The Black Dahlia

Due detective a caccia di demoni in una Los Angeles ricostruita a Sofia

Violenza e corruzione. Passione e morte. Vizi privati e pubbliche virtù. Tormento della carne ed estasi della visione. Sono i temi di James Ellroy e, in particolare, il background del suo romanzo più torbido e affascinante: in The Black Dahlia, infatti, essi convivono con il tentativo dello scrittore d'esorcizzare le ossessioni che avevano iniziato a perseguitarlo dopo lo strangolamento di sua madre, avvenuto nel 1958. L'impatto con il cinema di Brian De Palma era scontato e la trasposizione non fa che confermare la sintonia del regista di Vestito per uccidere, Scarface e Gli intoccabili con il noir, un genere sul quale, nonostante l'offuscamento del classico splendore, il sole di Hollywood non accenna a tramontare. [...]

di Valerio Caprara, articolo completo (4111 caratteri spazi inclusi) su Il Mattino 31 agosto 2006