È stato il figlio

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Un film di Daniele Ciprì. Con Toni Servillo, Giselda Volodi, Alfredo Castro, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi.
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Drammatico, durata 90 min. - Italia 2012. - Fandango uscita venerdì 14 settembre 2012. MYMONETRO È stato il figlio * * * 1/2 - valutazione media: 3,65 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
rita branca martedì 24 settembre 2013
poveri anche di buon senso Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
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  E’ stato il figlio, film (2012) di Daniele Ciprì con Toni Servillo, Giselda Volodi, Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi, Benedetto Ranelli, Mauro Spitaleri, Piero Misuraca, Alfredo Castro, Alessia Zammitti
 
Intenso film drammatico, dal forte sapore neorealista, ispirato al romanzo omonimo di Roberto Alajmo e ad un fatto di cronaca risalente alla Palermo degli anni settanta, quando  la poverissima famiglia Ciraulo, costituita da padre, madre, il figlio ventenne, Serenella, una bambina intorno agli 8 anni e  vecchi genitori paterni è colpita dalla tragica morte della piccola durante una sparatoria mafiosa, evento che cambia radicalmente la vita di queste creature in lunga attesa del risarcimento predisposto dallo stato. [+]

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puntaraisi lunedì 3 settembre 2012
d. ciprì, un siciliano alla mostra Valutazione 4 stelle su cinque
51%
No
49%

    Dopo aver sfiorato la partecipazione al Festival di Cannes, il primo film di Daniele Ciprì non in coppia con France Maresco, è approdato al Festival del cineme di Venezia.
    "E' stato il figlio", liberamente tratto dall' omonimo libro di Roberto Alajmo, ispirato ad una storia vera nello Z.E.N. degli anni '80, dà la possibilità a Cipri di manifestare il suo genio creativo, il suo talento tecnico e il suo profondo, autentico amore verso quell' umanità che vive ai margini della grande città, come in questo caso, o celata nel suo ventre, e che costituisce il cuore della "palermitanità" o della "palermitanitudine", verso cui Ciprì mostra ed ha mostrato sempre una grande attenzione. [+]

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eugenio venerdì 11 gennaio 2013
il grottesco secondo cipri’ Valutazione 3 stelle su cinque
57%
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43%

Cipri’ torna alla regia con il suo secondo film, dal titolo enigmatico e misterioso.  Lo spettatore non si inganni: “E’ stato il figlio”, liberamente ispirato al romanzo dello scrittore palermitano Roberto Alajmo non appartiene al genere spy story ma può essere considerato una commedia umana intinta di surreale vena grottesca. 
Il filo conduttore e narratore degli eventi è un giovane apparentemente disadattato che trascorre le sue giornate in un ufficio postale della periferia di Palermo raccontando storie a chi aspetta il proprio turno. Tra queste ve ne è una particolare: quella della famiglia  “allargata” Ciraulo  dalle reminiscenze quasi verghiane e delle sue traversie all’interno del microcosmo popolare del quartiere Zen di Palermo degli anni 80. [+]

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gianleo67 domenica 10 febbraio 2013
'epos e thanatos' dalle parti della kalsa Valutazione 3 stelle su cinque
100%
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Un anziano signore in attesa in un ufficio postale di Palermo, racconta ogni giorno agli utenti in coda storie  stravanganti ed incredibili tra le quali quella di un figlio che uccise il padre con due colpi di pistola 'dentro al petto' a causa di una banale lite per il graffio che aveva provocato all'auto del genitore...
Storia tragicomica e grottesca, quella del geniale autore di 'Cinico TV' è in realtà una parabola surreale che attraverso una cronistoria familiare in un emblematico quartiere popolare, ci racconta delle paradossali contraddizioni di una civiltà dei consumi declinate in un contesto sociale e culturale in cui il sostentamento economico e le relazioni umane scandiscono una quotidianità di miseria e di degrado morale di cui il nucleo familiare rappresenta una sorta paravento per egoismi e meschinità personali, l'unità minima di sopravvivenza per individualità incapaci di relazionarsi con l'altro se non attraverso il sotteso calcolo di una gretta mutualità. [+]

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ultimoboyscout sabato 25 maggio 2013
in mercedes verso il baratro. Valutazione 2 stelle su cinque
57%
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Primo filn di Caprì senza Franco Maresco che narra di una famiglia palermitana rimasta segnata da un delitto di stampo mafioso. La storia è rievocata in flshback dall'anziano Busu, il quale spiega le ingenuità del capofamiglia Nicola nel gestire i rapporti con le istituzioni e la mafia, spendendo anzi sperperando i soldi (tanti) promessi dallo Stato come risarcimento per l'omicidio della figlioletta. Servillo è strepitoso nell'impersonare il personaggio del palermitano Nicola, ruolo per lui inedito, ma la protagonista indiscussa del film è la Mercedes che diventa il simbolo illusorio della ricchezza e l'unico elemento che rimanda all'epoca in cui si sono svolti realmente i fatti, ovvero l'inizio degli anni '80. [+]

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zoom e controzoom sabato 17 novembre 2012
pietà, la faida e questo: storie di figli Valutazione 4 stelle su cinque
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In un periodo relativamente breve, sono passati sugli schermi alcuni film dalla tematica molto impegnativa tantopiù che riguarda ciò che per eccellenza è il futuro: i figli.  Pietà, La faida e questo film.
E’ stato il figlio, soggetto che poggia su di un substrato terribilmente radicato in Italia, la mafia e i suoi sacrificati, è un film che usufruisce della grande forza interpretativa di un eclettico Toni Servillo e dell’imprevedibile capacità fantastica di Daniele Ciprì.
I continui mutamenti di atmosfera – si passa dalla cruda realtà alle scenografie più fantasiose da fantasiland – in modo fluido e tanto gradevole da non notarne quasi mai la svolta se non quando poi si ritorna alle scenografie reali. [+]

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stefanoadm mercoledì 6 marzo 2013
umani in rottamazione Valutazione 3 stelle su cinque
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Come trovare sollievo al dolore più atroce? Monetizzando.
Un uomo dallo sguardo assente, voce che proviene da chissà dove, racconta ad ascoltatori occasionali la storia della famiglia Ciraulo. Vite stentate, passate a recuperare rottami nei cantieri per poi tornare a palazzoni dove l’acqua arriva a stento e la tv è più un rebus di frequenze che un sollievo. La routine è interrotta da mafiosi con la mira approssimativa, buoni solo a generare il peggiore degli effetti collaterali. Di qui le lacrime sincere versate dai parenti della vittima e i tentativi, riusciti, di ricevere un importante indennizzo. I soldi servono a ripianare debiti e quietare strozzini, con quel che resta si compra una Mercedes. [+]

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rob8 sabato 28 luglio 2018
un universo umano tragicomico e sregolato Valutazione 3 stelle su cinque
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In questa pellicola non mancano i toni grotteschi del mondo espressivo di Ciprì, già responsabile con Franco Maresco di un pugno di lungometraggi stranianti e soprattutto di quella Cinico TV (1992-1996) che ospitata all’interno di Raitre sotto le mentite spoglie di brevi episodi dall’umorismo nero, espresse con i suoi personaggi alienati, sullo sfondo di una Sicilia desolata, una feroce critica sociale in tempi di edonismo trionfante.
 
Vent’anni dopo la vena corrosiva non è esaurita, in un universo umano parimenti sregolato e tragicomico: dove il capofamiglia tira a campare recuperando, con l’aiuto del figlio e del vecchio padre, ferrame dalle navi in disarmo (ancora relitti marini, come ne La grande bellezza) e dove le figure femminili finiscono, ciascuna a suo modo, vittime delle circostanze. [+]

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maria f. martedì 26 novembre 2013
evviva i buoni film! Valutazione 4 stelle su cinque
0%
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Famiglia meridionale che vive arrangiandosi.

Da sempre tirano a campare con un unico introito. Senza grandi pretese.

Si accontentano di quei pochi “piccioli” che il capofamiglia racimola vendendo ferro estratto da imbarcazioni in disuso.

Insomma, sopravvivono. [+]

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fabio1957 mercoledì 12 marzo 2014
buono Valutazione 3 stelle su cinque
33%
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Film "desolatamente" riuscito, che riporta con grande efficacia lo squallore esistenziale e sociale di un sottoproletariato povero di denaro e di spirito. Ottima la sceneggiatura e la recitazione, anche se a tratti la pellicola è eccessivamente caricaturale e grottesca, come d'altronde è nello stile del regista. Da vedere

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