Titolo originale | Martha Marcy May Marlene |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Sean Durkin |
Attori | Elizabeth Olsen, Christopher Abbott, Brady Corbet, Hugh Dancy, Maria Dizzia Julia Garner, John Hawkes, Louisa Krause, Sarah Paulson, Diana Masi, Allen McCullough, Tobias Segal, Adam David Thompson. |
Uscita | venerdì 25 maggio 2012 |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 3,10 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 giugno 2012
Tormentata dai ricordi del passato e da una crescente paranoia, una ragazza cerca di reinserirsi nella sua famiglia e nel mondo, dopo aver frequentato la comunità di un leader folle e abusatore. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, Al Box Office Usa La fuga di Martha ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 2,7 milioni di dollari e 138 mila dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Martha fugge all'alba, attraverso i boschi, dalla casa in campagna dove ha vissuto due anni insieme alla piccola comunità che l'ha accolta come parte della famiglia, al costo di un prezzo psicologico altissimo che la ragazza forse non finirà mai di pagare. Torna dalla sorella, l'unica rimasta della sua famiglia d'origine, nella bella e borghese casa delle vacanze, nel Connecticut, che Lucy ha preso col marito. Ma è una scelta obbligata, un luogo non suo, nel quale, al disagio di un presente ancora senza una collocazione affettiva stabile e senza un progetto di vita per il futuro, si somma, nella mente di Martha, il ritorno incontrollabile di un passato rimosso e devastante.
Esordio alla regia di Sean Durkin, premiato al Sundance, il film si costruisce per la maggior parte sulle spalle e negli occhi di Elizabeth Olsen, protagonista assoluta e strabiliante. Filmato con lunghe sequenze cariche di tensione, angosciante per il modo in cui stringe le possibilità di pace della protagonista in un vicolo sempre più stretto e chiuso, il film trasforma volontariamente lo spazio aperto e luminoso di una villa dalle grandi finestre con vista sul lago nel luogo più adatto per la comparsa della paranoia e l'alitare del soffio freddo della violenza subita e ancora minacciosa.
Parallelamente, la fattoria nella quale Martha era stata prontamente convertita in Marcy May dal carismatico Patrick, padre padrone e leader della setta, invece di essere il luogo libertario e comunitario che pretende di essere, è giustamente inquadrato in spazi chiusi o recintati (l'orto), spesso rigidamente divisi per genere sessuale, dove la solitudine è il sentimento insieme sovrano e proibito.
È però Marlene, il terzo nome, per la precisione un nome in codice, quello che racconta di più del destino di Martha: giovane senza identità, privata forse per sempre della possibilità di costruirsene una in piena libertà.
Premiato al Sudance Festival, da sempre garanzia di qualità, la pellicola di Durkin ci catapulta nell'abisso delle sette in un racconto pieno di mistero e di dolore. La giovane Martha non ha più dato notizie alla famiglia da due anni quando una mattina improvvisamente chiama la sorella e la prega di andarla a prendere. E' sperduta, senza soldi nè valigie, e non vuole raccontare [...] Vai alla recensione »
USA. Una giovane ragazza scompare per un paio di anni senza lasciare alcuna traccia e senza dare alcuna notizia alla sorella. La giovane infatti, in fuga da se stessa, ha trovato "riparo" presso una fattoria dove vive una comunità all'apparenza egualitaria e benevola ma che vive del carisma del terribile capo della setta. La giovane, sconvolta da questa ennesima esperienza fallimentare, [...] Vai alla recensione »
Un film asciutto, essenziale e dove i dialoghi scarni ma incisivi sottolineano perfettamente le scene. E sono state proprio le parole ad entrare nella testa di Martha quando viveva in comunità. Parole discrepanti con gli atti, generalmente atroci o di violenta promiscuità. Parole dette dal suo leader che tendevano a giustificare la sua sola e propria libertà in nome di una filosofia alternativa amorale [...] Vai alla recensione »
Dopo il bellissimo Frozen river e Un gelido inverno, arriva dal Sundance un nuovo film sull'"altra" America, quell'America rurale che affonda le sue radici nella povertà, nello squallore di baracche disperse tra i boschi, negli orrori nascosti che sono il rovescio della medaglia del sogno americano. Martha (Elizabeth Olsen) è un'adolescente fuggita di casa in [...] Vai alla recensione »
La fuga di Martha è un film arduo, ricco di una tensione emotiva e una caratterizzazione psicologica marcata, che deve molto della sua riuscita sia alla solida, e a tratti geniale, regia di Durkin, sia alla bravura di una sorprendente Elisabeth Olsen. Molto più spaventoso nella sua drammaticità della maggior parte degli horror moderni, La fuga di Martha si sviluppa progressivamente [...] Vai alla recensione »
La fuga di Martha è un film arduo, ricco di una tensione emotiva e una caratterizzazione psicologica marcata, che deve molto della sua riuscita sia alla solida, e a tratti geniale, regia di Durkin, sia alla bravura di una sorprendente Elisabeth Olsen. Molto più spaventoso nella sua drammaticità della maggior parte degli horror moderni, La fuga di Martha si sviluppa progressivamente [...] Vai alla recensione »
Fuggita nottetempo dalla comune hippye governata dall'influenza di un ambiguo leader carismatico, la giovane Martha si rifugia nella casa dove la sorella maggiore Lucy vive insieme al marito. Benchè si sforzi di superare i traumi subiti durante la permanenza nella comunità e ritornare con difficoltà ad una vita normale, inizia a mostrare i segni di un comportamento paranoico [...] Vai alla recensione »
drammatico, parallelo e fortemente atipico. Soggetto interessante per uno sviluppo non banale e scontato. Per me da vedere
Bel film,ben diretto e che descrive bene l'angoscia e la solitudine della bravissima protagonista, la minore delle gemelle Olsen.Forse il finale poteva essere più delineato perché lascia qualche interrogativo senza risposta ma è secondario rispetto alle emozioni che il regista voleva trasmettere.
Come al solito dal sundance festival,garanzia di qualita',arriva questo piccolo interessantissimo indie movie.martha scappa nel bosco,da chi ancora non sappiamo,chiama la sorella lucy,che non vede da 2 anni e questa la va' a prendere.da qui in poi assistiamo ad avvenimenti in tempo reale ma prendendo spunto da un azione un gesto,coltivare delle piante o girare un cucchiaio in un bicchiere,torniamo [...] Vai alla recensione »
Martha, una ragazza già di per sé con dei problemi, si imbatte e si rifugia in una "famiglia"-setta che già di per sé ha dei problemi. Una setta con un concetto ascetico di morte e amore, cibo e sesso. Il luogo ideale per non essere un luogo ideale. Ma Martha ci finisce dentro, anche se il film inizia con lei che scappa.
Martha vive ina una "libera" comune, ma fugge e si rifugia tra le braccia del passato nella tranquillità di un ambiente famigliare. Lentamente lo smarrimento della ragazza lascia il posto all'ansia e alla paura che le si sono annidate dentro come le radici delle piante che riesce con bravura a seminare in giardino. Il registra bravissimo riesce a collegare con spettacolari inquadrature [...] Vai alla recensione »
Guardando questo film, con una scena cruenta terribile,come si fa a non pensare alla setta anni '70 di Charles Manson..dove gli omicidi alle ville borghesi altolocate erano perpetrati in modo altamente cruento fino all'ultimo scempio allucinante del caso Sharon Tate moglie allora di Polanski. E come si fa a non pensare a colei (una e una sola) che ai tempi si distaccò da tale setta perchè contraria [...] Vai alla recensione »
L'inizio sembra promettente ma col passare dei minuti il tutto svanisce. Film lento che non regala nulla allo spettatore, con una fotografia pessima nelle scene in penombra. Son rimasto così deluso che son rimasto senza parole... lo sconsiglio Voto 4
In alcuni momenti, questa opera prima presentata a Cannes e premiata al Sundance l' anno passato sembra un thriller, se non addirittura un horror. Eppure le vittime non sono, per una volta, i soliti adolescenti infoiati in vacanza, bensì giovani vittime di una minaccia sociale assai diffusa nell' America "profonda": quella della sette parareligiose.
Non è chiaro all’inizio da cosa Fugga Martha (Elizabeth O1sen) quando arriva a casa di sua sorella Lucy (Sarah Paulson). Ma quello che all’inizio sembra un tranquillo rifugio rustico nello stato di New York, si rivela una specie di setta, un universo nefasto, in cui il carismatico Patrick (John Flawkes) attira giovani sbandati. Durkin ha realizzato un inquietante studio sulla facilità con cui i predatori [...] Vai alla recensione »
Nel nome dell’indie. Tra alti critici e bassi monetari, il cinema americano off Hollywood funziona spesso e volentieri, vedere per credere lo stiloso esordio di Sean Durkin, La fuga di Martha, già premiato al Sundance. Alla straziata e straziante Elizabeth Olsen il compito di dividersi tra tre identità: Martha, ovvero la ragazza bene che era; Marcy May, affibbiatole dal padre padrone (John Hawkes, [...] Vai alla recensione »
Il titolo originale «Martha Marcy May Marlene» aiuta a capire molto della vita della protagonista, una ragazza perennemente in fuga. Dalla famiglia, da una setta che la manipola, da se stessa. Un’orfana alla ricerca di una sua «normalità», da sempre perduta e mai ritrovata. Film non facile, che lascia interrogativi aperti, particolare (non a caso ha vinto il premio per la regia al Sundance 2011), che [...] Vai alla recensione »