capolavoro a priori.
La storia parte senza lode nè infamia, proponendoci la scoperta di alcune larve e la distruzione di una centrale nucleare in Giappone. Il mistero è fitto e di Godzilla si intravede solo la schiena in immagini di repertorio. Assistiamo poi a un salto temporale di 15 anni e veniamo a scoprire che sotto alla centrale nucleare distrutta si è appostato un Mutu che, per crescere, sta assorbendo tutte le radiazioni della zona.
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Tanta attesa per gli appassionati del grande lucertolone radioattivo. Dopo le feroci critiche del film del '98, Godzilla torna con un design più fedele all'originale ed effetti speciali da urlo. Gli incassi sono spettacolosi, ma non per questo il film può essere considerato un capolavoro a priori.
La storia parte senza lode nè infamia, proponendoci la scoperta di alcune larve e la distruzione di una centrale nucleare in Giappone. Il mistero è fitto e di Godzilla si intravede solo la schiena in immagini di repertorio. Assistiamo poi a un salto temporale di 15 anni e veniamo a scoprire che sotto alla centrale nucleare distrutta si è appostato un Mutu che, per crescere, sta assorbendo tutte le radiazioni della zona. Una volta finito il banchetto il mostro si risveglia e si beffa dei poveri umani che speravano di tenerlo sotto controllo, ma le sorprese non finiscono qui. Un secondo Mutu, ovvero una femmina ancora più grande, si risveglia negli USA e richiama il compagno per dar vita a una nuova generazione di mostriciattoli. Fiumi di piombo e missili vengono inutilmente sprecati e nel frattempo i due Mutu si nutrono di tutte le celle nucleari che trovano sulla via, ma non sanno che il Predatore Alpha, Godzilla, li sta pedinando.
Gli americani, difensori del pianeta, pensano come al solito di devastare i tre bestioni con bombe nucleari e cercano di farli convergere nel punto di detonazione. Solo il dottor Serizawa intuisce che Godzilla potrebbe occuparsi delle due calamità al posto degli umani, ma il militare di turno non gli darà ascolto e farà di testa sua. Ovviamente il piano degli umani andrà in malora e rischierà di far saltare in aria San Francisco, mentre Godzilla si lancia all'attacco dei Mutu e la città viene devastata comunque dalla lotta furiosa.
Più andiamo avanti nella visione, più un film che si vuole proporre come semi-serio si rivela invece una mistura di cliché e dialoghi ridicoli. Per fare un esempio Serizawa parla di equilibrio, ma di quale equilibrio? Un Godzilla va bene ma due Mutu no? Come può sperare che il lucertolone farà i comodi del genere umano?
O ancora, perchè i militari si ostinano a sparare con insulsi mitragliatori contro colossi alti più di cento metri?
Ma soprattutto, perchè i suddetti militari sparano a Godzilla quando questo non li tiene minimamente in nota? Al contrario, Godzilla si rivela estremamente educato e naviga accompagnato da una flotta immensa che lo segue come un delfino! Maremoti, distruzioni di grattacieli e affondamenti navali sono solo un effetto collaterale degli spostamenti dei Kaijuu.
Parlando di cliché invece si possono elencare il dramma famigliare, il ricercatore che impazzisce, i generali dell'esercito e le bombe atomiche, ancora la bomba atomica da disinnescare, Godzilla che combatte con certi colpi di stile che neanche Chuck Norris potrebbe eguagliare (colpo di coda e "soffio di vita"); Godzilla che risente dei colpi subiti, guarda gli umani e poi urla su un porto prima di immergersi nuovamente.
In questa immensa pantomima le trame dei protagonisti hanno uno spessore risibile e l'azione si concentra solo nella seconda parte della pellicola. Alla luce di quanto detto mi trovo tristemente costretto ad ammettere che "Godzilla" innesta una sceneggiatura al limite del trash su una buona regia e un comparto CGI di tutto rispetto. Per quanto non vi siano crolli logici nella trama gravi come in Pacific Rim, a differenza di Pacific Rim non lo si riesce a guardare nemmeno disconnettendo il cervello: l'azione è poca e i Mutu hanno un design che sa di poco. In mezzo al trambusto generale l'umanità fa la figura del terzo incomodo e si ritrova a far voce grossa con la stessa efficacia di un cane volpino.
In quanto ad atmosfera il film del '98, mi spiace ammetterlo, superava di netto questo reboot del 2014.
PS
Alla fine almeno un atomica riesce a scoppiare. Inoltre con un paio di amici ci siamo chiesti se il prossimo nemico di Godzilla sarà il camaleonte cornuto apparso per pochi secondi nella foresta del sottomarino (nucleare)
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alexander 1986
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mercoledì 21 maggio 2014
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se godzilla diventa un supereroe
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Tokyo, anni Duemila. L'ingegnere Joe Brody (Brian Cranston) perde la moglie in un misterioso incidente presso la centrale nucleare in cui lavora. Anni dopo continua a cercare ossessivamente le ragioni di quanto accaduto, con disappunto del figlio Ford (Aaron Taylor-Johnson) il quale preferisce dimenticare. La verità verrà a galla come prevedibile, ma forse sarebbe stato meglio lasciarla in pace.
Ultimo arrivato di una lunga genìa di pellicole, una più improbabile dell'altra, dedicate a una leggenda del cinema d'intrattenimento kolossal, 'Godzilla' offre tutto quello per cui la gente paga: spettacolo, distruzione, fantasia. E anche qualcosa in più. Al regista Edward e agli sceneggiatori va infatti riconosciuto il merito non da poco di aver tentato di svincolarsi rispetto agli schemi convenzionali di un genere tendente alla semplicità piatta in ragione della sua stessa natura e del suo target di pubblico.
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Tokyo, anni Duemila. L'ingegnere Joe Brody (Brian Cranston) perde la moglie in un misterioso incidente presso la centrale nucleare in cui lavora. Anni dopo continua a cercare ossessivamente le ragioni di quanto accaduto, con disappunto del figlio Ford (Aaron Taylor-Johnson) il quale preferisce dimenticare. La verità verrà a galla come prevedibile, ma forse sarebbe stato meglio lasciarla in pace.
Ultimo arrivato di una lunga genìa di pellicole, una più improbabile dell'altra, dedicate a una leggenda del cinema d'intrattenimento kolossal, 'Godzilla' offre tutto quello per cui la gente paga: spettacolo, distruzione, fantasia. E anche qualcosa in più. Al regista Edward e agli sceneggiatori va infatti riconosciuto il merito non da poco di aver tentato di svincolarsi rispetto agli schemi convenzionali di un genere tendente alla semplicità piatta in ragione della sua stessa natura e del suo target di pubblico. Ne viene fuori un prodotto che, se non si può definire certo 'd'autore' (ci mancherebbe altro..) almeno segnala un coraggio insolito per gli standard hollywoodiani.
Il primo elemento che fa gridare allo scandalo è questo: 'Godzilla' è un film pressoché senza Godzilla. Per quanto pazzesco possa sembrare, il mostruoso kaiju occupa una parte relativamente piccola del film. La visione dello spettatore e la narrazione sullo schermo vengono impostate su un meccanismo di continua attesa del 'grande evento', e quindi su un gioco fatto di alternanza tra vari livelli di tensione. A dominare la scena non è il mostro della locandina, ma lo spettacolo della paura collettiva e del senso di impotenza degli uomini messi a dura prova da un inatteso ribaltamento della loro prospettiva. Il dominatore del pianeta viene abbassato al livello di un insetto.Tale tensione resta intatta anche dopo l'apparizione del mostro, perché lo sguardo offerto allo spettatore non è mai onnicomprensivo. Si percepisce pertanto un senso di vertigine di fronte a un'enormità apparentemente inconcepibile. Non si sa se questi espedienti siano il frutto di un azzardo o di un'ottima padronanza del mezzo scenico. Si può solo dire che funzionano, e alla grande.
In secondo luogo, interessa la rilettura che viene attuata del personaggio di Godzilla, stavolta non più il classico mostro nemico dell'uomo, abominio della deriva atomica, bensì qualcosa di assai simile a un 'custode della natura' in fin dei conti neutrale. E' un Godzilla decisamente attualizzato e non ne viene fatto mistero: l'incidente alla centrale nucleare richiama alla memoria il disastro di Fukushima, in un altro frangente si fa un chiarissimo riferimento allo tsunami del 2004; non a caso, due momenti rimasti impressi nella memoria collettiva mondiale perché - si dice - avrebbero ricordato all'Uomo il suo posto effettivo nel disegno della Natura. Viene da dire: peccato che l'umanità abbia bisogno della catastrofe per aprire, anche se per poco, gli occhi. Perciò, contrariamente a chi vi legge una sorta di campagna di sensibilizzazione verso la questione ambientale, la lettura più corretta di questo 'Godzilla' appare quella di una rappresentazione metaforica e persino ironica di una delle più complicate fra le contraddizioni del nostro tempo.
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mrpicture
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mercoledì 21 maggio 2014
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" il re dei mostri in assoluto "
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Grande film, rispecchia fedelmente, almeno per me, l'originale del 1954. Mai banale, mostri costruti a regola d'arte, trama mai scontata, ottima la regia con delle riprese dal'alto veramente mozzafiato.
P.S.: Mi rivolgo ai critici, ricordate che andate a vedere un film su Godzilla non un film dramatico esistenziale, quindi eviate di scrivere sciocchezze su un film di fantascienza il quale, come obbiettivo, ha solo quello di divertire il pubblico.
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andreaph
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mercoledì 21 maggio 2014
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godzilla!
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Andavo al cinema aspettandomi qualcosa tipo: tante armi, nuove armi, tante esplosioni e tanti tentativi di eliminare gli "ospiti" indesiderati.. ..in realtà la trama è differente. I veri attori principali sono i 3 mostroni: due che vogliono figliare riconquistando così il pianeta e godzilla, che li vouole eliminare. In questa storia di mega-mostri si muovono gli umani che più o meno goffamente (tralasciando i soliti controsensi particolarmente evidenti) cercano di farci alla guerra ottenendo solo una sequenza di patetiche figure. Peccato che non abbiano approfondito le vicende dei mostri ma quelle del solito soldato che più o meno roccambolescamente riesce a toranre da sua moglie che, ovviamente, non poteva che trovarsi al centro dell'azione finale.
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Andavo al cinema aspettandomi qualcosa tipo: tante armi, nuove armi, tante esplosioni e tanti tentativi di eliminare gli "ospiti" indesiderati.. ..in realtà la trama è differente. I veri attori principali sono i 3 mostroni: due che vogliono figliare riconquistando così il pianeta e godzilla, che li vouole eliminare. In questa storia di mega-mostri si muovono gli umani che più o meno goffamente (tralasciando i soliti controsensi particolarmente evidenti) cercano di farci alla guerra ottenendo solo una sequenza di patetiche figure. Peccato che non abbiano approfondito le vicende dei mostri ma quelle del solito soldato che più o meno roccambolescamente riesce a toranre da sua moglie che, ovviamente, non poteva che trovarsi al centro dell'azione finale. In soldoni: la prima parte del film, forse a causa della mia aspettativa di un film d'azione, è un po' lenta. La seconda parte ritira su tutto. L'impressione finale, uscendo dal cinema è buona: 4 stelle ben meritate. (...e per fortuna che godzilla non lo fanno morire alla fine! ..sennò gli davo 1 stellina. L'attore principale non può mai morire in un film!!!)
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parieaa
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martedì 20 maggio 2014
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non male
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Inutile sottolineare come sia un film completamente diverso in tutto e per tutto dal Gojira Emmerichiano, molto più americano e iguanesco di questo e che non lasciò per nulla il segno. Il "nuovo" invece è molto più somigliante all'originale, ma proprio per questo, forse, nasce già stilisticamente vecchio. Con questo non voglio dire che sia un brutto film,anzi tutt'altro: è un film condito da ottime scene che rimarranno a lungo nell'immaginario, con una buonissima colonna sonora, il cast è tutto ispirato (anche se non ho capito la necessità di far morire quasi subito un Cranston sempre più bravo e ancor prima la Binoche.
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Inutile sottolineare come sia un film completamente diverso in tutto e per tutto dal Gojira Emmerichiano, molto più americano e iguanesco di questo e che non lasciò per nulla il segno. Il "nuovo" invece è molto più somigliante all'originale, ma proprio per questo, forse, nasce già stilisticamente vecchio. Con questo non voglio dire che sia un brutto film,anzi tutt'altro: è un film condito da ottime scene che rimarranno a lungo nell'immaginario, con una buonissima colonna sonora, il cast è tutto ispirato (anche se non ho capito la necessità di far morire quasi subito un Cranston sempre più bravo e ancor prima la Binoche....), il regista fa il suo lavoro e la fotografia anche. E' la sceneggiatura invece che penso sia un po' troppo leggerina e con qualche buchetto, ma va bene comunque. Gli effetti speciali sono molto ben curati e non sono troppo invasivi (mi sono piaciute le trovate di far vedere i primi scontri da tg in secondo piano), ma forse non sono abbastanza spettacolari ed epici come richiederebbe la situazione(esclusa forse la fatality finale di Godzilla al Mutu femmina). Punto a favore sono i chiari richiami naturalistici e antinucleari, che fanno il loro effetto, senza cadere nel banale e nel noioso (è d'effetto anche la scena in cui i due "mostri" Mutu si coccolano). Punti invece a sfavore sono: la scopiazzatura di tutta la storia delle uova dal vecchio Godzilla ed uno stesso un po' troppo umanizzato e buonista. Insomma, è sicuramente un film che si difende bene e che coinvolge lo spettatore (come quando Watanabe piange per Godzilla che crede morto), ma poteva sicuramente puntare più in alto quasi in tutti i suoi aspetti.
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francescoautore
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martedì 20 maggio 2014
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molto bello
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kevin de law
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martedì 20 maggio 2014
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peccato!
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Ottima grafica, idea eccezionale e solennità impareggiabile. Ma i difetti non mancano:lentezza, cast mediocre trama leggermente scarna. È un peccato, ma non possiamo negare che la qualità di questo Godzilla (paragonato a quello di Emmerich) è indiscutibilmente superiore. Speriamo che il sequel renda giustizia al re dei mostri. Potrebbe capitare la stessa cosa che è successa alla trilogia del Cavaliere Oscuro: "Batman Begins" (anch'esso un po' noioso) fu accolto con relativa indifferenza dal pubblico italiano; "The Dark Knight" fu un successo clamoroso, addirittura iconico. Sarà così anche per il kaiju? Vedremo.
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mike86
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martedì 20 maggio 2014
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godzilla...solo un cameo
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Godzilla è tornato!!!
Ma dove??? Dove sei???
OHHHHH, finisce il primo tempo...e tu, ci congedi solo due secondi (1 sec. di un piede & 1 sec di un primo piano).
Tralascio eventuali SPOILER sulla trama un po' troppo noiosa, sui mostri "MUTI" i veri antagonisti della pellicola.
Note positive? Gli effetti speciali sono ben fatti...& Brian Cranston...beh, lui è Heisenberg!!!!!
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