lovemovies
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mercoledì 8 marzo 2023
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la commedia che piace
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C'è sempre bisogno di film come questo, con quella leggerezza e quei sentimenti che fanno bene, senza peraltro sconfinare nella fattoria del mulino bianco. Confesso che Duris mi stava un po' antipatico, dopo che l'avevo visto nei panni del prete cattivo in "Il segreto". Qui l'ho trovato simpaticissimo, anche più a suo agio per via di quel largo sorriso che gli viene tanto bene. La Cecile de France si conferma una regina del grande schermo. La trama è, giustamente, complicata. L'affollamento finale potrebbe apparire eccessivo, ma è la necessaria passerella che, oltre a chiudere la storia, offre un'inquadratura a tutti i protagonisti.
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C'è sempre bisogno di film come questo, con quella leggerezza e quei sentimenti che fanno bene, senza peraltro sconfinare nella fattoria del mulino bianco. Confesso che Duris mi stava un po' antipatico, dopo che l'avevo visto nei panni del prete cattivo in "Il segreto". Qui l'ho trovato simpaticissimo, anche più a suo agio per via di quel largo sorriso che gli viene tanto bene. La Cecile de France si conferma una regina del grande schermo. La trama è, giustamente, complicata. L'affollamento finale potrebbe apparire eccessivo, ma è la necessaria passerella che, oltre a chiudere la storia, offre un'inquadratura a tutti i protagonisti. Consiglio a tutti.
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enzo70
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lunedì 15 agosto 2016
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xavier perde il brio
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Questo film è sicuramente nella scia della generazione Erasmus, ragazzi che vanno, ragazzi che vengono. Cedric Klapish, infatti, ha già raccontato le storie di Xavier Russeau, prima studente, nell’appartamento spagnolo e poi a San Pietroburgo in bambole russe. Ora il protagonista, interpretato da Romain Duris, è uno scrittore quarantenne di successo, con due bambini ed una moglie inglese. Ma quando la moglie gli comunica di avere un altro e di aver deciso di trasferirsi a New York, la vita riperde l’equilibrio, ma ritrova il brio. Tra mille avventure, Xavier feconda la sua migliore amica lesbica per amicizia, e sposa una cinese per diventare americano. Il film è gradevole, ma alla lunga si rivela piatto e poco convincente non solo rispetto ai predecessori, ma anche rispetto alle sue stesse premesse.
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Questo film è sicuramente nella scia della generazione Erasmus, ragazzi che vanno, ragazzi che vengono. Cedric Klapish, infatti, ha già raccontato le storie di Xavier Russeau, prima studente, nell’appartamento spagnolo e poi a San Pietroburgo in bambole russe. Ora il protagonista, interpretato da Romain Duris, è uno scrittore quarantenne di successo, con due bambini ed una moglie inglese. Ma quando la moglie gli comunica di avere un altro e di aver deciso di trasferirsi a New York, la vita riperde l’equilibrio, ma ritrova il brio. Tra mille avventure, Xavier feconda la sua migliore amica lesbica per amicizia, e sposa una cinese per diventare americano. Il film è gradevole, ma alla lunga si rivela piatto e poco convincente non solo rispetto ai predecessori, ma anche rispetto alle sue stesse premesse.
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lomax
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lunedì 28 dicembre 2015
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poche idee confuse
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Sono rimasto deluso perchè il film è la solita, banale commedia che sarebbe stato lecito attendersi da un film statunitense, ma che sinceramente non mi sarei mai aspettato da una produzione francese, generalmente di qualità superiore. Sarà stata forse l'ambientazione, appunto newyorkese, a indurre un appiattimento della sceneggiatura su canoni più consoni a quelle latitudini. Trovo difficile anche ricordare qualcosa di mermorabile in tutto il film, pur potendo contare su due ottime interpreti come la Tautou e la De France, inoltre, ma questo è un giudizio assolutamente personale, mi risulta insopportabile come attore il protagonista Duris e ancor più fatico a spiegarmi il suo discreto successo.
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Sono rimasto deluso perchè il film è la solita, banale commedia che sarebbe stato lecito attendersi da un film statunitense, ma che sinceramente non mi sarei mai aspettato da una produzione francese, generalmente di qualità superiore. Sarà stata forse l'ambientazione, appunto newyorkese, a indurre un appiattimento della sceneggiatura su canoni più consoni a quelle latitudini. Trovo difficile anche ricordare qualcosa di mermorabile in tutto il film, pur potendo contare su due ottime interpreti come la Tautou e la De France, inoltre, ma questo è un giudizio assolutamente personale, mi risulta insopportabile come attore il protagonista Duris e ancor più fatico a spiegarmi il suo discreto successo. Il mio voto è un 5
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dario
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martedì 18 agosto 2015
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fiacchissimo
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Intrecci voluti e compiaciuti, sterili e noiosi. Cose viste e riviste, con previsione finale incorporata. Spiritosaggini senza sugo, modestia imbarazzante. Non suscita interesse.
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andrelibero
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domenica 26 aprile 2015
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Film su una città in degrado e con persone in degrado, mi ha messo tristezza.....
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simonlarde
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martedì 2 dicembre 2014
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leggerezza
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Insomma un bel film, non certo un capolavoro, ma si lascia guardare con piacere. Personaggi più incasinati di cosi non si puo ma non ci sono drammi, solo difficoltà passeggere affrontate con buonumore, sorrisi e leggerezza. Quest ultima è davvero notevole. Ci sono situazioni strane, a volte poco verosimili, ma nel caos totale della gente che vive nelle grandi metropoli attuali si è contenti dei piccoli momenti di umanità che si possono ancora scorgere. Non credo che un regista italiano potrebbe fare un film del genere, Danno sempre troppi messaggi sociologici che annoiano o altrimenti cadono nel drammone o nella volgarità. In generale i film francesi sono noiosi e soprattutto verbosi.
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Insomma un bel film, non certo un capolavoro, ma si lascia guardare con piacere. Personaggi più incasinati di cosi non si puo ma non ci sono drammi, solo difficoltà passeggere affrontate con buonumore, sorrisi e leggerezza. Quest ultima è davvero notevole. Ci sono situazioni strane, a volte poco verosimili, ma nel caos totale della gente che vive nelle grandi metropoli attuali si è contenti dei piccoli momenti di umanità che si possono ancora scorgere. Non credo che un regista italiano potrebbe fare un film del genere, Danno sempre troppi messaggi sociologici che annoiano o altrimenti cadono nel drammone o nella volgarità. In generale i film francesi sono noiosi e soprattutto verbosi. Questo non ha i difetti dei suoi connazionali. L attore, lo Xavier dell appartamento spagnolo, è molto bravo e credibile con la sua eterna area di poveruomo sfortunato. Le attrici brave e "normali", non le solite maggiorate di casa nostra, con zigomi e labbra rifatti.
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inesperto
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lunedì 1 dicembre 2014
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indifferenza
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La complicata vita di un padre separato a New York. Non molto divertente, anzi, a tratti pesantuccio.
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archipic
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lunedì 10 novembre 2014
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soliti clichè
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Sinceramente mediocre questo film; solite situazioni di prese e lasciate sentimentali condite dalle solite disavventure in terra straniera. Pochissimi spunti degni di interesse, recitazione alquanto piatta e regia che non riesce a dare ritmo e verve all'impianto narrativo. Tutto sommato evitabile.
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vanessa zarastro
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lunedì 7 luglio 2014
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new york protagonista
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Cédric Klapisch trae ispirazione - per la sua saga iniziata nel 2002 – da Antoine Doinel storico personaggio cinematografico le cui vicende sono state illustrate da Truffaut in vari films da “I quattrocento colpi” a “Baci rubati”. Doinel è un personaggio in cui si è identificato tutta una generazione di giovani, gli stessi che leggevano “Il giovane Holden” e che potrebbero essere i genitori di quelli rappresentati da Klapisch. In Casse-tête Chinois(titolo originale in francese)sono, infatti, tracciate le avventure e disavventure di Xavier Russeau da noi conosciuto nell’”Appartamento spagnolo” che, per stare vicino ai figli decide di andare a vivere a New York.
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Cédric Klapisch trae ispirazione - per la sua saga iniziata nel 2002 – da Antoine Doinel storico personaggio cinematografico le cui vicende sono state illustrate da Truffaut in vari films da “I quattrocento colpi” a “Baci rubati”. Doinel è un personaggio in cui si è identificato tutta una generazione di giovani, gli stessi che leggevano “Il giovane Holden” e che potrebbero essere i genitori di quelli rappresentati da Klapisch. In Casse-tête Chinois(titolo originale in francese)sono, infatti, tracciate le avventure e disavventure di Xavier Russeau da noi conosciuto nell’”Appartamento spagnolo” che, per stare vicino ai figli decide di andare a vivere a New York. Romain Duris è l’attore simpatico e carino che lo interpreta ed è ormai diventato un’icona della cosiddetta generazione “Erasmus”, è di quelli che, per l’appunto, oggi hanno più o meno quarant’anni. Trama piuttosto complicata con vari intrecci nel gruppo di amici che si rivedono e rincontrano anche dopo diversi anni, come ad esempio la ex fidanzata di Xavier, Adrie Tatou, più nota come “Amelie”. I
l limite di questa serie di films è insita nel loro stesso pregio: sono un po’ troppo carini. Si alternano scene divertentissime - come l’incontro per la separazione legale con gli avvocati descritti in modo caricaturale - ad aneddoti un po’ meno credibili come ad esempio l’”aldulterio” della amica gay diventata neo mamma. Il tema dell’appartamento a Manhattan è sempre comunque teatro delle gags, delle sorprese, degli equivoci e dei giochi di scena come da nobile tradizione. Basti pensare a “L’Appartamento” di Billy Wilder con Jack Lemmon e Shirley Mc Laine.
Una splendida New York assolata e continuamente in costruzione presenta luoghi abitativi suggestivi e/o imprevedivili – pensiamo al contrasto dall’uptown abitazione di John e Wendy - la ex compagna inglese di Xavier nonché madre dei suoi due figli - e la Chinatown dove il protagonista trova ospitalità in Chinatown.
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johnford
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mercoledì 25 giugno 2014
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klapisch, il woody allen dei poveri.
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E' INUTILE, I FRANCESI, COL GENERE COMMEDIA, NON E' CHE CI SAPPIANO FARE GRANCHE'.
PERSONAGGI IMPALPABILI E REGIA APPROSSIMATIVA. SCENEGGIATURA CHE SCIMIOTTA IL GENIO CREATIVO E LA SCRITTURA DI WOODY ALLEN.
PROTAGONISTI ASSOLUTI E FASTIDIOSI DEL FILM I CAPELLI SEMPRE UNTI E SPETTINATI DI TALE ROMAIN DURIS CHE ESIBISCE PERENNEMENTE UNA BARBA TRASANDATA DI TRE GIORNI E UN ABBIGLIAMENTO PROBABILMENTE RUBATO IN QUALCHE CONTENITORE PER RACCOLTA DI INDUMENTI USATI DELLA CARITAS.
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