federico agnellini
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lunedì 8 aprile 2013
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il tuono, c'è solo nella prima parte.
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Dopo la precedente pellicola Blue Valentine il regista Dereck Cianfrance torna dietro la cinepresa raccontando le storie intrecciate di due uomini comuni. Il film Come un tuono ruota intorno alle vicende di Luke Glanton e Avery Cross, rispettivamente interpretati in maniera credibile da Rayan Gosling e Bradley Cooper. Il film si divide principalmente in due grandi blocchi di narrazione, uno distante quindici anni dall'altro. La prima parte è davvero convincente con le due parti immerse a pieno nei personaggi e nella trama, la seconda, nella quale entrano a far parte i figli, è a dir poco scontata e banale. Complessivamente la riuscita del film è soddisfacente anche se rimane l'amaro in bocca per una bella opportunità sciupata dal regista.
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Dopo la precedente pellicola Blue Valentine il regista Dereck Cianfrance torna dietro la cinepresa raccontando le storie intrecciate di due uomini comuni. Il film Come un tuono ruota intorno alle vicende di Luke Glanton e Avery Cross, rispettivamente interpretati in maniera credibile da Rayan Gosling e Bradley Cooper. Il film si divide principalmente in due grandi blocchi di narrazione, uno distante quindici anni dall'altro. La prima parte è davvero convincente con le due parti immerse a pieno nei personaggi e nella trama, la seconda, nella quale entrano a far parte i figli, è a dir poco scontata e banale. Complessivamente la riuscita del film è soddisfacente anche se rimane l'amaro in bocca per una bella opportunità sciupata dal regista. Senza le intrepretazioni di due grandi attori, il risultato sarebbe stato decisamente di un livello molto inferiore a causa di una sceneggiatura non cosi veritiera come invece avrebbe potuto e dovuto essere.
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wounded knee
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lunedì 8 aprile 2013
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comunque è una storia (amara)
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Seppure il film tratta una serie di argomenti che potrebbero dare luogo ad altrettanti pellicole, questo film è pur sempre una storia, anche se si svolge nell'arco temporale di una quindicina d'anni, è sempre una storia. Nella vita reale, un racconto di una quindicina d'anni deve per forza toccare una serie di argomenti di genere totalmente diverso uno dall'altro, quindi è normale che in un film come questo si tocchino tanti argomenti. Se poi vogliamo, sono si trattati, sembra in maniera superficiale, direi invece che sono semplicemente "accaduti", senza per questo volerli "trattare" a tutti i costi. Il regista ha voluto toccare semplicemente la “contraddizione” di un delinquente, che comunque appena ha saputo di avere un figlio, ha voluto prendersi le sue responsabilità, nel bene e nel male.
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Seppure il film tratta una serie di argomenti che potrebbero dare luogo ad altrettanti pellicole, questo film è pur sempre una storia, anche se si svolge nell'arco temporale di una quindicina d'anni, è sempre una storia. Nella vita reale, un racconto di una quindicina d'anni deve per forza toccare una serie di argomenti di genere totalmente diverso uno dall'altro, quindi è normale che in un film come questo si tocchino tanti argomenti. Se poi vogliamo, sono si trattati, sembra in maniera superficiale, direi invece che sono semplicemente "accaduti", senza per questo volerli "trattare" a tutti i costi. Il regista ha voluto toccare semplicemente la “contraddizione” di un delinquente, che comunque appena ha saputo di avere un figlio, ha voluto prendersi le sue responsabilità, nel bene e nel male. Dall’altra parte c’è il poliziotto “persona per bene” che comunque non ha voluto prendersi la responsabilità di crescere un figlio, nonostante sapesse bene di averlo. Alla fine il DNA dei padri, in ogni caso è affiorato nei figli: il peggiore, cinico e presuntuoso, si è schierato con un padre “in carriera” e presumibilmente ne seguirà le tracce; l’altro, fondamentalmente un bravo ragazzo, semplicemente trascinato sulla cattiva strada dall’altro, una volta saputa la verità, ha lasciato tutto e tutti per prendere la sua strada “on the road”, un po alla Jack Kerouak, come il padre.
Quello che all’inizio sembra scontato, da che parte si trovasse il bene e il male, alla fine risulta essere rovesciato. L’amarezza risultante, di cui è pervaso il film, è che i “buoni” se ne vanno nell’incertezza di una vita sulla strada, ma “senza compromessi”; mentre i “cattivi” si ritrovano a vivere una vita lastricata d’oro e successo, piena però di compromessi.
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lucva
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lunedì 8 aprile 2013
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un drammatico capolavoro
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per me è un capolavoro, senza discussione , obiettivamente io quest anno film più profondi veri e ispirati di questo non li ho proprio visti. Cianfrance ormai è un grande e quando c'è gosling sul manifesto ormai è certificazione di grande film . Questi americani cinematograficamente parlando ammettiamolo sono inarrivabili.
Non sto a narrare la trama , film comunque in due parti la prima di gosling ,la seconda di cooper.Molto molto bella è profonda è la visione a mio avviso ,che il regista sa dare e raffigurare di questo filo esistenziale del rapporto di due padri e due figli, un padre che è in vita , un altro invece che anche se morto, è presente da sempre nella vita di un figlio ,un figlio che non ha mai conosciuto il padre ma è legato a lui da un amore che lo porterà alla fine di tutto a conoscerlo a scoprirlo e vendicarlo dopo 17 anni .
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per me è un capolavoro, senza discussione , obiettivamente io quest anno film più profondi veri e ispirati di questo non li ho proprio visti. Cianfrance ormai è un grande e quando c'è gosling sul manifesto ormai è certificazione di grande film . Questi americani cinematograficamente parlando ammettiamolo sono inarrivabili.
Non sto a narrare la trama , film comunque in due parti la prima di gosling ,la seconda di cooper.Molto molto bella è profonda è la visione a mio avviso ,che il regista sa dare e raffigurare di questo filo esistenziale del rapporto di due padri e due figli, un padre che è in vita , un altro invece che anche se morto, è presente da sempre nella vita di un figlio ,un figlio che non ha mai conosciuto il padre ma è legato a lui da un amore che lo porterà alla fine di tutto a conoscerlo a scoprirlo e vendicarlo dopo 17 anni .Cast eccezionale molto bene anche la Mendez che non ho mai valutato come una grande attrice . Esci dalla sala contento e ripensi al film anche dopo per tanto ti ha colpito fossero tutti cosi ...Straordinario
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flyanto
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domenica 7 aprile 2013
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quando gli eventi si ripercuotono inesorabilmente
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Film in cui da una storia si passa ad altre due susseguenti che affrontano diverse tematiche: all'inizio infatti c'è un pilota acrobatico di moto che lavora presso un circo (Ryan Gosling) che, dopo aver appreso di avere avuto un bambino dalla sua ex compagna (Eva Mendes), decide di assumersi le proprie responsabilità e di provvedere al bambino rapinando mascherato delle banche. Una volta raggiunto da un poliziotto che lo uccide per legittima difesa (Bradley Cooper) la scena si sposta alla crisi professionale e matrimoniale di quest'ultimo che decide di denunciare il proprio dipartimento di polizia corrotto, lanciandosi in una carriera folgorante in ufficio e poi negli anni futuri come candidato per delle elezioni politiche che vincerà a pieni voti.
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Film in cui da una storia si passa ad altre due susseguenti che affrontano diverse tematiche: all'inizio infatti c'è un pilota acrobatico di moto che lavora presso un circo (Ryan Gosling) che, dopo aver appreso di avere avuto un bambino dalla sua ex compagna (Eva Mendes), decide di assumersi le proprie responsabilità e di provvedere al bambino rapinando mascherato delle banche. Una volta raggiunto da un poliziotto che lo uccide per legittima difesa (Bradley Cooper) la scena si sposta alla crisi professionale e matrimoniale di quest'ultimo che decide di denunciare il proprio dipartimento di polizia corrotto, lanciandosi in una carriera folgorante in ufficio e poi negli anni futuri come candidato per delle elezioni politiche che vincerà a pieni voti. Nel frattempo egli dovrà affrontare le incomprensioni con il proprio figlio, ormai adolescente e "complice" di spaccio e di uso di sostanze stupefacenti col figlio, anch'egli ormai cresciuto, dell'ex rapinatore di banche che anni prima lui aveva ucciso e per il quale continua a nutrire un profondo senso di colpa. Alla fine tutte le incomprensioni ed i rancori passati verranno superati, seppure con molta amarezza e difficoltà e praticamente il ciclo delle esistenze intersecantisi di tutti i personaggi della storia troveranno una loro propria giusta collocazione e significato. Un film senza dubbio avvincente, soprattutto per ciò che riguarda le vicende della prima e dell'ultima parte, ma con delle eccessive lungaggini in quella centrale. Bravi tutti gli attori in generale che risultano perfettamente calati nei panni dei loro personaggi, sia Ryan Gosling sia in particolar modo, Bradley Cooper, nonchè pure quelli di contorno, quali Eva Mendes, Ray Liotta ed i giovanissimi ragazzi che interpretano i pargoli cresciuti. Ma nel complesso questa pellicola risulta una grossa affabulazione dove più tematiche vengono affrontate e risolte in breve e semplicisticamente maniera in quanto difficili da gestire tutte insieme. Il senso del dovere e di paternità che porta ad osare e sfidare tutto, il senso di giustizia e di onestà nei confronti di se stesso e del proprio lavoro, il gap generazionale caratterizzato da incomprensioni da una parte ed amore incondizionato nei confronti della propria prole dall'altra, ecc...diventano un carico, a mio parere, appunto, eccessivo da trattare ed al fine della completa riuscita del film, facendo restare tutto in superficie, senza alcun approfondimento e con un senso quasi di leggera confusione. Molto suggestiva, invece, ed adatta la colonna sonora.
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filippo catani
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domenica 7 aprile 2013
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ottima prima parte ma scende nel finale
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Un ragazzo sbandato con un passato fatto di violenze e procedimenti penali, sopravvive facendo lo stunt in un circo con la sua amatissima moto. Alla fine dello spettacolo incontra una sua ex fiamma e scopre di aver avuto un figlio dalla relazione con lei. Il ragazzo deciderà allora di prendersi cura di loro a modo suo cioè facendo rapine. Al termine di una di queste rapine un neopoliziotto anche lui padre di famiglia si getterà al suo inseguimento con esiti drammatici per entrambe le famiglie
Il film parte decisamente alla grande sia per quanto concerne la storia sia e soprattutto per quanto concerne il ritmo. I protagonisti non sono niente male ma spicca un Bradley Cooper in stato di grazia.
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Un ragazzo sbandato con un passato fatto di violenze e procedimenti penali, sopravvive facendo lo stunt in un circo con la sua amatissima moto. Alla fine dello spettacolo incontra una sua ex fiamma e scopre di aver avuto un figlio dalla relazione con lei. Il ragazzo deciderà allora di prendersi cura di loro a modo suo cioè facendo rapine. Al termine di una di queste rapine un neopoliziotto anche lui padre di famiglia si getterà al suo inseguimento con esiti drammatici per entrambe le famiglie
Il film parte decisamente alla grande sia per quanto concerne la storia sia e soprattutto per quanto concerne il ritmo. I protagonisti non sono niente male ma spicca un Bradley Cooper in stato di grazia. Di carne sul fuoco ne troviamo eccome: un ragazzo sbandato che a modo suo cerca di crescere un figlio, un poliziotto e padre di famiglia che si trova improvvisamente proiettato sotto i riflettori, la corruzione nella polizia, l'ambizione personale che porta un uomo a concentrarsi solo e unicamente sulla sua carriera azzerando completamente la famiglia e annullando così moglie e figlio. Insomma ce ne sarebbe già abbastanza per una serie di film ma diciamo che seppur concentrati funzionavano più che bene. Il problema arriva nella parte conclusiva quando avviene il "fortuito" incontro tra il figlio del poliziotto e (l'ignaro) figlio del criminale. Quì il regista pare perdere la bussola e si avvita in una serie di situazioni forzate e senza molto nerbo per un finale piuttosto deludente. Insomma il film aveva tutte le caratteristiche per essere un ottimo film ma volgendo al termine scivola nella categoria dei film sicuramente da vedere ma che lasciano nello spettatore la sensazione dell'occasione mancata. Vi è una bella colonna sonora forse un pochino deficitario il trucco (i personaggi con il passare del tempo paiono tutti più o meno uguali) con Gosling in un ruolo speculare a quello di Drive e ancora un po' in cerca d'autore e la Mendes finalmente strappata al ruolo di femme fatale.
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alexia62
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domenica 7 aprile 2013
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assolutamente da non perdere
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Uno dei più bei film visti ultimamente....grande regia, interpretazione ottima di Gosling,bellissime fotografie e la colonna sonora.....non ci sono parole...sceneggiatura originale, bel cast.....unico difetto , se così si può chiamare...un pò troppo lungo...soprattutto il secondo tempo, forse alcune scene si potevano evitare....ma lo consiglio vivamente!...Da non perdere....
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cleu93
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domenica 7 aprile 2013
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il voto di allcinema
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Voto 9/10
Da tempo non si vedeva un bel film come questo.
Interpretazioni fantastiche di Gosling e Cooper, un film che si divide in 3 storie unite tutte da un singolo momento particolare per sottolineare che la vita tante volte può essere decisa da una singola scelta avvenuta anche per istinto.
La trama è ottima, molto originale e il film non annoia.
Davvero consigliato!
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bounty
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domenica 7 aprile 2013
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storie di padri e di figli
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"Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono". Qui non si tratta di semplice imprudenza e coraggio su una moto, ma bensì di conseguenze derivate da azioni imprudenti e affrettate che ci possono segnare per sempre. E' un'inquadratura sulle difficoltà che una famiglia può avere, sul concetto stesso di famiglia e sulle scelte che una persona prende agendo nel bene o nel male. Ma come stabilire il giusto e sbagliato? Si può fare del male in funzione del bene? A darci un'idea di tutto ciò è proprio "Come un tuono", diretto da Derek Cianfrance. Il film si divide in tre momenti: partiamo con il muscoloso e tatuato Luke (Ryan Gosling) che, per mantenere quel minimo la sua famiglia, rapina banche e scappa come un fulmine in sella alle due ruote.
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"Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono". Qui non si tratta di semplice imprudenza e coraggio su una moto, ma bensì di conseguenze derivate da azioni imprudenti e affrettate che ci possono segnare per sempre. E' un'inquadratura sulle difficoltà che una famiglia può avere, sul concetto stesso di famiglia e sulle scelte che una persona prende agendo nel bene o nel male. Ma come stabilire il giusto e sbagliato? Si può fare del male in funzione del bene? A darci un'idea di tutto ciò è proprio "Come un tuono", diretto da Derek Cianfrance. Il film si divide in tre momenti: partiamo con il muscoloso e tatuato Luke (Ryan Gosling) che, per mantenere quel minimo la sua famiglia, rapina banche e scappa come un fulmine in sella alle due ruote. Successivamente troviamo il poliziotto Avery (Bradley Cooper) che è frustrato e pervaso dal senso di colpa per averlo ucciso durante un inseguimento, ripensando al fatto di aver sottratto un neo padre al proprio figlio. Ed infine le vicende dei figli dei rispettivi protagonisti: Jason e AJ, che dovranno fare i conti con il passato dei propri genitori. Personalmente, trovo il film ricco di tanti piccoli insegnamenti che rendono interessante ed unico quest'opera del cinema. Dettagli che mi sono arrivati e piaciuti parecchio sono per esempio le magliette di Gosling, indossate al contrario, le quali (credo) stiano ad indicare lo stile di vita ed il carattere del personaggio, che vive una vita senza freni alla "come capita capita". Emozionanti le scene di Luke (e di Jason) mentre corrono sulla strada in sella alla moto, il tutto accompagnato dalle note di Mike Patton in "The snow angel". E per concludere, molto significativa la scena finale del film che si può ricollegare al titolo originale del film "The place beyond the pines" (il luogo oltre i pini), ovvero il luogo di serenità, consapevolezza ed equilibrio dopo (ed oltre) il tunnel di angosce e sofferenze. Un film eccezionale, dove ogni scena è girata con cura e sentimento. Dovrebbero fare più film di questo calibro.
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andreaebbasta
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domenica 7 aprile 2013
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due film e un cortometraggio... troppo lungo!
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Il film tratta inizialmente la vicenda di un bandito, come sicuramente avrete letto nella critica. Questi ha una vita spericolata e imprudente, ma quando scopre di aver avuto un figlio decide di cercare una soluzione. Vuole dare al figlio un padre migliore di quello che abbia avuto lui. Gli servono soldi e in fretta, l'unico modo per farli è rapinare qualche banca. Muore nell'ultima rapina in cui tutto, ma proprio tutto, va storto. Il film per me poteva tranquillamente finire qui, ma ovvio è un'opinione. Resta il fatto che i commenti, o per meglio dire i LAMENTI, in sala erano, a partire da questo momento, tutti per un film che durava troppo. La gente non vedeva l'ora che finisse.
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Il film tratta inizialmente la vicenda di un bandito, come sicuramente avrete letto nella critica. Questi ha una vita spericolata e imprudente, ma quando scopre di aver avuto un figlio decide di cercare una soluzione. Vuole dare al figlio un padre migliore di quello che abbia avuto lui. Gli servono soldi e in fretta, l'unico modo per farli è rapinare qualche banca. Muore nell'ultima rapina in cui tutto, ma proprio tutto, va storto. Il film per me poteva tranquillamente finire qui, ma ovvio è un'opinione. Resta il fatto che i commenti, o per meglio dire i LAMENTI, in sala erano, a partire da questo momento, tutti per un film che durava troppo. La gente non vedeva l'ora che finisse. Eh già! Il film non è ancora finito dovrete aspettare ancora un'ora in sala oltre a quella che vi avete appena trascorso.
Si dà quindi il via al piccolo cortometraggio sulla corruzione della polizia con protagonista Bradley Cooper, una vicenda che per evitare lungaggini poteva essere riassunta in una frase (quando si dice che un regista non abbia capacità di sintesi..). Quindi inizia una seconda storia che vorrebbe riflettere insieme una realtà giovanile attuale dominata dallo svago della droga e del sesso (un'altra cosa che poteva essere riassunta se non evitata) e la vicenda di due ragazzi figli rispettivamente del bandito e del poliziotto omicida.
Più che un film sembra un reality. Ho avuto paura che stessero continuando a girarlo mentre ero in sala.
Sono uscito dal cinema ascoltando i commenti parodici e volgari che mutavano il titolo del film in frasi oscene. Sono uscito dal cinema guardando dietro di me la gente alzarsi prima che scorressero i titoli di coda.
Fortunatamente ho pagato il biglietto con un buono omaggio da 4 euro. E' un film che non ne vale di sicuro di più.
Non merita d'esser visto al cinema.
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babis
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domenica 7 aprile 2013
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luke e avery
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Luke, pilota spericolato di moto, scopre di avere un figlio, e decide di occuparsene. Sfruttando la sua abilità di motociclista, inizia a rapinare banche, finchè non incontra Avery, poliziotto che cambierà il suo destino. Quindici anni dopo, nella seconda parte del film, i protagonisti saranno i loro figli, ragazzi difficili e problematici entrambi.
Questa la trama di un film assolutamente da non perdere, in cui gli attori trasmettono emozioni fortissime: il desiderio di una vita normale, la ricerca del potere, il voler conoscere le proprie origini e il rapporto con una padre assente.
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