Paranoid Park

difficilmente abbandono un film ma dopo 4 minuti mi ero gia rotto le palle, dopo 20 min mi sembravano passate 3 ore. ottimo da utilizzare come sonnifero.

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un film per il quale ha senso parlare di "linguaggio cinematografico". perchè è questo linguaggio che ci porta nei meandri della storia, e ci svela il vero significato di queso film..tra i primi piani del protagonista, attraverso i cui occhi vediamo la storia e assistiamo impotenti al trionfo dell'indifferenza, tra i ralenti simbolo di una voglia insopprimibile di leggerezza, sognata ma raggiungibile solo per pochi attimi,lo skate come evasione momentanea da una vita con cui bisogna sempre fare i conti, dialoghi che pesano come macigni e che in poche parole riescono a connotare i personaggi come Tipi... un film che non vuole giudicare e che evita retoriche e pesanti moralizzazioni..ma che come pochi altri è riuscito a dare un volto credibile ad una generazione che si tiene tutto dentro, emozioni e sentimenti. [+]

un film per il quale ha senso parlare di "linguaggio cinematografico". perchè è questo linguaggio che ci porta nei meandri della storia, e ci svela il vero significato di queso film..tra i primi piani del protagonista, attraverso i cui occhi vediamo la storia e assistiamo impotenti al trionfo dell'indifferenza, tra i ralenti simbolo di una voglia insopprimibile di leggerezza, sognata ma raggiungibile solo per pochi attimi,lo skate come evasione momentanea da una vita con cui bisogna sempre fare i conti, dialoghi che pesano come macigni e che in poche parole riescono a connotare i personaggi come Tipi... un film che non vuole giudicare e che evita retoriche e pesanti moralizzazioni..ma che come pochi altri è riuscito a dare un volto credibile ad una generazione che si tiene tutto dentro, emozioni e sentimenti..e non si sa se per scelta,o per necessità.. [-]

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Ho visto Paranoid Park e lo giudico un film narcisista. Van Sant si piace nell'osservarsi mentre scompone e ricompone a suo piacimento la narrazione del suo film. Non fa niente di più. Non c'è nessuna analisi, né sociale, né psicologica. L'attore è troppo giovane e non è bravo. Insomma, credo che Van Sant, che io ammiro molto, questa volta abbia un po' esagerato.

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Film orrendo ed inguardabile. Non capisco perchè la gente si ostini ad apprezzare spazzatura del genere. Forse vogliono essere alternativi ed unici e distinguersi dalla massa, come fanno per la musica e per l'arte in genere, criticando quello che piace alla massa considerandolo volgare e mediocre. Oggigiorno ci rifilano della spazzatura e la gente è capace di gridare al miracolo e chiamare scultura un ferro arrugginito e deformato, cercando poi di trovarvi dentro l'animo dell'artista. Stessa cosa per questo film, noiosissimo e con una tematica affrontata mille volte, non so perchè si gridi al capolavoro.

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beh che dire? una vera schifezza..... uscita dal cinema ancora mi chiedo perchè non me ne sono andata via prima!! film che ti tiene incollato davanti allo scherzo solo perchè si vuol dare una possibilità al regista.. fino alla fine ho sperato che avesse almeno un senso... ma.... niente!! film da dimenticare!

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Un film che descrive uno dei tanti mondi giovanili, nel quale si mette in risalto una vita adolescenziale dominata dall'apatia. Pecca di qualche lentezza, ma la scena finale è un vero colpo nello stomaco perchè il suggerimento che la ragazza dà all'omicida ricorda in qualche modo il consiglio di uno psicoterapista.Il risultato purtroppo servirà solo per dimenticare il fatto e continuare a vivere nell'apatia.

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Un bel film..è stato il pensiero appena uscita dalla sala. E' come se ci fossero livelli differenti in questo film.. uno, che è il racconto del fatto di cronaca, puramente funzionale al racconto della vita di portland, dei ragazzi di questa città, dei suoi luoghi, delle sue scuole, delle sue famiglie. Questo secondo livello diventa poi funzionale a entrare nella testa del protagonista. Ed in questo aiutano le scelte delle musiche, dei rumori e del silenzio. sembrerebbe più un documentario in cui la storia è un pretesto. un documentario però a tinte nebbiose dove la sensazione più che l'angoscia è l'alienazione.. apice di questo è la conversazione sull'iraq o l'espressione assente e assorta della prima volta del protagonista. [+]

Un bel film..è stato il pensiero appena uscita dalla sala. E' come se ci fossero livelli differenti in questo film.. uno, che è il racconto del fatto di cronaca, puramente funzionale al racconto della vita di portland, dei ragazzi di questa città, dei suoi luoghi, delle sue scuole, delle sue famiglie. Questo secondo livello diventa poi funzionale a entrare nella testa del protagonista. Ed in questo aiutano le scelte delle musiche, dei rumori e del silenzio. sembrerebbe più un documentario in cui la storia è un pretesto. un documentario però a tinte nebbiose dove la sensazione più che l'angoscia è l'alienazione.. apice di questo è la conversazione sull'iraq o l'espressione assente e assorta della prima volta del protagonista. I diversi tipi di riprese molto belli..Il non giudizio è una scelta che approvo, come il non svolgere l'epilogo in modo "classico", chi si aspettava il contrario è uscito deluso dalla sala ma è comprensibile.. [-]

[+] ti sei bevuto il cervello ??? (di francesco ) [ - ] ti sei bevuto il cervello ???

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per chiunque avesse visto paranoid parrk: ho letto le recensioni, visto il trailer e ne sono rimasto molto colpito, tanto da volerci portare alcuni razazzi di 14 anni che stanno affrontando un cammino di crescita insieme. VORREI SAPERE: MA PARANOID PARK E' VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI O NO? NON LO TROVO SCRITTO DA NESSUNA PARTE GRAZIE A CHIUNQUE RISPONDA Cristian

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Meraviglioso, profondo e trasognato. Una grande introspezione degli adolescenti d'oggi, smarriti e chiusi al mondo reale. Atmosfere magiche, scandite da inquadrature perfette. Colonna sonora emozionante, con inaspettato omaggio alle musiche felliniane di Nino Rota. Mitiche le scene della doccia, dei lampi nella ferrovia e del primo rapporto tra i due adolescenti. Davvero grande cinema. Dopo il bellissimo "Elephant", ancora un grazie di cuore a Gus!!!

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Film discreto e significativo.

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