ylegrilla
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domenica 3 marzo 2013
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quando l'impossibile diviene possibile!
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Sicuramente sapere che il film riproduce una storia realmente accaduta è ciò che lo rende esaltante e permette di conservare quel velo di speranza che di fronte ad un tale dramma si tende a perdere completamente.
Il sentimento d'amore che lega un'intera famiglia sembra essere il protagonosta di tutta la storia e ciò che permetterà il ricongiungimento... Questo è ciò che Juan Antonio Bayona (regista del film) vuole trasmettere in maniera alquanto idialliaca poichè sappiamo bene che ci vuole ben altro che l'amore per scampare ad una strage del genere..!
Quando l'attenzione passa dai membri della famiglia alle scene di un paesaggio devastato ci permette di tanto in tanto tornare alla realtà e uscire dall'idillio, capendo che la forza della natura è insormontabile, e noi in confronto siamo gocce in un mare; ed ecco perchè il titolo sembra aver centrato in pieno le prime impressioni dei telespettatori, ovvero l'impossibilità del ricongiungimento di un'intera famiglia scampata allo tsunami!
E' un film che consiglierei di vedere perchè oltre a descrivere una tragicità realmente accaduta racchiude una bellissima storia che almeno per un attimo può strappare un sorriso e commozione.
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Sicuramente sapere che il film riproduce una storia realmente accaduta è ciò che lo rende esaltante e permette di conservare quel velo di speranza che di fronte ad un tale dramma si tende a perdere completamente.
Il sentimento d'amore che lega un'intera famiglia sembra essere il protagonosta di tutta la storia e ciò che permetterà il ricongiungimento... Questo è ciò che Juan Antonio Bayona (regista del film) vuole trasmettere in maniera alquanto idialliaca poichè sappiamo bene che ci vuole ben altro che l'amore per scampare ad una strage del genere..!
Quando l'attenzione passa dai membri della famiglia alle scene di un paesaggio devastato ci permette di tanto in tanto tornare alla realtà e uscire dall'idillio, capendo che la forza della natura è insormontabile, e noi in confronto siamo gocce in un mare; ed ecco perchè il titolo sembra aver centrato in pieno le prime impressioni dei telespettatori, ovvero l'impossibilità del ricongiungimento di un'intera famiglia scampata allo tsunami!
E' un film che consiglierei di vedere perchè oltre a descrivere una tragicità realmente accaduta racchiude una bellissima storia che almeno per un attimo può strappare un sorriso e commozione.
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viaggiatore77
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giovedì 28 febbraio 2013
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e the possible ?
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Le basi per un buon film ci sono: storia realmente accaduta e buoni attori. Seppur a tratti emozionante il film è limitato; la vicenda famigliare poteva essere un pretesto per raccontare una vicenda sconvolgente che ha conivolto tante vittime, invece predomina sul contesto che viene mostrato marginalmente. La storia della famiglia ha dell'incredibile, ma sarebbe stato bello vedere anche ciò che è stato realmente possible. Comunque ... ottime le ricostruzioni e grande l'interpretazione del figlio maggiore.
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epidemic
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lunedì 18 febbraio 2013
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un post tsunami in salsa spagnola
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Iniziamo col dire che non è un'americanata...quindi chiunque speri di vedere eroismi fuori quota, disastri spettacolari, eserciti buonisti etc etc etc può starsene alla larga.
Seppur con qualche licenza e qualche forzatura si studia e visiona la vicenda umana del dopo tsunami...alla grande onda sono infatti dedicati pochi minuti. Concordo con la scheda di mymovies nel dire che chi brilla di luce propria è decisamnte il giovanissimo Tom Holland (alias Lucas)...sicuramente un grande futuro per lui. Audio ambientale veramente notevole, le musiche a volte accompagnano un pò il melò forzandolo un pò anche se c'è da dire che un paio di momenti commoventi sono veramente di forte impatto.
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Iniziamo col dire che non è un'americanata...quindi chiunque speri di vedere eroismi fuori quota, disastri spettacolari, eserciti buonisti etc etc etc può starsene alla larga.
Seppur con qualche licenza e qualche forzatura si studia e visiona la vicenda umana del dopo tsunami...alla grande onda sono infatti dedicati pochi minuti. Concordo con la scheda di mymovies nel dire che chi brilla di luce propria è decisamnte il giovanissimo Tom Holland (alias Lucas)...sicuramente un grande futuro per lui. Audio ambientale veramente notevole, le musiche a volte accompagnano un pò il melò forzandolo un pò anche se c'è da dire che un paio di momenti commoventi sono veramente di forte impatto.
Comunqua una buona visione.
Chi criticava dando una stella dovrebbe riflettere seriamente se è ilc aso di paragonare un film del genere alla feccia di cui i cinema son pieni.
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graziano.nanetti
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domenica 17 febbraio 2013
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scenografie da non perdere!
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Il film si basa sulla storia vera di una famiglia dispersa nel corso dello tsunami di Natale di quasi 10 anni fa. La trama è assolutamente banale, tipica dei disaster movie americani: già dall'inizio si capisce come finirà. Sono tuttavia le scenografie ad attrarre l'attenzione dello spettatore: ogni scena è costruita con estrema attenzione al dettaglio, le zone devastate hanno un realismo terrificante, e gli interni dei vari ricoveri di fortuna sono ricostruiti alla perfezione, in tutta la loro drammatica realtà. Impressionanti per fedeltà le ultime scene subacquee in cui la protagonista viene sbattuta e risucchiata dalle onde fangose dello tsunami assieme alle macerie. A mio parere, è uno dei disaster movie più riusciti proprio perchè si sforza di essere il più realistico possibile, senza alcuna concessione.
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(di epidemic)
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[+] una storia vera
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enzo70
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domenica 17 febbraio 2013
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una famiglia travolta dall'onda maledetta
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Catastrofi come quello dello Tsunami che ha sconvolto il sud est asiatico non possono essere dimenticate. E con The impossibile Bayona, dopo Clint Eastwood in Hereafter, torna sul tema con un film in cui la protagonista è una famiglia americana in vacanza in un villaggio turistico in Thailandia. L’onda maledetta cambierà la loro vita per sempre, ma il film, intelligentemente, si occupa dell’immediato, delle ore immediatamente successivo, della voglia di vivere che, quando può, prende il sopravvento sulla morte. The impossibile è un film che racconta una tragedia ma lo fa con ottimismo e dolcezza. La solidarietà dei sopravvissuti, in particolare dei thailandesi, e lo splendido episodio di David, mi capirete dopo aver visto il film, sono un grande canto alla grandezza dell’uomo.
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Catastrofi come quello dello Tsunami che ha sconvolto il sud est asiatico non possono essere dimenticate. E con The impossibile Bayona, dopo Clint Eastwood in Hereafter, torna sul tema con un film in cui la protagonista è una famiglia americana in vacanza in un villaggio turistico in Thailandia. L’onda maledetta cambierà la loro vita per sempre, ma il film, intelligentemente, si occupa dell’immediato, delle ore immediatamente successivo, della voglia di vivere che, quando può, prende il sopravvento sulla morte. The impossibile è un film che racconta una tragedia ma lo fa con ottimismo e dolcezza. La solidarietà dei sopravvissuti, in particolare dei thailandesi, e lo splendido episodio di David, mi capirete dopo aver visto il film, sono un grande canto alla grandezza dell’uomo. Buona l’interpretazione di Naomi Watts, attrice navigata, ma davvero ottimo Tom Holland che interpreta il protagonista del film, ossia il figlio grande della coppia. Un ragazzino che all’inizio del film aveva detto di non avere paura, ma era solo un vuoto d’aria sull’aereo e che poi si è trovato ad affrontare praticamente da solo una delle più grandi tragedie degli ultimi decenni. Un buon film di cui consiglio vivamente la visione, ma non un ottimo film. Manca qualcosa, anche se questo giovane regista può fare davvero molto.
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pierzale
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sabato 16 febbraio 2013
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aaaaaaaaaaaaa
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stefano73
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martedì 12 febbraio 2013
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forte nella misura giusta
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la storia vera di una famiglia travolta e dispersa dallo Tsunami del 2004. Doppiaggio, sonoro e scenografie ottime e ben curate. Fedele ricostruzione. Molta sofferenza,sangue,urla e lacrime...ma nella giusta misura ci stanno. Ottimo.
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ariel83
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lunedì 11 febbraio 2013
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mi domando...
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...xchè non l'hanno vietato hai minori di 14 anni ??? Io ho un bambino di quasi 9 anni e x quanto ho potuto leggere la trama che è decisamente forte xò non immaginavo che fosse così d'impatto...l'ho trovato a dir poco "senza parole" cioè è un film che pur non avendo avuto un'esperienza simile,mette davvero a crudo la realtà di quel drammatico evento ma che ovviamente ho costatato che non è x nulla adatto hai minori...infatti...ho fatto uscire dalla sala mio figlio xchè troppo forte,crudo e violento x la sua età !!!
A TUTTI I GENITORI : LO SCONSIGLIO VIVAMENTE HAI MINORI.
[+] ai minori
(di miisterxbox)
[ - ] ai minori
[+] errore tuo
(di epidemic)
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[+] la forza della speranza
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donni romani
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lunedì 11 febbraio 2013
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l'orrore negli occhi e nel cuore
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Potente, emozionante, terrificante ed inquietante. La forza della natura che sconvolse il mondo con lo tsunami del 26 Dicembre 2004 è ricostruita nel film di Baytona con una aderenza, emotiva e fisica, che inchioda alle immagini, e attraverso esse, fa percepire tutto l'orrore, la paura, la sensazione di solitudine dell'uomo di fronte all'eterna incontrollabile forza degli agenti atmosferici ma anche di fronte alla morte, al destino, al nulla che ci circonda se svuotiamo la realtà di volti, oggetti, ricordi e certezze. Siamo in Thailandia e la famiglia Bennett, Maria - Naomi Watts, meritatissima candidatura all'Oscar per questo ruolo - Henry - Ewan Mc Gregor scarno nei gesti e nelle parole quanto intenso negli sguardi sperduti - e i loro tre figli sono in vacanza in un resort sulla spiaggia.
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Potente, emozionante, terrificante ed inquietante. La forza della natura che sconvolse il mondo con lo tsunami del 26 Dicembre 2004 è ricostruita nel film di Baytona con una aderenza, emotiva e fisica, che inchioda alle immagini, e attraverso esse, fa percepire tutto l'orrore, la paura, la sensazione di solitudine dell'uomo di fronte all'eterna incontrollabile forza degli agenti atmosferici ma anche di fronte alla morte, al destino, al nulla che ci circonda se svuotiamo la realtà di volti, oggetti, ricordi e certezze. Siamo in Thailandia e la famiglia Bennett, Maria - Naomi Watts, meritatissima candidatura all'Oscar per questo ruolo - Henry - Ewan Mc Gregor scarno nei gesti e nelle parole quanto intenso negli sguardi sperduti - e i loro tre figli sono in vacanza in un resort sulla spiaggia. La mattina del 26 Dicembre in una spensierata giornata di sole che la famiglia sta trascorrendo in piscina - discutendo sul rischio di aver dimenticato di inserire l'allarme e quindi su possibili furti (dialogo che ci ricorda quanto futili siano le nostre preoccupazioni il più delle volte) la tragedia che nessuno mai poteva immaginare si abbatte silenziosa, uno tsunami devastante travolge cose e persone, rade al suolo alberi secolari e trascina in un vortice di fango, detriti e orrore tutto ciò che incontra. Salvarsi è una combinazione di fortuna, tenacia, coraggio e aiuto. Così Maria, che sta andando alla deriva ferita, scorge il figlio più grande Lucas fra le acque e fa di tutto per raggiungerlo, e per mettersi in salvo con lui arrampicandosi su un albero. La voce di un bambino che piange li spinge a ritardare la loro salvezza per recuperarlo e le scene dei tre abbarbicati ai rami che si danno conforto a vicenda sono sincere e toccanti nella loro sobrietà. Arriveranno i soccorsi e i tre verranno portati in un Ospedale talmente affollato da ricordare un girone dantesco, con i nomi dei dispersi gridati dai parenti con strazianti urla. Henry nel frattempo ha portato in salvo i due figli più piccoli, ma non si arrende alla scomparsa di Maria e Lucas, e li cerca per tutta la città, attraversando i campi profughi, incontrando solidarietà e non arrendendosi mai, nonostante le ferite e la paura. Quando riusciranno a ritrovarsi ci sarà naturalmente la gioia, ma quello che hanno vissuto rimarrà nei loro occhi e nei loro cuori per sempre. Si potrebbe pensare che una trama del genere, ricca di momenti di tensione, scene madri sottolineate da una musica avvolgente, sia tendente al ricattatorio, alla lacrima strappata con mestiere, e magari a qualcuno potrà anche risultare stucchevole la sequenza di sguardi che scrutano la folla e alla fine trovano chi da ore credevano morto, ma l'emozione semplice, primaria che accompagna quegli abbracci non può essere ignorata, e la regia sa dosare lo strazio, e sa fermare il tempo in una sorta di bolla sospesa, in cui niente ha senso fin quando non si riprende il contatto con la propria famiglia. La storia è vera, come quella di altre migliaia di famiglie rimaste intrappolate in quell'incubo senza fine, ma il film vive di vita propria, sceneggia con semplicità, filma con rigore, rende maestosa la natura con effetti speciali che sappiamo non essere affatto speciali nella violenza della natura, e ci consegna un decalogo di sentimenti e di emozioni pure, scarnificate, facendoci provare più di un brivido. Bravissima la Watts come dicevamo ma non si può dimenticare Tom Holland che interpreta il figlio Lucas, un adolescente maturo, coraggioso, tenace, ma che svela la sua fragilità negli sguardi e nei silenzi.
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no_data
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lunedì 11 febbraio 2013
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l'impossibile meno il reale
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Il film, che esamina lo sfaldarsi di una famiglia e la seguente ricongiunzione, durante lo tsunami del 2004, non analizza nel dettaglio le ALTRE realtà. Prende l'impossibile e non mostra ciò che è realmente accaduto a tante altre famiglie, le quali hanno avuto un destino decisamente peggiore. Il film ,a mio parere, doveva svilupparsi attraverso la narrazione di due famiglie: una che ha avuto un destino con il lieto fine (cioè la famiglia del film) e un'altra con un finale senza lieto fine e, perchè no, tragico.
A film finito, ti dimentichi della presenza delle altre centinaia, se non migliaia, di famiglie, e proietti la tua attenzione verso l'impossibile, che è diventato possibile, ma che in fondo non è che una piccolissima parte della realtà.
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