alex99
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giovedì 15 marzo 2012
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godibile
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Il film è divertente, onesto, a tratti esilarante anche grazie ad una prova superlativa di Giallini in forma talmente smaliante che fra i tre protagonisti è quello nettamente meglio calato nella parte e senza dubbio un paio di spanne sopra a tutti. La storia è abbastanza scontata ma alla fine resta in piedi anche grazie ad una buona sceneggiatura che tappa le falle di una trama a tratti poco lucida. In definitiva una prova che Verdone supera secondo me a pieni voti perchè il film non fa mai calare l'attenzione dello spettatore. Resta la questione Giallini, senza di lui il film cede il 30%. Assolutamente da vedere per chi ama Verdone.
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lalli
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giovedì 15 marzo 2012
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film anonimo
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senza infamia e senza (ma proprio senza) lode. non lo ricorderò certo nel tempo...e lasciate perdere i gratta i vinci..tutti soldi che vanno allo stato...l'immagine più bella? la splendida bimba che dorme con il babbo...
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ruggero
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mercoledì 14 marzo 2012
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un verdone meno in forma del solito
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Carlo Verdone stavolta sembra sin dalle prime scene indeciso sul registro da dare alla sua opera: commedia di costume o film decisamente comico? E sarà così per tutta la visione di un'opera molto meno riuscita di altre.
Tutto sembra un po' improbabile, forse già visto. L'emblema di questo film è la prova di Marco Giallini costretto a recitare la brutta copia di uno dei tanti personaggi tratteggiati dal grande Franco Fabrizi. L'italiano falso che vive di espedienti.
E non è male la recitazione di Giallini, probabilmente la migliore del film. Ma è la sceneggiatura che fa acqua.
Verdone si dirige troppo sopra le righe, e così fa con la Ramazzotti, svampita, dottoressa coatta e stranulata, tratteggiata come un'assoluta caricatura.
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Carlo Verdone stavolta sembra sin dalle prime scene indeciso sul registro da dare alla sua opera: commedia di costume o film decisamente comico? E sarà così per tutta la visione di un'opera molto meno riuscita di altre.
Tutto sembra un po' improbabile, forse già visto. L'emblema di questo film è la prova di Marco Giallini costretto a recitare la brutta copia di uno dei tanti personaggi tratteggiati dal grande Franco Fabrizi. L'italiano falso che vive di espedienti.
E non è male la recitazione di Giallini, probabilmente la migliore del film. Ma è la sceneggiatura che fa acqua.
Verdone si dirige troppo sopra le righe, e così fa con la Ramazzotti, svampita, dottoressa coatta e stranulata, tratteggiata come un'assoluta caricatura.
Favino fa le faccette alla Mastroianni e si arrangia, ma sembra pure lui non convinto del risultato finale.
Tre uomini in difficoltà finanziarie ( un lavoro che va male ed ex compagne da mantenere) si trovano a condividere un ruinoso appartamento che la metro fa tremare ad ogni passaggio. Questo è l'incipit e da lì in avanti solo la descrizione sempre più virata al tragicomico delle peripezie dei tapini. Ma è un comico un po' così.
Io " Posti in piedi" non lo andrei a vedere ( se non avete un ingresso di favore )
Ripensando a " Compagni di scuola" o a " Un sacco bello" si prova imbarazzo e il desiderio di passare un rapido colpo di spugna su questo film per attendere con fiducia la prossima più riuscita prova del Carlo nazionale.
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[+] ...the artist l'ho visto e commentato
(di ralphscott)
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felicino
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martedì 13 marzo 2012
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non abbastanza comico, ma vedibile
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Ennesima dimostrazione del fatto che i film di Verdone raccontano una storia pur facendo ridere. A proposito di ridere: anch'io mi aspettavo di farlo di più, ma su questo ho chiuso un occhio. Altri commentatori hanno scritto che Verdone dovrebbe abbandonare il cinema, ma io non sono d'accordo. Carlo ha solo sessant'anni e certi colleghi più anziani come Lino Banfi sono ancora assai attivi professionalmente e non solo. Anche Nino Manfredi lo è stato prima di andare in cielo.
Ma torniamo al film. Recitazione e ambienti sono buoni. Forse a uno degli attori si poteva assegnare un cognome diverso da Segato per evitare possibili battutacce. Avendo scritto abbastanza, vi auguro buona visione.
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corel
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martedì 13 marzo 2012
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decisamente deludente
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Film mediocre, ben inferiore rispetto agli altri film di Verdone che ho visto, acuni molto validi (specie quelli, secondo me geniali, tipo "Un sacco Bello" e simili nei quali caratterizza personaggi emblematici) altri più o meno riuscit ma sempre accettabili.
Situazioni spesso sopra le righe, che fanno venire in mente i film di Franchi e Ingrassia, e poche battute passabili.
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alexmolle
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martedì 13 marzo 2012
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si lascia guardare...
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Il film si lascia guardare ed è molto attuale per quanto riguarda le tematiche. Sicuramente non è classificabile come commedia, non è molto comico a parte la scena del furto ed altri piccoli tratti. Verdone resta uno dei migliori attori italiani, ma questo prodotto non sarà certo ricordato come uno dei migliori della sua carriera.
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lorenzo128
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lunedì 12 marzo 2012
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non è un obbligo fare un film all'anno
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Verdone ci propina (di nuovo) un prodotto decisamente mediocre. Il film parte da buoni spunti, ma tra la banalità delle battute e l'eccessiva caratterizzazione dei personaggi davvero non riesce a strappare una risata che sia una. E di certo non fa riflettere.
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domylinus
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lunedì 12 marzo 2012
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pessimo.. come al solito!
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Ancora una volta da 20 anni a questa parte, provo a dare fiducia a questo nostro attore, forse un pò più per campanilismo che per altro.
Ma ancora una volta è DELUDENTE su ogni aspetto che va dalla narrativa alla recitazione....
Ma questa volta vedo finalmente che anche i suoi fan "dal prosciutto sopra gli occhi" si sono resi conto chè è ormai giunto il suo tramonto.
Verdone, mi rivolgo a te in prima persona: FATTENE 'NA RAGIONE!
Gentilmente, chiama a te anche Boldi e De Sica e ritiratevi in un club privè, ve lo chiede un rappresentante dell'Italia intera, grazie.
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alex2044
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lunedì 12 marzo 2012
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verdone, favino e giallini bravi ,però ...........
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Un apprezzamento ,forse, più di stima che di sostanza. Non posso dire di essermi annoiato ,qualche sorriso c'è stato ma il salto di qualità no. Forse la risposta è nell'ultima inquadratura del viso di Verdone ,pensieroso. Se uscisse ,una volta tanto, dal personaggio ed accettasse di farsi dirigere da un altro regista forse potrebbe iniziare una nuova fase della sua splendida carriera.
Lo dico perchè considero Carlo Verdone una persona molto intelligente. Dai Carlo ,fallo !
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antycapp
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lunedì 12 marzo 2012
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giallini e favino per fare soldi, ma é verdone.
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Non ho visto il solito Verdone intendiamoci, comunque nemmeno nuovo. Questa volta si è ritratto saggio e probo, la parte equlibrata dei tre. Il film non spicca balzi da leone, ma qualche estensione facciale la regala. Giallini come al solito ha una maschera facciale alla Eastwood come diceva Sergio Leone ovvero "con o senza cappello", ma sempre efficace ed eloquente, si aspetta lui per ridere, si aspetta lui per avere qualcosa dal film, si aspetta lui per essere attratti, purtroppo troppo poco. Dopo Acab Favino è scombussolato dal sesso femminile e ne rimane schiacciato, ma il tenore brillante che Verdone vorrebbe da lui tarda ad arrivare e forse per il sottoscritto nemmeno giunge a segno.
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Non ho visto il solito Verdone intendiamoci, comunque nemmeno nuovo. Questa volta si è ritratto saggio e probo, la parte equlibrata dei tre. Il film non spicca balzi da leone, ma qualche estensione facciale la regala. Giallini come al solito ha una maschera facciale alla Eastwood come diceva Sergio Leone ovvero "con o senza cappello", ma sempre efficace ed eloquente, si aspetta lui per ridere, si aspetta lui per avere qualcosa dal film, si aspetta lui per essere attratti, purtroppo troppo poco. Dopo Acab Favino è scombussolato dal sesso femminile e ne rimane schiacciato, ma il tenore brillante che Verdone vorrebbe da lui tarda ad arrivare e forse per il sottoscritto nemmeno giunge a segno. La Ramazzotti, molto brava e caratteristica per me, nel film della Archibugi "Questioni di cuore", qui mi è appena sufficiente per notarla ballare alla stregua di Kim Basinger e forse anche meglio dell'attrice americana davanti al regista che va giustamente in ebollizione. Per il resto è roba già vista. Desidero fortemente vedere Verdone cambiare strada e se questa strada verrà da lui percorsa ancora in campo cinematografico che almeno sia un ruolo fotemente drammatico, forse lo vedo ormai pronto per un ruolo o una regia tipo ZODIAC oppure alla Larsson (uomini che odiano le donne per capirsi), qualcosa che scuota lui, la sua immagine e i suoi spettatori. Tenta sempre di far botteghino, possibile che il cinema, quello vero non gli interessi affatto? Un film di massa senza volontà di raccontare novità.
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