Su Venere la fantascienza è rosa-shocking
di Antonio Dipollina Il Venerdì di Repubblica
L' astronave va in missione,è il 2052 e l' obiettivo è raggiungere Venere. A occhio non è un caso, questa è fantascienza rosashocking. Sopra sono in otto, equamente divisi tra i sessi e tutti molto interessanti. Al punto che il gruppo - sono cavie quasi del tutto inconsapevoli dei tramagli ambiziosi e non confessabili dell' Ente spaziale - viene seguito anche e soprattutto dal punto di vista etico-sentimental-sessuale. Per dire, nel primo episodio non manca un sano incontro a due favorito (forse, chissà) dall' assenza di gravità. Defying gravityè la nuova serie Usa in onda su FoxLife (il martedì in prima serata): la Abc l' ha lanciata come una "Grey' s Anatomy dello spazio", ma il successo atteso è rimasto solo atteso. Accanto a qualche tentativo degli autori di uscire dal grottesco di una simile trama - siccome devono restare in orbita sei anni, che non sono pochi, gli otto vengono irradiati a loro insaputa con una specie di bromuro elettronico - ci sono ambiziosi snodi in chiave "drama" e riflessioni sul senso della vita, lo spazio come metafora del tutto e del nulla e così via: troppo, comunque. Può piacere solo a utenti a caccia dello strampalato a tutti i costi.
Da La Repubblica, 18 giugno 2010
di Antonio Dipollina, 18 giugno 2010