owanone
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mercoledì 30 gennaio 2013
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bello, intenso, forte
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Un film perfetto in ogni senso. Intanto per la ricostruzione dello tsunami e di quello che un essere umano può aver sopportato nel vortice d'acqua. Poi per la rappresentazione dell'emergenza sanitaria nei giorni successivi all'evento. Il realismo degli ospedali con i feriti accatastati e la concitazione del momento é notevole. E infine ma sopratutto l'angoscia dei protagonisti nella lotta per la sopravvivenza e quella successiva nella speranza di ritrovare i familiari vivi é resa magnificamente. Insomma una vera sorpresa positiva questo film che non ti aspetteresti da un regista spagnolo. Da vedere. Preparatevi però a 110 minuti di stress psicologico ma ne vale la pena.
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lorenzo de riitis
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domenica 27 gennaio 2013
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(in) certe stanze- l'ombra dell'uomo
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(In) Certe Stanze- L’ombra dell’uomo è un film TV thriller/ drammatico del 2012 diretto da Paolo Sideri, che prende ispirazione dal fumetto di Cristiano Silvi & Luca Russo (In) Certe Stanze. E’ il primo film di una trilogia. La storia narra della misteriosa scomparsa, nel 1965, dell’attore e regista argentino Paco De Jorge, e degli studi, su questo fatto, dell’esperto di cinema Alberto Grimaldi, che ha consacrato alla figura di De Jorge tutti i suoi sforzi e le sue speranze di poterne avere notizie. Ossessionato dalla figura di questo attore, Grimaldi riceve infine una lettera che lo porta in Argentina a ripercorrere i passi di De Jorge, verso un incontro liberatorio e sconvolgente con il passato e la verità.
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(In) Certe Stanze- L’ombra dell’uomo è un film TV thriller/ drammatico del 2012 diretto da Paolo Sideri, che prende ispirazione dal fumetto di Cristiano Silvi & Luca Russo (In) Certe Stanze. E’ il primo film di una trilogia. La storia narra della misteriosa scomparsa, nel 1965, dell’attore e regista argentino Paco De Jorge, e degli studi, su questo fatto, dell’esperto di cinema Alberto Grimaldi, che ha consacrato alla figura di De Jorge tutti i suoi sforzi e le sue speranze di poterne avere notizie. Ossessionato dalla figura di questo attore, Grimaldi riceve infine una lettera che lo porta in Argentina a ripercorrere i passi di De Jorge, verso un incontro liberatorio e sconvolgente con il passato e la verità. Il film ha ricevuto critiche perlopiù contrastanti, definendolo un film troppo impegnativo e intrecciato per un pubblico moderno. In più è stato ritenuto offensivo nei confronti della donna, che viene narrata come un essere cattivo e invadente che rovina e seduce, in modo negativo, l’uomo. Anche se le critiche sono state contrastanti per quanto riguarda la storia, e stata molto accettata l’interpretazione di Luciana Luciani e Gabriele Del Romano, la fotografia, diretta da Alfredo Gaeta e la regia accattivante utilizzata da Sideri, che seduce e impressiona lo spettatore stesso. Notevole è anche la prestigiosa colonna sonora, composta dal pianista 15enne Gianmarco Mereu. Il film uscirà in pochissimi cinema d'Abruzzo a Febbraio del 2013.
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bartleby corinzio
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venerdì 25 gennaio 2013
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contro l'impossibile
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Il sisma che ha colpito le profondità dell'Oceano Indiano il 26 dicembre 2004 è stato di magnitudo 9.3, "il terzo terremoto più potente al mondo nella storia della sismologia". La nota conseguenza del terremoto è stato lo tsunami, la tragica combinazione di entrambi ha causato, ma è una stima ovviamente, oltre 300.000 vittime. Il film racconta la storia vera di una famiglia ritrovatasi ad affrontare lo tsunami e i suoi effetti. L'impossibile del titolo è il tentativo di ogni essere umano di andare contro l'impossibilità di sopravvivere in circostanze tragiche, di aggrapparsi tenacemente alla vita, di voler credere che ci sia un appiglio, che ci sia una possibilità.
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Il sisma che ha colpito le profondità dell'Oceano Indiano il 26 dicembre 2004 è stato di magnitudo 9.3, "il terzo terremoto più potente al mondo nella storia della sismologia". La nota conseguenza del terremoto è stato lo tsunami, la tragica combinazione di entrambi ha causato, ma è una stima ovviamente, oltre 300.000 vittime. Il film racconta la storia vera di una famiglia ritrovatasi ad affrontare lo tsunami e i suoi effetti. L'impossibile del titolo è il tentativo di ogni essere umano di andare contro l'impossibilità di sopravvivere in circostanze tragiche, di aggrapparsi tenacemente alla vita, di voler credere che ci sia un appiglio, che ci sia una possibilità. Andare contro l'impossibile sia per il naturale istinto di sopravvivenza sia per una responsabilità verso gli altri e verso le persone che si amano. Sì, si parla di amore ma in una connotazione direi immediata, come accade durante gli eventi di emergenza. Quando nel giro di un istante la cura per l'altro diviene missione imponderabile. L'ontologia del dono, il tuffo nel precipizio anche a scapito di sé stessi, per salvare l'altro. Il tutto in una decisione che copre il tempo di un istante e quindi quasi declassa il razionale o lo rende contingente. Nel film tutto questo viene raccontato abbastanza bene, seppur (non assecondabile opinione personale) abbia trovato la regia un po' anonima con delle soluzioni in bilico con la fiction di raiuno, per dire. Una regia che credo non dia giustizia alla vicenda che rappresenta. Ed è un vero peccato, ma a ben guardare si poteva anche fare di peggio. Facile per una storia del genere premere sull'elemento pathos, il punto è farlo senza scivolare nel melodramma. Insomma, bisogna fare attenzione alle sviolinate. Soprattutto qui, quando si racconta una storia realmente accaduta.
Inspiegabilmente Naomi Watts per questo film è stata candidata all'oscar come miglior attrice. Non che la (splendida tra l'altro) Watts non sia una brava attrice, anzi. La sua precedente candidatura era stata per 21 Grammi e lì la scelta era oltremodo condivisibile, però qui non è che offra chissà quale prova attoriale, anche perché, alla fin fine, il vero protagonista del film è il giovane Tom Holland. Direi un film dignitoso, con momenti riusciti come il credibile e agghiacciante arrivo dell'onda e il successivo nuotare nell'acqua. Da evidenziare anche i piccoli momenti di quotidianità iniziale che qui assumono un che di estremamente fragile, fosse solo anche una pagina di un libro che tende a staccarsi. Segnali che in fin dei conti vogliono suggerire qualcosa tipo: allacciate le cinture di sicurezza e soprattutto non separatevi mai.
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ashtray_bliss
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mercoledì 23 gennaio 2013
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potente. struggente. emozionante e indimenticabile
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Un film che parla di sentimenti e che colpisce dritto al cuore di ogni spettatore. Un film che narra la drammatica storia di una famiglia, come tante altre, che si reco' in Thailandia per le vacanze e si ritrovo' a lottare per uscire da un incubo.
Il film parte subito, evitando inutili preludi, con la famiglia di Maria, Henry e i loro 3 figli maschi che atteranno in Thailandia e arrivano in una localita' marittima la vigiglia di natale, festeggiando serenamente la giornata natalizia. Ma purtroppo la calma e tranquillita' che regna sovrana nel paradiso per famiglie verra' spezzato bruscamente il 26 dicembre 2004 quando un muro d'acqua, l'onda anomala detta tsunami si abbatte sulle coste in pochi attimi ma con tanta violenza; causando morte e devastazione ovunque.
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Un film che parla di sentimenti e che colpisce dritto al cuore di ogni spettatore. Un film che narra la drammatica storia di una famiglia, come tante altre, che si reco' in Thailandia per le vacanze e si ritrovo' a lottare per uscire da un incubo.
Il film parte subito, evitando inutili preludi, con la famiglia di Maria, Henry e i loro 3 figli maschi che atteranno in Thailandia e arrivano in una localita' marittima la vigiglia di natale, festeggiando serenamente la giornata natalizia. Ma purtroppo la calma e tranquillita' che regna sovrana nel paradiso per famiglie verra' spezzato bruscamente il 26 dicembre 2004 quando un muro d'acqua, l'onda anomala detta tsunami si abbatte sulle coste in pochi attimi ma con tanta violenza; causando morte e devastazione ovunque. E partendo da questo tragico evento, realmente accaduto, "The Impossible" si concentra nel seguire la storia di questa famiglia di come si siano tutti miracolosamente salvati ed infine ritrovati.
Principalmente seguiamo cio' che accadde a Maria e il figlio adolescente Lucas, i quali riemersi dall'acqua si ritrovano a combattere contro la forza delle onde che continua inesorabile a trascinarli lontano, sbattendoli su oggetti galleggianti, auto e alberi. Quel che fu di una bellissima localita' costiera ormai e' stato spazzato via per sempre. Alla fine Maria e Lucas riusciranno a raggiungersi ma la paura ora e' il sentimento dominante. Non appena raggiungono un pezzo di terra non inondato cercheranno di mettersi in salvo da una nuova ed eventuale onda. L'istinto di sopravvivenza misto a quello della paura hanno il soppravvento nel giovane Lucas ma la madre lo convincera' a cercare di portare in salvo con loro una altro bambino, Daniel, anch'esso superstite della tragedia. L'umanita' e' rappresentata nel volto di Maria. L'istinto di sopravvivenza e conservazione del piu' abile e forte (echeggiante la teoria Darwiniana) e' rappresentata dal figlio Lucas.
Da li a presto arriveranno i primi soccorsi dagli abitanti locali i quali si premurano di dar ai tre malcapitati vestiti puliti e di trasportarli nell'ospedale piu' vicino. Per le strade e' il caos: distruzione, desolazione, morte. Ma non c'e' spazio ne tempo per il dolore, per piangere i frattellini e il papa' dispersi, il giovane Lucas e' ora preoccupato per la madre, gravemente ferita, la quale necessita di cure immediate. Anche nell'ospedale la situazione non e' migliore. Gli ospedali sono diventati rifugi per persone che hanno perso la propria casa, gente che cerca di ritrovare disperatamente i propri cari, persone ferite o in fin di vita.
Le immagini crude rappresentano la realta' di quei giorni e non lasciano spazio per l'ottimismo.
Ma la speranza riemerge incarnandosi di nuovo nel personaggio interpretato (come sempre ottimamente bene) da McGregor. Il padre che e' insieme ai due figli piu' piccoli non si vuole arrendere nel cercare i famigliari dispersi, la moglie Maria e il figlio Lucas. Per loro e' disposto a restare anche la notte nel Resort dove alloggiavano e continuare da solo le invane e pericole richerche sotto cumuli di oggetti. Per farlo si separera' momentaneamente anche dai suoi bambini, e incontrera' persone che non hanno avuto un destino migliore del suo. Di nuovo, ci si scontra tra l'umanita' e la disumanita' che pervade le persone anche in casi estremamente drammatici come quello (vedi l'uomo che nega di prestare il cellulare a Henry, e il giovane padre che invece glielo lascia usare liberamente).
Di nuovo i sentimenti regnano sullo schermo: lo sconforto, la disperazione, la rabbia e anche una momentanea rassegnazione, prima che Henry prometta a se stesso (e alla sua famiglia a casa) di non smettere di cercare mai la moglie e il figlio.
L'uomo, insieme ad un piccolo gruppo di persone, inizia cosi un disperato tentativo: quello di fermarsi in tutti gli ospedali dove sono stati trasportati i feriti e cercare tra le liste i nomi dei suoi famigliari (e quelli del suo gruppo). Una missione che sembra non portare alcun risultato positivo, come frugare in un pagliaio. Fino al giorno in cui, la fatalita' riesce a riunire dapprima i tre fratelli tra loro e successivamente il padre.
Un evento struggente ma a lieto fine, quello della vera famiglia spagnola la quale riusci a sopravvivere ad uno degli eventi piu' terribili e devastanti del 21esimo secolo. Ma non credete che quando parlo di lieto fine intenda dire il solito happy-end all'americana. I sentimenti di gioia e felicita' esistono ma si esprimono in giusta misura nei pressi dell'onda di tragedia che ha avvolto la famiglia in questione. Lacrime, commozione sono le parole chiave dei sentimenti legati alle scene finali del film. Immagini di una famiglia comunque distrutta, dagli eventi che ha vissuto, dalle peripezie che li ha provati...sia nella mente che nel corpo:
Le immagini dell'onda che si abbatte con violenza restano impresse nella mente di tutti, e i segni fisici della tragedia sono ben evidenti: Iniziano dalle ferite sul corpo di Maria e finiscono con il biglietto che Henry si ritrova del suo compagno di ricerca (che ha perso moglie e figlioletta sulla spiaggia).
The Impossible non e' un disaster-movie ma un film con sguardo sobrio e umano sulla tragedia dello tsunami che colpi le coste Thailandesi nel 2004 e costo la vita a centinaia di persone. E' un film che parla di sentimenti ed emozioni, e che per questo punta al cuore degli spettatori, piuttosto che sbalordirli con effetti speciali impeccabili degni di Ronald Emmerich. Ed una cosa che fa particolarmente apprezzare il movie sono anche le ottime interpretazioni dei protagonisti.
Intensa e potente l'interpretazione della Watts che impersona il dolore delle ferite che non guariranno mai ma anche la misericordia. Bravissimo il giovane ed emergente Tom Holland che porta sullo schermo un personaggio che si trova davanti ad una maturita' precoce dovendosi prendere cura prima della madre ferita e poi aiutando i dispersi in ospedale.
Impeccabile come sempre McGregor.
The Impossible risulta dunque un prodotto validissimo, supportato da ottime interpretazioni e basato su una storia vera, tanto quella della famiglia in questione, quanto quella sullo sfondo: della tragedia umana provocata dalla sorprendente e imprevedibile bestialita' della natura.
Imperdibile. Per ricordare e per riflettere sui legami indissolubili tra genitori e figli.
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[+] da dimenticare
(di sibyc)
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manuc
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mercoledì 23 gennaio 2013
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ottima interpretazione della watts
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Ho visto il film a Londra ancor prima che uscisse in Italia e devo dire che la Watts e' davvero brava e merita senza alcun dubbio la candidatura all'Oscar. Il film nel suo insieme non delude, la ricostruzione della massa d'acqua che travolge e distrugge e' fatta molto bene e rende l'idea di cosa davvero devono aver vissuti
o tutti i protagonisti di quel terribile evento. Film comunque struggente in molte sue parti, tenete a portata di mano il fazzoletto asciuga lacrime. Da vedere.
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mourinhojr
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mercoledì 2 gennaio 2013
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the impossible
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Film tratto da una storia vera, racconta la tragedia vissuta da una famiglia a causa dello tsunami.
Naomi Watts fantastica, bravo Ewan Mc Gregor, bravissimo il bambino che interpreta Lucas.
Il film contiene immagini forti e crude.
Impossible....che non vinca qualche oscar.
[+] pienamente daccordo
(di bottediferro)
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