Baciami ancora

In generale il sequel è sempre inferiore al primo film , c'è poco da fare. La storia del cinema ci ha abituato a questo. Pochissime le eccezioni... forse solo Terminator 2 e qualche altro è migliore del primo episodio. L'ultimo bacio era una vera perla per il cinema italiano e aveva fatto centro sia con la critica che col pubblico. Naturalmente dopo questo successo la terra scoppiava e per qualunque regista sarebbe stato molto rischioso pasarci sopra. Muccino ha saggiamente resistito alla tentazione per 10 anni, poi ecco questo Baciami Ancora che sinceramente lascia molto delusi. Già il non vedere Giovanna Mezzogiorno è un vero trauma... probabilmente sarebbe stato meglio che il nostro Carlo fosse semplicemente vedovo in questo secondo film. [+]

In generale il sequel è sempre inferiore al primo film , c'è poco da fare. La storia del cinema ci ha abituato a questo. Pochissime le eccezioni... forse solo Terminator 2 e qualche altro è migliore del primo episodio. L'ultimo bacio era una vera perla per il cinema italiano e aveva fatto centro sia con la critica che col pubblico. Naturalmente dopo questo successo la terra scoppiava e per qualunque regista sarebbe stato molto rischioso pasarci sopra. Muccino ha saggiamente resistito alla tentazione per 10 anni, poi ecco questo Baciami Ancora che sinceramente lascia molto delusi. Già il non vedere Giovanna Mezzogiorno è un vero trauma... probabilmente sarebbe stato meglio che il nostro Carlo fosse semplicemente vedovo in questo secondo film... Il problema di Baciami ancora consiste nel voler seguire parallelamente tutte l storie dei protagonisti, quasi facendo zapping da un canale all'altro, senza mai trovare nel bene e nel male una compattezza. Non ha l'uniformità di un unico racconto, ma piuttosto sembra un collage di episodi pocho credibili, in cui inevitabilmente si trascura la psicologia di molti personaggi (alcuni risultano poco più che macchiette). Non mancano alcune parti del film molto riuscite, come la descrizione di Marco ( un ottimo Pierfrancesco Favino ) che non sopporta che il suo matrimonio vada in pezzi , o quella di Adriano (Giorgio Pasotti), perfetto avanzo di galera. Claudio Santamaria, per la prima volta in stato di grazia ( perfetto nel ruolo del nevrotico Paolo, e questa è una bella sorpresa dopo le pessime prove recitative di precedenti film , ad esempio Il Cartaio). Il tutto però rimane impalpabile, i personaggi sembrano tutti di contorno anzichè protagonisti, e forse il film così strutturato si prestava di più a diventare una fiction in 2 o 3 puntate piuttosto che a un lungometraggio. Quindi questo sequel non aggiunge (anzi semmai toglie) qualcosa all'Ultimo Bacio, che rimane nella nostro ricordo l'unica vera storia di Carlo & co. [-]

spaccati di vita reale tutti precipitosamente catapultati in una pellicola,realista al 100% ma molto dura e profondamente diseducativa.
se al mondo d'oggi esiste un 50% di persone separate con problemi,talvolta esiste anche un 50% di persone che sanno rinnovare il loro amore e la loro unione spinti da una forza interiore che li lega sempre con fiducia e serenità.
Muccino forse ha tratto spunto dalla propria vita amorosa disordinata e fatta puntualmente di tante donne amate solo fisicamente,senza soffermarsi su ciò che al di là esiste in ciascuno di noi.
il finale contraddice l'aspetto caduco e aleatorio della famiglia,che il regista vuol trasmettere. [+]

Come disse Orson Welles, "in Italia basta prendere una macchina da presa e metterci delle persone davanti per far credere che si è registi". Lo diceva più di cinquantanni fa' e a proposito di Rossellini. Constatare che dopo tutto questo tempo non sia cambiato niente, che le novità siano poche e che a riscuotere tanto successo siano sempre gli stessi film non è molto rassicurante. Spaventano i cinquantanni a venire, forse davvero come ha detto Vergassola a "Parla con me", tra dieci anni ci ritroveremo a parlare di "Baciami un'ultima volta" o come vorranno chiamare l'ultimo film di Muccino. Se il cinema è arte oltreché tecnica, il film di Muccino è sapiente artigianato, niente di più. Lo salvano gli attori che lo attorniano. [+]

Come disse Orson Welles, "in Italia basta prendere una macchina da presa e metterci delle persone davanti per far credere che si è registi". Lo diceva più di cinquantanni fa' e a proposito di Rossellini. Constatare che dopo tutto questo tempo non sia cambiato niente, che le novità siano poche e che a riscuotere tanto successo siano sempre gli stessi film non è molto rassicurante. Spaventano i cinquantanni a venire, forse davvero come ha detto Vergassola a "Parla con me", tra dieci anni ci ritroveremo a parlare di "Baciami un'ultima volta" o come vorranno chiamare l'ultimo film di Muccino. Se il cinema è arte oltreché tecnica, il film di Muccino è sapiente artigianato, niente di più. Lo salvano gli attori che lo attorniano. Qualcuno riesca a convincermi del perché, del bello di questo film e gli sarò riconoscente per tutta la vita. [-]

Non sono d'accordo con Marianna Cappi, "baciami ancora" mi è piaciuto molto, e penso sia un ottimo sequel,che al contrario di altri non rovina la storia originale,la prima. E poi, quant'è affascinante Accorsi?!

Ho avuto il piacere di assistere DIRETTAMENTE alla presentazione del film e quindi di ascoltare Muccino in primis insieme a Procacci e devo dire non solo che hanno detto quello che io ho detto qui ma anche che sono due persone di carattere, in gamba. Ad avercene...

Dopo la visione di Baciami ancora io e mio marito abbiamo discusso sulle situazioni e le storie e ci siamo trovati d'accordo che Muccino ha trovato ancora il modo per catturare l'attenzione ed entrare nell'animo di tante donne e tanti uomini fragili, sognatori, ottimisti, pessimisti che siano. Tutto sommato un film che scorre veloce a parte qualche scena lenta, bravissimi Accorsi,Favino, Puccini e Impacciatore, ma nel complesso tutti accettabili. Ho soltanto qualche cosa da dire sulle pubblicità che propina il film, sinceramente credo se ne potesse fare a meno.

Purtroppo viene confermata ancora una volta la regola che fare i "next" è molto più difficile e rischioso,quasi mai si fa un lavoro per bene.Sceneggiatura stucchevole e banale,dall'esito più scontato dello scudetto all'inter(voto 4),regia mediocre,senza lodi e senza infamia,tipo lunedì mattino in ufficio(voto 5),interpretazione dei protagonisti da compitino,con discese più in basso per Puccini(voto 3)e Giannini(voto 3e1/2).Si salvano solo la professionalissima Impacciatore(voto 6e1/2)e il sempre più bravo e preparato Favino(voto 7e1/2). Da vedere solo per capire ancora una volta che i prosiegui è meglio lasciarli alla nostra immaginazione.

...Daniela Piazza. Non me la ricordavo dal precedente. Poi l'ho vista a Domenica In e non ho dormito la notte. E sono corso al cinema. Bellissima. Stupenda. Unica. Non altrettanto il film: analisi sempliciotta, utile solo a rinforzare qualche stereotipo. Molto bravi però gli attori. E poi c'è lei...

MI HA RICORDATO AMICI MIEI CON LA GOLIARDIA DI ALLORA SOSTITUITA DAI TORMENTONI DI OGGI. HO SENTITO UNA GRAN VOGLIA DI FAMIGLIA DA PARTE DI QUESTI QUARANTENNI

film dove tutto è scontato