A Single Man

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shiningeyes giovedì 2 gennaio 2014
bellezza messa in mostra. Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
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Tom Ford, famoso stilista e designer, decide di cimentarsi per la prima volta alla regia, senza aver mai seguito un corso di essa e facendone parte solo per aver curato il vestiario degli ultimi film di James Bond. Vedendo “A Single Man”, ogni dubbio sulla sua inesperienza è fugato, grazie ad una messa in mostra di sentimenti e colori di una bellezza che ci lascia senza fiato. Tom Ford dirige un’opera che forse solo lui poteva fare, prende pienamente a cuore l’opera di Irshwood e ne fa una trasposizione eccellente grazie alla sua regia accurata e sensibile. Il portavoce della riuscita della pellicola è uno strepitoso Colin Firth, capacissimo nel mettersi nei panni del depresso e delicato professor Falconer, intento a suicidarsi perché non riesce a riprendersi dalla morte del suo amato Jim; Firth ci propone un’interpretazione intensa e sofferta, nel quale ci coinvolge emotivamente in modo semplice e diretto. [+]

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fedson domenica 8 settembre 2013
un solo uomo Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
12%

Il debutto alla regia di Tom Ford ci racconta del dramma di un uomo. George Falconer (Colin Firth), professore d'inglese universitario, perde tragicamente il suo compagno che ha amato per sedici anni in un incidente d'auto. Rimasto solo, senza pace e colmo di dolore, George è incapace di reagire al colpo e decide di togliersi la vita sparandosi. Ma ben presto, scoprirà che vivere nel passato e illudersi del futuro è solamente un motivo invalido per continuare a soffrire nel presente. Il melodramma preme sui pensieri e le speranze di un uomo che, dopo la perdita del suo vero amore, non trova il coraggio e la volontà di continuare a vivere nel presente in cui è immerso; nel presente che lui stesso comincia ad odiare, descrivendolo come uno strazio totale dopo il quale troviamo solo la morte. [+]

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jean remi domenica 18 agosto 2013
l'amore oltre la morte Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
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Buon film che traspone ottimamente il libro di Christopher Isherwood,  intriso del credo dello scrittore nell’induismo a cui lo stesso si era convertito. Grande interpretazione di Colin Firth, la cui vita praticamente termina con la morte del suo compagno, unica fonte a cui dissetarsi nella sterile società che lo circonda.
Dopo una prima reazione a tale, accidentale ed improvvisa morte, in cui sembra ritrovarsi continuamente a fianco il compagno (quasi un’attesa di reincarnazione) la decisione di togliersi la vita visto che tutto ciò che lo circonda, compresi gli amici, non riescono a lenire il suo dolore. Ma sulla sua strada incontra un giovane ragazzo che sembra ridonargli la voglia di vivere e gli faccia abbandonare i propositi suicidi. [+]

[+] mah... (di luanaa)
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nancyb giovedì 23 agosto 2012
sublime Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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Semplicemente sublime, atmosfere perfette, Moore incantevole e bellissima e Firth da oscar..purtroppo mancato :( lo meritava più che nel "discorso del re". Il finale è una botta emotiva allucinante...uno schiaffo, come qualcuno ha già detto. Capolavoro!

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paperino lunedì 5 dicembre 2011
impeccabile Valutazione 4 stelle su cinque
86%
No
14%

Stilisticamente perfetto,  recitato splendidamente ma con misura e volutamente sottotono da un Colin Firth  che dà il meglio di se stesso.Non c'è un solo atteggiamento o una sola frase che possano far intuire  la  relazione  fra George e l'amatissimo compagno e questo contribuisce a riportare il loro rapporto nella più assoluta normalità ( se esiste una normalita... ). Nel periodo in cui è ambientato il film, dominato dalla paura e da una notevole intransigenza verso gli omosessuali ( ricordiamo la fine di uno dei due protagonisti de " I segreti di Brokeback Mountain" ) George conduce una vita  tranquilla e riservata,  abbastanza  estraneo al contesto sociale che lo circonda. [+]

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luana giovedì 27 ottobre 2011
soffrire rende brutti Valutazione 1 stelle su cinque
27%
No
73%

Tirar fuori qualcosa di buono dal bellissimo romanzo di Isherwood non era certo impresa facile.Ma Tom Ford ha deturpato il libro tradendone lo spirito;il senso delle scene stesse e omettendo altre scene significative( guarda un po'quelle sul disfacimento del corpo) per non parlare del finale. Tutta questa bellezza di tipo pubblicitario nel quale il film è infuso stordisce, dà la nausea..diventa qualcosa di irreale.. così come la tremenda e costante luce aranciata nella quale si aggancia pure l'invenzione di una marchetta casuale e non desiderata...i rallenty..i continui flashback..la pistola. La declamazione di un dolore; la teatralizzazione di un dolore.La cornice al posto del quadro. Le espressioni di Colin Firth sono quelle più naturali ma non possono sostituire un film che ha mancato totalmente il bersaglio. [+]

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brucemyhero mercoledì 17 agosto 2011
a single man Valutazione 4 stelle su cinque
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No
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Bel film e grandi interpretazioni. Unico nel suo genere direi, ma: il tema trattato, l'omosessualità e l'Amore, per come sono qui trattate, possono provocare disgusto nello spettatore, il che non ha niente a che fare con un giudizio.. Non sono cattolico, non ho preconcetti di nessun tipo, eppure davanti ad alcune scene, mi viene da dentro qualcosa. Il rifiuto, netto, non di comprendere l'amore tra persone di ugual sesso, ma di vederlo nella sua intimità. Ognuno è libero di vivere la vita come più gli aggrada, e l'amore quando lo è veramente, non lo si discute. Protreste obiettarmi: "perchè l'hai guardato, nessuno ti ha obbligato". [+]

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ilaskywalker venerdì 29 luglio 2011
"stilisticamente perfetto" Valutazione 5 stelle su cinque
40%
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60%

Potrei riportare un quote qualsiasi, o dire “è stilisticamente perfetto” solo perché mi piace poter dire perfetto di qualcosa, perché è elegante e perché si soffre, e qualcuno o qualcosa deve pur soffrire al posto nostro. In modo elegante. O potrei non dire nulla, come il resto delle volte. Sono una di quegli spettatori ipersensibili ma disamorati che vengono tramortiti da una storia anche se con schema tipico di mélo-morte, e sono troppo svogliata per spiegare o argomentare.
Geometrico e regolare. La scena della bambina con le scarpette turchesi riflessa nel pavimento, (mentre il protagonista cerca qualcosa nella sua borsa) è visivamente sublime. [+]

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museum giovedì 30 giugno 2011
significativo Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Tema centrato a pieno da Tom Ford, specialmente in una società come la nostra che sembra procreare individui sempre più colpiti da accidia, come la definirebbe Petrarca. Il personaggio che ha interpretato, in modo molto interessante, Colin Firth mostra sentimenti con cui la maggior parte delle persone sembra convivere, affascinante e preoccupante direi. C'è un pizzico di George Falconer in ognuno di noi, questo è sicuro. Chi non ha mai provato un senso di totale angoscia, rabbia, delusione, nausea e provato la sensazione di vivere male? Anche per questo personaggio ( che esteticamente ricorda un po' un Mastroianni in 8 e mezzo) le sensazioni sopraccitate sono un arredamento del suo essere. Dopo aver perso il suo compagno di vita e dopo essersi reso conto di non essere forte come invece, in alcune situazioni, si pensa di dover essere, deve affrontare la vita e, soprattutto, la sua omosessualità da solo. [+]

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gwynplaine domenica 29 maggio 2011
l'olocausto delle nostre vite. Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Non gli era rimasto più nulla.Era un mare senza terra.Era lui stesso l'oceano della sua disperazione.Non aveva più vite da sprecare.Tutte.Tutte gli erano crollate.Ora non gli rimaneva che il silenzio.E proprio per questo non ebbe esitazioni.Chiuse gli occhi.E all'improvviso la vita s'interruppe.Morì senza preavviso.

Incontro la morte.
Falconer diviene l'emblema della morte delle nostre esitazioni nell'istante stesso in cui queste vogliono abbandonare il mondo dell'irrealizzabile e divenire atto.
Sono il silenzio e la solitudine a dare potenza a questo film.Le  musiche rendono la malattia dell'anima del personaggio davanti al suicidio dei propri pensieri. [+]

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