Queens of Langkasuka

Il potente cannone di Langkasuka è oggetto delle mire di pirati e di principi di dinastie differenti. Ognuno di loro cerca di impossessarsene a prezzo anche di gravi perdite in battaglia. Non si esita anche a mettere in gioco la forza dell'antica formazione dei guerrieri "Doo Lam". La regina di Langkasuka è fatta oggetto di un attentato che fallisce ma che le offre la prova della necessità (per lei e le sue due sorelle principesse) di tentare il tutto per tutto per difendere il regno. Nonzee Nimibutr è un regista relativamente giovane (si è laureato in comunicazione nel 1987) ma già molto famoso nel suo Paese per l'impulso che ha dato all'affermazione del cinema tailandese. Questo film costituisce un esempio paradigmatico di una cinematografia assolutamente in grado di emulare i kolossal made in Usa con in sovrappiù la conservazione di un piacere intatto per la narrazione epica priva di sovrastrutture. Una facile operazione di lancio lo ha paragonato a Pirati dei Carabi dal quale invece si distanzia profondamente per la assoluta noncuranza nei confronti di sovratesti depistanti o di ammicchi allo spettatore. La mescolanza di molteplici generi (dal ninja alla pirateria, dalla fiaba all'epico) non nuoce affatto alla complessità del film (di una lunghezza considerevole). I protagonisti si alternano nel condurre l'azione che, una volta preso l'avvio, conosce poche pause. L'impressione che se ne trae è che in Thailandia esista ancora un pubblico positivamente 'ingenuo' e quindi capace di farsi attrarre da una vicenda tanto apparentemente semplice quando complessa sul piano produttivo. 