Bella addormentata

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Un film di Marco Bellocchio. Con Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Michele Riondino, Maya Sansa.
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Drammatico, durata 110 min. - Italia 2012. - 01 Distribution uscita giovedì 6 settembre 2012. MYMONETRO Bella addormentata * * * 1/2 - valutazione media: 3,54 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
pepito1948 lunedì 17 settembre 2012
eutanasia e risvegli Valutazione 4 stelle su cinque
51%
No
49%

Perché questo titolo, tratto dalla favolistica tradizionale? Conoscendo le ascendenze formative di Bellocchio, la bella addormentata sembra riferirsi a tutte le persone sprofondate temporaneamente in un sonno, anche interiore, reversibile, in attesa che uno slancio affettivo esterno possa risvegliarle. Se invece il sonno è irreversibile, non c’è risveglio e a nulla vale ogni tentativo in tal senso, che diventa controproducente od autodistruttivo. La vita (umana)non c'è più, a meno che per vita si intenda un corpo inerte con un cuore che batte grazie a sofisticate apparecchiature sanitarie. Prendendo spunto dalla vicenda di Eluana Englaro nonchè del padre e della sua tenace volontà di mettere fine ad un dramma senza sbocchi, contro una distorta e poco laica concezione della vita umana, Bellocchio ne trasfonde la problematica in una serie di storie in cui proprio il risveglio –od il suo mancato realizzarsi- è il motivo conduttore. [+]

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gabriele marolda domenica 16 settembre 2012
bella addormentata. il confine della vita Valutazione 4 stelle su cinque
38%
No
63%

Dopo un'assenza dalle sale cinematografiche durata tutta la pausa estiva la settimana scorsa ho visto, la sera della sua uscita, il film di Bellocchio tanto acclamato dal pubblico quanto quasi ignorato dalla giuria alla mostra del cinema di Venezia.Pur sapendo che l'argomento trattato è estremamente delicato, riguardando il comportamento del cittadino italiano e dei suoi rappresentanti politici sul fine vita, posso dire che questo lavoro contribuisce a considerare con maggiore equilibrio il tanto contrastato caso, che due anni fa divise profondamente l'opinione pubblica e la politica, con accese polemiche tra difensori a tutti i costi della vita, anche se meramente vegetativa, e chi ne voleva tutelare la dignità. [+]

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miraj sabato 15 settembre 2012
toccante ma non convince Valutazione 2 stelle su cinque
78%
No
22%

Ho voluto aspettare a scrivere due parole su questo film, perchè avevo la sensazone che fosse una di quelle storie che appena usciti dalla sala ti lasciano il groppo in gola ma che con il passare dei giorni, ripensandoci, senti che non sei convinto, che qualcosa non ha raggiunto il centro come doveva.Infatti, non mi ha convinta.Interessante l'estensione del concetto di "malattia senza ritorno" non solo ai casi di coma irreversibile ma ai tosicodipendenti ed alle malattie mentali.Ebbene, però interessante solo la loro carrellata, l'idea del confronto tra le ipotesi in cui la vita può divenire non-vita, ma banale la trattazione, la risoluzione finale nel concetto di amore salvifico per tutti.Banale la storia di Rossa, fino al fastidio della irrealtà, nonostante la grande carica emotiva che evoca. [+]

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pressa catozzo venerdì 14 settembre 2012
italia comatosa Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Avrei voluto dare un voto superiore ma ottimo mi sembrava troppo. Buono, sincero, meritevole, se non altro per la materia cui tratta. Certo non è il Bellocchio di pugni in tasca. I tempi cambiano le mamme invecchiano diceva la strofa di una canzone. I critici? Per me possono andare a ca....re . Il cinema ha bisogno di spettatori e non di servitori. Mai giudicare politici o clero. Speriamo che l'Italia trovi un pricipe che con un bacio la ridesti. Al momento e in ventilazione forzata.

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stavanger venerdì 14 settembre 2012
assolutamente deludente Valutazione 1 stelle su cinque
78%
No
22%

Sgomento...un film che fa acqua da tutte le parti, plot mal fatto e a tratti ridicolo ( la madre che va dal figlio che ha appena cercato di ammazzare la sorella e gli dice "Non farlo più.."  inaccettabile.. ) dialoghi retorici  e scontati, la fotorafia quasi assente,  e il pistolotto di Servillo  da sbadiglio.
Che affontare un tema cosi sia difficile non è dubbio, forse solo Bergman ci sarebbe riuscito, ma Bellocchio, proprio perchè non è Bergman , poteva rimediare con cura, lavoro , pazienza ed umiltà, che evidentemente non ha o non ha più. Malissimo, se questo è lo standard più elevato  del cinema italiano

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riccardo t. venerdì 14 settembre 2012
libertà di scegliere Valutazione 0 stelle su cinque
64%
No
36%

Bella Addormentata - recensione

Bella Addormentata non è il film su Eluana Englaro; il suo tragico caso fa solamente da contorno alle vicende del film; attraverso immagini di repertorio, l'ultima opera di Marco Bellocchio parla di vita; di morte come libertà di scelta.

Intrecciando 4 storie con un filo tematico comune; Bellocchio realizza un film poetico e umanizzante; che esprime tutta l'anim...
a laica del suo autore; il film non è di parte; ascolta e capisce entrambe le posizioni con una oggettività cinematografica magistrale; la sceneggiatura è omogenea nonostante la difficoltà nel gestire quattro narrazioni diverse; ma l'abilità di Bellocchio permette di non stancare lo spettatore; ma portarlo a riflettere e a vedere il punto di contatto tra i racconti di vita messi in scena; la volontà e la difficoltà di scegliere come può essere quella che affligge il politico interpretato da un mostruoso Toni Servillo; indeciso se andare contro le direttive politiche del suo partito o contro la sua coscienza; in contrasto con la figlia attivista del movimento per la vita; scelta anche di non vivere e di recludersi per assistere la figlia in coma quella dell'ex attrice interpretata da una meravigliosa Isabelle Huppert; o di rifiutare un amore per aiutare un fratello; ma forse è nell'ultimo episodio che Bellocchio e il film si rivelano a chi guarda; quello con protagonista prorprio il figlio del regista nei panni dl un dottore disposto a tutto per salvare la tossicodipendente Maya Sansa; e qui la figura medica diventa un alternativa di vita; un gesto di amore estremo(come quelli di Servillo e della Huppert) di offrire una scelta di vita e di morte con un semplice atto di fiducia alla ragazza; che in un finale commovente come pochi; sceglie e ricambia con un gesto banale ma carico di amore. [+]

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kimkiduk venerdì 14 settembre 2012
seino striminzito Valutazione 0 stelle su cinque
42%
No
58%

Mah!!!!! Bellocchio si è arrabbiato perchè si aspettava il massimo e tanti premi a Venezia. In confronto a Pieta di Kim Ki Duk è un B-Movie. Recitato malissimo, a parte una buona prova di Servillo (ma per merito suo e non della regia) e di Fabrizio Falco (+ che sufficiente, che infatti ha vinto come attore emergente anche se forse perchè italiano). Non basta, per me, una buona idea di base trasformata in un concetto (tutto è addormentato in Italia) e far capire che la Englaro ha fatto solo da specchio delle allodole per politici e mass media, per potersi definire un bel film. Bellocchio ha fatto capire che nella vita anche tante persone "vive" sono come Eluana, ha fatto capire che quando la Chiesa entra nel giudizio degli altri è l'emblema politico della purezza ma quando questo riguarda tossici o poveri o tanti e tanti che non fanno clamore, la loro situazione e la loro morte vale zero anche per chi ha abiti talari importanti. [+]

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olgadik venerdì 14 settembre 2012
un rito significativo e coinvolgente Valutazione 4 stelle su cinque
25%
No
75%

Chi conosce il cinema di Bellocchio sa, entrando in sala, che si accinge comunque a celebrare un rito significativo e coinvolgente. E così è stato. L’opera è di quelle alte, che inchiodano alla riflessione e alla partecipazione, con una notevole forza di immagini, di uso sapiente della luce e dell’ombra, di una fotografa di alto livello (Daniel Ciprì). Per quanto riguarda dialoghi, sequenze, battute, ce ne sono di folgoranti che da soli valgono tutto il film. Si veda ad esempio la scena del bagno turco o, per i dialoghi, lo scambio tra il senatore (Toni Servillo) e un collega medico (Roberto Herlitzka), che è una frustata feroce e cinica diretta ai politici, poveracci senza anima, persi nei corridoi del potere. [+]

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tidikappa venerdì 14 settembre 2012
bha! Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

I personaggi sono streotipati e poco credibili (dalla tossica che vuole suicidarsi al medico che può permettersi di stare lì 24/24, passando per i politici ecc.); qualche attore regge, altri sono penosi (il monologo di Marco Brenno al capezzale della sorella in coma è da palio teatrale studentesco); il fim non aggiunge nulla alla discussione in merito al discorso Eluana e diritto alla vita e alla morte in genere..secondo me se non fosse di bellocchio nessuno si chiederebbe nemmeno se valga la pena o no vederlo.

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sblob venerdì 14 settembre 2012
il piacere di andare al cinema Valutazione 5 stelle su cinque
76%
No
24%

Questo è cinema. Bellocchio sfiora la perfezione e, nonostante il gran dolore che provoca, le due ore passate davanti al suo film sono impagabili. Se c'è un film che racconta l'Italia, o almeno quella sino a ieri, è questo. Ma non solo. La vicenda della Englaro, così presente e pressante sino a poco tempo fa, è trattata in maniera del tutto inedita: lei e il padre non ci sono ma sono sostituiti da altre lei e da altri padri, ed è questo che rende questo film un capolavoro (ed è raro trovarne). Ma questo lo è, per la perfezione della regia, per la sceneggiatura impeccabile, per la recitazione (quasi sempre senza cadute), per il pathos, per l'empatia, per la calibrata alternanza tra notiziari televisivi presi dalla realtà e le vite che si raccontano e per un racconto che non detta regole ma lascia pensare, solo pensare. [+]

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