francesca50
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domenica 3 febbraio 2013
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il capolavoro di hugo reso perfettamente!
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Ho trovato tale film all'inizio molto interessante e giusta la scelta di lasciare il canto degli attori in lingua originale con i sottotitoli,( nonostante che non conosca l'inglese che poco, io ho potuto cogliere le musicalità operistica di tale lingua), ma poi sono andata oltre: via via che il tempo passava sempre più venivo coinvolta. Ho riapprezzato così l'opera di Victor Hugo, che non poteva a mio parere essere meglio rappresentata. Mi sono COMMOSSA e alla mia età non è facile.
Sono una poi che aveva apprezzato molto anche l'ultimo lavoro Django di Tarantino, che ritenevo da Oscar.
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Ho trovato tale film all'inizio molto interessante e giusta la scelta di lasciare il canto degli attori in lingua originale con i sottotitoli,( nonostante che non conosca l'inglese che poco, io ho potuto cogliere le musicalità operistica di tale lingua), ma poi sono andata oltre: via via che il tempo passava sempre più venivo coinvolta. Ho riapprezzato così l'opera di Victor Hugo, che non poteva a mio parere essere meglio rappresentata. Mi sono COMMOSSA e alla mia età non è facile.
Sono una poi che aveva apprezzato molto anche l'ultimo lavoro Django di Tarantino, che ritenevo da Oscar. Ma adesso mi trovo nel dubbio se questo film sia superiore, anzi forse lo è. Difficile è paragonare due generi diversi e dovrei rivederli per essere decisa, poichè entrambi affrontano temi coinvolgenti e sono originali. Comunque so che siamo di fronte a un film di rara bellezza!
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renato volpone
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domenica 3 febbraio 2013
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il volere del destino
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Dall’omonimo romanzo di Victor Hugo ecco la versione musical dei “miserabili” che approda al cinema. Per quanto si possa aver letto il libro o aver visto lo sceneggiato televisivo, poco ci si ricorda di questa storia, se non la miseria, ma man mano che la pellicola scorre tutto riaffiora alla mente, come un grande affresco appena disegnato. Lo scontro/incontro di Jean Valjean con il perfido Javert, il loro modo di essere puri e dannati allo stesso tempo, Tom Hooper con la grandiosa interpretazione di Hugh Jackman e Russell Crowe ci rappresenta un duello della coscienza che non lascerà scampo ai feriti dell’anima per volere del destino. Anne Hathaway ci spezza il cuore e poi ogni scena è una sofferenza medicata solo dal gran bel canto, dalla recitazione superlativa, dalle immagini di una Parigi ricostruita come un quadro fiammingo con una fotografia inarrivabile.
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Dall’omonimo romanzo di Victor Hugo ecco la versione musical dei “miserabili” che approda al cinema. Per quanto si possa aver letto il libro o aver visto lo sceneggiato televisivo, poco ci si ricorda di questa storia, se non la miseria, ma man mano che la pellicola scorre tutto riaffiora alla mente, come un grande affresco appena disegnato. Lo scontro/incontro di Jean Valjean con il perfido Javert, il loro modo di essere puri e dannati allo stesso tempo, Tom Hooper con la grandiosa interpretazione di Hugh Jackman e Russell Crowe ci rappresenta un duello della coscienza che non lascerà scampo ai feriti dell’anima per volere del destino. Anne Hathaway ci spezza il cuore e poi ogni scena è una sofferenza medicata solo dal gran bel canto, dalla recitazione superlativa, dalle immagini di una Parigi ricostruita come un quadro fiammingo con una fotografia inarrivabile. Insomma un capolavoro. In più ci porta nella storia, ci porta a moti rivoluzionari, a giovani vite sacrificate, alla schiavitù che chiede liberazione, al popolo che non risponde e ignavo rimane a guardare…tutto come si ripete nella storia più e più volte e rimane attualissimo e fino a forse chissà quale futuro di pace che nessuno di noi vedrà. Tutti grandi gli interpreti e su tutti il piccolo Gavroche martire della rivoluzione, ma in tutto il film non si riescono a trattenere le lacrime per un moto interno che rivoluziona il proprio animo. Da vedere e rivedere, assolutamente in lingua originale: è tutto cantato, vederlo doppiato è impensabile.
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brian77
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sabato 2 febbraio 2013
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occasione sprecata
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Tom Hooper conferma di essere un regista molto mediocre. Quasi ogni scena è ripresa in modo scialbo, pasticcia, riesce a sbagliare sequenze che avevano tutto per essere esplosive e invece restano senz'anima. Parte da materiale buono, ma lo spreca.
[+] giusto
(di animasapien)
[ - ] giusto
[+] sacrosanto!
(di luca1968)
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ruggero
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sabato 2 febbraio 2013
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un musical con poche canzoni
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Bravi attori, tanta passione, palpabile questa, certo, ma un tessuto musicale non abbastanza variegato per un MUSICAL.
Solo tre arie ( quella di Javert, quella di Jean Valjan e quella del popolo in rivolta). E tantissimi fraseggi vocali che sembrano sembrano sfociare in qualcosa che poi non si materializza.
Mentre scrivo queste stringate note sto ascoltando Jesus Christ Superstar, una canzone meravigliosa dopo l'altra ... Altri tempi, altro fim.
Resta comunque un bel tentativo ma poteva essere davvero un'opera memorabile. Peccato.
E alcuni personaggi come quello di Russel Crowe sono un pochino tagliati con l'accetta, poche sfumature, e una conversione finale troppo repentina.
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Bravi attori, tanta passione, palpabile questa, certo, ma un tessuto musicale non abbastanza variegato per un MUSICAL.
Solo tre arie ( quella di Javert, quella di Jean Valjan e quella del popolo in rivolta). E tantissimi fraseggi vocali che sembrano sembrano sfociare in qualcosa che poi non si materializza.
Mentre scrivo queste stringate note sto ascoltando Jesus Christ Superstar, una canzone meravigliosa dopo l'altra ... Altri tempi, altro fim.
Resta comunque un bel tentativo ma poteva essere davvero un'opera memorabile. Peccato.
E alcuni personaggi come quello di Russel Crowe sono un pochino tagliati con l'accetta, poche sfumature, e una conversione finale troppo repentina.
Comunque da vedere. E quando le cantate diventano corali il film sembra prendere una nuova vita. E quei pochi istanti giustificano una uscita da casa per sedersi nel magico buio di una sala. Dite la vostra. Voilà, le cinema.
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filmicus
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sabato 2 febbraio 2013
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un canto di libertà e mai più abbassa gli occhi.
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Il commento al film non può confondersi con il commento ad un'opera grandiosa di un gigante della cultura europea.Lasciamo stare quindi Victor Hugo e quel che ha detto,ormai da secoli,a generazioni di cittadini dell'Europa e del mondo e soffermiamoci sull'opera assai bella di Hooper.'E un canto di libertà e sulla libertà.'E un canto sulla "bella gioventù" cioe su una generazione che anche nei suoi componenti adolescenti, negli scugnizzi e negli sciuscià,sente forte nell'aria la musica ed il canto di un'epoca nuova.Nuova ma fortemente innervata di valori,di principi che non si possono violare senza negare al tempo stesso la propria umanità.
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Il commento al film non può confondersi con il commento ad un'opera grandiosa di un gigante della cultura europea.Lasciamo stare quindi Victor Hugo e quel che ha detto,ormai da secoli,a generazioni di cittadini dell'Europa e del mondo e soffermiamoci sull'opera assai bella di Hooper.'E un canto di libertà e sulla libertà.'E un canto sulla "bella gioventù" cioe su una generazione che anche nei suoi componenti adolescenti, negli scugnizzi e negli sciuscià,sente forte nell'aria la musica ed il canto di un'epoca nuova.Nuova ma fortemente innervata di valori,di principi che non si possono violare senza negare al tempo stesso la propria umanità.Il canto di un novus ordo al cospetto del quale l'ordine costituito,che non ha in sè lo slancio verso il futuro,può esercitare solo violenza, al limite anche verso se stesso,gettandosi da un ponte della Senna.La Senna e Parigi.Un canto di libertà per un europeo non può infatti che avere i colori della bandiera francese e del drappo rosso della Comune. Gli inglesi non hanno mai troppo apprezzato la rivoluzione francese.Probabilmente non hanno apprezzato e capito la sua forte componente ideale,al limite dell'estremismo e priva pertanto di un pragmatismo moderatore e pacificatore.Anche sotto questo aspetto Hooper, infischiandosene di Cameron, mette le cose a posto. Perchè quella francese non è una rivoluzione è la rivoluzione.'E una nuova civiltà europea che fonde i valori di eguaglianza,libertà e giustizia in una cosa sola che costituisce la patria dell'uomo moderno. Una patria che non esclude altre patrie perchè proclama i diritti dell'uomo e sotto questo vessillo unifica uomini e popoli.Acquista quindi un significato pieno ed intenso questa opera cinematografica e mette in primo piano i protagonisti di ogni svolta, di ogni cambiamento: i giovani. I vecchi li possono accompagnare, a volte proteggere,possono consegnare un viatico di amore e di memoria. Ma la storia è consegnata nelle loro mani, ad essi tocca viverla e crearla.Speriamo che questo film, in un tempo di crisi,costituisca il segno rinnovato di una speranza,di una nuova stagione,di una primavera dei diritti e delle libertà.Mai più, per nessuno, dovrà giungere l'ordine, crudele e ritmato: look down.
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stefano mosca
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sabato 2 febbraio 2013
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nel profondo delle pieghe dell'anima!
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Quando le parole acquistano melodia e il canto invade la sala cinematografica, non si può che restare immobili davanti a ciò che accade. Les Miserables apre le porte in modo kolossale e ci fa vivere, in modo vertiginoso, un volo in picchiata, entrando nel profondo delle più fitte pieghe dell’anima, travolgendo, in modo sconvolgente e disperato, i cuori di quanti hanno scelto di farsi invadere. Inondati da quella forte musicalità, dall’interpretazione struggente e dai tetri e oscuri luoghi, lo spettatore non può che affondare nel profondo e acuto significato dell’amore, del coraggio e da quell’inarrestabile speranza che tutto possa cambiare e volgere alla luce della rinascita.
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Quando le parole acquistano melodia e il canto invade la sala cinematografica, non si può che restare immobili davanti a ciò che accade. Les Miserables apre le porte in modo kolossale e ci fa vivere, in modo vertiginoso, un volo in picchiata, entrando nel profondo delle più fitte pieghe dell’anima, travolgendo, in modo sconvolgente e disperato, i cuori di quanti hanno scelto di farsi invadere. Inondati da quella forte musicalità, dall’interpretazione struggente e dai tetri e oscuri luoghi, lo spettatore non può che affondare nel profondo e acuto significato dell’amore, del coraggio e da quell’inarrestabile speranza che tutto possa cambiare e volgere alla luce della rinascita. L’attesa di un nuovo giorno in cui dolore e sofferenza possano smettere di lacerare cuori e occhi porta i personaggi e gli spettatori fino alla fine, quando, avvolta da un grido musicale, avviene la resurrezione!
Analisi personaggi
Anne Hathaway. Col ruolo di Fantine, Anne ha dato eccelsa dimostrazione di bravura. Come mai vista prima, l’attrice si è calata magnificamente nel suo ruolo portando sullo schermo un personaggio che invade gli animi degli spettatori con coraggio, forza e tenacia. Non una sconfitta ma una che è riuscita a mettere al sicuro ciò che aveva di più prezioso, la figlia Colette. Diventa celestiale, nel prosieguo del musical, come una presenza, uno spirito guida per gli altri personaggi e anche per lo spettatore. Oscar o non oscar, resta indelebile la sua interpretazione.
Hugh Jackman. Hugh, nel ruolo di Jean Valjean, si è rivelato una grande sorpresa per me perché non l’avevo mai sentito cantare, se non in piccole situazioni di poco conto. Direi che è risultato convincente e straordinario. La sua capacità di immergersi nel ruolo del buono, del redento e di quella fede professata fino alla fine è stata notevole. Credo che la sua sia la migliore interpretazione maschile di tutto il musical.
Russel Crowe. Anche Russel Crowe, che interpreta Javier, ha dato dimostrazione di saper recitare e cantare, anche se non entusiasmante in termini di sensibilità, quasi un’interpretazione fredda e distaccata, magari dovuta al personaggio arrogante e glaciale, privo di sentimenti. Ottima interpretazione ma priva di coinvolgimento emotivo. Resta una grande sorpresa anche lui!
Amanda Seyfried. Lei è già nelle mie grazie, fin dal musical Mamma Mia (2008). Una voce potente che colpisce per la sua estensione e dolcezza. Il suo personaggio, Colette (adulta) incarna la dolce ragazza innamorata. Amanda non difficilmente riesce a commuovere e a toccare le corde dell’anima. Promossa, del resto, come sempre.
Eddie Redmayne. Non conoscevo molto bene Eddie perché visto, fino ad oggi, solo come comparsa e devo ammettere che il suoMarius, in una scena di questo musical, fa davvero commuovere. Ottime potenzialità!
Sacha Baron Cohen. Non mi sento di lasciare da parte questo attore che interpreta Monsieur Thénardier perché è parte attiva e vive di tutto il musical. Già visto in recenti film, come Il dittatore (2012) e anche in un video di Madonna,Music (2000). Anche qui troviamo voce notevole anche se odieremo il personaggio…
Helena Bonham Carter. Madame Thénardier. Chiudo con un’attrice che adoro esageratamente. Mi piace in tutti i ruoli che interpreta. Surreale, fumettistica, perfetta in questo musical, che la consacra, spero, definitivamente, come artista completa. Helena ha già dato, in passato, anche grazie al marito Tim Burton, modo di essere apprezzata come attrice e cantante, come in Sweeney Todd (2007).
Samantha Barks. Eponine adulta. Una grande voce e ottima interpretazione. Già nei panni di Eponine a teatro. È sua una delle scene più emozionanti dell’intero musical!
Non dimentichiamo anche la piccola Cosette, Isabelle Allen e il piccolo Gavroche, Daniel Huttlestone, bravissimi nei loro ruoli!
Sono rimasto stravolto e incredibilmente sorpreso, dopo la visione di questo musical. Gli attori interpretano in modo esemplare la loro parte. Un film live, potrei dire, che ha rivoluzionato il modo di fare musical. Un plauso finale va al regista Tom Hooper, che ha fatto in modo che tutto ciò prendesse vita!
Film: Les Miserables
Regia: Tom Hooper
Cast: Anne Hathaway (Fantine); Hugh Jackman. Hugh (Jean Valjean); Russel Crowe (Javier); Amanda Seyfried (Colette adulta); Eddie Redmayne (Marius); Sacha Baron Cohen (Monsieur Thénardier); Helena Bonham Carter (Madame Thénardier); Samantha Barks (Eponine adulta).
Anno: 2013
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luvaa
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sabato 2 febbraio 2013
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incredibile amici
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Bellissimo...stupendo mi ha fatto morire dal ridere tanto che mi sono dovuto infilare in un altra sala dopo solo 10 min.
[+] non capisci granchè di cinema
(di gibuti22)
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tiamaster
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venerdì 1 febbraio 2013
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cinema, musical, spettacolo e emozioni
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Avendo visto ogni singola pellicola nominata al Oscar per il miglior film del anno, posso affermare che "Les Miserables" è senza dubbio la più meritevole di questo riconoscimento (e di molti altri). Il grande Tom Hopper, dopo averci portato nel Inghilterra del discorso del re, ci trascina in Francia sullo sfondo della rivoluzione e ci regala la trasposizione del celebre romanzo di Victor Hugo, nel miglior modo possibile. Oltre a vantare una dimensione visiva straordinaria grazie alle magnifiche scenografie e ai bellissimi costumi, le sublimi interpretazioni dei protagonisti ( su tutti Anne Hathaway, che regala uno dei migliori numeri musicali mai visti al cinema) e le loro voci ci regalano emozioni che solo i musical e i grandi maestri del cinema sanno creare.
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Avendo visto ogni singola pellicola nominata al Oscar per il miglior film del anno, posso affermare che "Les Miserables" è senza dubbio la più meritevole di questo riconoscimento (e di molti altri). Il grande Tom Hopper, dopo averci portato nel Inghilterra del discorso del re, ci trascina in Francia sullo sfondo della rivoluzione e ci regala la trasposizione del celebre romanzo di Victor Hugo, nel miglior modo possibile. Oltre a vantare una dimensione visiva straordinaria grazie alle magnifiche scenografie e ai bellissimi costumi, le sublimi interpretazioni dei protagonisti ( su tutti Anne Hathaway, che regala uno dei migliori numeri musicali mai visti al cinema) e le loro voci ci regalano emozioni che solo i musical e i grandi maestri del cinema sanno creare. Questo è cinema molto difficile, non per tutti ( soprattutto a causa della TOTALE ASSENZA DI PARTI PARLATE in 152 minuti di film) ma è ad un livello di qualità che è ormai effettivamente raro, e per questo và visto (e premiato).
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[+] un capolavoro, ma non il solo!
(di francesca50)
[ - ] un capolavoro, ma non il solo!
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maxi_92
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venerdì 1 febbraio 2013
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do you hear the people sing? yes, i hear them!
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Brividi, lacrime e stupore: queste le sensazioni provate durante le 2 ore e 30 di film. Una cast eccezionale e coinvolgente in cui spiccano Anne Hathaway in primis (ovunque elogiata con la sua I dreamed a dream, e ora capisco il perché), seguita da Eddie Redmayne (a cui è stata per me ingiustamente negata una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista), Samantha Barks (già una perfetta Eponine a teatro,) e Hugh Jackman (un intenso Jean Valjean che purtroppo non vincerà il suo primo Oscar, visto che sembra proprio che andrà a Daniel Day-Lewis). Le musiche sono bellissime e il canto-recitato dei personaggi è a tratti imperfetto, ma proprio per questo molto vero e sentito (inutile ricordare che hanno tutti cantato dal vivo).
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Brividi, lacrime e stupore: queste le sensazioni provate durante le 2 ore e 30 di film. Una cast eccezionale e coinvolgente in cui spiccano Anne Hathaway in primis (ovunque elogiata con la sua I dreamed a dream, e ora capisco il perché), seguita da Eddie Redmayne (a cui è stata per me ingiustamente negata una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista), Samantha Barks (già una perfetta Eponine a teatro,) e Hugh Jackman (un intenso Jean Valjean che purtroppo non vincerà il suo primo Oscar, visto che sembra proprio che andrà a Daniel Day-Lewis). Le musiche sono bellissime e il canto-recitato dei personaggi è a tratti imperfetto, ma proprio per questo molto vero e sentito (inutile ricordare che hanno tutti cantato dal vivo). Il tempo vola durante la visione, e più la storia prosegue più non si può non rimanere affascinati dalle scenografie, dai costumi, dalla fotografia (assurdo che l'Academy non l'abbia considerata) e dall'evolversi dei personaggi in un persorso di redenzione alla ricerca della libertà. La fede, la rivoluzione e l'amore le grandi tematiche del film. È vero, ha delle piccole imperfezioni tecniche, ma credo sia impossibile non riconoscere che stiamo davanti a un capolavoro. Tom Hooper è stato molto criticato, per me ingiustamente, probabilmente a causa di una regia che osa e sperimenta: l'uso del live, le particolari scelte di montaggio e d'inquadrature, il lasciare il film completamente cantato come nella versione teatrale, i primi piani intensi e lunghi. Bisogna ammettere che non è sicuramente un film per tutti (i non amanti del musical probabilmente lo odieranno ad esempio), ma a tutti è rivolto il messaggio di speranza, perdono e amore (in tutte le sue forme)! A mio parere bisogna essere emotivamente ritardati per non apprezzarlo almeno dal punto di vista puramente emozinale: a me basta solo pensare al viso di Fantine (Hathaway), ai capelli di Eponine sotto la pioggia, ai passi di Javert (Crowe) in bilico su un ponte, alle lacrime di un morente Valjean, o alla corale scena finale per farmi rivenire i brividi e per farmi ancora una volta sentire "il popolo cantare"! Date anche l'Academy a Lincoln, io a Les Misérables ho dato il mio cuore!
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[+] frasi film
(di calliope3000)
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(di lpetrosino)
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marbin2
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venerdì 1 febbraio 2013
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les miserables è un'alra cosa!
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Se siete tra coloro che hanno amato e amano questo bellissimo musica, ve ne sconsiglio caldamente la visione! Come film lo definirei una delle tante produzioni hollywoodiane con "voglia" di colossal ma che di colossal ha ben poco (molta grafica computerizzata, poche scene di esterni, molte scenografie palesemente ricostruite in studio). Come recitazione salverei solo quella della Hatawaway davvero superba e "rovinata", manco a dirlo, proprio dal canto. Come musical invece lo definirei decisamente un'affronto al genere! Il canto e le voci, che dovrebbero essere il cardine di un musical (si chiama musical per questo!!!) sono stridule come quella dellla Seyfred, inesistenti, come quella della Bonham Carter e di Hackman, sgradevoli e stonate come quella di Crowe, insomma una vera tortura per chi capisce qualcosa di canto e per chi ha avuto la fortuna di sentire il musical in teatro interpretato da veri cantanti!Per la verità non credo che il cinema sentisse la mancanza dell'ennesimo remake de I Miserabili, ma si sarebbe potuta accettare se ben recitata e ben realizzata; gli attori erano più che all'altezza del compito!! Ma questa operazione che rimescola in modo incongruo e pasticcione cinema e genere musicale affidando il canto a voci degne della Corrida, relegando l'orchestra e il coro a uno sbiadito sottofondo intercalando al "canto" mezze frasi parlate (tra l'altro con ridicoli cambi di lingua e di timbro di voce)per chissà quale necessità didascalica, quest'operazione dicevo è non solo inutile ma deleteria per il cinema e per il musical oltre che per le orecchie del pubblico.
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Se siete tra coloro che hanno amato e amano questo bellissimo musica, ve ne sconsiglio caldamente la visione! Come film lo definirei una delle tante produzioni hollywoodiane con "voglia" di colossal ma che di colossal ha ben poco (molta grafica computerizzata, poche scene di esterni, molte scenografie palesemente ricostruite in studio). Come recitazione salverei solo quella della Hatawaway davvero superba e "rovinata", manco a dirlo, proprio dal canto. Come musical invece lo definirei decisamente un'affronto al genere! Il canto e le voci, che dovrebbero essere il cardine di un musical (si chiama musical per questo!!!) sono stridule come quella dellla Seyfred, inesistenti, come quella della Bonham Carter e di Hackman, sgradevoli e stonate come quella di Crowe, insomma una vera tortura per chi capisce qualcosa di canto e per chi ha avuto la fortuna di sentire il musical in teatro interpretato da veri cantanti!Per la verità non credo che il cinema sentisse la mancanza dell'ennesimo remake de I Miserabili, ma si sarebbe potuta accettare se ben recitata e ben realizzata; gli attori erano più che all'altezza del compito!! Ma questa operazione che rimescola in modo incongruo e pasticcione cinema e genere musicale affidando il canto a voci degne della Corrida, relegando l'orchestra e il coro a uno sbiadito sottofondo intercalando al "canto" mezze frasi parlate (tra l'altro con ridicoli cambi di lingua e di timbro di voce)per chissà quale necessità didascalica, quest'operazione dicevo è non solo inutile ma deleteria per il cinema e per il musical oltre che per le orecchie del pubblico.
Il film non muove e non commuove; la musica e il canto, praticamente inesistenti, non trascinano. Calma piatta. Nessuno stupore, nessuna emozione. Noia mortale!
Aggiungo che ho visto il film in una delle più gradi sale cinematografiche dell'area milanese ma nonostane ciò , alla già insopportabile performance canora si è aggiunto un audio del tutto non idoneo a riprodurre le sonorità di un musical o comunque di un'opera musicale. Il "canto" se posso definirlo tale proveniva come solitamente avviene con la voce parlata, dalle casse centrali impastato con un'inudibile orchestra in sottofondo. Emergevano invece in modo tanto realistico quanto inutile i suoni degli effetti speciali come spari, pugni, onde marine pioggia e via dicendo. Oltre alla scarsa qualità delle voci non è dato alcun rilievo alla parte orchestrale peraltro molto bella e importante i questo musical.
Ne risulta un suono asciutto, privo di armonici, confuso che in nulla aiuta ad apprezzare questa opera. Siamo a mio parere ben lontani dal risultato che raggiunse la versione cinematografica di un altro famoso musical, Evita, interpretato dalle ottime voci di Madona e Antonio Banderas, che, a suo tempo, seppe offrire una versione filmica più che interessante della famosa opera di Lloyd Webber.
Per concludere:chi volesse conoscere Les Miserables il musical si guardi il DVD della produzione allestita alcuni anni fa al Royal ALbert Hall di Londra e capirà di cosa sto parlando. Chi volesse conoscere il romanzo di V.Hugo, oltre a leggerlo, può gustarsi, tra le altre, la versione cinematografica ottimamente interpretata da Liam Neeson.
Il film-musicale di Hooper, sebbene candidato a 8 Oscar, a mio avviso, non solo non aggiunge nulla ma addirittura deturpa il lavolro di Boublil e Schönberg. Guardatelo, per dovere di cronaca, ma poi andate subito a vedere il musical originale per "lavarvi le orecchie"!!
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(di marinabelinda)
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(di gibuti22)
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(di luca1968)
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