dandy
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sabato 25 novembre 2023
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il prezzo esorbitante dei diamanti..
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Classico prodottino Hollywood style che onora tutti i possibli clichè del genere(eroe "sporco" che troverà il riscatto,padre inarrestabile nella ricerca di figli e moglie,bella giornalista di buon cuore ma con love story qui solo accennata)per raccontare tutte le ignobili conseguenze del commercio dei diamanti per gli africani(così come tutte le materie prime che si esportano dall'Africa).Puntualmente spettacolare dove serve e ben interpretato,con qualche crudezza ogni tanto per ricordare allo spettatore gli orrori delle guerriglie ma senza disturbare troppo l'enfasi di fondo e la ricerca della commozione facile(la sottotrama che vede il figlio di Solomon divenuto un baby-soldato)fino al più lieto dei finali.
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Classico prodottino Hollywood style che onora tutti i possibli clichè del genere(eroe "sporco" che troverà il riscatto,padre inarrestabile nella ricerca di figli e moglie,bella giornalista di buon cuore ma con love story qui solo accennata)per raccontare tutte le ignobili conseguenze del commercio dei diamanti per gli africani(così come tutte le materie prime che si esportano dall'Africa).Puntualmente spettacolare dove serve e ben interpretato,con qualche crudezza ogni tanto per ricordare allo spettatore gli orrori delle guerriglie ma senza disturbare troppo l'enfasi di fondo e la ricerca della commozione facile(la sottotrama che vede il figlio di Solomon divenuto un baby-soldato)fino al più lieto dei finali.Abbastanza onesto.L'industria dei diamanti,ovviamente,non ha gradito.
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daniele b
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lunedì 22 marzo 2021
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bel film , coraggioso
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Film ben fatto e sicuramente coraggioso , peccato per la sceneggiatura un pò troppo banale,. avrei dato 3 stelle e mezzo ( ma non potendo propendo più per 3 )
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gustibus
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martedì 1 gennaio 2019
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stupendo film da oscar!
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La fine mi fa ancora rabbrividire tanto e' suggestiva e bella.Il personaggio buono/cattivo di Archer..avventuriero,mercenario,umano,cattivo,buono e il diamante rosa sono il soggetto vero di questo film.i ragazzi killer,purtroppo e'storia vera,la raccolta di diamanti nelle zone centrali dell'africa continua tutt'ora.La denuncia del film va bene ma e'sempre cinematografica.Che mi ha molto infastidito e'la critica contro un..."Leonardo di Caprio"..inutile pari alle interpretazioni di Stallone????? Ma dico se ce'un film che Di Caprio meritava l'oscar e'proprio questo!sicuramente ancora piu'meritato che in "Revenant"..poi sempre metterla su un giudizio politico anti-americano?perche'??cosi'non si e'cinefili allo stato puro.
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La fine mi fa ancora rabbrividire tanto e' suggestiva e bella.Il personaggio buono/cattivo di Archer..avventuriero,mercenario,umano,cattivo,buono e il diamante rosa sono il soggetto vero di questo film.i ragazzi killer,purtroppo e'storia vera,la raccolta di diamanti nelle zone centrali dell'africa continua tutt'ora.La denuncia del film va bene ma e'sempre cinematografica.Che mi ha molto infastidito e'la critica contro un..."Leonardo di Caprio"..inutile pari alle interpretazioni di Stallone????? Ma dico se ce'un film che Di Caprio meritava l'oscar e'proprio questo!sicuramente ancora piu'meritato che in "Revenant"..poi sempre metterla su un giudizio politico anti-americano?perche'??cosi'non si e'cinefili allo stato puro..My movies sa che io ho sempre scritto che il vero cinema l'hanno impresso gli odiati americani con "VIA COL VENTO"(1939!!!!!!)quando c'era ancora Charlot e Stanlio e Olio....vi rendete conto o no?..Poi anche loro fanno schifezze,ma leggere che in questo film ce'retorica,e'una porcata americana e Di Caprio fa schifo perche'ha fatto Titanic??????..mi e'parso di leggere cosi' no?Per carita'democrazia nelle recensioni ma nel Cinema gli USA battono l'EUROPA 10a 6...uno puo'essere sinistra o destra(tutto rispettabile!) ma il cinema e il giudizio non devono avere pensieri politici,si giudicano per quello che sono!nel contenuto è nella tecnica e nella recitazione.Ora non venitemi a sottolineare che gli attori europei sono meglio di quelli americani? De Niro Hoffman Crowe e decine di altri sono nati per la recitazione,non per nulla le nostre mamme adoravano Gregory Peck o Gary Cooper !che per me erano discreti.Insomma Blood Diamond e'un ottimo film! e da qui non si esce!!!che centra se il film e'targato AMERICA?????????????
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pedro
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domenica 24 settembre 2017
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due stelle...appunto: "prodotto appenna corretto"
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Vanno fatte due considerazioni.
E’ vero: per portare la gente al cinema e far conoscere uno dei mille problemi dell’africa, ci voleve il bianco (meglio se di Carpio), una storia romantica (tra bianchi), e i soliti bei paesaggi bucolici, incontaminati (fa un po’ ridere, ma per “l’esotique” ci devono sempre essere le palme, o le foglie di banano).
Pensate invece di vedere un film dove solo gli africani sono protagonisti (i bianchi entrano in scena a londra o amsterdam), dove il romantico non c’è e i soliti bei paesaggi sono quelli veri, spesso del degrado, della deforestazione, degli ammassi urbani (per esempio guardatevi, se avete occasione, “sometimes in april”, dove pure c’è un divo come Idris Elba).
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Vanno fatte due considerazioni.
E’ vero: per portare la gente al cinema e far conoscere uno dei mille problemi dell’africa, ci voleve il bianco (meglio se di Carpio), una storia romantica (tra bianchi), e i soliti bei paesaggi bucolici, incontaminati (fa un po’ ridere, ma per “l’esotique” ci devono sempre essere le palme, o le foglie di banano).
Pensate invece di vedere un film dove solo gli africani sono protagonisti (i bianchi entrano in scena a londra o amsterdam), dove il romantico non c’è e i soliti bei paesaggi sono quelli veri, spesso del degrado, della deforestazione, degli ammassi urbani (per esempio guardatevi, se avete occasione, “sometimes in april”, dove pure c’è un divo come Idris Elba).
Insomma, pregio del parlare sull’argomento (5 stelle), ma contesto inverosimile, turistico, hollywoodiano, biancoide dipendente (massimo una stella). Ma c’è un’eccellente tecnica, buoni attori. Due stelle non si rifiutano.
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ennio
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sabato 16 settembre 2017
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retorica seriale a piene mani
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Nulla di nuovo sotto il sole. Hollywood ha grandi mezzi, ottimi attori e sceneggiatori, ma le idee ahimè latitano. Ciò che di buono il film costruisce nella prima parte (scenografia, natura) crolla nell'ultima mezz'ora, appannaggio di trita retorica e sentimentalismo a tutto spiano, coi soliti ingredienti del kolossal USA: l'eroe tormentato ma alfine convertito alla causa del bene, l'indigeno buono e ingenuo vittima di ingiustizie, la giornalista idealista e ficcanaso, ovviamente bella e ovviamente sedotta e seduttrice dell'eroe selvatico. E dulcis in fundo i cattivi sfruttatori incastrati e assicurati a una nobile giustizia vendicatrice. A 15 anni sarei andato a letto soddisfatto dopo un film così, ma solo a 15 anni.
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contrammiraglio
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domenica 15 gennaio 2017
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si ma però
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Un bel film appesantito da una quindicina di minuti, edificanti, di troppo.
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lukebiba94
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sabato 4 aprile 2015
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capolavoro di edward zwick
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Questo film è a mio parere un capolavoro del cinema grazie all' unione di una magistrale sceneggiatura e di un' ottima scenografia. Molto profondo il messaggio del film che evidenzia come l' avidita', sia in Africa che nel mondo occidentale, provochi drammatiche conseguenze alle persone più deboli della società, cioè i bambini della Sierra Leone i quali sono rapiti e trasformati in bambini soldato. Da elogiare l' interpretazione di DiCaprio, il quale interpreta un personaggio dal doppio volto che inizialmente sfrutta la difficile situazione di Solomon Wendy per il proprio interesse personale, ma alla fine compie una drammatica redenzione. Inoltre ho trovato eccellenti le scene di azione che sono molte crude e realistiche anche se viene concessa una certa dose di fortuna ai protagonisti quando devono scappare dalle sparatorie.
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giorpost
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mercoledì 21 maggio 2014
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un grezzo diamante che genera riflessioni
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Prima di ogni valutazione inerente quest’ opera, vorrei sottolineare la coraggiosa scelta di Edward Zwick di inoltrarsi nelle impervie vicende interne ai paesi del centro Africa, tra pulizie etniche, genocidi e campi profughi, valida premessa per spingere un appassionato a scegliere di guardare questo film. Affrontare tali argomenti è segno di grande sensibilità culturale ed efficace connotazione morale e se aggiungiamo che la storia narra delle esportazioni illegali di diamanti e del coinvolgimento diretto di governi e multinazionali occidentali, tale prova registica assume un risalto ancor più ampio.
Ambientato in Sierra Leone, Blood Diamond (USA, 2006) racconta due storie solo inizialmente parallele: quella degli ultimi mesi di vita di Danny Archer (DiCaprio), giovane mercenario bianco dello Zimbawe, sprovvisto di scrupoli costantemente in cerca di pietre preziose da far sdoganare attraverso la Liberia, e quella di Solomon Vandy (Djimon Hounsou), onesto pescatore del luogo col sogno di vedere il figlio Dia diventare dottore ma che verrà invece rapito dal Fronte Rivoluzionario Unito e costretto ad imbracciare un fucile ad appena 8 anni.
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Prima di ogni valutazione inerente quest’ opera, vorrei sottolineare la coraggiosa scelta di Edward Zwick di inoltrarsi nelle impervie vicende interne ai paesi del centro Africa, tra pulizie etniche, genocidi e campi profughi, valida premessa per spingere un appassionato a scegliere di guardare questo film. Affrontare tali argomenti è segno di grande sensibilità culturale ed efficace connotazione morale e se aggiungiamo che la storia narra delle esportazioni illegali di diamanti e del coinvolgimento diretto di governi e multinazionali occidentali, tale prova registica assume un risalto ancor più ampio.
Ambientato in Sierra Leone, Blood Diamond (USA, 2006) racconta due storie solo inizialmente parallele: quella degli ultimi mesi di vita di Danny Archer (DiCaprio), giovane mercenario bianco dello Zimbawe, sprovvisto di scrupoli costantemente in cerca di pietre preziose da far sdoganare attraverso la Liberia, e quella di Solomon Vandy (Djimon Hounsou), onesto pescatore del luogo col sogno di vedere il figlio Dia diventare dottore ma che verrà invece rapito dal Fronte Rivoluzionario Unito e costretto ad imbracciare un fucile ad appena 8 anni. Le vicende si svolgono nell’ anno 1999, nel pieno della guerra civile sierraleonese, caratterizzata da stermini ed insensate mutilazioni ai danni di bambini, il tutto eseguito dal citato RUF, un gruppo di esaltati senza cervello autoproclamatisi “ribelli” e che cercano di salire al potere a cavallo tra gli anni novanta ed i duemila, finanziando il loro intento con la vendita del prezioso minerale. Solomon, a sua volta fatto schiavo in uno dei tanti giacimenti diamantiferi, ne trova e sotterra uno di colore rosa e grosse dimensioni, poco prima che le forze governative attacchino la miniera imprigionando indiscriminatamente ribelli e schiavi. Il capo del giacimento si ritroverà nella stessa cella di Solomon e pubblicamente lo accusa di aver rubato la pietra; ma in quelle gabbie è presente casualmente anche Archer il quale, una volta usciti entrambi di prigione, si avvicina al pescatore per convincerlo, in cambio di aiuto nella ricerca della famiglia dalla quale è stato costretto a separarsi, a portarlo direttamente al frammento.
Inizia così un’ avventura drammatica colma d’ azione e ricca di elementi che farà conoscere allo spettatore il lato cinico di Danny (ma anche la sua propensione ad una redenzione fino ad allora mai cercata) oltre che la determinazione e l’ equilibrio di Solomon. Entrerà in scena anche la giornalista americana Maddy Bowen (Jennifer Connelly) la quale farà aprire gli occhi a Danny sul marciume del quale egli stesso è protagonista, ed il cammino intrapreso insieme porterà i 3 personaggi, tra l’ altro, anche in un luogo ove sono accampati 1 milione di profughi, una scena che da sola fa capire, anche solo in parte, lo scempio che quotidianamente avviene nel continente nero. Trovata la moglie e i 2 figli più piccoli nello stesso accampamento, Solomon capisce che aiutare Archer significa arrivare al piccolo Dia. Comincia la marcia verso Kono (situato tra montagne e giungle) che costringerà Danny a chiedere sostegno logistico all’ altro personaggio chiave, il Colonnello, capo dell’ esercito privato a difesa del governo, vecchio conoscente del giovane mercenario. Le tappe di avvicinamento sono varie e tra queste c’è l’ incontro con una piccola comunità gestita da un professore il quale ha tolto dalle grinfie del RUF un bel numero di bambini; questi si offrirà di aiutare i tre, ma rimarrà gravemente ferito sulla strada proprio da un bambino soldato. Il viaggio prosegue fino alla separazione da Maddy, visibilmente infatuata di Archer che pare, invece, non ricambiare (almeno all’ apparenza). Il finale sa di speranza mista ad amarezza, laddove Solomon (intensa la prova dell’ attore del Benin) riesce rocambolescamente a recuperare fisicamente e mentalmente il figlio mentre Archer si sacrifica per lo scopo, rinunciando all’ultimo secondo a quella vita amorale ed insignificante che aveva scelto. In punto si accorge di ritrovarsi dinnanzi ad un “panorama bellissimo”, uno di quelli che solo l’ Africa sa offrire, nello stesso momento in cui si evince che l’ amore di Maddy è contraccambiato. Il finale concede anche la ribalta alla giornalista americana che fa lo scoop della vita incastrando la multinazionale londinese regina delle importazioni illegali.
Ora le note dolenti, perché deve passare il concetto che un film ben architettato può non essere perfetto. Blood Diamond è senz’ altro diretto con eleganza (sulla falsa riga de L’ ultimo Samurai), ha una discreta fotografia che in alcune sequenze (soprattutto quelle panoramiche) raggiunge ottimi livelli, ha un plot sviluppato in modo classico ma comunque avvincente. Allora qual’ è il punto debole? Senza per questo voler distruggere nessuna reputazione, per il sottoscritto è Leonardo DiCaprio. Premetto che la sua prova è buona dal punto di vista tecnico, senza sbavature di sorta e non cerca mai di travalicare i coprotagonisti (l’ umiltà gli appartiene), ma ancora una volta non posso esimermi dal far notare che quel pregiudizio di fondo nei suoi confronti trova linfa sul fatto che in certi ruoli pare poco indicato. Inoltre non può passare inosservata la sua propensione nel richiamare e rimodulare lo stile del suo mito dichiarato (De Niro), specie in alcune espressioni di sofferenza o quando cerca di passare per l’ uomo vissuto. Ovviamente senza riuscirci.
Inutile girarci, è l’ eterna lotta tra sostenitori e bastioni contrari, ma nel mio caso non si tratta di una stroncatura, anzi. Riesco facilmente ad associarlo a ruoli stile Jack Dawson, e mi sta bene anche il personaggio di Inception (anche se in quel caso i meriti sono specialmente di Nolan), ma questa personalità a cavallo tra il bene e il male riproposta spesso in pellicole come Nessuna verità o The departed (peraltro grandissimi film) non si addice a quel viso angelico e da belloccio americano. Non me ne voglia il buon Leo, ma l’ opera sarebbe stata ulteriormente impreziosita se nel ruolo di Archer ci fossero stati Edward Norton piuttosto che Christian Bale. Con i se e con i ma non si fa la storia, recita il detto e, dunque, ci teniamo DiCaprio e un film dalla forte impronta e dalle mille riflessioni, compresa la frase sui titoli di coda indirizzata a coloro che decidono di regalare un diamante.
Voto: 7-
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renato c.
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martedì 25 marzo 2014
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quanta tristezza!!
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E' veramente triste vedere quanto accade nel film e sapere che è realtà! Africani che si massacrano tra loro uccidendo per prime donne e bambini senza alcun rispetto in nome di ideali che non esistono ma solo per desiderio di supremazia! Il film parla della Sierra Leone, ma so che accaduto anche in Ruanda ed in altri stati con vere operazioni di genocidio! E purtroppo l'occidente è rimasto a guardare considerando quali vantaggi avrebbe potuto trarne! Comunque è significativa la figura interpretata da Leonardo Di Caprio, trafficante di diamanti ma che alla fine, quando si rende conto di essere spacciato, dona il diamante al suo amico africano in modo che lo utilizzi per il bene del suo popolo! il finale fa vedere che i bianchi fanno il "mea culpa"! Sarà vero' In ogni caso meglio tardi che
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E' veramente triste vedere quanto accade nel film e sapere che è realtà! Africani che si massacrano tra loro uccidendo per prime donne e bambini senza alcun rispetto in nome di ideali che non esistono ma solo per desiderio di supremazia! Il film parla della Sierra Leone, ma so che accaduto anche in Ruanda ed in altri stati con vere operazioni di genocidio! E purtroppo l'occidente è rimasto a guardare considerando quali vantaggi avrebbe potuto trarne! Comunque è significativa la figura interpretata da Leonardo Di Caprio, trafficante di diamanti ma che alla fine, quando si rende conto di essere spacciato, dona il diamante al suo amico africano in modo che lo utilizzi per il bene del suo popolo! il finale fa vedere che i bianchi fanno il "mea culpa"! Sarà vero' In ogni caso meglio tardi che mai! Forse il fatto che gli Americani abbiano eletto per due volte un presidente di colore è un segno che i tempi si stanno evolvendo!
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cizeta
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venerdì 7 febbraio 2014
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guardiamoci gli anelli che portiamo al dito...
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Un film che vuole raccontare il triste viaggio che fanno tante gemme preziose (non solo i diamanti) prima di arrivare nelle nostre gioiellerie...
Il film è letteralmente un viaggio nell'Africa affarista, corrotta ed in un'eterna guerra intestina che la coinvolge da secoli: una fotografia di come un intero continente non riesce ad elevarsi ad un rango superiore nonostante le sue immense ricchezze...
Una pelliccola cruda, tagliente ed in alcuni momenti esagerata...ma se ognuno di noi riflette tristemente reale ed attuale.
DiCaprio perfetto, Hounsou non delude mai...
Voto personale: 9
Probabilmente la pelliccola tocca dei temi molto forti non molto apprezzati dall'Academy.
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Un film che vuole raccontare il triste viaggio che fanno tante gemme preziose (non solo i diamanti) prima di arrivare nelle nostre gioiellerie...
Il film è letteralmente un viaggio nell'Africa affarista, corrotta ed in un'eterna guerra intestina che la coinvolge da secoli: una fotografia di come un intero continente non riesce ad elevarsi ad un rango superiore nonostante le sue immense ricchezze...
Una pelliccola cruda, tagliente ed in alcuni momenti esagerata...ma se ognuno di noi riflette tristemente reale ed attuale.
DiCaprio perfetto, Hounsou non delude mai...
Voto personale: 9
Probabilmente la pelliccola tocca dei temi molto forti non molto apprezzati dall'Academy... non si spiega lo 0 nei primi di rilievo
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