houseoftherisingsun
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lunedì 21 gennaio 2008
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un capolavoro di tecnica
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Da una storia in se banale, da cronaca quasi, Van Sant tira fuori un film fantastico per montaggio, fotografia, atmosfere. Non affonda nelle tematiche adolescenziali, ma in fondo, il film è bello per il modo in cui racconta la storia,non per la storia in se.
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paolo apa
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domenica 20 gennaio 2008
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bello come un racconto di w. trevor
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Il racconto è l'arte di dire molto con poco è l'arte dello scultore che toglie anziché aggiungere, è l’arte del non detto. Gus Van Sant lascia una grossa parte di quello che accade all'immaginazione dello spettatore. E' il genere di film che io preferisco. L'incontro di Alex con i genitori è l'icona del film. Genitori ed insegnanti non dovrebbero disertare le sale. Bello come un racconto irlandese.
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nicola
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venerdì 18 gennaio 2008
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la consapevolezza di essere egnoranti.
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Ascolto molto il mio cuore ma sento di non poter esprimere che un giudizio negativo su questo lungometraggio. Fotografia eccellente devo dire, interpretazione apatica, inespressiva di personaggi troppo giovani ed inesperti. Lento, che dico lento, lentissimo noioso a tratti e in altri addirittura irritante. Espressioni di personaggi in cerca di autore simili a pesci lessi che tutto mi facevano pensare tranne che a "buttare l'occhio sulla deriva morale adolescenziale, soffocando un disperato grido d'attenzione per i ragazzi"...come ha scritto qualcunoprima di me. So soltanto che quando è finito il film la senzazione avvertita è stata di "liberazione"...Film straziamente noioso, privo di picchi energici.
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Ascolto molto il mio cuore ma sento di non poter esprimere che un giudizio negativo su questo lungometraggio. Fotografia eccellente devo dire, interpretazione apatica, inespressiva di personaggi troppo giovani ed inesperti. Lento, che dico lento, lentissimo noioso a tratti e in altri addirittura irritante. Espressioni di personaggi in cerca di autore simili a pesci lessi che tutto mi facevano pensare tranne che a "buttare l'occhio sulla deriva morale adolescenziale, soffocando un disperato grido d'attenzione per i ragazzi"...come ha scritto qualcunoprima di me. So soltanto che quando è finito il film la senzazione avvertita è stata di "liberazione"...Film straziamente noioso, privo di picchi energici..messaggi lanciati con flemmatico impeto..
Tra gli attori si potrebbe annoverare e sponsorizzare all'oscar, l'unico vero interprete, l'agente morto...Signori miei...l'arte non ha tempo..non muore...MAI. E questo..chiamiamolo film...non è mai nato.
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alessandra
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martedì 15 gennaio 2008
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un acuto e inquietante ritratto di adolescenti
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Sono d'accordo su tutto, ma approfondirei la descrizione dei personaggi delle due ragazzine, che sono assolutamente differenti tra loro.
La girlfriend di Alex appare purtroppo già contaminata dalla superficialità e dalla vuotaggine di una certa mentalità corrente; sembra una piccola Paris Hilton, bella, bionda, vestita alla moda e piena di amiche carine e vacue come lei. Subito dopo aver avuto il suo primo rapporto sessuale si precipita a telefonare a un’amica, quasi fosse stato solo un cartellino da timbrare per entrare in quel mondo adulto apatico dove tutto è solo immagine e apparenza.
L'altra ragazzina, vicina di casa e amica di Alex, è meno bellina ma è molto intelligente e sveglia e, nonostante la sua giovane età, appare molto più lucida e consapevole degli adulti.
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Sono d'accordo su tutto, ma approfondirei la descrizione dei personaggi delle due ragazzine, che sono assolutamente differenti tra loro.
La girlfriend di Alex appare purtroppo già contaminata dalla superficialità e dalla vuotaggine di una certa mentalità corrente; sembra una piccola Paris Hilton, bella, bionda, vestita alla moda e piena di amiche carine e vacue come lei. Subito dopo aver avuto il suo primo rapporto sessuale si precipita a telefonare a un’amica, quasi fosse stato solo un cartellino da timbrare per entrare in quel mondo adulto apatico dove tutto è solo immagine e apparenza.
L'altra ragazzina, vicina di casa e amica di Alex, è meno bellina ma è molto intelligente e sveglia e, nonostante la sua giovane età, appare molto più lucida e consapevole degli adulti. E' l'unica che riesce a percepire l'angoscia che il protagonista cerca di dissimulare, il suo smarrimento e la sua profonda solitudine, e appare dotata di grande sensibilità e maturità. Solo con lei Alex un po’ si apre, e lei riesce ad essergli vicina senza diventare invadente.
Fa molta tenerezza la scena in cui si intuisce la sua cotta per Alex quando, seduta di fianco a lui in autobus, tormenta con le mani la sciarpa.
E' inquietante vedere come spesso gli adulti riescano ad essere così ciechi nei confronti dei sentimenti, delle emozioni e dei drammi degli adolescenti, proprio come se avessero un elefante seduto in salotto senza neppure accorgersene.
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(di jakosmot)
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requiem
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lunedì 14 gennaio 2008
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trooooooppo lento
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Passi la telecamera fluttante, che non piglia un inquadratura manco a pagarla oro. Passi la tragica, sconvolgente e assoluta assenza di una trama, omessa in virtù di una sorta di cinema-arte, che deve assolutamente risultare incomprensibile. Passi un protagonista estremamente bravo ad impersonare un personaggio privo di emozioni, espressioni e un briciolo di spessore intellettuale. Passi il grigio monotonico dei fondali e degli stessi personaggi, assolutamente in linea con la trama. Passi quest'ora e mezza che così me ne vado a casa a leggermi un libro.
Cioè io posso capire tutto, ma smazzarsi una cosa del genere e dire "mi sono divertito" oppure "ho imparato qualcosa" è assolutamente fuori questione.
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Passi la telecamera fluttante, che non piglia un inquadratura manco a pagarla oro. Passi la tragica, sconvolgente e assoluta assenza di una trama, omessa in virtù di una sorta di cinema-arte, che deve assolutamente risultare incomprensibile. Passi un protagonista estremamente bravo ad impersonare un personaggio privo di emozioni, espressioni e un briciolo di spessore intellettuale. Passi il grigio monotonico dei fondali e degli stessi personaggi, assolutamente in linea con la trama. Passi quest'ora e mezza che così me ne vado a casa a leggermi un libro.
Cioè io posso capire tutto, ma smazzarsi una cosa del genere e dire "mi sono divertito" oppure "ho imparato qualcosa" è assolutamente fuori questione. C'è comunque a chi piace.
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medz
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domenica 13 gennaio 2008
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il disagio giovanile nelle immagini di van sant
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Gus Van Sant dipinge su pellicola il suo ultimo capolavoro; musica, quasi solo musica, paranoica, ossessiva, coinvolgente, emozionante. Inquadrature che sfuggono a ogni legge di fisica. Il regista che sceglie precisamente quello che vuole, e vuole stare nella testa di Alex, per tutta la durata del film, lui in primo piano, gli altri sfocati; lui è il suo orribile senso di colpa, lui è la sua vita che non è segnata solo dall'omicidio involontario, ma da un dolore, da un disagio, da una gioventù che nessun'altro a parte il grande regista di Portland è riuscito a raccontare; da noi impera Moccia, Brizzi e tutta la svampita new generation che si innamora si lascia si innamora e si lascia; Cristina Capotondi ci ha insegnato che l'unico grande dispiacere dell'essere giovani è al massimo rompersi un unghia.
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Gus Van Sant dipinge su pellicola il suo ultimo capolavoro; musica, quasi solo musica, paranoica, ossessiva, coinvolgente, emozionante. Inquadrature che sfuggono a ogni legge di fisica. Il regista che sceglie precisamente quello che vuole, e vuole stare nella testa di Alex, per tutta la durata del film, lui in primo piano, gli altri sfocati; lui è il suo orribile senso di colpa, lui è la sua vita che non è segnata solo dall'omicidio involontario, ma da un dolore, da un disagio, da una gioventù che nessun'altro a parte il grande regista di Portland è riuscito a raccontare; da noi impera Moccia, Brizzi e tutta la svampita new generation che si innamora si lascia si innamora e si lascia; Cristina Capotondi ci ha insegnato che l'unico grande dispiacere dell'essere giovani è al massimo rompersi un unghia. Ma dietro questa facciata c'è anche Paranoid Park, nome che già di per se spiega tutto; ci sono i corridoi infiniti (percorsi al ralenty), c'è la confusione (le mille musiche ed emozioni che passano in testa) e spesso come ad Alex mancano delle guide e a un certo punto non servono più nemmeno i consigli degli amici, o più precisamente di quell'amica, dallo sguardo intensamente perso che chiede se sia logico interessarsi dell'Iraq quando a un certo punto si sente un Iraq dentro. E le musiche vanno a sottolineare i sentimenti di ciascun personaggio, Nino Rota sfiora la vita di giovani uomini in difficoltà, in maniera struggente e unica, perchè quella musica è unica. Almeno dieci sequenze capolavoro. Un finale stupendo, xkè il magone con cui rimane Alex è semplicemente il magone di vivere. Ma ci sarebbe tanto da dire su un film così bello. Per far prima, andate a vederlo.
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fan di vacanze di atale
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giovedì 10 gennaio 2008
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ma non esiste!
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dunque considerando che l'età medi del nostro paese è molto alta, posso capire come molti si siano dimencati delle pene e della tristezza che porta la giovinezza in determinate occasione e il non comprendere a pieno la realtà in cui ci si trova...
soprattutto eravate in bagno durante la sequenza della doccia?? sono stati 5 minuti di pura anzia e sofferenza( comunque di emoziono molto forti),che da anni non provavo nel guardare un film, possibile che nessuno comprenda il senso di angoscia nell'aver commesso qualcosa di sbagliato porpria vita, senza sapere come rimediare? credo che nell' adolescenza, nel nostro piccolo, sia capitato più o meno a tutti( ovviamente nienete di così grave :D)?
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emanuela
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mercoledì 9 gennaio 2008
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andate tutti quanti a cagare!
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ma è un film secondo voi?????non ha nè testa e nè coda!!!!!!!la trama è talmente triste e squallida che dopo 5 minuti di questo patetico film avevo le mani nei capelli e avrei desiderato tagliarmi le vene!!!!!non ho mai,e ribadisco MAI,visto un film tanto brutto!un flop in tutti i sensi!la storia è sviluppata decisamente male,la fotografia era finta...ho filmini di quando ero piccola che sono decisamente girati meglio e hanno un filo logico!!!!!!ma poi...introspettivo???ma dove???ma vi siete visti lo stesso film che ho visto io?????senza parole...
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(di marco)
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musikanten
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domenica 6 gennaio 2008
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a tratti insopportabile
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Non capisco come si possano attribuire 5 stelle a questo film o definirlo capolavoro.
Può piacere ma Kubrick si rivolterà nella tomba.
Per me è un film noioso a tratti insopportabile e che non descrive per niente gli adolescenti di oggi, almeno quelli che conosco io.
Ammetto di non conoscere il regista, ma in questo caso scompone le scene senza una logica.
Qualcuno lo consiglia ai genitori.
Io dubito che molti arriverebbero alla fine.
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dawson leery
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domenica 6 gennaio 2008
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voi siete pronti per paranoid park?
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che dire.gus van sant firma un altro suo capolavoro .dopo il sucesso di elephant e genio ribelle ,gira in 35mm paranoid park premiato dalla giuria alla 60 festival di cannes .bellissimo ansie, paure,pensieri e tutto ciò che puo trovarsi in un corpo che è quello dei ragazzi e del protagonista .
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