Boyhood |
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Un film di Richard Linklater.
Con Ethan Hawke, Patricia Arquette, Ellar Coltrane, Lorelei Linklater.
continua»
Drammatico,
durata 165 min.
- USA 2014.
- Universal Pictures
uscita giovedì 23 ottobre 2014.
MYMONETRO
Boyhood
valutazione media:
3,96
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Progetto lodevole,effetto discutibile (spoiler)di critichettiFeedback: 7056 | altri commenti e recensioni di critichetti |
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domenica 10 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Partiamo dal presupposto che fare un progetto per un film che duri 12 anni è più che lodevole come idea,quindi su questo tanto di cappello,perchè effettivamente si vede veramente la crescita del personaggio (nel senso:non vengono presi attori più grandi "somiglianti" agli originali:sono proprio loro) e questa è un'idea molto bella.Ma sfruttata malissimo.Innanzitutto gli attori più giovani non riescono ad essere espressivi nè da piccoli nè tantomeno da grandi,mentre i genitori dei due protagonisti invece recitano molto bene e questo purtroppo si nota anche troppo mentre il film va avanti:il divario di bravura è veramente eccessivo.Altro problema è la sceneggiatura:ho sentito molti paragonare questa sceneggiatura a quella de "La grande bellezza" e francamente credo che non ci sia nulla di più sbagliato.E' vero che entrambi i film sono abbastanza deboli dal punto di vista della sceneggiatura e della trama,ma almeno nel film italiano c'era una crescita dei personaggi,mentre qui la crescita rimane solo fisica.Il protagonista resterà sempre uno che segue l'idea più in voga al momento per essere "più fico" e allora lo vedremo essere sempre il classico ragazzetto che pur di non sfigurare davanti agli amici fa sempre la parte del trasgressivo;la madre non imparerà mai niente dai suoi errori,anzi si sposerà sempre con uomini autoritari e violenti;la sorella sarà sempre quella un pò particolare la cui personalità non si riesce mai a capire.Giusto il padre avrà un ruolo interessante,ma compare piuttosto poco per l'importanza che dovrebbe ricoprire.Giusto nell'ultima mezz'ora si assiste ad una minima crescita interiore del protagonista,ma è una crescita che sembra molto random:non si vede il motivo che fa scaturire questa crescita!E mi dispiace,ma è una pecca molto grave in un film.La trama non ha particolari svolti narrativi e i pochi presenti,sono resi piuttosto male.A questo aggiungiamoci che la regia non regala nulla di particolare (e ancora una volta a chi paragona questo alla pellicola di Sorrentino faccio notare le numerose inquadratura paesaggistiche di gran pregio o alcune idee registiche molto interessanti che vi sono presenti) e una fotografia che nonha particolare guizzi (anzi,in un paio di scene è pure sporchina).Certo,è vero che è molto delicato come film e molto fiabesco,ma onestamente non mi basta.Anzi,oserei dire che è fin troppo fiabesco,nel senso che per il protagonista finisce praticamente tutto bene senza che lui ne abbia il merito.Vero è che il rapporto con il padre è interessante,ma ripeto:troppo poco per quello che avrebbe meritato.Ammirevole quindi l'idea di far durare la produzione di un film 12 anni,ma poi l'effetto che ne è venuto fuori,per l'attesa che si era creata attorno a questo film,è assai discutibile.L'unica cosa carina è la storia dell'inserviente che era interessato alle lettere che ritroveremo anni dopo laureato grazie ai consigli che ai tempi gli furono dati dalla madre del protagonista,ma è troppo poco per fare qualcosa di interessante. Quindi,a mio parere,è un film piuttosto evitabile.
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