il conformista
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mercoledì 30 giugno 2010
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che c'è di interessante, a parte i soldi?
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Ho visto il film e non mi parso tanto lontano da quanto mi ero immaginato dal trailer. Mi sono parsi noiosi i primi 45 minuti, poi verso il finale Muccino raggiunge la commozione con facilissime astuzie che niente hanno a che fare con la realtà. Accorsi ha la solita faccia appesa da triglia, Favino continua a farci vedere quanto è bravo con troppa compiacenza e Santamaria è il solito isterico sopra le righe, combinato poi con la Impacciatore...mah! Il personaggio della Puccini sembra fatto apposta per lei, non è affatto il personaggio creato dalla Mezzogiorno, è proprio un'altra "moglie". C'è un momento di aria fresca nell'incontro tra la moglie infelice di Favino con il giovanissimo amante.
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Ho visto il film e non mi parso tanto lontano da quanto mi ero immaginato dal trailer. Mi sono parsi noiosi i primi 45 minuti, poi verso il finale Muccino raggiunge la commozione con facilissime astuzie che niente hanno a che fare con la realtà. Accorsi ha la solita faccia appesa da triglia, Favino continua a farci vedere quanto è bravo con troppa compiacenza e Santamaria è il solito isterico sopra le righe, combinato poi con la Impacciatore...mah! Il personaggio della Puccini sembra fatto apposta per lei, non è affatto il personaggio creato dalla Mezzogiorno, è proprio un'altra "moglie". C'è un momento di aria fresca nell'incontro tra la moglie infelice di Favino con il giovanissimo amante. Per il resto le scintille rimangono nell'Ultimo bacio. E' un film deprimente dove è tutto molto statico a parte le aperture delle porte e dove nessuno è simpatico, a parte Valeria Bruni Tedeschi in un rulino- ino-ino. Inutile proprio la presenza di Adriano Giannini. E poi, perchè di giorno le persiane, gli scuri sono sempre abbassati? Perchè quella luce fasulla? Perchè quando non piove la Puccini usa l'impermeabile e quando diluvia usa una (anzi due!) maglietta? Gli ambienti non hanno nessun sapore, sono case anonime borghesi farcite di giocattoli per bambini, tutte uguali e poi c'è il casolare del giovane amante con quelle ridicole foto appese. Questo film non ha coraggio, non ha storia, ma ha solo motivo di esistere se non per i soldi che hanno preso tutti, da Muccino agli attori agli sponsor. Soldi, soldi, soldi. Neanche Accorsi viene licenziato per essere così stupido ad avere le psicosi di Woody Allen senza un birciolo di senso del ridicolo o di humor.
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g. romagna
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lunedì 28 giugno 2010
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baciami ancora
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Cinque vicende di ordinario disordine sentimental-esistenziale sono raccontate da Muccino con tatto ed efficacia lontani da ogni perbenismo, ancorchè la sceneggiatura non brilli proprio per originalità. Largo così al padre di famiglia che abbandona moglie e figlio lattante per seguire loschi traffici, al marito premuroso che si trova tradito dalla moglie frustrata per l'apparente impossibilità di avere un figlio, al manager donnaiolo ancora innamorato della sua ex moglie, al magazziniere che vuole mollare tutto per andare a vivere in Brasile e al ragazzo depresso che non riesce a porre in equilibrio la relazione in cui si trova coinvolto. Il regista si affida ad interpretazioni di buona caratura, e se nessun attore si staglia particolarmente sugli altri è perchè il livello medio è ben equilibrato e capace di creare un'amalgama valida e coinvolgente.
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Cinque vicende di ordinario disordine sentimental-esistenziale sono raccontate da Muccino con tatto ed efficacia lontani da ogni perbenismo, ancorchè la sceneggiatura non brilli proprio per originalità. Largo così al padre di famiglia che abbandona moglie e figlio lattante per seguire loschi traffici, al marito premuroso che si trova tradito dalla moglie frustrata per l'apparente impossibilità di avere un figlio, al manager donnaiolo ancora innamorato della sua ex moglie, al magazziniere che vuole mollare tutto per andare a vivere in Brasile e al ragazzo depresso che non riesce a porre in equilibrio la relazione in cui si trova coinvolto. Il regista si affida ad interpretazioni di buona caratura, e se nessun attore si staglia particolarmente sugli altri è perchè il livello medio è ben equilibrato e capace di creare un'amalgama valida e coinvolgente. L'amore è rappresentato da Muccino in tutta la sua ineluttabilità, nel suo estremo mutare di situazioni e senza indugiare in inutili sentimentalismi o, al contrario, in tragici toni nichilisti. Purtroppo, negli ultimi anni il cinema italiano raramente ha saputo aprire i suoi orizzonti al di là della commedia drammatica di stampo sentimentale, ma a volte gli esiti, pur essendo assolutamente lontanissimi dal far gridare al capolavoro, possono essere gradevoli e degni di nota. Baciami Ancora è uno di questi casi, nonostante le numerose stroncature della critica che ha ricevuto. Francamente, se uno si approccia ad un film del genere nella maniera corretta non dovrebbe restarne deluso, dal momento che all'interno del suo filone trova sicuramente più che degna collocazione. O perlomeno questo è quello che ho percepito io. Massì, tre stelle e mezzo.
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paride86
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venerdì 11 giugno 2010
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muccino fuori controllo
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La qualità di questo film è lampante fin dai titoli di testa che, come pure quelli di coda, sembrano fatti con Power Point. Che diamine, con tutti quei soldi a disposizione!!
Per quanto riguarda la storia, poi, è il caso di aprire una parentesi più ampia: le storie sono tutte molto interessanti, se analizzate sulla carta; Muccino, però, ha il potere di esasperare tutto, anche quando non ce n'è affatto ragione, cosicché il risultato finale sembra un labirinto di intrecci in cui i personaggi vagano come proiettili impazziti, abbandonati all'irrazionalità più completa, in cerca di qualcosa su cui schiantarsi. Ma sono davvero questi i quarantenni di oggi? E' corretta l'analisi di questo film che, come ha detto il regista, vuole essere il ritratto di una generazione e, più in generale, una mappa moderna dei sentimenti? Io non credo proprio.
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La qualità di questo film è lampante fin dai titoli di testa che, come pure quelli di coda, sembrano fatti con Power Point. Che diamine, con tutti quei soldi a disposizione!!
Per quanto riguarda la storia, poi, è il caso di aprire una parentesi più ampia: le storie sono tutte molto interessanti, se analizzate sulla carta; Muccino, però, ha il potere di esasperare tutto, anche quando non ce n'è affatto ragione, cosicché il risultato finale sembra un labirinto di intrecci in cui i personaggi vagano come proiettili impazziti, abbandonati all'irrazionalità più completa, in cerca di qualcosa su cui schiantarsi. Ma sono davvero questi i quarantenni di oggi? E' corretta l'analisi di questo film che, come ha detto il regista, vuole essere il ritratto di una generazione e, più in generale, una mappa moderna dei sentimenti? Io non credo proprio. Alla fine della visione - che, tra l'altro, dura parecchio per un film di questo genere - ci si ritrova esausti e stressati.
Restano, comunque, le ottime prove d'attore di Pierfrancesco Favino e Sabrina Impacciatore, mentre sarebbe meglio stendere un velo pietoso su Vittoria Puccini, probabilmente più adatta alla televisione che al grande schermo.
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cineman77
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martedì 23 marzo 2010
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ennesima schifezza
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Un film inutile, che non dice nulla, che non lascia niente, non fa riflettere, non fa pensare, non emoziona. ma questa purtroppo non è una sorpresa. Una delle tante schifezze di film made in Italy, dove se nel titolo non c'è la parola ''amore'' , ''bacio'', la gente anzi la ragazzine di 12 anni, cresciute a pane e mariaDeFilippi, non lo va a vedere.......... che tristezza, non se ne può più...... IL CINEMA ITALIANO STA MORENDO !
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bellosguardo
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giovedì 18 marzo 2010
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hai mai baciato?
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Assolutamente deluso. Manca di profondità quanto il primo Super Mario, che almeno era divertente. La superficialità avvolge ogni azione di questo film e ne corrobora ogni significato. Se il raccontare una storia fine a se stessa può essere una scelta, la banalità non ha scusanti o motivazioni, questi quarantenni sono meno consapevoli di se stessi di un'ameba. Credendo di andare al cinema a guardare una bella storia di amici, tra amici, sono uscito arrabbiato, demotivato a crescere, e stupito dall' inaspettata inconsistenza emotiva della pellicola.
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micol68
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mercoledì 10 marzo 2010
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inutile e angoscioso
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E pensare che l'avevo atteso lungamente! Avevo amato L'ultimo bacio, e attendevo con impazienza questo pubblicizzatissimo seguito... ma che delusione! Un film inutile, che non dice nulla, che non lascia niente, non fa riflettere, non fa pensare, non emoziona.
Angoscioso perchè in effetti sì, trasmette un certo malessere, perchè questo nevrotico intrecciarsi di vite e di drammi pur poco credibili per quasi due ore e mezza un senso di catastrofismo lo provoca nello spettatore, ma non è emozione vera.
Bravi Impacciatore, Favino, Puccini, Santamaria, imbalsamato Accorsi, mediocre Pasotti, ma nessuno può riuscire a risollevare una trama tanto esile, e tanto scontata. Tutto già visto, già detto, già sentito.
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E pensare che l'avevo atteso lungamente! Avevo amato L'ultimo bacio, e attendevo con impazienza questo pubblicizzatissimo seguito... ma che delusione! Un film inutile, che non dice nulla, che non lascia niente, non fa riflettere, non fa pensare, non emoziona.
Angoscioso perchè in effetti sì, trasmette un certo malessere, perchè questo nevrotico intrecciarsi di vite e di drammi pur poco credibili per quasi due ore e mezza un senso di catastrofismo lo provoca nello spettatore, ma non è emozione vera.
Bravi Impacciatore, Favino, Puccini, Santamaria, imbalsamato Accorsi, mediocre Pasotti, ma nessuno può riuscire a risollevare una trama tanto esile, e tanto scontata. Tutto già visto, già detto, già sentito.
E poi il finalone "e vissero tutti felici e contenti" tanto improbabile quanto ridicolo!
Peccato Muccino, anche negli USA te l'eri cavata meglio, stavolta non ci siamo proprio.
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woofer64
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mercoledì 3 marzo 2010
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un film generazionale?
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Sono passati dieci anni dal film precedente, ma i personaggi non hanno subito alcuna evoluzione psicologica. La recitazione di Stefano Accorsi è imbarazzante.
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the84damy
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lunedì 1 marzo 2010
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muccini non sbaglia un colpo
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Muccino raramente sbaglia film e soprattutto azzecca quasi sempre gli interpreti delle sue opere..... proprio come in questo caso .
partendo dal paragone con l'ultimo bacio li trovo molto diversi....il primo molto più leggero e a tratti noioso ......questo invece non ha un attimo di sosta ed è decisamente tosto........poi personalmente amo molto i film che ti fanno riflettere e che ti danno qualcosa ed in più che possono ricoradare da vicino aspetti della nostra vita.
La bravura del regista direi che è stata proprio questa , di riuscire a dare credibilità al film aiutato anche dalle grandi interpretazioni dai personaggi principali,,,,per gusto mio opersonale FAVINO IMPACCIATORE e SANTAMARIA su tutti .
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Muccino raramente sbaglia film e soprattutto azzecca quasi sempre gli interpreti delle sue opere..... proprio come in questo caso .
partendo dal paragone con l'ultimo bacio li trovo molto diversi....il primo molto più leggero e a tratti noioso ......questo invece non ha un attimo di sosta ed è decisamente tosto........poi personalmente amo molto i film che ti fanno riflettere e che ti danno qualcosa ed in più che possono ricoradare da vicino aspetti della nostra vita.
La bravura del regista direi che è stata proprio questa , di riuscire a dare credibilità al film aiutato anche dalle grandi interpretazioni dai personaggi principali,,,,per gusto mio opersonale FAVINO IMPACCIATORE e SANTAMARIA su tutti .....senza nulla togliere agli altri.
Lo consiglio
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fulvieri
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domenica 28 febbraio 2010
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personaggi esagitati e valore della famiglia
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Muccino ancora una volta dimostra di essere un regista abile nel modo di girare un film; col ritmo incalzante riesce a non annoiare mai lo spettatore e a parlare della realtà dei nostri giorni senza rinunciare alle tecniche cinematografiche. Tuttavia, i suoi personaggi sembrano più il prodotto di queste tecniche che quello della realtà. Quasi mai nella realtà si vedono persone così esagitate, sempre di ritorno da avventure incredibili o per queste in partenza, zaino in spalla, per dare così una svolta alla propria vita. Quasi mai le scenate o le decisioni più importanti avvengono sotto la pioggia; questo succede in un solo posto, al cinema appunto.
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Muccino ancora una volta dimostra di essere un regista abile nel modo di girare un film; col ritmo incalzante riesce a non annoiare mai lo spettatore e a parlare della realtà dei nostri giorni senza rinunciare alle tecniche cinematografiche. Tuttavia, i suoi personaggi sembrano più il prodotto di queste tecniche che quello della realtà. Quasi mai nella realtà si vedono persone così esagitate, sempre di ritorno da avventure incredibili o per queste in partenza, zaino in spalla, per dare così una svolta alla propria vita. Quasi mai le scenate o le decisioni più importanti avvengono sotto la pioggia; questo succede in un solo posto, al cinema appunto. Se pure lo svolgimento sembra in alcuni momenti arricchito dall'umorismo alla Woody Allen (nel dileggio del genio artistico per esempio), la strada è ancora lunga per raggiungere la meta del cinema autentico. Al fondo, nel ritorno di un padre che conosce il proprio figlio all'età di dieci anni e grazie a lui l'esperienza della paternità, o in una coppia che si sfalda e poi si ricompone intorno alla propria bambina, o nell'amore che fa accettare tutto dalla propria partner, anche un'avventura con un giovane sedicente artista, troppo preso da sé per riuscire a nutrire un sentimento per l'altra, fosse pure di solo rispetto, si coglie un messaggio di recupero del valore della famiglia in contrapposizione all'individualità smodata della generazione dei quarantenni, che si sono sentiti autorizzati a ogni tipo di scelta in nome della propria libertà.
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postino70
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giovedì 25 febbraio 2010
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pesante
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INSUFFICIENTE PESANTE NON HA NIENTE A CHE FARE CN IL PRIMO FIL L'ULTIMO BACIO......NOIOSO
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(di the84damy)
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