jaylee
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domenica 2 ottobre 2011
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la natura dello scorpione
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"Drive" è una parola complessa in inglese... al di là dell'ovvia traduzione relativa al guidare, significa anche motivazione, impulso, volontà, ed anche conficcare (particolare quest'ultimo da non sottovalutare).
In buona sintesi, il film di Winding Refn è tutto in questa ambiguità, dalla trama sembrerebbe essere un film stile Fast & Furious, con inseguimenti in auto, rapine, trappole, vendetta, ma in realtà racconta la storia di un uomo che si identifica totalmente in quello che fa, nel qui e nell'ora.
Sappiamo pochissimo del protagonista, interpretato da un Ryan Gosling quasi ipnotico, che appunto non ha neanche un nome, ma solo l'appellativo con cui si riferiscono a lui i clienti... Driver appunto.
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"Drive" è una parola complessa in inglese... al di là dell'ovvia traduzione relativa al guidare, significa anche motivazione, impulso, volontà, ed anche conficcare (particolare quest'ultimo da non sottovalutare).
In buona sintesi, il film di Winding Refn è tutto in questa ambiguità, dalla trama sembrerebbe essere un film stile Fast & Furious, con inseguimenti in auto, rapine, trappole, vendetta, ma in realtà racconta la storia di un uomo che si identifica totalmente in quello che fa, nel qui e nell'ora.
Sappiamo pochissimo del protagonista, interpretato da un Ryan Gosling quasi ipnotico, che appunto non ha neanche un nome, ma solo l'appellativo con cui si riferiscono a lui i clienti... Driver appunto. Non si sa da dove viene, e realmente non sappiamo che vita conducesse, ma quello che fa lo fa a livello maniacale, e con freddezza e precisione letali. E' evidente che ha avuto un passato violento, ed ha appreso tecniche letali e tattiche quasi prodigiose, nascondendole sotto la semplicità e la purezza di un meccanico/pilota/stuntman, sebbene conduca ("drive") una doppia vita, evidenti vestigia di quello che era. Dotato di un codice d'onore, non sappiamo le motivazioni che lo guidano (ancora il "drive"), non sappiamo cosa animi le sue decisioni, ma ne osserviamo la totale perfezione ed essenzialità dei suoi gesti, anche violenti, ma mai eccessivi rispetto al suo obiettivo.
Per tanti versi, Drive incrocia Man On Fire con A History of Violence, imbevuto da Winding Refn di questa luce dorata che pervade tutta la fotografia del film... per gli amanti dei fumetti, il personaggio ricorda il miglior Punisher (sfortunatamente mai rappresentato così bene sul grande schermo). Emblematico il giubbotto del protagonista, quasi il suo costume da supereroe, con uno scorpione sulla schiena, dai molti significati: astrologico (tradizionalmente lo scorpione è il segno più misterioso dello zodiaco); tecnologico (è il simbolo della Abarth, l'azienda che modifica le auto comuni rendendole dei bolidi - non casualmente, la persona che cerca di aiutare si chiama Standard!); narrativo (la storia dello scorpione e della rana, che lo stesso Driver racconta quasi alla fine).
Winding Refn ci racconta con una regia molto curata ed a tratti brillante il tentativo di redenzione di una persona che ormai ha tagliato fuori dalla sua vita tutto (il suo appartamento è peraltro quasi vuoto, con solo un tavolo dove modifica parti meccaniche) ed intravede una normalità/redenzione nella famiglia della porta accanto. Quella luce dorata che, consapevolmente o meno, gli sfugge. E' la natura dello scorpione. E così termina il film, con Driver che sceglie di fare quello che fa al meglio e che ne rappresenta l'essenza.
Ottimo Ryan Gosling (piccola curiosità: indovinate di che segno è?), adeguato il resto del cast. Una nota di merito per le musiche, che causano un piacevole contrasto con la crudezza delle immagini, ed associate ai titoli di testa e di coda rosa shocking danno un non so di chè di American Gigolo al film (altro film su un tentativo di redenzione).
In definitiva, un film forse non perfetto, ma che tiene incollati allo schermo e che nasconde più di quello che è all'apparenza: l'essenza dell'essere umano.
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[+] essenza dell'essere umano
(di flauta)
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riccardo t.
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venerdì 14 ottobre 2011
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a real hero
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Driver non ha un nome ma un mestiere, un ruolo, un'abilità a connotarlo: sa guidare le auto divinamente e non perde mai il controllo e le sue emozioni non hanno il sopravvento. e questo è ciò che ci mostra l'incipit che toglie il fiato per ritmo e qualità visiva e costruito e girato intorno al protagonista che viaggia in una Los Angeles pitturata di scuro, dall'atmosfera tetra con una musica stupenda. Il Driver è anche stuntman, e lavora in una officina col mentore e amico Shannon. Ci appare così questo Driver, così bravo con le auto quanto silenzioso, solitario e metodico. ma non sappiamo perchè, fino a che il suo calmo equlibrio non si incrina quando conosce Irine e suo figlio, e capiamo che quel Driver è così glaciale, tratta coi criminali e finge di essere qualcun altro perchè non ha mai assaporato la dolce sensazione di stare in compagnia, di avere un attimo di felicità, così che un viaggio in macchina su un canale abbandonato insieme a quella dolce cameriera che si mangia le unghie diventa importantissimo, ma come la tradizione noir insegna; ciò che la realtà promette, il destino toglie.
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Driver non ha un nome ma un mestiere, un ruolo, un'abilità a connotarlo: sa guidare le auto divinamente e non perde mai il controllo e le sue emozioni non hanno il sopravvento. e questo è ciò che ci mostra l'incipit che toglie il fiato per ritmo e qualità visiva e costruito e girato intorno al protagonista che viaggia in una Los Angeles pitturata di scuro, dall'atmosfera tetra con una musica stupenda. Il Driver è anche stuntman, e lavora in una officina col mentore e amico Shannon. Ci appare così questo Driver, così bravo con le auto quanto silenzioso, solitario e metodico. ma non sappiamo perchè, fino a che il suo calmo equlibrio non si incrina quando conosce Irine e suo figlio, e capiamo che quel Driver è così glaciale, tratta coi criminali e finge di essere qualcun altro perchè non ha mai assaporato la dolce sensazione di stare in compagnia, di avere un attimo di felicità, così che un viaggio in macchina su un canale abbandonato insieme a quella dolce cameriera che si mangia le unghie diventa importantissimo, ma come la tradizione noir insegna; ciò che la realtà promette, il destino toglie. Destino impervio rappresentato da Standard, comapagno di Irine appena uscito di prigione, si capisce che per Il Driver è un colpo tremendo, il suo desiderio di essere amato da qualcuno si annulla improvvisamente, ma non basta la delusione sentimentale, il fatalismo, forze più grandi di lui, la sfortuna gli si mettono contro quando decide di aiutare Standard a compiere una rapina, come dice un personaggio nel film"si compiono più di 2000 rapine in questa città lui ha scelto quella sbagliata" per proteggere lei, ma sarà costretto a mostrare allo spettatore il suo lato violento, a indossare una maschera da vendicatore, e compiere un sacrificio ultimo, e diventare come la canzone finale suggerisce un Real Hero, ma rinunciando a un amore che poteva dare una svolt all'esistenza, partendo con la sua auto con una amaro senso di sconfitta, di rinuncia.
Inefetti Drive, se si guarda solo la trama non è originale, si è visto molte volte questo filone al cinema, ma è come condito il tutto che rende per me il film straordinario, a partire dal già citato incipit, dove musica e immagini si fondono perfettamente con gli attori, il film si impone per lo stile che gioca sul contrasto del suo essere a tratti avvolgente e dolce, come nelle scene romantiche, anhce un semplice gioco di sguardi, a tratti secco e durissimo, per la violenza mostrata, per le immagini splendide, dalla celeberrima scena dell'ascensore di importanza narrativa e stilistica fondamentale che assume un tono quasi fiabesco, al gioco di luci del faro nella scena dell'uccisione del Boss Nino,al gioc di ombre finale dove tutto il comaprto tecnico dalla fotografia, alla regia, alla colonna sonora è perfetto. E in tutto ciò complimenti a Refn che ha montato questo capolavoro fenetico alternato a momenti più riflessivi utilizzando toni diversi come il ralenti, ma assumendo forte valenza come quando il Driver porta in braccio il piccolo Benicio, per poi sfociare nella violenza efferata ma gestita meravigliosamente, in tutte le parti in cui compare, snza mai decontestualizzarla, ma in fondo Drive è un film romantico,struggente fatto di piccoli dettagli che lo rendono grande. Grandissimi attori, Gosling fenomenale, il suo viso è un mondo, ed è stato meravigioso esplorarlo.
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glenn_glee
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domenica 11 marzo 2012
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capolavoro
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Drive è il miglior film del 2011. Originale, spietato, con un'ottima regia e dei bavissimi interpreti tra cui spicca Gosling. Un noir dei giorni nostri, dove finalmente lo spettatore può avere un pò di tregua dai film d'azione dove si corre ed esplodono macchine senza motivo o senza una storia consistente dietro. Quello che ci regala Refn è un film con una scenggiatura ridotta al minimo, dove ogni discorso ha la sua importanza, dove si cerca di indagare l'animo e la vita dei personaggi attraverso le azioni e le espressioni dei loro visi. Memorabile è la scena dell'ascensore, dove Eros(amore) e Thanatos(morte), si incontrano dando vita a una delle scene più romantiche e violente del cinema: quel bacio tenero, dato perchè il protagonista che dopo qualche minuto lei non lo vedrà più come un uomo perfetto e buono, ma anche come un violento assassino, perchè lui la ama, la vuole salvare, è un eroe ma la sua natura è pur sempre quella dello scorpione.
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Drive è il miglior film del 2011. Originale, spietato, con un'ottima regia e dei bavissimi interpreti tra cui spicca Gosling. Un noir dei giorni nostri, dove finalmente lo spettatore può avere un pò di tregua dai film d'azione dove si corre ed esplodono macchine senza motivo o senza una storia consistente dietro. Quello che ci regala Refn è un film con una scenggiatura ridotta al minimo, dove ogni discorso ha la sua importanza, dove si cerca di indagare l'animo e la vita dei personaggi attraverso le azioni e le espressioni dei loro visi. Memorabile è la scena dell'ascensore, dove Eros(amore) e Thanatos(morte), si incontrano dando vita a una delle scene più romantiche e violente del cinema: quel bacio tenero, dato perchè il protagonista che dopo qualche minuto lei non lo vedrà più come un uomo perfetto e buono, ma anche come un violento assassino, perchè lui la ama, la vuole salvare, è un eroe ma la sua natura è pur sempre quella dello scorpione. Fantastica la colonna sonora soprattutto Nightcall e A real hero.
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spike
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venerdì 30 settembre 2011
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grande cinema
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Un film che ti tiene incollato al sedile (ops alla poltrona) dal primo all'ultimo minuto. Il Primo grande film della stagione, il primo film che si merita di diventare cult. Ryan Gosling interpreta un personaggio che gli rimarrà attaccato addosso negli anni a venire, ottima la regia, la sceneggiatura, la fotografia. Estremamente violento (strano che non sia vietato ai minori di 14 anni) ma la violenza è necessaria per catapultarci in un ambiente le cui regole sono spietate. In questi anni pochi film sono all'altezza di questo (che io ricordi 5 stelle le ho date solo a 'Gran Torino' e a 'Into the Wild'). Nicolas Winding Refn è un regista da tenere d'occhio.
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molenga
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venerdì 30 settembre 2011
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5 minutes hero
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Ecco il più significativo-fino ad oggi, 30 settembre- film del 2011. Gosling interpreta la parte di un meccanico-stuntman che, per arrotondare, fa da autista ai rapinatori; di lui non viene pronunciato i nome: è solo, ha un capo officina un po' sbandato che ha avuto problemi con degli esattori di una"famiglia" probabilmente mafiosa e che ad essa è rimasto legato, sia perché gli hanno fratturato il bacino sia perché chiede nuovo liquido per mettere il suo sottoposto su una macchina e faro correre: Gosling/driver ha anche una vicina di casa, il marito è in prigione...se ne invaghisce. Quando il galeotto torna a casa, deve pagare il conto per la protezione ricevuta in gattabuoia, e qui la vicenda del nostro cnducente si complica.
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Ecco il più significativo-fino ad oggi, 30 settembre- film del 2011. Gosling interpreta la parte di un meccanico-stuntman che, per arrotondare, fa da autista ai rapinatori; di lui non viene pronunciato i nome: è solo, ha un capo officina un po' sbandato che ha avuto problemi con degli esattori di una"famiglia" probabilmente mafiosa e che ad essa è rimasto legato, sia perché gli hanno fratturato il bacino sia perché chiede nuovo liquido per mettere il suo sottoposto su una macchina e faro correre: Gosling/driver ha anche una vicina di casa, il marito è in prigione...se ne invaghisce. Quando il galeotto torna a casa, deve pagare il conto per la protezione ricevuta in gattabuoia, e qui la vicenda del nostro cnducente si complica...
Regia immensa anche se talvolta citazionista, Gosling incredibile, film curato in tutto dali titoli modello american gigolo alle inquadrature che ricordano i migliori momenti di mulholland drive, eccelsa colonna sonora di Badalamenti...andate a vederlo!!!!!!
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[+] cosa non fare prima di andare al cinema
(di quartadi)
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[+] come mai le 5 stelle ?
(di dellimellow)
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beppe baiocchi
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martedì 30 aprile 2013
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la forza di uno sguardo
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Un uomo, Los Angeles, la sua macchina, l'amore, la vendetta. In questo modo è facilmente sintetizzabile Drive capolavoro di Nicolas Winding Refn.
Un uomo di cui non sappiamo il nome (Ryan Gosling) è uno stuntman/meccanico di giorno e accompagnatore (driver) di rapinatori la notte. Egli è un tipo fortemente introverso, solitario, che però ad un certo punto della sua vita trova una donna che con un semplice sguardo lo cattura. Questa donna (Carey Mulligan) ha un figlio e un marito in carcere, ha una relazione con il protagonista e tutto sembra andare bene. Quando però il marito della donna esce dal carcere si instaura una catena di violenza inaudita.
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Un uomo, Los Angeles, la sua macchina, l'amore, la vendetta. In questo modo è facilmente sintetizzabile Drive capolavoro di Nicolas Winding Refn.
Un uomo di cui non sappiamo il nome (Ryan Gosling) è uno stuntman/meccanico di giorno e accompagnatore (driver) di rapinatori la notte. Egli è un tipo fortemente introverso, solitario, che però ad un certo punto della sua vita trova una donna che con un semplice sguardo lo cattura. Questa donna (Carey Mulligan) ha un figlio e un marito in carcere, ha una relazione con il protagonista e tutto sembra andare bene. Quando però il marito della donna esce dal carcere si instaura una catena di violenza inaudita. Standard infatti (il marito di Irene, la donna di cui è innamorato il protagonista) è indebitato con la mafia locale, e il nostro protagonista deciderà (per amore) di aiutarlo, ma non tutto andrà a buon fine.
Un film che è potentemente segnato dalla prestazione incredibile di Ryan Gosling, mai così forte e intimamente espressivo. Il film infatti ha davvero pochi dialoghi e i sentimenti e le situazioni sono spiegate la maggior parte delle volte da un semplice sguardo del protagonista. Una prova eccelsa che innalza il film ad un livello superiore.
Nicolas Winding Refn inoltre non è un novellino. Regista affermato in patria, riesce a mostrare con ferocia inaudita scene di violenza, sensibilità disarmante i momenti romantici e più emozionali, panoramiche da lasciare il fiato, adrenalina pura negli inseguimenti in macchina. Una prova per il regista davvero ardua, poichè difficile è reggere con tutta questa coerenza e intensità questi momenti fortemente diversi, ma riuscita decisamente bene.
Intrigante la colonna sonora stile anni 80.
Una storia d'amore incondizionato,tanto sentimento con una forte dose di azione.
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luciacinefila
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giovedì 20 ottobre 2011
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paradossalmente un film romantico.....
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Mi sono ufficilamente innamorata del protagonista di questo splendido film, di cio' che rappresenta di cio' in cui crede...Raramente ho rinvenuto come nella sceneggiatura di questo piccolo capolavoro momenti delicati e romantici accanto a scene di una crudezza e di una violenza impressionanti; basti pensare all'affetto che il protagonista anzi all'amore che il Bravissimo Ryan Gosling riesce a trasmettere al piccolo figlio della sua amata, oppure allo sguardo intriso di tristezza mentre ospite a pranzo dei vicini di casa deve ascoltare le origini della storia di amore fra il galeotto e la donna dei suoi desideri....I miei complimenti al regista che è riuscito, ovviamente grazie alla recitazione impeccabile dei suoi protagonisti, a regalarci una STORIA APPASSIONANTE REALE DELICATA E PASSIONALE AL TEMPO STESSO.
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Mi sono ufficilamente innamorata del protagonista di questo splendido film, di cio' che rappresenta di cio' in cui crede...Raramente ho rinvenuto come nella sceneggiatura di questo piccolo capolavoro momenti delicati e romantici accanto a scene di una crudezza e di una violenza impressionanti; basti pensare all'affetto che il protagonista anzi all'amore che il Bravissimo Ryan Gosling riesce a trasmettere al piccolo figlio della sua amata, oppure allo sguardo intriso di tristezza mentre ospite a pranzo dei vicini di casa deve ascoltare le origini della storia di amore fra il galeotto e la donna dei suoi desideri....I miei complimenti al regista che è riuscito, ovviamente grazie alla recitazione impeccabile dei suoi protagonisti, a regalarci una STORIA APPASSIONANTE REALE DELICATA E PASSIONALE AL TEMPO STESSO...forse la storia di una fra le tante solitudini che possiamo rinvenire oggi nelle nostre città e di un ragazzo che finalmente trova la "ragazza dei suoi sogni" e ad essa si agrappa con tutte le sue forze.....Mi ha colpito sopratutto il codice d'onore che anima durante tutto il film le azioni del protagonista sino alle sue estreme conseguenze,....combattere per amore,L'amicizia e la fedelta, restituire il maltolto e sopratutto mantenere la parola data...e di questi tempi abbiamo bisgno di pensare che esistono ancora persone così....Da vedere assolutamente.....per emozionarsi e per sognare....un po
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epidemic
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venerdì 16 settembre 2011
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un sofferto pilota...
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Visto mesi fa in anteprima con i sottotitoli.
Mi fa piacere che esca (aspettiamo anche Melancholia di Vion Trier ma a quanto pare non arriva). Non son del tutto concorde con la recensione di mymovies (successo anche con Chatroom...alias i segreti della mente). Mi sembra palese che non ci si specchi con film sul genere fast and furios, ma si accarezza qualcosa di più introspettivo, di cupe, di represso e sofferto. Le macchine seppur protagoniste non oscurano le peripezie di un tormentato Gosling. Forse anche eccessivo catalogarlo come film d'azione perchè in effetti non lo è.
Do tre stellette. Più che discreto
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robertadl
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martedì 12 febbraio 2013
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nightcall
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"Dammi luogo e ora e ti do cinque minuti: qualunque cosa accada in quei cinque minuti sono con te, ma ti avverto, qualunque cosa accada un minuto prima o un minuto dopo sei da solo. Io guido e basta." Ecco come comincia l'affascinante prologo di Drive, l'ultimo film di Refn. Tutto parte da una chiamata notturna, "Nightcall" titolo della melodia straordinaria che ci accompagna all'inizio del film dove il protagonista, Gosling, spiega e chiarisce all'interlocutore telefonico ma soprattutto al pubblico il suo "ruolo". Una notte sia di seducente bellezza per quanto riguarda le riprese alla Michael Mann di una Los Angeles scintillante, sia macabra e oscura come uno dei tanti lati più inquietanti del protagonista.
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"Dammi luogo e ora e ti do cinque minuti: qualunque cosa accada in quei cinque minuti sono con te, ma ti avverto, qualunque cosa accada un minuto prima o un minuto dopo sei da solo. Io guido e basta." Ecco come comincia l'affascinante prologo di Drive, l'ultimo film di Refn. Tutto parte da una chiamata notturna, "Nightcall" titolo della melodia straordinaria che ci accompagna all'inizio del film dove il protagonista, Gosling, spiega e chiarisce all'interlocutore telefonico ma soprattutto al pubblico il suo "ruolo". Una notte sia di seducente bellezza per quanto riguarda le riprese alla Michael Mann di una Los Angeles scintillante, sia macabra e oscura come uno dei tanti lati più inquietanti del protagonista. Driver ha più lavori: fa il meccanico nell'officina del suo amico Shannon e guida nei film (lo stunt), una vita che procede in modo sistematico finché non avviene l'incontro con Irine e suo figlio Benicio che lo trascinano in un mondo fin'ora a lui mai conosciuto quello dell'affetto e dell'amore. Ma il destino ha in serbo altro per il nostro pilota che per assicurarsi l'incolumità di Benicio e Irine è costretto a fare i conti con il suo lato più violento, glaciale e crudele. È la sorprendente scoperta di un uomo che per amore è disposto a tutto anche a seppellire la sua umanità. Un amore che ci viene narrato per tratti essenziali tramite sguardi e sorrisi e quell'unico bacio in ascensore che racchiude tutta la poesia che purtroppo a seguito deli eventi non può coesistere tra i due. Il film è travolgente, tutto combacia alla perfezione: musica, riprese, sceneggiatura e interpretazione in un incastro narrativo diabolico, magico ed entusiasmante allo stesso tempo. Alla fine non ci resta che sperare che il nostro Driver riesca a chiudere gli occhi perché in fondo anche lui è un essere umano ma soprattutto "A Real Hero".
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iamanicon
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domenica 9 ottobre 2011
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minimale perfezione
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Un capolavoro perchè essenziale, senza sbavature, senza imperfezioni. Statene lontani se volete dialoghi alla Vin Diesel con sgommate e minigonne. Evitate di disturbare con i vostri ignoranti commenti chi cerca di godersi uno splendido film! E come si può immaginare, parlo per esperienza personale.
Il non detto torna impetuosamente di scena con intense sequenze di sguardi e dolci sorrisi, tenerezza pura che si staglia contro incredibili esplosioni di violenza che disarmano ma non disgustano (almeno il sottoscritto). Ryan Gosling (il Driver, protagonista senza nome, eroico cavaliere su 4 ruote dall'ignoto passato) perfetto interprete della paradossale simbiosi fra il sentimento d'amore dedicato alla difesa senza confine dell'innocenza, scoperta nella semplicità di una madre e il suo bambino, e la spietata ma lucida brutalità, scatenata come un'accelerazione roboante di un 8 cilindri lanciato a piena potenza, il tutto in un atarassico e impeccabile self control.
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Un capolavoro perchè essenziale, senza sbavature, senza imperfezioni. Statene lontani se volete dialoghi alla Vin Diesel con sgommate e minigonne. Evitate di disturbare con i vostri ignoranti commenti chi cerca di godersi uno splendido film! E come si può immaginare, parlo per esperienza personale.
Il non detto torna impetuosamente di scena con intense sequenze di sguardi e dolci sorrisi, tenerezza pura che si staglia contro incredibili esplosioni di violenza che disarmano ma non disgustano (almeno il sottoscritto). Ryan Gosling (il Driver, protagonista senza nome, eroico cavaliere su 4 ruote dall'ignoto passato) perfetto interprete della paradossale simbiosi fra il sentimento d'amore dedicato alla difesa senza confine dell'innocenza, scoperta nella semplicità di una madre e il suo bambino, e la spietata ma lucida brutalità, scatenata come un'accelerazione roboante di un 8 cilindri lanciato a piena potenza, il tutto in un atarassico e impeccabile self control. Una perfetta padronanza tanto del volante tanto delle sue azioni, nulla è lasciato al caso, ogni sterzata, ogni parola, non c'è spazio per il superfluo. Lo stesso dicasi per la regia, sequenze di rallenty che si lasciano gustare come un vino pregiato, ma che richiedono uno spettatore sensibile in grado di leggere oltre l'ovvio, altrimenti facilmente annoiano chi necessita delle ridicole spiegazioni didascaliche per capire un film, chi è assuefatto al bombardamento visivo di film d'azione che vomitano sequenze ridondanti mirate alla quantità piuttosto che alla qualità. Colonna sonora allo stesso tempo innovativa e vintage, di eccezionale qualità, che accompagna perfettamente tanto le adrenaliniche sequenze quanti i misurati silenzi. Finale ineccepibile. Potrei continuare ma penso di averlo lodato a sufficienza. Buona visione
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