valeve
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venerdì 8 febbraio 2013
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che palla...
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sì, certe scene sono suggestive e alcuni brani gradevoli all'ascolto, ma complessivamente la scelta di affidare tutta la recitazione al cantato, appesantisce la visione.
Alla fine, dopo 2 ore e 30 di gorgheggi, non se ne può più!
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ludwigvan
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venerdì 8 febbraio 2013
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film sopravvalutato e noioso
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Buona la scenografia, ma per il resto è un polpettone romantico con pochissima azione ed interminabilmente cantato,
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(di superkilobaid)
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magi88
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giovedì 7 febbraio 2013
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ottimo film
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Nonostante avessi dei pregiudizi in quanto non amo i musical e dopo i primi venti minuti non esaltanti, questo film - musical mi ha coinvolto sempre di più.
Musica stupenda e attori straordinari, in particolare Hugh Jackman e Russel Crowe (ma anche Anne Hathaway e Amanda Seyfred) fanno di questo musical un ottiom film.
Sempre più coinvolgente e avvincente (anche grazie al capolavoro di Victor Hugo) si arriva dopo 2 ore e mezzo di film a sperare che quest'ultimo non finisca mai.
Assolutamente da vedere, lo consiglio a tutti, anche se si tratta di un film non certo leggerissimo.
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marezia
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giovedì 7 febbraio 2013
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help
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Dal trailer non sembra che le canzoni rechino sottotitoli e questa mi sembra una grande cretinata se è vero che il film assomiglia ad un'opera lirica. C'è qualcuno che mi possa dire qualcosa in proposito? grazie.
[+] sì
(di brian77)
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(di greylaw)
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julio cesar 93
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giovedì 7 febbraio 2013
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un musical con le sembianze di un'opera lirica
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Un'altra opera si aggiunge alle molteplici,variegate e magistrali rappresentazioni cinematografiche del celebre romanzo di Victor Hugo "I Miserabili" ,questa volta,però,si tratta di un musical che,a mio modo di vedere,riesce a trasmettere emozioni e sentimenti con una tale forza da poter essere paragonato ad un'opera lirica: "lirici" nel senso più vero del termine infatti non sono solo i contenuti ma anche le ambientazioni scenografiche e la profonda drammaticità della vicenda trattata. A scene ricche di pathos,amore,si sommano ritratti sociali degni di un romanzo verista (mi riferisco in particolare alle scene che vedono come protagoniste le prostitute ed o coniugi locandieri). Credo che questo film abbia tutte le carte in regola per essere considerato un capolavoro: un cast a dir poco eccezionale resosi tra l'altro protagonista di una performance canora che da sola vale il prezzo del biglietto,una regia strepitosa capace di regalare scene di altissimo valore artistico ambientate nei contesti più disparati e,non ultimo,un messaggio sul quale però non mi esprimo perché troppo soggettivo (preferisco che ognuno vi trovi il proprio).
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Un'altra opera si aggiunge alle molteplici,variegate e magistrali rappresentazioni cinematografiche del celebre romanzo di Victor Hugo "I Miserabili" ,questa volta,però,si tratta di un musical che,a mio modo di vedere,riesce a trasmettere emozioni e sentimenti con una tale forza da poter essere paragonato ad un'opera lirica: "lirici" nel senso più vero del termine infatti non sono solo i contenuti ma anche le ambientazioni scenografiche e la profonda drammaticità della vicenda trattata. A scene ricche di pathos,amore,si sommano ritratti sociali degni di un romanzo verista (mi riferisco in particolare alle scene che vedono come protagoniste le prostitute ed o coniugi locandieri). Credo che questo film abbia tutte le carte in regola per essere considerato un capolavoro: un cast a dir poco eccezionale resosi tra l'altro protagonista di una performance canora che da sola vale il prezzo del biglietto,una regia strepitosa capace di regalare scene di altissimo valore artistico ambientate nei contesti più disparati e,non ultimo,un messaggio sul quale però non mi esprimo perché troppo soggettivo (preferisco che ognuno vi trovi il proprio). In definitiva,non posso che consigliare vivamente questa pellicola,anche a chi non è un grande amante del genere,vi assicuro,parlo per esperienza personale.
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joe m.h.
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mercoledì 6 febbraio 2013
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un film (molto) bello,ma sopravvalutato: 3 e mezzo
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Les Misérables diretto da Tom Hooper (premio Oscar 2011 per Il discorso del re) è un film che può essere definito 'molto buono' e il giudizio complessivo risulta positivo, ma vi sono evidenti aspetti (e difetti) che è necessario considerare. La trasposizione cinematografica del venticinquenne musical teatrale, a sua volta tratto dall'opera di Victor Hugo, trova i suoi punti di forza nella bravura travolgente dei protagonisti (Hugh Jackman e Anne Hathaway tra tutti), che con la forza comunicativa dello sguardo emozionano e coinvolgono 'armonicamente' lo spettatore. Ciò che risulta immediatamente evidente, sin dai primi minuti del film, è la grandiosità di questa produzione: Cameron Mackintosh, produttore, (all'opera già dal 2009) ha creato un vistoso fenomeno di merchandising e pubblicità, donando al film una grande notorietà molto prima che fosse presentato nelle sale; il fattore determinante è stato il appunto carattere epico con cui si presentava; 'mitizzare' il film, ha infuso nello spettatore una grande aspettativa, quella di chi crede di trovarsi di fronte a un vero e proprio fenomeno cinematografiico, il capolavoro dell'anno, così come recitano innumerevoli prime pagine di riviste, blog e giornali.
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Les Misérables diretto da Tom Hooper (premio Oscar 2011 per Il discorso del re) è un film che può essere definito 'molto buono' e il giudizio complessivo risulta positivo, ma vi sono evidenti aspetti (e difetti) che è necessario considerare. La trasposizione cinematografica del venticinquenne musical teatrale, a sua volta tratto dall'opera di Victor Hugo, trova i suoi punti di forza nella bravura travolgente dei protagonisti (Hugh Jackman e Anne Hathaway tra tutti), che con la forza comunicativa dello sguardo emozionano e coinvolgono 'armonicamente' lo spettatore. Ciò che risulta immediatamente evidente, sin dai primi minuti del film, è la grandiosità di questa produzione: Cameron Mackintosh, produttore, (all'opera già dal 2009) ha creato un vistoso fenomeno di merchandising e pubblicità, donando al film una grande notorietà molto prima che fosse presentato nelle sale; il fattore determinante è stato il appunto carattere epico con cui si presentava; 'mitizzare' il film, ha infuso nello spettatore una grande aspettativa, quella di chi crede di trovarsi di fronte a un vero e proprio fenomeno cinematografiico, il capolavoro dell'anno, così come recitano innumerevoli prime pagine di riviste, blog e giornali. Sfortunatamente il film sembra non tener testa all'idea che aveva depositato a priori nel suo pubblico, e aggrappandosi come può ad armi infinite (pianti, risa, patriottismo e crisi d'identità) risulta in conclusione "soltanto" davvero un film "bello e buono". Delle 8 candidature all'Accademy, meritate quelle per le interpretazioni di Jean Valjean e Fantine (rispettivament Jackman e Hathaway), la scenografia, i costumi e il missaggio sonoro: viene ricostruito l'ambiente francese del 1815 con grande efficacia, e gli scorci notturmi e al tramonto di una città in fervore e la folla del popolo di oltre 4000 comparse rende vividamente il fascino realistico già insito nel romanzo. Incantevoli alcune canzoni (intrecciate in una splendida catena di immagini diapositive), in assoluto 'I dreamed a dream' intonata da Anne Hathaway, seguita da 'Suddenly' (Jackman) e il trio vocale di 'A heart full of love': il potere della musica permea profondamente il film, e il 'recitar cantando' prende vita sulle note di splendide melodie. Il problema è che, se ne 'I miserabili' di Hugo la vicenda risulta enormemente avvicente e la trama si dispiega con un'energica organicità, nel film essa perde la sua carica espressiva e risulta a volte frettolosa o meno coinvolgente: il cantato, per quanto nobile e pregievole, non possiede la stessa forza di comunicazione del parlato, del dialogo, la conversazione, e la scelta registica di impostare a mò di 'opera' teatrale l'intero film su musiche e canzoni non riesce a rendere altrettanto efficace lo svolgersi della vicenda; il difetto più grave e maggiormente evidente è il presentarsi del film come 'percorso a tappe': inizia con il resoconto del periodo da galeotto di Jean Valjean, si spezza e riprende con Fantine, alla morte di Fantine abbiamo la 'tappa' di Cosette, poi quella della Rivoluzione, e la conclusione. Ogni 'tappa' appare un po' fine a se stessa, spezzata e distante dalle altre, il tempo di concluderle e già si è passato ad altro, dove ogni scena è un susseguirsi di canzoni talora slegate tra di loro. Non chiaro è tra l'altro il peso delle vicende storiche di sfondo civile: non viene ben spiegato il motivo di questa imminente Rivoluzione, chi siano i veri nemici o per cosa realmente stiano combattendo.
Al di là di questi difetti, il film punta molto sulle emozioni, sul coinvolgimento empatico dello spettatore con la vicenda, per portarlo alla commozione e imprimergli dentro un'emozione (seppur in maniera un po' buonista): intento in fin dei conti raggiunto, dal momento che il pianto è assicurato e le sensazioni sono calorose. Sul 'Do you hear the people sing?' conclusivo, il pubblico si riflette in un ritrovo alchemico di personaggi vivi e morti, accumanti dalla stessa voglia di lottare per un futuro migliore, un domani prospero, irrealizzabile o realizzato, perché è questo che smuove veramente le nostre vite; sull'acuto e il rullo di tamburi conclusivi, nasce l'ultimo sospiro e non si può fare a meno di pensare "alla fine è bello".
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[+] non molto incisivo
(di antonio montefalcone)
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lmovie
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mercoledì 6 febbraio 2013
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tanto rumore.... per nulla
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Si è amanti di cinema quando si riesce a provare emozione, anche da un semplice film e non solo da un'opera tanto "ingigantita". Un gran rumore per una pellicola che fa venir voglia di scappare dopo pochi minuti dall'inizio della visione. "Les Miserables" è il tentativo mancato di pareggiare un capolavoro. E, nel genere musical ce ne sono stati, eccome! Ho provato solo angoscia, dall'inizio ed ho atteso con fiducia che le mie aspettative fossero soddisfatte ma, dopo quarantacinque minuti, per la prima volta in vita mia, mi sono alzata e sono andata via! Premi Golden Globe già assegnati e otto nomination ai prossimi premi Oscar? Non oso pensarci.
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Si è amanti di cinema quando si riesce a provare emozione, anche da un semplice film e non solo da un'opera tanto "ingigantita". Un gran rumore per una pellicola che fa venir voglia di scappare dopo pochi minuti dall'inizio della visione. "Les Miserables" è il tentativo mancato di pareggiare un capolavoro. E, nel genere musical ce ne sono stati, eccome! Ho provato solo angoscia, dall'inizio ed ho atteso con fiducia che le mie aspettative fossero soddisfatte ma, dopo quarantacinque minuti, per la prima volta in vita mia, mi sono alzata e sono andata via! Premi Golden Globe già assegnati e otto nomination ai prossimi premi Oscar? Non oso pensarci. Non sono i nomi altisonanti che fanno il buon cinema, quello che suscita brividi e passione, ma le opere studiate, scritte e dirette con il cuore! Per me,sinceramente, sconsigliatissimo,
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aragornvr
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martedì 5 febbraio 2013
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che delusione
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Delusione totale. Ho abitato a Londra per anni, e visto Les Mis a teatro piú volte, e sempre con emozioni forti.... Il film invece mi lascia indifferente, anzi infastidito. Vocalmente e scenicamente, Russel Crowe é carente, quasi assente. Non molto meglio Jackman, voce strudula, debole, al limite dell'intonazione. Molto brava solo Eponine, mentre la stessa adorata Hataway, pur brava, non é stata all'altezza di creare emozione. [+]
Delusione totale. Ho abitato a Londra per anni, e visto Les Mis a teatro piú volte, e sempre con emozioni forti.... Il film invece mi lascia indifferente, anzi infastidito. Vocalmente e scenicamente, Russel Crowe é carente, quasi assente. Non molto meglio Jackman, voce strudula, debole, al limite dell'intonazione. Molto brava solo Eponine, mentre la stessa adorata Hataway, pur brava, non é stata all'altezza di creare emozione.
Per non parlare delle 10, forse 15 parole e frasi in italiano, imbarazzanti, fuori luogo e dissonanti.
Che occasione persa.....
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davidemcc
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martedì 5 febbraio 2013
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avvincente e ben costruito!..insomma, bello!
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Un musical ben rappresentato e ben interpretato dai singoli attori. Molto avvincente e sempre affascinante ogni momento del film. Fantastica la coppia Helena Bonham Carter/Sacha Baron Cohen e Anne Hathaway (seppure apparsa per meno di metà film) da premio Oscar.
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flyanto
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martedì 5 febbraio 2013
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il mondo di hugo in chiave musicale
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Film tratto dall'omonimo e celeberrimo romanzo di Victor Hugo ma proposto nella forma di un musical dove la ricca e complessa trama è stata qui ampiamente riassunta e semplificata senza però nulla togliere alla struttura dell'opera letteraria originale. Ambientato nella Francia post rivoluzionaria ed ancora ricca di fermenti e movimenti di rivolta contro il Governo e la Monarchia vigente, un ex galeotto, dopo aver scontato la sua pena ed avere fatto fortuna ed essersi conquistato un posto altamente rispettabile nella società, a seguito di altre innumerevoli vicissitudini decide di allevare una bambina, figlia di una prostituta, di nome Cosette, e di occuparsene sino alla fine dei suoi giorni, aiutandola così anche a coronare il suo sogno d'amore attraverso il matrimonio con un giovane e ricco rivoluzionario, da lui salvato dal ferimento in una sommossa.
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Film tratto dall'omonimo e celeberrimo romanzo di Victor Hugo ma proposto nella forma di un musical dove la ricca e complessa trama è stata qui ampiamente riassunta e semplificata senza però nulla togliere alla struttura dell'opera letteraria originale. Ambientato nella Francia post rivoluzionaria ed ancora ricca di fermenti e movimenti di rivolta contro il Governo e la Monarchia vigente, un ex galeotto, dopo aver scontato la sua pena ed avere fatto fortuna ed essersi conquistato un posto altamente rispettabile nella società, a seguito di altre innumerevoli vicissitudini decide di allevare una bambina, figlia di una prostituta, di nome Cosette, e di occuparsene sino alla fine dei suoi giorni, aiutandola così anche a coronare il suo sogno d'amore attraverso il matrimonio con un giovane e ricco rivoluzionario, da lui salvato dal ferimento in una sommossa. Meritatamente candidata a ricevere uno o più premi Oscar, questa pellicola è ben costruita, ripeto, nel dispiego della lunga e complessa trama dell' originale, è ben diretta e ben interpretata, dal momento che il nutrito cast di attori si cimenta in prima persona nelle performances canore che dominano tutto il film (infatti non c'è nessuna parte recitata). Inoltre, anche i costumi e gli ambienti dell'epoca vengono fedelmente rappresentati, riflettendo la giusta atmosfera dell'epoca e richiamando alla mente dello spettatore le innumerevoli rappresentazioni pittoriche, testimonianze di quel fervente periodo della storia. Di spicco nei loro rispettivi ruoli sono da notare ed elogiare l'attore Russell Crowe ed Anne Hathaway, senza però nulla togliere agli altri "colleghi", perfettamente calati nella parte dei loro personaggi. Da vedere per chi soprattutto ama l'opera letteraria di Hugo ed il musical in generale.
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